Approvati in Quarta commissione i ddl Masè e Franzoia
Sì ai ddl per aiutare gli orfani dei femminicidi
Stamattina
in Quarta
commissione, presieduta da Maria Bosin (Patt), è
stato approvato all’unanimità il
ddl
n.
12
di Vanessa
Masè (La Civica) sugli interventi a favore degli orfani a causa
della violenza di genere e il
n.
14
sulla
prevenzione della violenza delle donne di Mariachiara Fanzoia (Pd).
L’assessore
Simone Marchiori,
in rappresentanza della Giunta, ha
aperto la seduta affermando che per l’esecutivo
il ddl Masè va bene,
anche perché sono stati introdotti alcuni emendamenti, uno
in particolare riguarda il fondo
che, nella legge
vigente, prevede un
anticipo per le spese
legali per le donne vittime, che però la Pat può erogare solo in
presenza di una
condanna. Una norma
che ha
provocato problemi tecnici
e umani. L’emendamento
della Giunta (introdotto
anche nel ddl Franzoia) prevede una
via più semplice: un
contributo una tantum per le spese legali in sede penale e civile.
Inoltre, l’articolo
cancella i debiti delle donne che non hanno potuto restituire
l’anticipo.
Paolo
Zanella (Pd) ha
affermato che quello in
discussione è
un tema di grande
importanza, eppure
in Commissione non ci
sono né il presidente
né la vicepresidente,
che sono stati
sostituti da un
assessore che non ha competenze su questo
argomento. Inoltre, ha
aggiunto, vista l’assenza di due consiglieri di maggioranza, la
minoranza ha tenuto responsabilmente
per parte della seduta il
numero legale. Un brutto
esempio che va
stigmatizzato, ha
aggiunto, soprattutto in un momento in cui l’astensionismo record
dimostra il distacco
dei cittadini dalle istituzioni. La presidente della
Quarta ha detto che le
assenze sono state determinate da una serie di coincidenze.
Stefania
Segnana (Lega),
tornando sul tema,
ha ricordato che gli emendamenti hanno un carattere tecnico e servono
a rendere più agibile il fondo di solidarietà previsto dalla legge
del marzo 2010. La presidente Bosin ha affermato che i servizi
territoriali di Fiemme hanno fatto presente che nei casi di violenza,
qualora ci sia l’affidamento dei figli ai servizi sociali, sono
costretti ad accollarsi costi pesanti. Dalla Giunta si
è risposto che c’è
la possibilità di chiedere contributi specifici in questi casi.
Vanessa
Masè, ha
ringraziato la minoranza per la disponibilità dimostrata su questi
ddl, e ha sottolineato che nella
sua proposta è stato
specificato che il contributo andrà a ogni figlio rimasto orfano.
Mariachiara
Franzoia ha
affermato che per sostenere le spese, il Comune di Trento, ha
costituito un fondo, almeno per
coprire le more dei
tempi burocratici delle strutture pubbliche.
Paolo
Zanella ha
affermato che il Pd sostiene il ddl Masè che
infatti, come detto, è stato votato all’unanimità.
La consigliera
Franzoia ha ricordato l’emendamento
della sua proposta,
bocciato,
che prevedeva
l’introduzione di un aggiornamento generale dell’Icef
che avrebbe interessato, cambiando i parametri per tutti gli
interventi sociali, anche le donne vittime di violenza. Sì, unanime,
invece, all’emendamento Masè – Segnana che introduce una
revisione specifica del reddito Icef per fare in modo che la donna
che si stacca dal
compagno violento venga considerata nucleo a sé.
Tra
gli emendamenti approvati anche quelli che sostituiscono i termini
“violenza di genere” con quelli di “femminicidio e di crimini
domestici”.
Aperto
anche il ddl Masè sul volontariato
Nella
seduta di oggi della Quarta commissione è stato aperto anche il n.
29
di Vanessa Masè.
Tra i punti più importanti del ddl, ha detto Masè, il
riconoscimento del ruolo delle Pro Loco. Un altro articolo riguarda
il Runts con la previsione di ritornare a un albo delle associazioni
anche per permettere alle associazioni di evitare il carico
burocratico del Runts. Il ddl valorizza anche il protagonismo
giovanile nel mondo del volontariato. E’ previsto inoltre il
Consiglio permanente del Terzo settore, anche per trovare spazi di
ragionamento sul volontariato e per monitorare le necessità delle
associazioni. Nella proposta Masè, infine, è prevista anche
l’assemblea del volontariato.
Paolo Zanella ha
invitato la presidente a fare in modo che la Giunta, a termine di
regolamento, sia presente nella discussione dei ddl, cosa che non è
avvenuta nel caso della presentazione Masè. Sia Masè che Segnana
hanno detto che la mancanza della Giunta è stata determinata dal
fatto che i lavori si sono dilungati oltre l’orario previsto.