Aggiornata alla prossima seduta una complessa mozione di minoranza sulla sicurezza sul lavoro
Mozioni: prosegue l'esame in Consiglio
Respito un documento sulla mobilità sostenible, in corso la discussione sulle "culle per la vita"
Dopo la comunicazione svolta dal
Presidente della Giunta sulla residenza Fersina, il Consiglio
provinciale ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno, che
prevede una lunga serie di mozioni. Rimandata alla prossima seduta la
discussione di un complesso e articolato documento in tema di sicurezza sul lavoro
(minoranza), è stata respita la mozione che prevedeva di sostenere
delle sperimentazioni di mobilità sostenibile con particolare
riguardo ai servizi di trasporto condiviso e a chiamata (minoranza)
ed è stato avviato (si concluderà domani) l’esame del testo di
una consigliera di maggioranza che ha l’obiettivo di individuare i
luoghi più adatti per l’introduzione sul territorio provinciale di
una o più presidi di “culle per la vita” e di promuovere una
campagna di informazione sulle possibilità di partorire in sicurezza
e in anonimato.
80.
Misure per favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro e
l’efficienza-efficacia delle azioni di prevenzione (discussione
rimandata al prossimo Consiglio)
Partendo
da una molto ampia premessa che riflette sull’aumento degli
infortuni sul lavoro, nonostante la rilevanza e l’attenzione
riservata al tema sia a livello nazionale che trentino, una
consigliera di minoranza impegna la Giunta provinciale su numerosi
livelli: a destinare le risorse già disponibili di oltre 4 milioni
di euro ad iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione in
materia di sicurezza sul lavoro su tutto il territorio provinciale
con particolare riferimento ai settori dell’edilizia,
dell’agricoltura e della filiera del legno; ad istituire la figura
del Rappresentante per la sicurezza (RLST) in tutti i comparti che
non sono ancora provvisti facendo ricorso, per tale istituzione,
anche alle risorse provenienti dalle sanzioni e istituendo,
contestualmente, un albo provinciale per garantirne e monitorane la
formazione; a favorire il potenziamento dell’organico e delle
professionalità operanti al servizio ispettivo del lavoro della
provincia autonoma di Trento e dell’UOPSAL; a rendere più
efficienti ed efficaci gli interventi di prevenzione, favorendo la
collaborazione istituzionale attraverso specifici protocolli
d’intesa; ad implementare sul territorio provinciale iniziative di
informazione e formazione negli istituti scolastici e a favore delle
imprese e dei lavoratori trentini; a introdurre misure premiali per
le aziende che assicurano più tutele per la prevenzione degli
infortuni sul lavoro; a sostenere, anche in termini economici
organizzativi tutte le aziende che intendano applicare sistemi di
certificazione in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro e a
considerare tale certificazione criterio premiante in termini di
punteggio nelle gare di appalto; a subordinare l’erogazione dei
contributi pubblici e sgravi fiscali a favore delle aziende
vincolandolo al totale rispetto della normativa sulla sicurezza; a
verificare gli spazi di intervento provinciali relativamente al
divieto di subappalti a cascata e a riferire alla competente
commissione consiliare, circa possibili migliorative modifiche
legislative; a convocare, a brevissimo, una riunione del Comitato
Provinciale in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro per formulare
un piano di implementazione degli strumenti di formazione e delle
azioni di controllo e di prevenzione.
L’assessore
competente si è detto in difficoltà: questa mozione contiene un
programma di legislatura, ha detto, e chiedo di poter spostare la
discussione almeno a domani perché occorre poter discutere e
approfondire, magari sfrondare il testo per concordare una versione,
concentrandoci sopratutto sul tema della sicurezza.
La
consigliera proponente ha suggerito a questo punto di postporre la
discussione ad prossimo Consiglio per permettere un approfondimento
serio, diffuso ed allargato.
81.
In attesa del Piano provinciale della mobilità si sostengano le
sperimentazioni
avviate sui territori (respinta)
Proposto
da una consigliera di minoranza il documento prevede per la Giunta
l’impegno a sostenere, anche valutando l’istituzione nel prossimo
assestamento di bilancio di un apposito fondo, le sperimentazioni
attuate dai comuni trentini in termini di mobilità sostenibile con
particolare riguardo ai servizi di trasporto condiviso a chiamata; a
favorire la diffusione del servizio nelle valli turistiche e ad
ampliare detti servizi coinvolgendo anche i comuni limitrofi e quelli
delle fasce montane soprattutto negli orari notturni per favorire la
mobilità sicura da parte dei giovani, coinvolgendo nelle
sperimentazioni le Apt, le ATA e gli Enti sovracomunali; ad
utilizzare l’iniziativa Bus&Go quale caso studio che permetta
un miglioramento della capacità del servizio di soddisfare le
numerosissime richieste dell’utenza ed estenderne l’ambito di
azione.
L’assessore
competente ha espresso il parere contrario della Giunta alla mozione,
non perché non si condivida o sostenga il trasporto condiviso, ma
perché lo stesso va applicato dopo uno studio accurato su affluenze
e flussi sul territorio. Nonostante l’apprezzamento dello
strumento, non si può introdurre con la formula prevista dal
documento.
Una
consigliera di minoranza, cofirmataria della mozione, ha osservato
che il testo molto ampio del documento certifica la necessità di
acquisire dati che potrebbero derivare proprio dalle sperimentazioni
proposte. Il percorso potrebbe dunque partire da qui e l’esperimento
potrebbe contribuire a sensibilizzare la popolazione e i turisti
verso le idee innovative di mobilità sostenibile ed ecomobilità
sottese al progetto. Auspico che più avanti si possa riformulare un
testo che trovi condivisione.
Una
replica dispiaciuta da parte della proponente: un peccato che non si
sia voluto cogliere l’occasione di questa proposta sperimentale per
svolgere un ragionamento sulla mobilità sostenibile e integrata. Mi
sarei aspettata un’attenzione maggiore, ha concluso, dichiarando di
restare ina ttesa del piano dlel mobilità per poterne magari
discutere in quella sede.
Una
consigliera di minoranza ha apprezzato la mozione definendola
interessante ed innovativa, un’occasione di sperimentazione
preziosa da analizzare e replicare. Perchè, se è vero che della
mobilità ci interessa tanto, dobbiamo anche cominciare ad
investirci.
Un
consigliere di minoranza ha messo in
parallelo la mozione in discussione con quella sul tema della Funivia
affrontata tra ieri e oggi. Si poteva forse trovare una condivisione
politica, dando un piccolo segnale almeno per una prima fase di
sperimentazione. Ha chiesto infine di poter affrontare il tema della
mobilità sostenibile e degli autobus a chiamata presso la seconda
Commissione permanente.
La
mozione è stata respinta con 20 no e 14 sì.
82.
Denatalità e culle per la vita (illustrata,
discussione in corso)
Dopo
una premessa che ragiona sul vacillare del nostro sistema in ragione
dell’inverno demografico che caratterizza da anni il Paese, tema
cruciale e urgente del quale occorre che la politica si occupi, una
consigliera di maggioranza ha
illustrato
la mozione presentata che -con un
dispositivo interamente emendato d’accordo con la Giunta- impegna
l’esecutivo ad avviare
un confronto con Apss per individuare i luoghi più adatti per
l’introduzione sul territorio provinciale di una o più presidi di
“culle per la vita” e a promuovere una campagna di informazione
sulle
possibilità di partorire in sicurezza in ospedale nel pieno
anonimato, come già previsto dalla legge e già possibile anche in
Trentino come da procedure stabilite
dall’Apss.
La
discussione riprenderà domani a partire dalle ore 10.00.