"Banda larga, coperto il 98% delle unità immobiliari”

Punto anche sulla banda ultralarga. Testi allegati

​​​​“Considerato che per l’Unione Europea si parla di banda larga per le connessioni fino a 20 Mbps, quali l’Adsl, la copertura delle territorio provinciale è da considerare pressoché totale, arrivando a circa il 98% delle unità immobiliari”. Per quanto riguarda la banda ultralarga, invece, la situazione è “diversificata in relazione alla tecnologia che si considera”. È questa, in sintesi, la risposta che il presidente della Giunta, Maurizio Fugatti, dà a un’interrogazione di Gianluca Cavada (Lega Salvini) che chiedeva di fare il punto sulla copertura relativa a banda ultra larga e telefonia mobile nei ​centri abitati nelle zone di montagna.

Grazie tra l’altro all’introduzione di “una serie di disposizioni normative per semplificare l’iter amministrativo di autorizzazione dei progetti e per l’avvio dei lavori” e alla decisione di “dare la massima disponibilità all’utilizzo delle infrastrutture di Trentino Digitale”, il Trentino, si legge, al momento vede nell’ambito del progetto Bul “30 Comuni completati con servizio attivo”, “93 cantieri aperti nei Comuni del Trentino” e “103 progetti approvati in Conferenza dei servizi”.

Il consigliere Cavada commenta: “Ho appreso con piacere lo stato di avanzamento degli interventi di installazione della fibra ottica su numerosi territori della nostra Provincia. Con mia interrogazione (la numero 1999 del novembre 2020) avevo chiesto informazioni al riguardo e sono lieto che l'impegno assunto dalla Giunta provinciale abbia raggiunto notevoli risultati. In molti comuni periferici, anche nelle valli dell'Avisio, la posa della fibra ottica ha già visto piena esecuzione, con relativa vendibilità (Tesero, Castello di Molina di Fiemme e altri) o è di prossima realizzazione con termini certi e conosciuti (Cavalese, Capriana, Varena…). Mi preme ribadire l'importanza di tali interventi per assicurare la vivibilità delle valli, per rafforzare il collegamento di questi territori con il centro e per agevolare le nuove modalità di studio e lavoro agile e da remoto. Quindi, un ulteriore tassello concreto che va a supporto delle zone periferiche che, da sempre, sono considerate dalla Lega realtà meritevoli di peculiare attenzione e cura”.