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01/12/2022 - In aula o in commissione

Sì ai nuovi criteri per finanziare l’Ice Rink olimpico a Pinè. Tempi: autunno 2025, ma deciderà il commissario

Il parere favorevole della Quarta Commissione con due no e un voto di astensione

Sì ai nuovi criteri per finanziare l’Ice Rink olimpico a Pinè. Tempi: autunno 2025, ma deciderà il commissario

L'anello di ghiaccio che dovrà ospitare le gare olimpiche di pattinaggio

Sì ai nuovi criteri per finanziare l’Ice Rink olimpico a Pinè. Tempi: autunno 2025, ma deciderà il commissario

I criteri per il finanziamento a valere sul fondo per lo sviluppo locale degli interventi relativi all'impianto sportivo "Ice Rink" di Baselga di Pinè dove si svolgeranno le gare olimpiche invernali del 2026, allegati a una delibera proposta dalla Giunta provinciale e illustrati dal dirigente generale Sergio Bettotti, hanno ottenuto stamane il parere favorevole della IV Commissione presieduta da Claudio Cia (FdI) con 4 sì, 2 no espressi da Zanella di Futura e Demagri del gruppo misto e l’astensione del Pd con Zeni. L’anello verrà coperto e la spesa a carico della Pat sarà di 55.500.000 di euro.


Bettotti ha segnalato le novità contenute in questi criteri rispetto a quelli adottati in precedenza dall’esecutivo. Si stabilisce in particolare l’adeguamento al decreto legislativo del governo riferito a questi interventi, in base al quale per la realizzazione dell’opera il progetto dev’essere sottoposto al commissario governativo. In particolare il progetto prevede che l’anello olimpico (l’oval) di 400 metri non sia più all’aperto ma sia coperto. Verrà inoltre rifatta la centrale termica sia per l’ice rink che per l’oval e si prevede un parcheggio. Il Comune di Pinè dovrà presentare la proposta di sostenibilità tecnico-economica alla Giunta provinciale. Appurato questo, l’esecutivo incaricherà il Comune di trasmettere la proposta al commissario governativo che avrà titolo per decidere sulla congruità dell’opera e sul rispetto del timing. Dovrà quindi valutare se si arriverà alla realizzazione in tempo utile per ottenere il via libera della Fondazione Milano-Cortina e l’effettuazione dei test event di collaudo in vista delle gare Olimpiche.

Luca Zeni (Pd) ha chiesto come mai non vi sia una tempistica che precisi l’iter di avvicinamento alla realizzazione dell’opera, cosa contenga più precisamente la struttura da realizzare anche in vista di altri futuri utilizzi e come si è lavorato per evitare o coprire “buchi” finanziari annuali dopo le olimpiadi.

Paolo Zanella (Futura) ha espresso dubbi sulla possibilità di costruire la struttura in tre mesi e sulla fattibilità tecnico-economica. Per una struttura decentrata di questo tipo è prevedibile che non vi saranno utili ma si verificherà un buco finanziario rilevante. A suo avviso la spesa prevista di 10 milioni di euro, permettendo l’utilizzo dell’Ice Rink solo per poche gare olimipiche lasciando poi l’impianto senza tribune, si rischia di realizzare una cattedrale nel deserto mentre tutti auspicano opere sostnibili. Questa a suo avviso non ha nulla di economicamente sostenibile ma sottrarrà risorse al palazzetto che serve a 4 sport, mentre la pista lunga è utilizzabile da una sola disciplina praticata da poche persone. Anche il tiro con l’arco verrebbe sacrificato per quest’opera. Infine ha chiesto quanti siano i trasferimenti dello Stato e quanti quelli della Provincia.

Katia Rossato (FdI) ha posto alcune domande tecniche sui lavori per la pista e chiesto un confronto tra il mantenimento del tracciato all’aperto e la futura struttura coperta.

Paola Demagri (Misto, minoranze) ha chiesto se vi sia anche una valutazione dal punto di vista dell’impatto paesaggistico da parte del Comune di Pinè e se sia stato stimato il consumo di energia elettrica della futura nuova struttura.

Lorenzo Ossanna (Patt) ha chiesto se siano previste eventuali deroghe urbanistiche al piano regolatore per questo progetto.

Bettotti rispondendo a risposto a Zeni sulle tempistiche ha precisato che questo aspetto compete al commissario governativo. Ad oggi la previsione è di avere una consegna collaudata del cantiere per fine ottobre - primi di novembre del 2025, in modo da poter effettuare i test event in tempo per le competizioni olimpiche. Quanto alla copertura, ha riferito che ad oggi si prevede l’utilizzo dell’impianto anche per altre discipline che hanno bisogno di spazi piani. 

I costi.

Il dirigente ha poi riferito che la spesa prevista per la copertura dell’oval ammonta a 55.500.000 euro totalmente a carico della Provincia. A causa del cambio di governo nazionale, sono stati rinviati al 2023 i 400 milioni di euro stanziati per l’integrazione dei costi realizzativi delle opere indifferibili e urgenti per le Olimpiadi del 2026. Quanto alla gestione, il bilancio di previsione provinciale che sta per essere esaminato dal Consiglio prevede uno stanziamento di 700.000 per la copertura dei cosiddetti delta tra i ricavi e le risorse investite. Ad oggi l’intervento annuo per l’Ice Ring prevede un intervento annuo di 800.000 euro. Dal 2026 al 2047 in poi si prevedono 390.000 euro all’anno. Per il trampolino olimpico di Predazzo sono stati previsti 200.000 euro, per l’Ice Rink di Pinè 390.000 euro e 190.000 per l’adeguamento del Centro Fondo Lago di Tesero. Bettotti ha ricordato che le opere progettate a Predazzo e a Pinè sono già qualificate dalla Provincia come strutture a valenza sovra-comunale. Quindi i due Comuni beneficeranno di un’assegnazione provinciale di parte corrente annuale per il ripiano degli eventuali deficit gestionali. Quanto al tiro con l’arco è previsto che sia mantenuto all’interno dello stesso compendio sportivo di Baselga. L’impegno per questo è già stato confermato dal presidente della Federazione tiro con l’arco. Sull’urbanistica per quest’opera il Comune ha già verificato che non c’è bisogno di intervenire.​