Giornale OnLine

Giornale Online
07/03/2023 - In aula o in commissione

Tutte le question time in Consiglio provinciale

La discussione delle interrogazioni a risposta immediata di questa mattina

Tutte le question time in Consiglio provinciale

Tutte le question time in Consiglio provinciale

Lucia Coppola (Europa Verde)

Rinnovo del permesso di soggiorno, come si garantirà il sussidio per disabilità?

La consigliera di Europa Verde ha chiesto al presidente della Provincia cosa si farà per garantire alle persone diversamente abili l’erogazione dei sussidi di invalidità sospesi in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, visto che fino alla decisione dell’autorità la ricevuta temporanea della Questura ha lo stesso valore del permesso di soggiorno.

La risposta: L’assessora Stefania Segnana ha chiarito che la disciplina provinciale richiede in questi casi il possesso del titolo di soggiorno di durata non inferiore ad un anno. La natura periodica delle prestazioni comporta la possibilità che il titolo possa essere in scadenza e che il rinnovo subisca di conseguenza ritardi e da questo deriva la possibile scadenza delle prestazioni. Segnana ha poi osservato che la scadenza del permesso di soggiorno non comporta comunque la revoca della prestazione e nelle more del rinnovo del permesso se ne dispone la sospensione fino al rinnovo del permesso. La procedura è questa, anche al fine di evitare indebite erogazioni. L’assessora ha aggiunto e concluso che la sospensione trova fondamento nella norma generale applicabile anche in Trentino e che la modalità di gestione appare conforme alla disciplina.

La replica: Coppola ha chiesto che le venga consegnata la risposta articolata fornita dall’assessora e ha auspicato che la burocrazia non impedisca un diritto e non metta una famiglia in condizioni di sofferenza.


Lucia Maestri (Pd)

Qual è la posizione del Trentino sul traffico pesante al Brennero?

La consigliera del Pd ha chiesto alla Giunta se conosca le trattative nazionali e territoriali sulla questione del traffico pesante al Brennero ed eventualmente quale sia il grado di partecipazione del Trentino. Quali siano le soluzioni che si delineano e con quali ricadute sull’area euro-regionale, visto che i danni da inquinamento non conoscono confini.

La risposta: L’assessore Mattia Gottardi ha chiarito che i temi sono a conoscenza della Giunta ed ha illustrato le caratteristiche della società partecipata Interbrennero, al 63% della Pat, descrivendo i termini della convenzione firmata con RFI e riferendo in maniera estremamente dettagliata sulle somme stanziate per fare fronte ai problemi rilevati. Ha poi riferito i dati dell’impatto attuale dei trasporti merci sull’asse autostradale e ferroviario citato dall’interrogante. L’impatto attuale del sistema ROLA sulla massa del traffico può essere sintetizzato con i dati sul traffico: 1.620 annui arrivi e partenze di treni, per 25.000 veicoli trasportati trasferiti pari a 650.000 tonnellate di merci gestite. Nel 2022 2.000 treni arrivi e partenze per 30.000 veicoli trasportati e 803.000 tonnellate di merci gestite. Il traffico ROLA anno: 560 treni per 9.300 veicoli trasportati per 320.000 tonnellate di merci gestite pari al 34,5% del traffico interBrennero. Sull’asse del Brennero transitano 110 treni merci in media al giorno, al terminal InterBrennero arrivano e partono in media 6 treni al giorno. I treni ROLA sono una coppia al giorno. C’è la possibilità di incremento di 15 coppie treni al giorno, per 630 mezzi al giorno e con l’implemento di 3 binari ROLA previsto entro il 2025 la potenzialità dei treni ROLA potrà essere di almeno 24 coppie treni al giorno, pari al 30% del traffico Brennero. Dato che potrà aumentare fino al 50% con l’entrata del tunnel di base del Brennero a parità di treni prodotti.

La replica: Una dettagliata descrizione delle partecipate, ha notato Maestri, ma la filosofia dell’interrogazione aveva un valore squisitamente politico: se questa è al vostra capacità politica, ha concluso, Dio ce ne scampi e liberi.


Alex Marini (5 Stelle)

Sci, quanti sono i maestri temporanei? Com’è gestito il titolo estero?

Il consigliere del movimento 5 Stelle ha chiesto al presidente della Provincia di sapere il numero e il Paese di provenienza dei maestri di sci che hanno presentato la dichiarazione preventiva per l’esercizio temporaneo e occasionale della professione nell’ultima stagione invernale. Ai maestri di sci che hanno il titolo estero di massimo grado e non la Prova di formazione comune viene richiesta una prova di compensazione per poter esercitare temporaneamente?

La risposta: Ha risposto l’assessore Gottardi: nell’ultima stagione invernale 22-23cle dichiarazioni preventive presentate per l’esercizio temporaneo hanno registrato 733 assensi e 449 dinieghi. Nel caso di maestri di sci che non siano in possesso dei relativi certificati alla Pfc l’autorità competente in applicazione della direttiva, valuta caso per caso la dichiarazione presentata tenendo conto anche della natura della prestazione, della durata, della frequenza, della periodicità e della continuità. Nello specifico, l’autorità competente può richiedere al prestatore il superamento di una specifica prova attitudinale, con oneri a carico dell’interessato nel caso di differenze sostanziali tra le qualifiche professionali e le qualifiche richieste dalle norme nazionali.

La replica: Marini ha confessato di non aver capito bene, data la complessa, articolata risposta fornita dall’assessore di cui ha chiesto l’acquisizione scritta. Il dato interessante riguarda però il numero delle dichiarazioni e il numero dei dinieghi, anche se l’interrogazione chiedeva il paese di provenienza per capire se ci sono forme di discriminazione nel riconoscimento del titolo di massimo grado: sarò costretto a procedere con un’ulteriore interrogazione o con un’istanza di accesso agli atti, ha concluso.


Roberto Paccher (Lega)

A che punto è la riqualificazione del centro Don Ziglio di Levico?

Il consigliere della Lega ha chiesto alla Giunta un aggiornamento sull’evoluzione del progetto di riqualificazione del centro Don Ziglio di Levico, quali le risorse che saranno stanziate e quali i tempi degli interventi.

La risposta: Nella risposta, l’assessora Segnana ha chiarito che è stato approvato lo studio di fattibilità e autorizzata l’istanza di finanziamento del progetto nell’ambito del Pnrr. Valore complessivo dell’opera 15 milioni di euro. Le strategie progettuali in sintesi prevedono spazi adeguati e consoni alle attività svolte per migliorare la qualità di vita degli utenti anche con spazi verdi. Dalle interlocuzioni per le vie brevi si è appreso che la proposta è stata valutata positivamente e che la procedura è stata ritardata per questioni contabili. Il progetto, ha sottolineato in conclusione Segnana, prevede la collaborazione attiva tra Pat, Comune di Levico e Apsp don Ziglio.

La replica: Paccher ha ringraziato per la risposta e per la costante attenzione dell’assessora alla don Ziglio e alla riqualificazione di un centro strategico e molto atteso dalla comunità.


Devid Moranduzzo (Lega)

Esalazioni di un locomotore diesel all’Interporto, c’è una soluzione?

Il consigliere della Lega ha chiesto alla Giunta aggiornamenti e se intenda procedere rapidamente per la soluzione di un problema di inquinamento lamentato dai residenti di Gardolo e legato alla presenza di un locomotore diesel senza filtri antiparticolato.

La risposta: L’assessore Mario Tonina ha comunicato che è stato appurato che il locomotore si trova su spazi di RFI e all’interno di Interbrennero. Non purtroppo è sostituibile con uno elettrico perché servono delle manovre per scomporre una certa tipologia di treni e i binari elettrificati sono incompatibili con il carico scarico. Si tenterà di intervenire attraverso al sostituzione del mezzo con un nuovo locomotore diesel meno impattante.

La replica: Moranduzzo ha ringraziato la Pat per aver rappresentato l’impegno a trovare una soluzione al problema.


Katia Rossato (FdI)

Su che basi si vuole abbattere l’ex Macera tabacchi di Levico Terme?

La consigliera di Fratelli d’Italia ha chiesto alla Giunta quali siano stati gli studi fatti e i documenti redatti sullo stato della ex Macera tabacchi di Levico Terme (ex Masera) e su che documentazione sia basata la presunta pericolosità dell’edificio sulla quale si fonda la decisione di abbattimento.

La risposta: L’assessore Spinelli ha chiarito che sull’edificio si ponevano da subito criticità strutturali importanti e che qualunque nuova destinazione portava ad una rivalutazione dei carichi delle strutture che avrebbero richiesto importanti interventi di consolidamento strutturale. A questo si aggiunge la nuova norma tecnica del 2018 che ha aggravato ulteriormente per l’applicazione delle norme antisismiche, senza contare le infiltrazioni che hanno spinto ad interdire il traffico circostante l’area. Di qui l’accordo alla demolizione della struttura, pur conservando la potestà edificatoria dell’area e la possibilità di effettuare ulteriori più contenuti interventi per i quali sono state già avanzate delle proposte.

La replica: Mi aspettavo una risposta che lasciasse spazio ad un ripensamento, evidentemente così non è, ha replicato Rossato, chiedendo copia della risposta.


Claudio Cia (FdI)

Pronta la nuova illuminazione del Castello del Buonconsiglio?

Il consigliere di FdI ha chiesto alla Giunta se siano stati effettuati i lavori per la nuova illuminazione delle mura del Castello del Buonconsiglio.

La risposta: L’assessore Mirko Bisesti ha detto che i lavori sono stati completati e già da inizio anno si può ammirare la nuova illuminazione dei giardini e degli interni del Palazzo. E’ stato sostituito il sistema precedente con uno a led di ultimissima generazione e alta tecnologia, con un conseguente consistente risparmio anche sul piano energetico. Bisesti ha annunciato che l’intervento complessivo (che comprende anche l’illuminazione esterna della cinta muraria) si potrà ammirare allorché sarà inaugurata, per la festa del santo patrono San Vigilio a fine giugno prossimo.

La replica: Cia ha ringraziato l’assessore e anche il Comune di Trento per il lavoro svolto sulla piazza Mostra trasformata in un vero salotto.


Paolo Zanella (Futura)

Qual è il piano per affrontare l’emergenza idrica?

Il consigliere di Futura ha chiesto alla Giunta, viste le riserve idriche esistenti e la mancanza di precipitazioni, quale situazione si prospetta per il Trentino e qual è il piano per far fronte all’emergenza.

La risposta: L’assessore Mario Tonina ha confermato che la situazione è critica. Di acqua nei bacini ce n’è veramente poca. Per far fronte alle emergenze si agisce su tre fronti, ha detto: aprovvigionamento idropotabile, settore irriguo, regolamentazione delle risorse idriche. Sul primo si redige un documento costantemente aggiornato e condiviso tra tutte le strutture competenti sulla base del quale viene analizzata la situazione e vengono organizzate procedure d’intervento e monitoraggio del territorio. Il documento rappresenta il punto conoscitivo di partenza per la redazione dei piani di azione per affrontare il futuro. Quanto al settore agricolo si evidenziano diversi elementi. Tra tutti la costituzione di un tavolo permanente di raccordo tra tutti i soggetti interessati per monitorare l’andamento della situazione, mettendo in relazione la disponibilità idrica rispetto alle necessità, la valutazione dei sistemi di emergenza e verifica dei bacini irrigui con la possibilità di evitare la condizioni di stress e con supporto tecnico da parte della Fondazione Mach rispetto alle necessità minime per le colture. Il settore della gestione delle risorse idriche svolge un ruolo non direttamente emergenziale che è di competenza della protezione civile che interviene in via preventiva con regolazione dell’uso della risorsa idrica a seconda della situazione che si verifica nel distretto idrografico trentino. A livello provinciale è stato costituito un punto di raccolta di tutte le informazioni e i dati relativi alle risorse idriche ad uso potabile ed alle situazioni di deficit idrico. A fronte della riduzione significativa delle portate che alimentano l’acquedotto, in prima battuta agisce il Comune con un ordinanza sul contenimento e sulla limitazione degli usi mentre gli interventi di emergenza sono coordinati dalla protezione civile. Allo stato attuale lo stato di severità idrica è stato determinato di livello medio.

La replica: Zanella ha ringraziato l’assessore per la risposta, chiedendone copia e ha ripreso il tema dell’efficientamento degli acquedotti che sta diventando un’opera assolutamente urgente, forse più delle strade e delle opere viabilistiche: quando manca l’acqua occorre modificare le priorità e i programmai di investimento, ha concluso.


Ivano Job (Coraggio Italia)

La Pat potrebbe calmierare i costi dello smaltimento rifiuti?

Il consigliere del Misto-Coraggio Italia ha chiesto alla Giunta se sia possibile calmierare il costo dello smaltimento dei rifiuti e se la Pat può impegnarsi a non far pagare il sovrapprezzo che deriva dalla necessità di smaltire i rifiuti solidi urbani fuori Provincia.

La risposta: L’assessore Mario Tonina ha chiarito che la tariffa è determinata secondo il dpr 158/1999 e suoi allegati e deve coprire tutti i costi afferenti a servizio e gestione dei rifiuti solidi urbani. La tariffa della Pat è fissata in circa 340 euro a tonnellata per il 2023 e comprende una componente importante che vale circa 6,4 milioni all’anno e 1,6 milioni per i costi legati alle discariche chiuse e ai trasporti dei rifiuti dalle periferie fino a Trento. Queste due cifra incidono sulla tariffa per circa 138 euro a tonnellata di rifiuto. La tariffa per il 2023 posta a carico dei cittadini, in virtù di un appostamento sul bilancio provinciale delle somme a copertura dei costi legati alle discariche chiuse, è stata confermata a Trento in 225 euro a tonnellata mentre a Bolzano è di 80 euro a tonnellata, in relazione ai minori costi del ciclo chiuso dall’impianto di termovalorizzazione: questo, ha concluso Tonina, dovrebbe essere il messaggio da trasmettere ai cittadini.

La replica: Job ha ringraziato la Giunta per l’intervento e chiesto copia della risposta, invitando ad accelerare i tempi per la soluzione della questione della chiusura del ciclo dei rifiuti.


Alessandro Olivi (Pd)

Anestesia di Rovereto, rimpiazzati i medici?

Il consigliere Pd ha chiesto se sia stata ripristinata la dotazione di medici di anestesia di Rovereto indispensabili per garantire la programmazione delle sale operatorie e, più in generale, quali sono i rischi di non riuscire ad assicurare l’attività di chirurgia negli altri ospedali trentini.

La risposta: L’assessora Stefania Segnana ha chiarito che a gennaio 2019 nell’unità l’unità erano in servizio attivo 20 medici più il direttore 20 arrivati a 25 nel giugno del 2021 e a 21 più il direttore nel settembre 2022 (situazione confermata ad oggi). La programmazione delle sedute operatorie è passata da 34 nel pre pandemia alle 30 settimanali odierne a alle quali si aggiungono 15 sedute per interventi minori che non prevedono la presenza dell’anestesista e 3 sedute a settimana per attività di assistenza a procedure diagnostiche. A seguito dell’incontro tra Azienda sanitaria e sindacato degli anestesisti, la vertenza sindacale aperta negli ultimi giorni risulta sospesa e i professionisti medici hanno ricominciato a garantire la disponibilità nell’erogazione delle prestazioni aggiuntive. Peraltro sono state recentemente approvate con delibera della Giunta le direttive ad Apran per il riconoscimento delle misure di armonizzazione con il contratto collettivo nazionale a favore della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria destinando al tavolo negoziale la somma di 9 milioni di euro, di cui 2 milioni una tantum e 1,4 milioni dal 2019 garantendo al chiusura dle contratto da tempo richiesta.

La replica: Il consigliere Olivi ha chiesto copia del documento, notando che si tende a rispondere con continui rammendi più che con soluzioni che possano dare stabilità e garanzia di copertura degli organici. Intanto i dati sembrano non rendere acuto un quadro che è peraltro critico: mi auguro di non dover rifare l’interrogazione fra tre mesi, ha concluso.


Filippo Degasperi (Onda)

Fondi per il merito, perché il Da Vinci non risponde?

Il consigliere di Onda ha chiesto al presidente della Giunta cosa ci sia di tanto scabroso da nascondere nella distribuzione del fondo per la valorizzazione del merito dei docenti del Liceo Da Vinci. Dati che, afferma Degasperi, ha richiesto in via formale il 16 gennaio alla dirigente dell’istituto, senza ricevere risposta nemmeno per le vie brevi. Di qui l’interrogazione.

La risposta: L’assessore Mirko Bisesti ha confermato che la richiesta è in corso di evasione.

La replica: Degasperi ha ribadito nella replica che l’istanza di accesso agli atti, avanzata oltre due mesi fa, era molto chiara e si sarebbe aspettato una risposta, almeno a seguito di ulteriori bonari solleciti.


Pietro De Godenz (UpT)

Si garantiranno i finanziamenti a tutti i corpi di polizia locale?

Il consigliere dell’UpT ha chiesto alla Giunta se ci sia l’intenzione di rivedere urgentemente in tempi rapidi la divisione dei contributi ai vari corpi di polizia locale. Per garantire a tutti i corpi il finanziamento ed evitare di avere comuni di serie A e B.

La risposta: Il vicepresidente Mario Tonina ha ricordato che il totale del finanziamento è attualmente di 6,2 milioni di euro. Oltre a questa cifra, ha detto, la Provincia stanzierà ulteriori 2,8 milioni di euro sulla delibera del 2008 per i corpi e i servizi di polizia locale per la copertura degli oneri contrattuali e del notturno. Quindi il riferimento ai criteri vigenti per il finanziamento, basati sul Progetto sicurezza del 2002, criteri che l’assessore ha detto non essere più attuali, di qui la volontà di intervenire in merito.

La replica: Il consigliere dell’UpT ha sottolineato nella replica che i criteri sono vecchi: la speranza, ha affermato, è che l’impegno a rivederli sia urgente perché non è possibile che siano escluse intere valli o parti di esse, che avrebbero invece tutti i presupposti per ricevere il finanziamento perché hanno più di 7 vigili facenti parte del corpo. Dobbiamo mantenere un trentino sicuro, ha detto, dobbiamo mettere tutti nelle stesse condizioni. Ha quindi espresso un apprezzamento per l’incremento delle risorse.


Luca Zeni (Pd)

Disturbi alimentari: quanti pazienti sono presi in carico in provincia?

Il consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta quale sia la situazione di presa in carico delle persone con disturbi alimentari, quanti i ricoveri ospedalieri, quanti in comunità e quante le persone seguite in day hospital. Ha chiesto quanto sia il tempo di attesa per la prima visita e per l’inizio della terapia e quanti invii fuori provincia per l’inserimento in comunità avvengano e perché.

La risposta: L’assessore Stefania Segnana ha ricordato che l’andamento dei tempi di attesa per la presa in carico da parte del Centro Dca va letto in relazione ai mutamenti sul piano epidemiologico dei disturbi del comportamento alimentare e agli aspetti organizzativi e relativi al personale. Il Centro ha rilevato recentemente, ha detto, un aumento dell’incidenza dei disturbi del comportamento alimentare e conseguentemente un incremento di richieste di presa in carico: il periodo Covid e post-Covid ha determinato un aumento della domanda di cura del 30-40%, specie in età adolescenziale, con un progressivo abbassamento dell’età di esordio dei disturbi (un interessamento sempre più consistente della fascia al di sotto dei 10 anni); diverse le comorbidità. Quindi i numeri: i pazienti in carico sono 450, di cui 177 minori. Due gli psichiatri attivi al centro e tre le dietiste di cui una part-time, dopo che la quarta si è licenziata nel 2022 dopo aver vinto un altro concorso. Il Cdca, ha affermato l’assessore, in questo momento si trova quindi in carenza di organico; è in atto un concorso per l’assunzione di una dietista e nel frattempo sono state chieste altre figure di comparto. Una situazione che ha comportato un allungamento delle liste d’attesa, specie nella seconda metà del 2022, comunque migliorata di recente grazie ad aggiustamenti organizzativi e agli elevati ritmi di lavoro. Le urgenze sono garantite con valutazione entro una settimana, le emergenze sono inviate in pronto soccorso. Sette pazienti maggiorenni sono in attesa di presa in carico dopo la prima visita, otto i minori nella medesima situazione. Il tempo tra la prima visita e la presa in carico è di un mese. I ricoveri ospedalieri salvavita nel 2022 hanno interessato 69 minori e 5 adulti. I posti residenziali per il regime di comunità sono 8 e l’occupazione è a pieno regime, mentre il day hospital (6 posti) è attualmente sospeso per la carenza di personale dietistico. Infine le ragioni degli invii fuori provincia: ne è avvenuto solo uno per una paziente, motivato da una grave comorbidità psichiatrica, non gestibile nella realtà trentina. Le risorse: è stato garantito l’accesso al fondo statale per il contrasto dei disturbi dell’alimentazione, assegnati 227.500 euro, di cui 136.500 di competenza per il 2022 e la restante parte per il 2023.

La replica: Zeni ha parlato di un tema molto delicato per il quale l’attenzione del sistema pubblico deve essere molto elevata. Abbiamo avuto conferma che delle difficoltà ci sono, ha detto, soprattutto legate al personale. Ha quindi espresso l’auspicio che si riesca a concentrare le energie per evitare lunghe tempistiche e difficoltà organizzative.


Lorenzo Ossanna (Patt)

A che punto è l’installazione dei cartelli “Benvenuto nell’Euregio?

Il consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta quale sia lo stato di attuazione del progetto di realizzazione ed esposizione all’ingresso dei comuni che lo hanno richiesto (271) di un cartello di benvenuto nell’Euregio che evidenzi anche i gemellaggi. Sarebbe utile sollecitare i Comuni all’installazione?

La risposta: L’assessore Tonina ha ricordato le principali tappe dell’attuazione del progetto di installazione dei cartelli di benvenuto, a cui hanno aderito 271 Comuni, dei quali 82 trentini. Di questi, 69 Comuni hanno già ritirato i propri cartelli, due a Comune. Per accelerare l’esposizione, soggetta a rilascio di nullaosta per l’esposizione su strada, sono state trasmesse ai Comuni delle indicazioni sulle procedure da seguire.

La replica: Il consigliere Ossanna ha detto che inglobare dei Comuni del Gect è stato fondamentale. È ora importante che i Comuni espongano in tempi brevi questi cartelli: altrimenti ci si dovrà ancora confrontare per valutare se stimolare i Comuni in questo senso.


Paola Demagri (Casa Autonomia.eu)

Posticipo nelle scuole dell’infanzia: si potrà pagare l’1 settembre?

La consigliera di Casa Autonomia.eu ha riproposto un’istanza già rappresentata alla Giunta un mese fa, ha detto. Ha chiesto all’esecutivo se intenda concedere alle famiglie di pagare posticipatamente l’1 settembre il servizio di prolungamento dell’orario giornaliero nelle scuole dell’infanzia, visto che il servizio inizia con l’anno scolastico e visto che le famiglie sono in difficoltà per l’aumento dei costi dell’energia e dei tassi dei mutui.

La risposta: Nel proprio intervento l’assessore Mirko Bisesti ha rammentato che la frequenza al servizio ordinario di scuola dell’infanzia è erogata in regime di gratuità, mentre per il servizio di prolungamento orario è prevista una compartecipazione nelle spese delle famiglie. Ha ricordato inoltre la riduzione apportata dal 22 al 19% del costo della tariffa per il prolungamento; per l’anno scolastico 2021/2022 l’importo medio effettivo annuale delle famiglie è stato di 240.000 euro. Il servizio del prolungamento d’orario, ha detto Bisesti, viene organizzato nei numeri a seconda del numero di richieste, perciò non risulta possibile posticipare i termini per il pagamento. Rimane comunque la possibilità di iscrizione tardiva a inizio anno scolastico, ma solo sui posti disponibili, già determinati dal piano annuale sulla base delle richieste di iscrizione perfezionate con il pagamento.

La replica: A volte bisogna essere in grado di fare delle scelte coraggiose e questa poteva esserlo, ha replicato Demagri, quest’anno si sarebbe potuto sperimentare.


Gianluca Cavada (Lega)

Quest’anno la pulizia della ciclabile delle Dolomiti sarà anticipata?

Il consigliere della Lega ha chiesto alla Giunta se quest’anno sia possibile anticipare la pulizia della pista ciclabile di Fiemme e Fassa, che viene innevata in occasione della Marcialonga in modo che possa essere con gli sci.

La risposta: L’assessore Spinelli ha detto che si cercherà di anticipare i tempi facendo se possibile (compatibilmente anche con il meteo) partire i lavori di pulizia della pista ciclabile anche prima della scadenza dell’autorizzazione ad utilizzo come pista da sci. La pista ciclabile, ha affermato, sarà comunque aperta solo quando sarà in sicurezza.

La replica: Il consigliere Cavada ha ringraziato l’assessore e detto di sperare vivamente in un’apertura anticipata della ciclabile per consentire l’utilizzo della stessa alle famiglie invogliate dalla primavera a portare i bambini a percorrere in sicurezza la ciclabile.


Luca Guglielmi (Fassa)

Quale il futuro dei percorsi di scuola primaria della Massar di Sèn Jan?

Il consigliere di Fassa ha chiesto all’assessore competente (Mirko Bisesti?) quali siano le intenzioni della Giunta, sentita la Scola ladina de Fascia, sul futuro dei percorsi di scuola primaria dell’istituto di Sèn Jan G. B. Massar per i prossimi anni scolastici (visto che la situazione demografica prevede una diminuzione iniziale del numero degli alunni, ma un successivo aumento).

La risposta: Bisesti ha ricordato le politiche della Giunta in termini di scuola in relazione al calo demografico, un calo drastico sulle scuole dell’infanzia e che ora sta iniziando a riguardare anche le primarie. Si conferma comunque, ha detto l’assessore, la linea della Giunta e dell’assessorato, ha proseguito, cioè di far sì che le scuole sui territori possano sempre esserci anche a fronte di numeri esigui (che attualmente vedono una scuola con 38 bambini divisi in 5 classi). Investire nella scuola, ha dichiarato, significa investire nella comunità, deve essere un lavoro fatto a 360 gradi.

La replica: Il consigliere Guglielmi ha ringraziato l’assessore per la passione e l’attenzione costante alle problematiche dell’istruzione e delle minoranze trentine e si è detto certo che i genitori preoccupati da queste voci saranno rassicurati dalle sue parole.


Giorgio Tonini (Pd)

A22, pagamento extraprofitti quale impatto sul project financing?

Il consigliere del Pd ha chiesto qual è la valutazione della Giunta sull’impatto dell’obbligo, entro il 5 di novembre, del versamento dei cosiddetti extraprofitti allo Stato sulla sostenibilità finanziaria del progetto di finanza presentato dall’A22, società che è in una situazione di contenzioso con lo Stato per una cifra che si aggiorna attorno al 1,3-1,4 miliardi di euro.

La risposta: Il vicepresidente Mario Tonina ha ricordato che dopo la scadenza della concessione, avvenuta il 30 aprile 2014, è proseguita la realizzazione di cospicui interventi annuali di manutenzione e di investimento. Parlando di extraprofitti, ha detto, non risulta opportuno parlare di benefici indebiti che Autostrada del Brennero avrebbe maturato dopo la scadenza della concessione. Autostrada del Brennero assieme alla Provincia ha presentato ricorso davanti al Tar per il Lazio contro la richiesta relativa agli extraprofitti. Ammesso e non concesso che un versamento sia dovuto, ha affermato poi, la somma da corrispondere come acconto sugli extraprofitti prende a riferimento il valore della concessione pressoché integralmente, in modo sproporzionato e irragionevole. Appare impropria, ha proseguito Tonina, sotto il profilo costituzionale la pretesa di sanzionare il mancato versamento ai fini della procedura della finanza di progetto, anche perché lo Stato non può unilateralmente disporre in merito ai benefici maturati dopo la scadenza della concessione e non può costringere esercizio dei diritti di un operatore economico in presenza di un giudizio ancora pendente.

La replica: Il consigliere Tonini ha descritto la risposta dell’assessore come il punto di vista di Autobrennero, diverso da quello del governo confermato per tabulas con il decreto legge firmato da Meloni Giorgetti e Salvini. C’è qualcosa che non torna, ha detto il consigliere del Pd, si stanno ponendo le basi di un partenariato, stiamo costruendo un grattacielo, ma lo stiamo facendo sulle sabbie mobili di un contenzioso aperto dalla dimensione di 1,3-1,4 miliardi di euro. Come se ne esce?, ha chiesto, se arriva il partner privato si realizza il sogno di qualcuno, la società non sarebbe più controllata dal sistema autonomistico regionale, ma solo partecipata.


Bruna Dalpalù (FdI)

Possibile dare l’accesso ai dati dei pazienti alle guardie mediche?

La consigliera di FdI ha chiesto all’assessora alla salute se sia possibile dare l’accesso dei dati clinici dei pazienti anche alle guardie mediche.

La risposta: L’assessore Segnana ha confermato che il problema dell’accesso del medico di continuità assistenziale ai dati della situazione corrente del paziente e il problema della necessità di rendere disponibile per i medici di medicina generale la refertazione delle visite eseguite sono una delle priorità distrettuali nello sviluppo intrapreso dalla home care, delle cure domiciliari di prossimità. L’Apss sta già lavorando su questo tema. Il nuovo livello di interoperabilità è in corso di avvio da aprile 2023 e dovrebbe essere esteso su tutto il territorio entro il 31 dicembre 2023.

La replica: La consigliera si è detta speranzosa, un cambiamento in tal senso sarebbe prezioso anche per garantire la sicurezza delle donne.


Ugo Rossi (Gruppo Misto)

Con l’accordo con Patt salta l’uscita a Rovereto della Valdastico?

Il consigliere del Misto, richiamando l’accordo politico tra Fugatti e il Patt contrario all’ipotesi dell’uscita della Valdastico a Rovereto sud, ha chiesto al presidente se può ufficialmente escludere la previsione portata avanti dalla Giunta lungo tutta la legislatura.

La risposta: A rispondere è stato l’assessore Tonina, che si è detto foriero di delusioni per il consigliere Rossi, visto che in assenza del presidente si sarebbe attenuto alla propria competenza. La procedura avviata di variante al Pup che prevede l’estensione del corridoio in corrispondenza con il quadrante sud orientale costituisce un’opportunità che amplia la possibilità di valutare scenari alternativi di allacciamento dell’A31 Valdastico Nord con l’A22, ha affermato. Un progetto che ha sottolineato essere inserito in documenti di programmazione Statale ed Europea. Spetterà alle competenti sedi istituzionali l’individuazione della migliore soluzione possibile.

La replica: Il vicepresidente ieri non è riuscito a contattare il presidente per porgli una semplice domanda? ha chiesto Rossi. Sarebbe stato un tema di cui informarsi adeguatamente. Poi la precisazione: nella programmazione nazionale e Europea non c’è dentro la Valdastico con uscita a Rovereto Sud perché manca ancora la firma del ministero. Il consigliere del Misto ha parlato di prese di posizione puramente demagogiche che rischiano di prendere in giro le persone: si è letto sulla stampa che la Valdastico verso Rovereto non si fa più, invece oggi questa ipotesi non è stata esclusa, anzi.


Vanessa Masè (La Civica)

Soldi per i musei della Grande Guerra, a che punto siamo?

La consigliera della Civica ha chiesto alla Giunta a che punto sia lo stanziamento per la promozione dei 19 musei che portano avanti la memoria della Grande Guerra e che sono coordinati dal Museo della Guerra di Rovereto.

La risposta: L’assessore Bisesti ha ribadito l’impegno di memoria e valorizzazione dei luoghi segnati dalla Grande Guerra. Ha confermato che poche settimane fa, con la determinazione del 24 febbraio, il servizio ha assegnato al Museo storico della guerra 422.000 euro per l'attività 2023. Un contributo maggiorato di circa 20.000 euro rispetto allo scorso anno per sostenere il coordinamento e promozione della rete dei musei della Grande Guerra nell’ambito del relativo progetto Europeo.

La replica: La consigliera de La Civica ha detto di apprezzare l’apporto che aiuterà il Museo a svolgere il bellissimo lavoro di valorizzazione della propria struttura e di coordinamento della rete.


Alessio Manica (Pd)

Sull’ospedale di Cavalese chi non ha detto la verità?

Il consigliere del Pd, sottolineando l’incongruenza tra la risposta del presidente Fugatti a un’interrogazione del settembre 2020, nella quale affermava che la Giunta intendeva realizzare l’ospedale di Cavalese in adiacenza all’esistente e che non c’erano proposte di privati per realizzarlo in un altro luogo, e quanto dichiarato dall’ex sindaco Welponer in Quarta commissione, ha chiesto a Fugatti se a suo avviso quest’ultimo abbia dichiarato il falso o se se sia stato lui a non riportare la verità dei fatti.

La risposta: L’assessore Tonina non ha ravvisato alcuna contraddizione. Ha detto che si conferma la risposta all’interrogazione fatta a settembre 2020, risposta che va aggiornata tenuto conto che successivamente, nel marzo 2021, sull’ospedale di Cavalese è stata presentata da una formale e concreta proposta di partenariato che è stata oggetto di istruttoria del Navip. Sul punto, ha concluso, vale quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta 2173 del 25 novembre 2022.

La replica: La risposta non ha soddisfatto Manica. Tra ospedale di Cavalese e Valdastico, ha detto il consigliere, il vicepresidente della Provincia oggi è divenuto un freeclimber di professione. Ci sono diverse evidenze che il progetto non si è palesato nel momento della presentazione, evidente che intrecci sono stati fatti.


Giorgio Leonardi (FI)

Si riprende il confronto per “Maso al pont”?

Il consigliere di Forza Italia ha chiesto alla Giunta se non ritenga opportuno riprendere il confronto con l’Asuc di Stenico e la Comunità perché il “Maso al pont” venga valorizzato come luogo di promozione del territorio.

La risposta: L’assessore Tonina ha ricordato l’impegno profuso in merito e si è detto speranzoso che si possa concludere nel più breve tempo possibile perché vedere una struttura riqualificata e non valorizzata non fa piacere. Ha riportato i contatti intercorsi nell’ottica della valorizzazione con l’Asuc, con il Comune di Stenico, con Trentino Sviluppo. Da due anni è stato avviato un percorso di analisi tecnico giuridica sulle modalità migliori per rendere utilizzabile la struttura. Si sta inoltre prevedendo un accordo con un’impresa ad oggetto sociale coerente con le funzioni dell’immobile fortemente interessata a insediarsi.

La replica: Il consigliere Leonardi si è detto soddisfatto della risposta e ha sottolineato l’importanza di proseguire con il percorso illustrato dall’assessore per la valorizzazione del maso e del territorio.​