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30/03/2023 - In aula o in commissione

La tornata d'Aula si chiude con l'ostruzionismo sullo "zerosei"

Il pomeriggio in Consiglio

La tornata d'Aula si chiude con l'ostruzionismo sullo "zerosei"

Finita la discussione generale sul ddl 135 di Masè, si è passati agli 887 ordini del giorno

La tornata d'Aula si chiude con l'ostruzionismo sullo 'zerosei'

Il Consiglio provinciale ha “speso” un altro pomeriggio (l’ultimo di questa sessione d’aula) sul tema dello “zerosei”, il disegno di legge 135 della consigliera Vanessa Masè, la cui discussione è stata segnata fin dal principio dall’opposizione della Minoranza che ha depositato 887 ordini del giorno per impedirne l’approvazione. Una breve interruzione dei lavori per dare corso alla Capigruppo non ha sortito effetti utili a sbloccare la situazione d’impasse, verificata l’indisponibilità della proponente al ritiro della proposta e la fermezza delle Minoranze nel contrastarla. I lavori si sono conclusi alle ore 18.00.

Sull’assenza in aula della Giunta provinciale

In apertura di lavori i consiglieri Paolo Zanella (Futura), Lucia Maestri (PD), Filippo Degasperi (Onda) e Paola Demagri (CasaAutonomia.eu) sono intervenuti sull’ordine dei lavori stigmatizzando l’assenza del parere della Giunta su un disegno di legge tanto discusso e, tra l’altro, pesantemente emendato dalla stessa maggioranza: un fatto che dimostra una “non cura” dell’attuale esecutivo nei confronti della scuola.

Roberto Paccher (Lega) ha replicato che l’obiezione sull’assenza della Giunta sarebbe sensata se la minoranza volesse sedersi attorno ad un tavolo per cercare trovare un accordo, ma pare che l’atteggiamento ostruzionistico sia solo fine a se stesso.

Non è stato un ostruzionismo fine a se stesso, si è cercato invece di entrare nel merito, ha rilevato Alex Marini (5 Stelle), ma in assenza dell’assessore competente è difficile fare delle proposte. Il consigliere poi ricordato la petizione con oltre 8000 firme che chiede un ripensamento sulle norme in discussione: la forza della politica sarebbe quella di arrivare fino in fondo e trovare un compromesso.

Masè sulla petizione: solleva problemi reali, ma indipendenti dallo zerosei

Dal momento che è stata tirata in ballo, nella replica la consigliera Vanessa Masè (Civica) ha letto le 6 pagine della petizione, richiamata da Marini, che ha raccolto in meno di 15 giorni oltre 8000 firme per contrastare il disegno di legge. Un documento, ha osservato commentandone i diversi passaggi, che mette in evidenza problemi reali e criticità della scuola per l’infanzia (aperture a luglio, numeri delle sezioni, scatti di anzianità, gestione ore, aggiornamento ecc.), ma che nulla ci azzecca con la “zerosei”. Ha infine risposto alle domande che il testo pone nelle ultime poche righe dedicate alla legge sullo zerosei. In conclusione, Masè ha ribadito che la petizione solleva problemi reali relativi alle scuole dell’infanzia, ma non si tratta nella maniera più assoluta di 8000 firme contro il disegno di legge 135.

Con gli ordini del giorno parte l’ostruzionismo “duro”

Esaurita la discussione generale è partito l’esame dei quasi 900 ordini del giorno depositati per contrastare l’approvazione del disegno di legge. Lucia Coppola (Verdi per l’Europa), che ha illustrato il primo documento a sua firma, ha definito l’intervento della collega Masè offensivo nei confronti di chi la petizione l’ha scritta e sottoscritta: non capisco che senso abbia mettere in discussione un documento in assenza della controparte, ha detto. Degasperi è intervenuto a evidenziare l’importanza del dibattito fin qui svolto: non si tratta di ostruzionismo, ha obiettato, tutti siamo entrati nel merito della proposta e del contesto in cui si muove e sulla petizione ha giudicato inopportune le considerazioni di Masè, tanto più formulate prima ancora che il documento venga esaminato e discusso in Commissione. Anche Maestri ha rilevato che l’ostruzionismo fin qui non c’è stato e comincia solo adesso con l’esame degli ordini del giorno: quanto alla petizione chi siamo noi per mettere in discussione un testo sottoscritto da oltre 8000 persone? ha chiesto. E se le criticità sollevate forse non riguardano strettamente lo “zerosei”, sono comuqnue propedeutiche allo zerosei e si dovrebbero affrontare prima di una sua introduzione. Sono poi intervenuti a più riprese Michele Dallapiccola (CasaAutonomia.eu), Paolo Zanella (Futura), Filippo Degasperi e Alex Marini, in parte a commentare la “strumentalizzazione della petizione” da parte di Masè e in parte a divagare su temi più o meno affini a quello in discussione, attingendo al repertorio e alle modalità tipiche dello strumento ostruzionistico. Lucia Maestri ha stigmatizzato l’assenza, oltre che della Giunta anche della proponente, chiedendo al presidente Kaswalder di interrompere i lavori per una verifica. Ivano Job (Coraggio Italia), ha sollecitato l’aula a maggior attenzione e rispetto dei cittadini.

Respinto l’ordine del giorno 1 dopo un’ora e mezza di sterile dibattito, il Presidente Kaswalder ha interrotto i lavori per dare corso ad una Capigruppo che non ha tuttavia sortito effetti utili allo sblocco della situazione, confermata l’indisponibilità della proponente al ritiro della proposta e la fermezza delle Minoranze nel contrastarla.

Il dibattito è proseguito fino alle 18.00, con toni più o meno accesi, come quando il consigliere Paccher si è inserito negli interventi ostruzionistici per criticare la condotta a suo avviso incoerente e poco costruttiva delle Minoranze, innescando così un rimpallo di botta e risposta tra le parti.

Votato il secondo ordine del giorno di Coppola (respinto), il Presidente Kaswalder ha chiuso i lavori, aggiornando l’aula alla prossima seduta.​

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