Il parere favorevole della Quarta Commissione con due no e un voto di astensione
Sì ai nuovi criteri per finanziare l’Ice Rink olimpico a Pinè. Tempi: autunno 2025, ma deciderà il commissario
L'anello di ghiaccio che dovrà ospitare le gare olimpiche di pattinaggio
I
criteri
per il finanziamento a valere sul fondo per lo sviluppo locale degli
interventi relativi
all'impianto
sportivo "Ice Rink" di Baselga di Pinè dove
si svolgeranno le
gare
olimpiche
invernali
del
2026,
allegati
a una delibera proposta dalla Giunta provinciale e illustrati dal
dirigente generale Sergio Bettotti, hanno
ottenuto stamane il parere favorevole della IV Commissione presieduta
da Claudio Cia (FdI) con
4 sì, 2 no espressi
da Zanella
di Futura e Demagri del gruppo misto e l’astensione
del Pd con Zeni.
L’anello
verrà coperto e la spesa a carico della Pat sarà di 55.500.000 di
euro.
Bettotti
ha segnalato
le
novità contenute in questi criteri
rispetto
a quelli adottati in
precedenza dall’esecutivo.
Si
stabilisce in particolare l’adeguamento al decreto
legislativo del
governo riferito a questi
interventi, in
base al quale per la
realizzazione dell’opera il progetto dev’essere
sottoposto
al
commissario governativo. In
particolare il progetto prevede che l’anello olimpico (l’oval) di
400 metri non
sia più all’aperto ma sia
coperto.
Verrà inoltre
rifatta
la centrale termica sia per l’ice rink che per l’oval e si
prevede un parcheggio. Il
Comune di
Pinè dovrà
presentare la proposta di sostenibilità tecnico-economica alla
Giunta provinciale. Appurato
questo, l’esecutivo incaricherà il Comune di trasmettere
la proposta al
commissario governativo
che avrà titolo per decidere
sulla congruità dell’opera e
sul rispetto del timing.
Dovrà
quindi valutare se si arriverà alla realizzazione in tempo utile per
ottenere il via libera della Fondazione Milano-Cortina
e
l’effettuazione
dei test event di collaudo in
vista delle gare
Olimpiche.
Luca
Zeni (Pd)
ha chiesto come mai non vi sia una tempistica che precisi l’iter di
avvicinamento alla
realizzazione dell’opera,
cosa contenga più precisamente la struttura da realizzare anche in
vista di altri
futuri
utilizzi e come si è lavorato per evitare o coprire “buchi”
finanziari annuali dopo le olimpiadi.
Paolo
Zanella (Futura) ha espresso dubbi sulla possibilità di
costruire la struttura in tre mesi e sulla fattibilità
tecnico-economica. Per una struttura decentrata di questo tipo è
prevedibile che non vi saranno utili ma si verificherà un buco
finanziario rilevante. A suo avviso la spesa prevista di 10 milioni
di euro, permettendo l’utilizzo dell’Ice Rink solo per poche gare
olimipiche lasciando poi l’impianto senza tribune, si rischia di
realizzare una cattedrale nel deserto mentre tutti auspicano opere
sostnibili. Questa a suo avviso non ha nulla di economicamente
sostenibile ma sottrarrà risorse al palazzetto che serve a 4 sport,
mentre la pista lunga è utilizzabile da una sola disciplina
praticata da poche persone. Anche il tiro con l’arco verrebbe
sacrificato per quest’opera. Infine ha chiesto quanti siano i
trasferimenti dello Stato e quanti quelli della Provincia.
Katia
Rossato (FdI) ha posto alcune domande tecniche sui lavori per la
pista e chiesto un confronto tra il mantenimento del tracciato
all’aperto e la futura struttura coperta.
Paola
Demagri (Misto, minoranze) ha chiesto se vi sia anche una
valutazione dal punto di vista dell’impatto paesaggistico da parte
del Comune di Pinè e se sia stato stimato il consumo di energia
elettrica della futura nuova struttura.
Lorenzo
Ossanna (Patt) ha chiesto se siano previste eventuali deroghe
urbanistiche al piano regolatore per questo progetto.
Bettotti
rispondendo a risposto a Zeni sulle tempistiche ha
precisato che questo aspetto compete al commissario governativo. Ad
oggi la previsione è di avere una consegna collaudata del cantiere
per fine ottobre - primi di novembre del 2025, in modo da poter
effettuare i test event in tempo per le competizioni olimpiche.
Quanto alla copertura, ha riferito che ad oggi si prevede l’utilizzo
dell’impianto anche per altre discipline che hanno bisogno di spazi
piani.
I costi.
Il dirigente ha poi riferito che la spesa prevista per la copertura dell’oval ammonta a
55.500.000 euro totalmente a carico della Provincia. A causa del
cambio di governo nazionale, sono stati rinviati al 2023 i 400
milioni di euro stanziati per l’integrazione dei costi realizzativi
delle opere indifferibili e urgenti per le Olimpiadi del 2026. Quanto
alla gestione, il bilancio di previsione provinciale che sta per
essere esaminato dal Consiglio prevede uno stanziamento di 700.000
per la copertura dei cosiddetti delta tra i ricavi e le risorse
investite. Ad oggi l’intervento annuo per l’Ice Ring prevede un
intervento annuo di 800.000 euro. Dal 2026 al 2047 in poi si
prevedono 390.000 euro all’anno. Per il trampolino olimpico di
Predazzo sono stati previsti 200.000 euro, per l’Ice Rink di Pinè
390.000 euro e 190.000 per l’adeguamento del Centro Fondo Lago di
Tesero. Bettotti ha ricordato che le opere progettate a Predazzo e a
Pinè sono già qualificate dalla Provincia come strutture a valenza
sovra-comunale. Quindi i due Comuni beneficeranno di un’assegnazione
provinciale di parte corrente annuale per il ripiano degli eventuali
deficit gestionali. Quanto al tiro con l’arco è previsto che sia
mantenuto all’interno dello stesso compendio sportivo di Baselga.
L’impegno per questo è già stato confermato dal presidente della
Federazione tiro con l’arco. Sull’urbanistica per quest’opera
il Comune ha già verificato che non c’è bisogno di intervenire.