La discussione delle interrogazioni a risposta immediata di questa mattina
Tutte le question time in Consiglio provinciale
Lucia
Coppola (Europa Verde)
Rinnovo
del permesso di soggiorno, come si garantirà il sussidio per
disabilità?
La
consigliera di Europa Verde ha chiesto al
presidente della Provincia cosa si
farà per garantire alle
persone diversamente abili l’erogazione dei sussidi di invalidità
sospesi in
attesa del
rinnovo del permesso di soggiorno, visto
che fino alla decisione
dell’autorità la ricevuta
temporanea della Questura
ha lo stesso
valore del permesso di soggiorno.
La
risposta: L’assessora
Stefania Segnana ha chiarito che la disciplina provinciale richiede
in questi casi il possesso del titolo di soggiorno di durata non
inferiore ad un anno. La natura periodica delle prestazioni comporta
la possibilità che il titolo possa essere in scadenza e che il
rinnovo subisca di
conseguenza ritardi e
da questo deriva la
possibile scadenza delle prestazioni. Segnana
ha poi osservato che la
scadenza del permesso di soggiorno non comporta comunque
la revoca della
prestazione
e nelle
more del rinnovo del
permesso
se ne
dispone la sospensione
fino al rinnovo del permesso.
La procedura è questa, anche
al fine di evitare indebite erogazioni. L’assessora
ha aggiunto e concluso che la
sospensione trova fondamento nella norma generale applicabile anche
in Trentino e che la
modalità di gestione appare conforme alla disciplina.
La
replica: Coppola ha
chiesto che le venga
consegnata la risposta articolata fornita dall’assessora e ha
auspicato che la burocrazia
non impedisca un diritto e non metta una famiglia in condizioni di
sofferenza.
Lucia
Maestri (Pd)
Qual
è la posizione del Trentino sul traffico pesante al Brennero?
La consigliera del Pd ha
chiesto alla Giunta se conosca le trattative nazionali e territoriali
sulla questione del traffico pesante al Brennero ed eventualmente
quale sia il grado di partecipazione del Trentino. Quali siano le
soluzioni che si delineano e con quali ricadute sull’area
euro-regionale, visto che i danni da inquinamento non conoscono
confini.
La
risposta: L’assessore Mattia
Gottardi ha chiarito che i temi sono a conoscenza della Giunta ed
ha illustrato le caratteristiche della società partecipata
Interbrennero, al 63% della Pat, descrivendo i termini della
convenzione firmata con RFI e riferendo in maniera estremamente
dettagliata sulle somme stanziate per fare fronte ai problemi
rilevati. Ha poi riferito i dati dell’impatto attuale dei trasporti
merci sull’asse autostradale e ferroviario citato
dall’interrogante. L’impatto
attuale del sistema ROLA sulla massa del traffico può essere
sintetizzato con i dati sul traffico: 1.620 annui arrivi e partenze
di treni, per 25.000 veicoli trasportati trasferiti pari a 650.000
tonnellate di merci gestite. Nel 2022 2.000 treni arrivi e partenze
per 30.000 veicoli trasportati e 803.000 tonnellate di merci gestite.
Il traffico ROLA anno: 560 treni per 9.300 veicoli trasportati per
320.000 tonnellate di merci gestite pari al 34,5% del traffico
interBrennero.
Sull’asse del Brennero transitano 110 treni merci in media al
giorno, al terminal InterBrennero arrivano e partono in media 6 treni
al giorno. I treni ROLA sono una coppia al giorno. C’è la
possibilità di incremento di 15 coppie treni al giorno, per 630
mezzi al giorno e con l’implemento di 3 binari ROLA previsto entro
il 2025 la potenzialità dei treni ROLA potrà essere di almeno 24
coppie treni al giorno, pari al 30% del traffico Brennero. Dato che
potrà aumentare fino al 50% con l’entrata del tunnel di base del
Brennero a parità di treni prodotti.
La
replica: Una dettagliata
descrizione delle partecipate, ha notato
Maestri, ma la filosofia
dell’interrogazione aveva un valore squisitamente politico: se
questa è al vostra capacità politica, ha concluso, Dio ce ne scampi
e liberi.
Alex
Marini (5 Stelle)
Sci,
quanti sono i maestri temporanei? Com’è gestito il titolo estero?
Il consigliere del movimento 5
Stelle ha chiesto al presidente della Provincia di sapere il numero e
il Paese di provenienza dei maestri di sci che hanno presentato la
dichiarazione preventiva per l’esercizio temporaneo e occasionale
della professione nell’ultima stagione invernale. Ai maestri di sci
che hanno il titolo estero di massimo grado e non la Prova di
formazione comune viene richiesta una prova di compensazione per
poter esercitare temporaneamente?
La
risposta: Ha risposto
l’assessore Gottardi:
nell’ultima stagione invernale
22-23cle dichiarazioni
preventive presentate per
l’esercizio temporaneo hanno
registrato 733 assensi e 449 dinieghi. Nel caso di maestri di sci che
non siano in possesso dei
relativi certificati alla Pfc l’autorità competente in
applicazione della direttiva, valuta
caso per caso la
dichiarazione presentata tenendo
conto anche della
natura della prestazione,
della durata, della
frequenza, della periodicità
e della continuità. Nello
specifico, l’autorità competente può richiedere al prestatore il
superamento di una specifica prova attitudinale, con oneri a carico
dell’interessato nel caso di differenze sostanziali tra le
qualifiche professionali e le qualifiche richieste dalle norme
nazionali.
La
replica: Marini ha confessato
di non aver capito bene, data
la complessa, articolata risposta fornita dall’assessore di cui ha
chiesto l’acquisizione scritta. Il dato interessante riguarda però
il numero delle dichiarazioni e il numero dei dinieghi, anche se
l’interrogazione chiedeva il paese di provenienza per capire se ci
sono forme di discriminazione nel riconoscimento del titolo di
massimo grado: sarò costretto a procedere con un’ulteriore
interrogazione o con un’istanza di accesso agli atti, ha
concluso.
Roberto
Paccher (Lega)
A
che punto è la riqualificazione del centro Don Ziglio di Levico?
Il consigliere della Lega ha
chiesto alla Giunta un aggiornamento sull’evoluzione del progetto
di riqualificazione del centro Don Ziglio di Levico, quali le risorse
che saranno stanziate e quali i tempi degli interventi.
La
risposta: Nella risposta,
l’assessora Segnana ha chiarito che è stato approvato lo studio di
fattibilità e autorizzata l’istanza di finanziamento del progetto
nell’ambito del Pnrr. Valore complessivo dell’opera 15 milioni di
euro. Le strategie progettuali in sintesi prevedono spazi adeguati e
consoni alle attività svolte per migliorare la qualità di vita
degli utenti anche con spazi verdi. Dalle interlocuzioni per le vie
brevi si è appreso che la proposta è stata valutata positivamente e
che la procedura è stata ritardata per questioni contabili. Il
progetto, ha sottolineato in conclusione Segnana, prevede la
collaborazione attiva tra Pat, Comune di Levico e Apsp don Ziglio.
La
replica: Paccher ha ringraziato
per la risposta e per la costante attenzione dell’assessora alla
don Ziglio e alla riqualificazione di un centro strategico e molto
atteso dalla comunità.
Devid
Moranduzzo (Lega)
Esalazioni
di un locomotore diesel all’Interporto, c’è una soluzione?
Il consigliere della Lega ha
chiesto alla Giunta aggiornamenti e se intenda procedere rapidamente
per la soluzione di un problema di inquinamento lamentato dai
residenti di Gardolo e legato alla presenza di un locomotore diesel
senza filtri antiparticolato.
La
risposta: L’assessore Mario
Tonina ha comunicato che è stato appurato che il locomotore si trova
su spazi di RFI e all’interno di Interbrennero. Non purtroppo è
sostituibile con uno elettrico perché servono delle manovre per
scomporre una certa tipologia di treni e i binari elettrificati sono
incompatibili con il carico scarico. Si tenterà di intervenire
attraverso al sostituzione del mezzo con un nuovo locomotore diesel
meno impattante.
La
replica: Moranduzzo ha
ringraziato la Pat per aver rappresentato l’impegno a trovare una
soluzione al problema.
Katia
Rossato (FdI)
Su
che basi si vuole abbattere l’ex Macera tabacchi di Levico Terme?
La consigliera di Fratelli
d’Italia ha chiesto alla Giunta quali siano stati gli studi fatti e
i documenti redatti sullo stato della ex Macera tabacchi di Levico
Terme (ex Masera) e su che documentazione sia basata la presunta
pericolosità dell’edificio sulla quale si fonda la decisione di
abbattimento.
La
risposta: L’assessore
Spinelli ha chiarito che sull’edificio si ponevano da subito
criticità strutturali importanti e che qualunque nuova destinazione
portava ad una rivalutazione dei carichi delle strutture che
avrebbero richiesto importanti interventi di consolidamento
strutturale. A questo si aggiunge la nuova norma tecnica del 2018 che
ha aggravato ulteriormente per l’applicazione delle norme
antisismiche, senza contare le infiltrazioni che hanno spinto ad
interdire il traffico circostante l’area. Di qui l’accordo alla
demolizione della struttura, pur conservando la potestà edificatoria
dell’area e la possibilità di effettuare ulteriori più contenuti
interventi per i quali sono state già avanzate delle proposte.
La
replica: Mi aspettavo una
risposta che lasciasse spazio ad un ripensamento, evidentemente così
non è, ha replicato Rossato, chiedendo copia della risposta.
Claudio
Cia (FdI)
Pronta
la nuova illuminazione del Castello del Buonconsiglio?
Il consigliere di FdI ha
chiesto alla Giunta se siano stati effettuati i lavori per la nuova
illuminazione delle mura del Castello del Buonconsiglio.
La
risposta: L’assessore Mirko
Bisesti ha detto che i lavori sono stati completati e già da inizio
anno si può ammirare la nuova illuminazione dei
giardini e degli interni del Palazzo.
E’ stato sostituito il sistema precedente con uno a led
di ultimissima generazione e alta tecnologia, con un conseguente
consistente risparmio anche sul piano energetico. Bisesti ha
annunciato che l’intervento
complessivo (che comprende
anche l’illuminazione esterna della cinta muraria) si potrà
ammirare allorché sarà inaugurata, per la festa del santo patrono
San Vigilio a fine giugno prossimo.
La
replica: Cia ha ringraziato
l’assessore e anche il Comune di Trento per il lavoro svolto sulla
piazza Mostra trasformata in un vero salotto.
Paolo
Zanella (Futura)
Qual
è il piano per affrontare l’emergenza idrica?
Il consigliere di Futura ha
chiesto alla Giunta, viste le riserve idriche esistenti e la mancanza
di precipitazioni, quale situazione si prospetta per il Trentino e
qual è il piano per far fronte all’emergenza.
La
risposta: L’assessore Mario
Tonina ha confermato
che la situazione è
critica. Di acqua nei bacini ce n’è veramente poca. Per far fronte
alle emergenze si agisce su tre fronti, ha detto: aprovvigionamento
idropotabile, settore irriguo, regolamentazione delle risorse
idriche. Sul primo si redige un documento costantemente aggiornato e
condiviso tra tutte le
strutture competenti sulla
base del quale viene analizzata la situazione e vengono
organizzate procedure
d’intervento e monitoraggio del
territorio. Il documento rappresenta
il punto conoscitivo di partenza per la
redazione dei piani di azione per affrontare
il futuro. Quanto al settore agricolo si evidenziano diversi
elementi. Tra tutti la costituzione di un tavolo permanente di
raccordo tra tutti i soggetti interessati per monitorare l’andamento
della situazione, mettendo
in relazione la disponibilità idrica rispetto alle necessità, la
valutazione dei
sistemi di emergenza e verifica dei
bacini irrigui con
la possibilità di evitare la condizioni
di stress e con supporto
tecnico da parte della
Fondazione
Mach rispetto alle
necessità
minime per
le colture.
Il
settore della gestione delle
risorse idriche svolge un ruolo
non direttamente emergenziale che
è di
competenza della protezione
civile che
interviene
in via preventiva con
regolazione
dell’uso della risorsa idrica a seconda
della situazione
che si verifica
nel
distretto idrografico trentino.
A livello provinciale è
stato costituito un punto di raccolta di tutte le informazioni e i
dati relativi alle risorse idriche ad uso potabile ed alle situazioni
di deficit idrico. A fronte della riduzione significativa delle
portate che alimentano l’acquedotto,
in prima
battuta agisce il Comune
con un ordinanza
sul contenimento
e sulla limitazione
degli usi
mentre
gli interventi
di emergenza sono coordinati dalla protezione
civile. Allo stato attuale
lo stato di severità idrica è stato determinato di livello medio.
La
replica: Zanella ha ringraziato
l’assessore per la risposta, chiedendone copia e ha ripreso il tema
dell’efficientamento degli acquedotti che sta diventando un’opera
assolutamente urgente, forse più delle strade e delle opere
viabilistiche: quando manca l’acqua occorre modificare le priorità
e i programmai di investimento, ha concluso.
Ivano
Job (Coraggio Italia)
La
Pat potrebbe calmierare i costi dello smaltimento rifiuti?
Il consigliere del
Misto-Coraggio Italia ha chiesto alla Giunta se sia possibile
calmierare il costo dello smaltimento dei rifiuti e se la Pat può
impegnarsi a non far pagare il sovrapprezzo che deriva dalla
necessità di smaltire i rifiuti solidi urbani fuori Provincia.
La
risposta: L’assessore Mario
Tonina ha chiarito che la tariffa è determinata secondo
il
dpr 158/1999 e
suoi allegati e
deve coprire tutti i costi afferenti a servizio
e gestione
dei rifiuti solidi urbani.
La tariffa
della Pat è fissata in circa 340
euro a tonnellata per il 2023 e comprende
una componente
importante che vale circa 6,4 milioni all’anno e 1,6
milioni per
i costi legati alle
discariche chiuse e ai
trasporti
dei rifiuti dalle periferie
fino a Trento. Queste
due cifra incidono sulla tariffa per circa 138 euro a tonnellata di
rifiuto. La tariffa
per
il 2023 posta a carico dei
cittadini, in virtù di un appostamento sul bilancio provinciale
delle somme a copertura dei costi legati alle discariche chiuse, è
stata confermata
a Trento in 225 euro a tonnellata mentre
a Bolzano
è di 80
euro a tonnellata,
in relazione ai minori
costi del ciclo chiuso
dall’impianto di termovalorizzazione:
questo,
ha concluso Tonina,
dovrebbe essere il messaggio
da trasmettere
ai cittadini.
La
replica: Job ha ringraziato la
Giunta per l’intervento e chiesto copia della risposta, invitando
ad accelerare i tempi per la soluzione della questione della
chiusura del ciclo dei rifiuti.
Alessandro
Olivi (Pd)
Anestesia
di Rovereto, rimpiazzati i medici?
Il consigliere Pd ha chiesto
se sia stata ripristinata la dotazione di medici di anestesia di
Rovereto indispensabili per garantire la programmazione delle sale
operatorie e, più in generale, quali sono i rischi di non riuscire
ad assicurare l’attività di chirurgia negli altri ospedali
trentini.
La
risposta: L’assessora
Stefania Segnana ha chiarito che a
gennaio 2019 nell’unità l’unità
erano in servizio
attivo 20 medici più il
direttore 20 arrivati
a 25 nel
giugno del 2021
e a 21 più il direttore nel
settembre 2022 (situazione confermata ad oggi).
La
programmazione
delle sedute
operatorie è passata da 34 nel pre pandemia
alle 30 settimanali odierne
a alle quali si aggiungono
15 sedute per interventi
minori che non prevedono la presenza dell’anestesista
e 3 sedute a settimana per
attività di assistenza a procedure diagnostiche.
A seguito dell’incontro
tra Azienda sanitaria e sindacato degli anestesisti, la vertenza
sindacale aperta negli ultimi giorni risulta sospesa e i
professionisti
medici hanno ricominciato
a garantire la disponibilità
nell’erogazione delle prestazioni aggiuntive. Peraltro sono state
recentemente approvate con delibera della Giunta le direttive ad
Apran per il riconoscimento delle misure di armonizzazione con il
contratto collettivo nazionale a favore della dirigenza medica,
veterinaria e sanitaria destinando al tavolo negoziale la somma di 9
milioni di euro, di cui 2 milioni una tantum e 1,4 milioni dal 2019
garantendo al chiusura dle contratto da tempo richiesta.
La
replica: Il consigliere Olivi
ha chiesto copia del
documento, notando che si
tende a rispondere con continui rammendi più che con soluzioni
che possano
dare stabilità e
garanzia di copertura degli organici. Intanto
i dati sembrano non rendere acuto un quadro che
è peraltro critico: mi
auguro di non dover rifare l’interrogazione fra tre mesi, ha
concluso.
Filippo
Degasperi (Onda)
Fondi
per il merito, perché il Da Vinci non risponde?
Il consigliere di Onda ha
chiesto al presidente della Giunta cosa ci sia di tanto scabroso da
nascondere nella distribuzione del fondo per la valorizzazione del
merito dei docenti del Liceo Da Vinci. Dati che, afferma Degasperi,
ha richiesto in via formale il 16 gennaio alla dirigente
dell’istituto, senza ricevere risposta nemmeno per le vie brevi. Di
qui l’interrogazione.
La
risposta: L’assessore Mirko
Bisesti ha confermato che la richiesta è in corso di evasione.
La
replica: Degasperi ha ribadito
nella replica che l’istanza di accesso agli atti, avanzata oltre
due mesi fa, era molto chiara e si sarebbe aspettato una risposta,
almeno a seguito di ulteriori bonari solleciti.
Pietro
De Godenz (UpT)
Si
garantiranno i finanziamenti a tutti i corpi di polizia locale?
Il
consigliere dell’UpT ha chiesto alla Giunta se ci sia l’intenzione
di rivedere urgentemente in tempi rapidi la divisione dei contributi
ai vari corpi di polizia locale. Per garantire a tutti i corpi il
finanziamento ed evitare di avere comuni di serie A e B.
La
risposta: Il
vicepresidente Mario Tonina ha ricordato che il totale del
finanziamento è attualmente di 6,2 milioni di euro. Oltre a questa
cifra, ha detto, la Provincia stanzierà ulteriori 2,8 milioni di
euro sulla delibera del 2008 per i corpi e i servizi di polizia
locale per la copertura degli oneri contrattuali e del notturno.
Quindi il riferimento ai criteri vigenti per il finanziamento, basati
sul Progetto sicurezza del 2002, criteri che l’assessore ha detto
non essere più attuali, di qui la volontà di intervenire in merito.
La
replica: Il
consigliere dell’UpT ha sottolineato nella replica che i criteri
sono vecchi: la speranza, ha affermato, è che l’impegno a
rivederli sia urgente perché non è possibile che siano escluse
intere valli o parti di esse, che avrebbero invece tutti i
presupposti per ricevere il finanziamento perché hanno più di 7
vigili facenti parte del corpo. Dobbiamo mantenere un trentino
sicuro, ha detto, dobbiamo mettere tutti nelle stesse condizioni. Ha
quindi espresso un apprezzamento per l’incremento delle risorse.
Luca
Zeni (Pd)
Disturbi
alimentari: quanti pazienti sono presi in carico in provincia?
Il
consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta quale sia la situazione di
presa in carico delle persone con disturbi alimentari, quanti i
ricoveri ospedalieri, quanti in comunità e quante le persone seguite
in day hospital. Ha chiesto quanto sia il tempo di attesa per la
prima visita e per l’inizio della terapia e quanti invii fuori
provincia per l’inserimento in comunità avvengano e perché.
La
risposta: L’assessore
Stefania Segnana ha ricordato che l’andamento dei tempi di attesa
per la presa in carico da parte del Centro Dca va letto in relazione
ai mutamenti sul piano epidemiologico dei disturbi del comportamento
alimentare e agli aspetti organizzativi e relativi al personale. Il
Centro ha rilevato recentemente, ha detto, un aumento dell’incidenza
dei disturbi del comportamento alimentare e conseguentemente un
incremento di richieste di presa in carico: il periodo Covid e
post-Covid ha determinato un aumento della domanda di cura del
30-40%, specie in età adolescenziale, con un progressivo
abbassamento dell’età di esordio dei disturbi (un interessamento
sempre più consistente della fascia al di sotto dei 10 anni);
diverse le comorbidità. Quindi i numeri: i pazienti in carico sono
450, di cui 177 minori. Due gli psichiatri attivi al centro e tre le
dietiste di cui una part-time, dopo che la quarta si è licenziata
nel 2022 dopo aver vinto un altro concorso. Il Cdca, ha affermato
l’assessore, in questo momento si trova quindi in carenza di
organico; è in atto un concorso per l’assunzione di una dietista e
nel frattempo sono state chieste altre figure di comparto. Una
situazione che ha comportato un allungamento delle liste d’attesa,
specie nella seconda metà del 2022, comunque migliorata di recente
grazie ad aggiustamenti organizzativi e agli elevati ritmi di lavoro.
Le urgenze sono garantite con valutazione entro una settimana, le
emergenze sono inviate in pronto soccorso. Sette pazienti maggiorenni
sono in attesa di presa in carico dopo la prima visita, otto i minori
nella medesima situazione. Il tempo tra la prima visita e la presa in
carico è di un mese. I ricoveri ospedalieri salvavita nel 2022 hanno
interessato 69 minori e 5 adulti. I posti residenziali per il regime
di comunità sono 8 e l’occupazione è a pieno regime, mentre il
day hospital (6 posti) è attualmente sospeso per la carenza di
personale dietistico. Infine le ragioni degli invii fuori provincia:
ne è avvenuto solo uno per una paziente, motivato da una grave
comorbidità psichiatrica, non gestibile nella realtà trentina. Le
risorse: è stato garantito l’accesso al fondo statale per il
contrasto dei disturbi dell’alimentazione, assegnati 227.500 euro,
di cui 136.500 di competenza per il 2022 e la restante parte per il
2023.
La
replica: Zeni
ha parlato di un tema molto delicato per il quale l’attenzione del
sistema pubblico deve essere molto elevata. Abbiamo avuto conferma
che delle difficoltà ci sono, ha detto, soprattutto legate al
personale. Ha quindi espresso l’auspicio che si riesca a
concentrare le energie per evitare lunghe tempistiche e difficoltà
organizzative.
Lorenzo
Ossanna (Patt)
A
che punto è l’installazione dei cartelli “Benvenuto
nell’Euregio?
Il
consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta quale sia lo stato di
attuazione del progetto di realizzazione ed esposizione all’ingresso
dei comuni che lo hanno richiesto (271) di un cartello di benvenuto
nell’Euregio che evidenzi anche i gemellaggi. Sarebbe utile
sollecitare i Comuni all’installazione?
La
risposta: L’assessore
Tonina ha ricordato le principali tappe dell’attuazione del
progetto di installazione dei cartelli di benvenuto, a cui hanno
aderito 271 Comuni, dei quali 82 trentini. Di questi, 69 Comuni hanno
già ritirato i propri cartelli, due a Comune. Per accelerare
l’esposizione, soggetta a rilascio di nullaosta per l’esposizione
su strada, sono state trasmesse ai Comuni delle indicazioni sulle
procedure da seguire.
La
replica: Il
consigliere Ossanna ha detto che inglobare
dei Comuni del Gect è stato fondamentale. È ora importante che i
Comuni espongano in tempi brevi questi cartelli: altrimenti ci si
dovrà ancora confrontare per valutare se stimolare i Comuni in
questo senso.
Paola
Demagri (Casa Autonomia.eu)
Posticipo
nelle scuole dell’infanzia: si potrà pagare l’1 settembre?
La
consigliera di Casa Autonomia.eu ha riproposto un’istanza già
rappresentata alla Giunta un mese fa, ha detto. Ha chiesto
all’esecutivo se intenda concedere alle famiglie di pagare
posticipatamente l’1 settembre il servizio di prolungamento
dell’orario giornaliero nelle scuole dell’infanzia, visto che il
servizio inizia con l’anno scolastico e visto che le famiglie sono
in difficoltà per l’aumento dei costi dell’energia e dei tassi
dei mutui.
La
risposta: Nel
proprio intervento l’assessore Mirko Bisesti ha rammentato che la
frequenza al servizio ordinario di scuola dell’infanzia è erogata
in regime di gratuità, mentre per il servizio di prolungamento
orario è prevista una compartecipazione nelle spese delle famiglie.
Ha ricordato inoltre la riduzione apportata dal 22 al 19% del costo
della tariffa per il prolungamento; per l’anno scolastico 2021/2022
l’importo medio effettivo annuale delle famiglie è stato di
240.000 euro. Il servizio del prolungamento d’orario, ha detto
Bisesti, viene organizzato nei numeri a seconda del numero di
richieste, perciò non risulta possibile posticipare i termini per il
pagamento. Rimane comunque la possibilità di iscrizione tardiva a
inizio anno scolastico, ma solo sui posti disponibili, già
determinati dal piano annuale sulla base delle richieste di
iscrizione perfezionate con il pagamento.
La
replica: A
volte bisogna essere in grado di fare delle scelte coraggiose e
questa poteva esserlo, ha replicato Demagri, quest’anno si sarebbe
potuto sperimentare.
Gianluca
Cavada (Lega)
Quest’anno
la pulizia della ciclabile delle Dolomiti sarà anticipata?
Il
consigliere della Lega ha chiesto alla Giunta se quest’anno sia
possibile anticipare la pulizia della pista ciclabile di Fiemme e
Fassa, che viene innevata in occasione della Marcialonga in modo che
possa essere con gli sci.
La
risposta: L’assessore
Spinelli ha detto che si cercherà di anticipare i tempi facendo se
possibile (compatibilmente anche con il meteo) partire i lavori di
pulizia della pista ciclabile anche prima della scadenza
dell’autorizzazione ad utilizzo come pista da sci. La pista
ciclabile, ha affermato, sarà comunque aperta solo quando sarà in
sicurezza.
La
replica: Il
consigliere Cavada ha ringraziato l’assessore e detto di sperare
vivamente in un’apertura anticipata della ciclabile per consentire
l’utilizzo della stessa alle famiglie invogliate dalla primavera a
portare i bambini a percorrere in sicurezza la ciclabile.
Luca
Guglielmi (Fassa)
Quale
il futuro dei percorsi di scuola primaria della Massar di Sèn Jan?
Il
consigliere di Fassa ha chiesto all’assessore competente (Mirko
Bisesti?) quali siano le intenzioni della Giunta, sentita la Scola
ladina de Fascia, sul futuro dei percorsi di scuola primaria
dell’istituto di Sèn Jan G. B. Massar per i prossimi anni
scolastici (visto che la situazione demografica prevede una
diminuzione iniziale del numero degli alunni, ma un successivo
aumento).
La
risposta: Bisesti
ha ricordato le politiche della Giunta in termini di scuola in
relazione al calo demografico, un calo drastico sulle scuole
dell’infanzia e che ora sta iniziando a riguardare anche le
primarie. Si conferma comunque, ha detto l’assessore, la linea
della Giunta e dell’assessorato, ha proseguito, cioè di far sì
che le scuole sui territori possano sempre esserci anche a fronte di
numeri esigui (che attualmente vedono una scuola con 38 bambini
divisi in 5 classi). Investire nella scuola, ha dichiarato, significa
investire nella comunità, deve essere un lavoro fatto a 360 gradi.
La
replica: Il
consigliere Guglielmi ha ringraziato l’assessore per la passione e
l’attenzione costante alle problematiche dell’istruzione e delle
minoranze trentine e si è detto certo che i genitori preoccupati da
queste voci saranno rassicurati dalle sue parole.
Giorgio
Tonini (Pd)
A22,
pagamento extraprofitti quale impatto sul project financing?
Il
consigliere del Pd ha chiesto qual è la valutazione della Giunta
sull’impatto dell’obbligo, entro il 5 di novembre, del versamento
dei cosiddetti extraprofitti allo Stato sulla sostenibilità
finanziaria del progetto di finanza presentato dall’A22, società
che è in una situazione di contenzioso con lo Stato per una cifra
che si aggiorna attorno al 1,3-1,4 miliardi di euro.
La
risposta: Il
vicepresidente Mario Tonina ha ricordato che dopo la scadenza della
concessione, avvenuta il 30 aprile 2014, è proseguita la
realizzazione di cospicui interventi annuali di manutenzione e di
investimento. Parlando di extraprofitti, ha detto, non risulta
opportuno parlare di benefici indebiti che Autostrada del Brennero
avrebbe maturato dopo la scadenza della concessione. Autostrada del
Brennero assieme alla Provincia ha presentato ricorso davanti al Tar
per il Lazio contro la richiesta relativa agli extraprofitti. Ammesso
e non concesso che un versamento sia dovuto, ha affermato poi, la
somma da corrispondere come acconto sugli extraprofitti prende a
riferimento il valore della concessione pressoché integralmente, in
modo sproporzionato e irragionevole. Appare impropria, ha proseguito
Tonina, sotto il profilo costituzionale la pretesa di sanzionare il
mancato versamento ai fini della procedura della finanza di progetto,
anche perché lo Stato non può unilateralmente disporre in merito ai
benefici maturati dopo la scadenza della concessione e non può
costringere esercizio dei diritti di un operatore economico in
presenza di un giudizio ancora pendente.
La
replica: Il
consigliere Tonini ha descritto la risposta dell’assessore come il
punto di vista di Autobrennero, diverso da quello del governo
confermato per tabulas con il decreto legge firmato da Meloni
Giorgetti e Salvini. C’è qualcosa che non torna, ha detto il
consigliere del Pd, si stanno ponendo le basi di un partenariato,
stiamo costruendo un grattacielo, ma lo stiamo facendo sulle sabbie
mobili di un contenzioso aperto dalla dimensione di 1,3-1,4 miliardi
di euro. Come se ne esce?, ha chiesto, se arriva il partner privato
si realizza il sogno di qualcuno, la società non sarebbe più
controllata dal sistema autonomistico regionale, ma solo partecipata.
Bruna
Dalpalù (FdI)
Possibile
dare l’accesso ai dati dei pazienti alle guardie mediche?
La
consigliera di FdI ha chiesto all’assessora alla salute se sia
possibile dare l’accesso dei dati clinici dei pazienti anche alle
guardie mediche.
La
risposta: L’assessore
Segnana ha confermato che il problema dell’accesso del medico di
continuità assistenziale ai dati della situazione corrente del
paziente e il problema della necessità di rendere disponibile per i
medici di medicina generale la refertazione delle visite eseguite
sono una delle priorità distrettuali nello sviluppo intrapreso dalla
home care, delle cure domiciliari di prossimità. L’Apss sta già
lavorando su questo tema. Il nuovo livello di interoperabilità è in
corso di avvio da aprile 2023 e dovrebbe essere esteso su tutto il
territorio entro il 31 dicembre 2023.
La
replica: La
consigliera si è detta speranzosa, un cambiamento in tal senso
sarebbe prezioso anche per garantire la sicurezza delle donne.
Ugo
Rossi (Gruppo Misto)
Con
l’accordo con Patt salta l’uscita a Rovereto della Valdastico?
Il
consigliere del Misto, richiamando l’accordo politico tra Fugatti e
il Patt contrario all’ipotesi dell’uscita della Valdastico a
Rovereto sud, ha chiesto al presidente se può ufficialmente
escludere la previsione portata avanti dalla Giunta lungo tutta la
legislatura.
La
risposta: A
rispondere è stato l’assessore Tonina, che si è detto foriero di
delusioni per il consigliere Rossi, visto che in assenza del
presidente si sarebbe attenuto alla propria competenza. La procedura
avviata di variante al Pup che prevede l’estensione del corridoio
in corrispondenza con il quadrante sud orientale costituisce
un’opportunità che amplia la possibilità di valutare scenari
alternativi di allacciamento dell’A31 Valdastico Nord con l’A22,
ha affermato. Un progetto che ha sottolineato essere inserito in
documenti di programmazione Statale ed Europea. Spetterà alle
competenti sedi istituzionali l’individuazione della migliore
soluzione possibile.
La
replica: Il
vicepresidente ieri non è riuscito a contattare il presidente per
porgli una semplice domanda? ha chiesto Rossi. Sarebbe stato un tema
di cui informarsi adeguatamente. Poi la precisazione: nella
programmazione nazionale e Europea non c’è dentro la Valdastico
con uscita a Rovereto Sud perché manca ancora la firma del
ministero. Il consigliere del Misto ha parlato di prese di posizione
puramente demagogiche che rischiano di prendere in giro le persone:
si è letto sulla stampa che la Valdastico verso Rovereto non si fa
più, invece oggi questa ipotesi non è stata esclusa, anzi.
Vanessa
Masè (La Civica)
Soldi
per i musei della Grande Guerra, a che punto siamo?
La
consigliera della Civica ha chiesto alla Giunta a che punto sia lo
stanziamento per la promozione dei 19 musei che portano avanti la
memoria della Grande Guerra e che sono coordinati dal Museo della
Guerra di Rovereto.
La
risposta:
L’assessore
Bisesti ha ribadito l’impegno di memoria e valorizzazione dei
luoghi segnati dalla Grande Guerra. Ha confermato che poche settimane
fa, con la determinazione del 24 febbraio, il servizio ha assegnato
al Museo storico della guerra 422.000 euro per l'attività 2023. Un
contributo maggiorato di circa 20.000 euro rispetto allo scorso anno
per sostenere il coordinamento e promozione della rete dei musei
della Grande Guerra nell’ambito del relativo progetto Europeo.
La
replica: La
consigliera de
La Civica
ha detto di apprezzare l’apporto che aiuterà il Museo a svolgere
il bellissimo lavoro di valorizzazione della propria struttura e di
coordinamento della rete.
Alessio
Manica (Pd)
Sull’ospedale
di Cavalese chi non ha detto la verità?
Il
consigliere del Pd, sottolineando l’incongruenza tra la risposta
del presidente Fugatti a un’interrogazione del settembre 2020,
nella quale affermava che la Giunta intendeva realizzare l’ospedale
di Cavalese in adiacenza all’esistente e che non c’erano proposte
di privati per realizzarlo in un altro luogo, e quanto dichiarato
dall’ex sindaco Welponer in Quarta commissione, ha chiesto a
Fugatti se a suo avviso quest’ultimo abbia dichiarato il falso o se
se sia stato lui a non riportare la verità dei fatti.
La
risposta: L’assessore
Tonina non ha ravvisato alcuna contraddizione. Ha detto che si
conferma la risposta all’interrogazione fatta a settembre 2020,
risposta che va aggiornata tenuto conto che successivamente, nel
marzo 2021, sull’ospedale di Cavalese è stata presentata da una
formale e concreta proposta di partenariato che è stata oggetto di
istruttoria del Navip. Sul punto, ha concluso, vale quanto stabilito
dalla deliberazione della Giunta 2173 del 25 novembre 2022.
La
replica: La
risposta non ha soddisfatto Manica. Tra ospedale di Cavalese e
Valdastico, ha detto il consigliere, il vicepresidente della
Provincia oggi è divenuto un freeclimber di professione. Ci sono
diverse evidenze che il progetto non si è palesato nel momento della
presentazione, evidente che intrecci sono stati fatti.
Giorgio
Leonardi (FI)
Si
riprende il confronto per “Maso al pont”?
Il
consigliere di Forza Italia ha chiesto alla Giunta se non ritenga
opportuno riprendere il confronto con l’Asuc di Stenico e la
Comunità perché il “Maso al pont” venga valorizzato come luogo
di promozione del territorio.
La
risposta: L’assessore
Tonina ha ricordato l’impegno profuso in merito e si è detto
speranzoso che si possa concludere nel più breve tempo possibile
perché vedere una struttura riqualificata e non valorizzata non fa
piacere. Ha riportato i contatti intercorsi nell’ottica della
valorizzazione con l’Asuc, con il Comune di Stenico, con Trentino
Sviluppo. Da due anni è stato avviato un percorso di analisi tecnico
giuridica sulle modalità migliori per rendere utilizzabile la
struttura. Si sta inoltre prevedendo un accordo con un’impresa ad
oggetto sociale coerente con le funzioni dell’immobile
fortemente interessata a insediarsi.
La
replica: Il
consigliere Leonardi si è detto soddisfatto della risposta e ha
sottolineato l’importanza di proseguire con il percorso illustrato
dall’assessore per la valorizzazione del maso e del territorio.