Il ricordo del 7 luglio 1809
Il presidente Soini e i consiglieri Demagri, Cia e Kaswalder alla celebrazione del pellegrinaggio hoferiano a San Romedio
Deposta una corona d'alloro all'ingresso del Santuario
C'erano anche diversi consiglieri provinciali, assieme al presidente Claudio Soini, domenica al Santuario di San Romedio all'evento di ricordo del pellegrinaggio di Andreas Hofer del 7 luglio 1809, avvenuto con 600 uomini alla vigilia dei combattimenti contro le truppe degli invasori franco-bavaresi. La cerimonia è stata organizzata dalla federazione Schützen del Welschtirol guidata dal Landeskommandant Enzo Cestari in collaborazione con la Schützenkompanie Nonsberg-Val de Non e ha visto la deposizione di una corona d'alloro di fronte alla lapide commemorativa del pellegrinaggio e all'immagine di Andreas Hofer, all'ingresso del Santuario.
Oltre all'assessore provinciale Simone Marchiori, alla commemorazione in val di Non erano presenti anche il presidente Soini e i consiglieri provinciali Walter Kaswalder (Patt), Claudio Cia (Gruppo Misto) e Paola Demagri (Casa Autonomia). Con loro numerosi amministratori locali, tra i quali il sindaco di Sanzeno e presidente della Comunità della Val di non Martin Slaifer Ziller e i sindaci di Predaia Giuliana Cova, di Ville d'Anaunia Samuel Vicentini e di Calliano Lorenzo Conci.
Nel saluto portato a nome di Palazzo Trentini, il presidente Soini ha parlato dell'attività degli Schützen e dell'importanza dei percorsi pensati, come quello dedicato alla figura di Hofer, per ricordare l'identità, la cultura, le tradizioni. Ha poi rivolto il suo pensiero alle persone che hanno combattuto per un territorio democratico, di libertà di pensiero e di parola. Soini ha quindi indicato le manifestazioni come quella di domenica come avvenumenti che devono nel tempo aiutare a ricordare e capire quello che è stato e ha infine voluto riprendere le parole pronunciate dal vicario dell'arcivescovo di Trento don Claudio Ferrari durante la messa che ha celebrato assieme al rettore del Santuario padre Giorgio Silvestri e all'assistente spirituale della Tiroler Schützenbund sudtirolese padre Christoph Waldner: il volontariato, ha affermato, è un importante modo di creare condivisione.