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05/06/2024 - In aula o in commissione

Mozioni: prosegue l'esame in Consiglio

Aggiornata alla prossima seduta una complessa mozione di minoranza sulla sicurezza sul lavoro

Mozioni: prosegue l'esame in Consiglio

Respito un documento sulla mobilità sostenible, in corso la discussione sulle "culle per la vita"

Mozioni: prosegue l'esame in Consiglio



Dopo la comunicazione svolta dal Presidente della Giunta sulla residenza Fersina, il Consiglio provinciale ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno, che prevede una lunga serie di mozioni. Rimandata alla prossima seduta la discussione di un complesso e articolato documento in tema di sicurezza sul lavoro (minoranza), è stata respita la mozione che prevedeva di sostenere delle sperimentazioni di mobilità sostenibile con particolare riguardo ai servizi di trasporto condiviso e a chiamata (minoranza) ed è stato avviato (si concluderà domani) l’esame del testo di una consigliera di maggioranza che ha l’obiettivo di individuare i luoghi più adatti per l’introduzione sul territorio provinciale di una o più presidi di “culle per la vita” e di promuovere una campagna di informazione sulle possibilità di partorire in sicurezza e in anonimato.

80. Misure per favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro e l’efficienza-efficacia delle azioni di prevenzione (discussione rimandata al prossimo Consiglio)

Partendo da una molto ampia premessa che riflette sull’aumento degli infortuni sul lavoro, nonostante la rilevanza e l’attenzione riservata al tema sia a livello nazionale che trentino, una consigliera di minoranza impegna la Giunta provinciale su numerosi livelli: a destinare le risorse già disponibili di oltre 4 milioni di euro ad iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione in materia di sicurezza sul lavoro su tutto il territorio provinciale con particolare riferimento ai settori dell’edilizia, dell’agricoltura e della filiera del legno; ad istituire la figura del Rappresentante per la sicurezza (RLST) in tutti i comparti che non sono ancora provvisti facendo ricorso, per tale istituzione, anche alle risorse provenienti dalle sanzioni e istituendo, contestualmente, un albo provinciale per garantirne e monitorane la formazione; a favorire il potenziamento dell’organico e delle professionalità operanti al servizio ispettivo del lavoro della provincia autonoma di Trento e dell’UOPSAL; a rendere più efficienti ed efficaci gli interventi di prevenzione, favorendo la collaborazione istituzionale attraverso specifici protocolli d’intesa; ad implementare sul territorio provinciale iniziative di informazione e formazione negli istituti scolastici e a favore delle imprese e dei lavoratori trentini; a introdurre misure premiali per le aziende che assicurano più tutele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; a sostenere, anche in termini economici organizzativi tutte le aziende che intendano applicare sistemi di certificazione in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro e a considerare tale certificazione criterio premiante in termini di punteggio nelle gare di appalto; a subordinare l’erogazione dei contributi pubblici e sgravi fiscali a favore delle aziende vincolandolo al totale rispetto della normativa sulla sicurezza; a verificare gli spazi di intervento provinciali relativamente al divieto di subappalti a cascata e a riferire alla competente commissione consiliare, circa possibili migliorative modifiche legislative; a convocare, a brevissimo, una riunione del Comitato Provinciale in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro per formulare un piano di implementazione degli strumenti di formazione e delle azioni di controllo e di prevenzione.

L’assessore competente si è detto in difficoltà: questa mozione contiene un programma di legislatura, ha detto, e chiedo di poter spostare la discussione almeno a domani perché occorre poter discutere e approfondire, magari sfrondare il testo per concordare una versione, concentrandoci sopratutto sul tema della sicurezza.

La consigliera proponente ha suggerito a questo punto di postporre la discussione ad prossimo Consiglio per permettere un approfondimento serio, diffuso ed allargato.

81. In attesa del Piano provinciale della mobilità si sostengano le sperimentazioni avviate sui territori (respinta)

Proposto da una consigliera di minoranza il documento prevede per la Giunta l’impegno a sostenere, anche valutando l’istituzione nel prossimo assestamento di bilancio di un apposito fondo, le sperimentazioni attuate dai comuni trentini in termini di mobilità sostenibile con particolare riguardo ai servizi di trasporto condiviso a chiamata; a favorire la diffusione del servizio nelle valli turistiche e ad ampliare detti servizi coinvolgendo anche i comuni limitrofi e quelli delle fasce montane soprattutto negli orari notturni per favorire la mobilità sicura da parte dei giovani, coinvolgendo nelle sperimentazioni le Apt, le ATA e gli Enti sovracomunali; ad utilizzare l’iniziativa Bus&Go quale caso studio che permetta un miglioramento della capacità del servizio di soddisfare le numerosissime richieste dell’utenza ed estenderne l’ambito di azione.

L’assessore competente ha espresso il parere contrario della Giunta alla mozione, non perché non si condivida o sostenga il trasporto condiviso, ma perché lo stesso va applicato dopo uno studio accurato su affluenze e flussi sul territorio. Nonostante l’apprezzamento dello strumento, non si può introdurre con la formula prevista dal documento.

Una consigliera di minoranza, cofirmataria della mozione, ha osservato che il testo molto ampio del documento certifica la necessità di acquisire dati che potrebbero derivare proprio dalle sperimentazioni proposte. Il percorso potrebbe dunque partire da qui e l’esperimento potrebbe contribuire a sensibilizzare la popolazione e i turisti verso le idee innovative di mobilità sostenibile ed ecomobilità sottese al progetto. Auspico che più avanti si possa riformulare un testo che trovi condivisione.

Una replica dispiaciuta da parte della proponente: un peccato che non si sia voluto cogliere l’occasione di questa proposta sperimentale per svolgere un ragionamento sulla mobilità sostenibile e integrata. Mi sarei aspettata un’attenzione maggiore, ha concluso, dichiarando di restare ina ttesa del piano dlel mobilità per poterne magari discutere in quella sede.

Una consigliera di minoranza ha apprezzato la mozione definendola interessante ed innovativa, un’occasione di sperimentazione preziosa da analizzare e replicare. Perchè, se è vero che della mobilità ci interessa tanto, dobbiamo anche cominciare ad investirci.

Un consigliere di minoranza ha messo in parallelo la mozione in discussione con quella sul tema della Funivia affrontata tra ieri e oggi. Si poteva forse trovare una condivisione politica, dando un piccolo segnale almeno per una prima fase di sperimentazione. Ha chiesto infine di poter affrontare il tema della mobilità sostenibile e degli autobus a chiamata presso la seconda Commissione permanente.

La mozione è stata respinta con 20 no e 14 sì.

82. Denatalità e culle per la vita (illustrata, discussione in corso)

Dopo una premessa che ragiona sul vacillare del nostro sistema in ragione dell’inverno demografico che caratterizza da anni il Paese, tema cruciale e urgente del quale occorre che la politica si occupi, una consigliera di maggioranza ha illustrato la mozione presentata che -con un dispositivo interamente emendato d’accordo con la Giunta- impegna l’esecutivo ad avviare un confronto con Apss per individuare i luoghi più adatti per l’introduzione sul territorio provinciale di una o più presidi di “culle per la vita” e a promuovere una campagna di informazione sulle possibilità di partorire in sicurezza in ospedale nel pieno anonimato, come già previsto dalla legge e già possibile anche in Trentino come da procedure stabilite dall’Apss.

La discussione riprenderà domani a partire dalle ore 10.00.​

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