L'annuncio di Zanella in Consiglio
Emergenza abitativa, verso la conferenza d'informazione
In allegato il testo della comunicazione dell'assessore Zanotelli
L’emergenza
abitativa è stato l’argomento dell’ultima parte del pomeriggio
in Consiglio provinciale, complice la richiesta di comunicazione del
consigliere Paolo Zanella (Futura) che ha impegnato la Giunta
a relazionare in merito alle difficoltà di accesso alla casa, al
social housing, e ad altre progettualità messe in campo per far
fronte all’emergenza.
Zanotelli:
la carenza diaalloggi è problematica
L’assessora
Giulia Zanotelli ha dato lettura di una relazione (allegata)
nella quale sono illustrati gli strumenti posti in essere dalla
Giunta per far fronte al bisogno abitativo dei nuclei famigliari: Tra
questi c’è la locazione di alloggi a canone sostenibile per
famiglie in condizioni patrimoniali non sufficienti a pagare un
canone di mercato; la concessione di un contributo integrativo
finalizzato all’abbattimento del canone per gli alloggi collocati
sul libero mercato; la locazione, prevalentemente mediante il fondo
housing sociale, di alloggi a canone moderato per nuclei
famigliari con un bisogno abitativo e in grado di farsi carico di un
canone maggiore rispetto a quello sostenibile. L’accesso agli
interventi è condizionato dal possesso di diversi requisiti
collegati all’indicatore Icef. Nello specifico, per i primi due
interventi è previsto un Icef non superiore a 0,23 punti, mentre epr
l’accesso alle locazioni a canone moderato è richiesto un
indicatore compreso tra 0,18 e 0,39. Sono previsti anche interventi
particolari per i nuclei sprovvisti dei requisiti (locazione
temporanea di alloggi a canone sostenibile). Zanotelli ha elencato i
dati del quadro di edilizia pubblica: attualmente gli alloggi a
canone sociale assegnati risultano 8677 di cui 6825 si concentrano
nelle tre aree a maggior densità abitativa (Comune di Trento,
Vallagarina, Alto Garda e Ledro). La situazione, ha ammesso
Zanotelli, risulta grave perché il numero degli alloggi disponibili
per l’assegnazione è limitato, in modo particolare nelle zone ad
alta vocazione turistica. Sono in corso valutazioni volte a limitare
le difficoltà evidenziate. La carenza di alloggi sociali è
problematica, sopratutto per la fascia più fragile della
popolazione. Zanotelli ha illustrato le caratteristiche del
patrimonio immobiliare di Itea spa, distribuito sull’intero
territorio provinciale. Si tratta di 10.661 immobili dei quali il
90,4% risulta di proprietà della stessa Itea, mentre il restante
9,6% appartiene ad enti pubblici, ma si tratta, in molti casi, di un
patrimonio vetusto. Per tutti gli altri complessi dettagli della
relazione rimandiamo all’allegato alla presente nota.
Zanella:
tema complesso, ci riserviamo di chiedere una Conferenza
d’informazione
Il
consigliere Paolo Zanella (Futura) ha sottolineato che dalla
relazione si evidenzia una certa carenza del settore. Il tema è
molto complesso e ci riserviamo di chiedere una Conferenza
d’informazione sul tema. La situazione che viviamo in trentino
rispetto al diritto all’abitare è per certi versi drammatica
perché in Trentino ci sono persone che non riescono a rientrare nei
criteri imposti dai regolamenti e vivono in macchina. Si tratta di
lavoratori poveri che non possono permettersi una casa per dei
cavilli di regolamento: persone, famiglie sbattute in strada perché
sono al centesimo posto della graduatoria sulla città di Trento dove
ci sono 400 case di risulta. Il trend di Itea ci dice che lo
sbilanciamento tra appartamenti assegnati e appartamenti restituiti
continua ad aumentare fino ad arrivare ad avere 980 appartamenti a
fronte di 266 assegnati. A ciò si aggiunge il quadro macroeconomico
trentino con l’inflazione più alta d’Italia ove persone che
pagano 150 euro di affitto al mese si trovano a dover pagare 1000
euro di riscaldamento percependo 700 euro di pensione. Le persone
devono scegliere se mangiare o pagare le spese condominiali: qual’è
la politica della Provincia su questo? E’ ovvio che vanno trovati
dei sistemi per regolamentare questa anomalia, magari forzando a
mettere sul mercato gli appartamenti sfitti, ad esempio aumentando
l’Imis.
Degasperi:
Itea e il caso della famiglia sfrattata in via Roma
Filippo
Degasperi (Onda) ha puntualizzato che i problemi di Itea non sono
nati nel 2018. Sul lavoro povero ringraziamo il centro sinistra e la
vetustà degli alloggi non è un problema di ieri, ha detto. Certo,
ora si stanno sommando diversi fattori di emergenza e non si vedono
proposte. Ci saranno decine di spiegazioni di natura burocratica e
formale, ma si intende lasciare le persone per strada? si è chiesto.
Sarebbero innumerevoli le storie da raccontare, ha riferito Degasperi
citandone alcune, a titolo esemplificativo riportiamo il caso di una
famiglia con due minori sfrattata da un appartamento di emergenza in
Via Roma e che fra due settimane si troverà sulla strada. Nella
lettera di Itea, citata dal consigliere, si fa riferimento al fatto
che potrebbero essere sottratti alla famiglia i minori se all’atto
dello sfratto i genitori non potessero dimostrare di potersi prendere
cura dei figli. Solo questa lettera varrebbe la richiesta di
dimissioni alla Presidente di Itea, ha dichiarato. Detto questo, dai
dati dell’ultimo bilancio disponibile risultano in ristrutturazione
sempre meno appartamenti e nessun acquisto perfezionato, mentre
aumenta il numero dei dirigenti e negli ultimi quattro anni non si è
fatto nulla, nonostante ci fossero degli impegni dichiarati.
Degasperi ha concluso rivolgendo all’assessora una domanda sulle
motivazioni della presenza della Presidente di Itea ieri nel Palazzo
della Regione.
Cia:
la presenza di Gerosa ieri in Regione non aveva valenza politica
Sull’ordine
dei lavori è intervenuto Claudio Cia (Fratelli d’Italia),
che ha chiarito che la Presidente Gerosa ieri era nel Palazzo della
Regione per la consegna di una targa in memoria di un’infermiera
deceduta e l’evento non doveva avere nulla di politico, benché
alla fine abbia di fatto avuto dei risvolti inattesi per i quali ci
scusiamo.
Marini:
Itea e l’occasione persa del Superbonus
Alex
Marini (Misto-5 Stelle) ha sollevato il tema di come su questo
come su altri argomenti ci sia il bisogno di programmare una
sistematicità del confronto, per prevenire le emergenze anziché
doverle affrontare in questo modo. Avremmo dovuto mettere in campo
degli interventi con anticipo, beneficiando ad esempio del Superbonus
quando era il momento giusto. Nell’aprile del 2021 Itea annunciava
un investimento di 80 milioni di euro per opere di riqualificazione
energetica, che prevedeva un intervento su 136 fabbricati, ovvero il
25% degli alloggi. Successivamente fu adottata una delibera per la
cessione dei crediti tra Itea e società partecipate annunciata in
pompa magna per sfruttare al meglio l’occasione del Super eco
bonus. Seguirono diverse interrogazioni e nel giugno 2022 arrivò la
risposta che le asseverazioni sugli edifici di Itea risultavano 8 su
1400. In questa relazione non c’è alcun aggiornamento rispetto a
questi investimenti e mi chiedo tra i condomini quante siano le
asseverazioni di Itea, ha concluso, riservandosi di intervenire
nuovamente sul tema.