In Consiglio provinciale
Il question time che ha aperto i lavori dell'ultima sessione di novembre
In allegato, l'ordine del giorno con i testi in discussione
L’assemblea
legislativa ha
aperto i lavori dell’ultima sessione in aula di novembre con la
discussione delle interrogazioni a risposta immediata, preceduta
da un momento di silenzio cui cui il presidente Kaswalder ha voluto
ricordare Bruno
Fronza, che fu consigliere provinciale per
ben quattro legislature a partire dal 1952 e si distinse in
particolare per l’impegno nel sociale fondando l’Associazione
Trentini nel Mondo, collaborando con la Caritas e dando vita
all’Atas.
Coppola
(Misto-Europa Verde): il Trentino dia accoglienza ai richiedenti
asilo.
Lucia
Coppola ha chiesto al presidente della Giunta se non ritenga di
interagire con il
Commissariato del Governo,
Questura, Comuni, Cinformi e associazioni che si occupano di migranti
per trovare spazio e accoglienza per i 50 richiedenti asilo arrivati
a Trento dalla rotta dei Balcani e trasferiti in Sardegna e per gli
altri 300 che potrebbero essere trasferiti in altre regioni, in modo
che non debbano essere lasciati per strada al loro destino,
ripristinando al più presto l’accoglienza diffusa che ha resto la
nostra provincia un modello virtuoso in Italia.
La
risposta. Il
vicepresidente Tonina ha risposto affermando che il Trentino sta
ampiamente rispondendo ai bisogni dei richiedenti protezione con 1300
posti gestiti con la collaborazione del volontariato e Commissariato.
Aumentando
da marzo i posti da 700 a 1300 si sono accolti
anche gli sfollati ucraini e ha ricordato che
la Pat è uno dei pochi, se
non l’unico,
enti che dà accoglienza ai rifugiati al posto dello Stato. Il numero
di profughi in Trentino corrisponde ai
parametri stabiliti dagli
accordi Stato
- Regioni.
Ma la programmazione, ha aggiunto Tonina, è difficile e per
quanto riguarda il
caso dell’invio
in Sardegna
dei profughi ha comunicato che 125
su 300 hanno accettato lo spostamento. Cinquanta sono già sull’isola
dove i posti sono ancora pochi. Comunque,
ha concluso, anche
la Pat sta cercando soluzioni come ha dimostrato con le risposte date
ai senza dimora.
La
replica. La
consigliera non è stata soddisfatta dalla risposta e ha sottolineato
che una provincia come la nostra non dovrebbe ricorrere all’aiuto
di altre regioni. E non si può dimenticae che l’accoglienza
diffusa ha subito agli ingiustificati.
De
Godenz (UpT): regolarizzazione
tavolare proprietà strada del Manghen.
Pietro
De Godenz ha chiesto alla Giunta se sia stata incaricata la struttura
provinciale competente in materia di patrimonio di procedere alla
regolarizzazione tavolare delle proprietà private delle particelle
costituenti la strada provinciale 31 del Passo del Manghen
nel territorio del Comune di Castello di Fiemme – che
la Provincia aveva in gestione anche per la manutenzione ordinaria e
straordinaria – attraverso procedure
sia di acquisto che di espropriazione e, in caso di risposta
affermativa, a che punto sia la procedura di acquisizione e che tempi
siano previsti per il perfezionamento.
La
risposta. Tonina
ha risposto affermando che la procedura è rallentata perché, come
ben sa la Magnifica comunità,
si deve mettere
a punto
lo sgravio di uso civico delle
realtà catastali.
Recentemente
si
sono svolti incontri nei quali sono stato propose alcune permute e il
Sevizio
gestione patrimoniale è in attesa di conoscere quali
siano le aree
della Comunità per le permute. Poi si troverà una soluzione rapida
perché l’iter burocratico è stato completato.
La
replica. De
Godenz ha detto che a lui non risulta che il problema sia la permuta
,ma all’acquisto
della parte non concomitante con i dettami
della legge 31. Strano che i siano problemi con lo sgravio di Uso
civico. Soddisfazione
parziale per il consigliere.
Demagri
(Misto-Casa autonomia.eu):
modifiche alla riorganizzazione dell’Apss.
Paola
Demagri ha chiesto se dopo la delibera approvata nel maggio scorso
con cui la Giunta ha approvato il nuovo modello organizzativo
dell’Azienda provinciale servizi sanitari prevedendone l’avvio
dal 1 gennaio 2023, siano previste delle modifiche e quindi un
ulteriore aumento di spesa per il personale.
La
risposta. L’assessora
Segnana ha risposto che il regolamento varato a maggio non tocca il
settore ospedaliero ma solo gli ospedali di Tione e Cles.
La
replica. La
consigliera ha detto sarebbe interessante capire i motivi della
scelta di avviare un’unità complessa a Tione e Cles.
Dallapiccola
(Casa autonomia.eu): troppo traffico pesante sulla strada del
Caffaro.
Michele
Dallapiccola ha chiesto alla Giunta se non ritenga utile anche in
accordo con la Regione Lombardia, introdurre un’apposita
segnaletica o informazione che possa in qualche modo mitigare il
traffico pesante di solo passaggio lungo la statale 237 del Caffaro
che collega Brescia con Trento, per
evitare code e per ragioni di sicurezza.
La
risposta. L’assessore
Tonina ha risposto che non
si ritiene opportuna e giustificata da motivi economici o ambientali,
l’installazione di segnaletica di dissuasione o limitazioni del
traffico pesante sulla
statale del Caffaro.
La
replica. La
Giunta, ha replicato Dallapiccola, con questa risposta si assume la
responsabilità di dire agli abitanti della zona che la situazione va
benissimo così.
Ossanna
(Patt): quando verrà realizzata la rotatoria di Dermulo?
Lorenzo
Ossanna ha chiesto quali novità vi siano in merito all’ipotesi
progettuale della rotatoria finalizzata a risolvere i problemi di
traffico a Dermulo, per la quale la Giunta ha messo a bilancio 5
milioni di euro e che nei gironi scorsi è stata oggetto di
interlocuzioni tecniche con gli uffici dei Comuni e delle varie
associazioni interessate. Presentando
la domanda di attualità l’esponente
del Patt
ha ricordato anche lui l’importanza di riconoscere la minoranza
ladina nonesa tema
al centro
di
un sit – in davanti al Consiglio.
La
risposta. Tonina
ha fatto il punto su quanto fatto dalla Giunta, l’intervento è
finanziato con 5 milioni e inserito nella
programmazione
della viabilità. C’è il progetto di una rotatoria, frutto
di ben
13 soluzioni
diverse, ma
è in corso un approfondimento per migliorare ulteriormente
la
sicurezza e la scorrevolezza del progetto. Gli approfondimenti
richiedono conoscenze supplementari e quindi si ritiene di poter
disporre delle ulteriori soluzioni progettuali nei primi mesi del
prossimo anno.
La
replica. Sicuramente,
ha replicato il consigliere, la soluzione nuova è interessante e si
può aspettare quindi qualche mese.
Dalpalù
(FdI): come
si rimpiazzano i medici mancanti all’ospedale di Cavalese?
Bruna
Dalpalù ha chiesto all’assessora come intenda sostituire i medici
e
i tecnici che
oggi mancano all’ospedale di Cavalese e quelli che andranno in
pensione nei prossimi mesi, e se
vi sia la volontà di ricorrere a medici privati o di richiamare
medici in pensione come ha fatto di recente la Regione Veneto.
La
risposta. L’assessora
Segnana ha risposto che il problema della carenza
di
sanitari è generale, anche in Trentino la situazione
è di crisi sopratutto nelle strutture periferiche. Per
dare una risposta si stanno utilizzando
tutte le possibilità contrattuali previste. Inoltre, andrà
effettuata
una
campagna per sensibilizzare
dei
giovani delle valli dell’Avisio affinché si avvicinino
alle
professioni sanitari
La
replica. La
consigliera di FdI ha ricordato i costi e i disagi della popolazione
della zona. Per la risonanza magnetica,
ha
affermato,
sono stati spesi 180 mila euro ed è stata usata pochissimo. Infine,
ha ricordato che a Bolzano gli esami si ottengono in tempi congrui e
ha sottolineato la
lunghezza dei tempi di attesa,
Moranduzzo
(Lega): sgomberare
il centro sociale Bruno per ospitare i senzatetto.
Devid Moranduzzo ha chiesto se la Giunta intende procedere allo sgombero
dell’immobile abusivamente occupato e conosciuto come Centro
Sociale Bruno, per la messa in pristino della struttura di
proprietà della Provincia, che potrebbe ospitare
al
caldo e al sicuro durante l’inverno i
senzatetto che ne facciano richiesta.
La
risposta. Tonina
ha risposto ricordando che la proprietà è di Patrimonio del
Trentino che ha comunicato
alla Giunta che fino a poco tempo fa l’immobile era stato assegnato
al Centro sociale Bruno, il contratto di comodato è scaduto e quindi
la società, dopo aver chiesto senza
riscontro
agli
occupanti
di liberare il caseggiato, si è mossa inviando una segnalazione
alle autorità e
alle forze dell’ordine per
rientrarne in possesso. La scelta di come utilizzarlo verrà
fatta
successivamente.
La
replica. Il
consigliere ha auspicato che lo stabile venga liberato quanto prima.
Zanella
(Futura): il
punto sulla riorganizzazione dell’assistenza territoriale.
Paolo
Zanella ha chiesto all’assessora Segnana di fare il punto ad oggi
rispetto alla programmazione dell’assistenza territoriale secondo
le previsioni del decreto ministeriale 77 del 23 maggio del 2022 con
cui il Ministero della salute ha emanato il “Regolamento recante la
definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza
territoriale nel sistema sanitario nazionale”, che prevede
all’articolo 1 l’adozione del provvedimento generale di
programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale entro 6 mesi
dall’entrata in vigore dello stesso dm.
La
risposta. Stefania
Segnana ha risposto affermando che gli uffici stanno lavorando per
definire standard e i presidi finanziati dal Pnrr. Una programmazione
indispensabile anche per un utilizzo razione del personale. Per
Mezzolombardo, infine, non verranno alterati gli assetti attuali.
La
replica. Insufficiente
la risposta per il consigliere di minoranza e ha sottolineato che e
non c’è chiarezza su Case di comunità, ruolo dei medici di base,
hospice. C’è insomma una carenza di programmazione.
Masè
(La Civica): ridurre i vincoli per realizzare le arnie.
Vanessa
Masè ha chiesto alla Giunta se non intenda rivedere il regolamento
di attuazione della legge provinciale 15 del 2015 sul governo del
territorio, in cui si prevede che per la realizzazione di manufatti
per contenere gli alveari nelle zone destinate all’agricoltura, gli
apicoltori debbano possedere almeno 40 arnie, per consentire la
realizzazione di manufatti per il ricovero di un numero di arnie
superiore alle 10.
La
risposta. L’assessore
Tonina ha risposto affermando che si tratta di un tema già
affrontato e il
limite di
40 arnie è stato fatto perché
rappresenta
il limite di
congruità professionale perché richiede 700 ore di lavoro all’anno.
Una soglia che, fino
al 2018 era
fissata in 20, numero portato a 40 perché perché si assisteva ad
una proliferazione incontrollata di arnie. Le valutazioni, ha
ricordato Tonina,
sono sottoposte alla Commissione apistica però spetta alla
Sottocommissione per
il paesaggio il
parere sull’installazione
degli
apiari
La
replica. La
consigliera ha affermato che sarebbe opportuno, anche per
salvaguardare il patrimonio apistico, superare la distinzione tra
mondo professionale e quello amatoriale.
Maestri
(Pd): la
Provincia darà ai Comuni risorse per gli investimenti?
Lucia
Maestri ha chiesto alla Giunta se e quando saranno trasferite ai
Comuni idonee risorse per concretizzare i molti investimenti già
programmati, visto che il protocollo di finanza locale è stato
approvato dal Cal con 18 voti a favore e 10 astenuti tra i quali
quasi tutti i Comuni più popolosi del Trentino, alcuni dei quali
hanno lamentato l’assenza di dotazioni finanziarie per investire e
pianificare.
La
risposta. L’assessore
Gottardi ha risposto affermando che il quadro descritto
nell’interrogazione non corrisponde alla realtà. Il protocollo
d’intesa, ha continuato, è un’intesa, un atto negoziale che è
frutto di trattativa e quest’anno l’attenzione si è concentrata
sulla chiusura dei bilanci derivata dal caro energia. E per questo è
stato istituito un fondo di 40 milioni, 17 dei quali per le bollette.
Nel protocollo, ha ricordato, ci sono 124 milioni di investimenti da
programmare. I budget per i comuni, inoltre, vengono definiti in
assestamenti di bilancio. I comuni negli anni hanno perso 400 addetti
e dal 2008 nessun concorso per segretari comunali. Oggi cento
assunzioni sono state ammesse e altre 100 saranno disponibili.
La
replica. La
consigliera ha chiesto come mai 10 sindaci non abbiano visto il
paradiso terrestre che è stato descritto dall’assessore.
Evidentemente tra Giunta e comuni c’è qualcosa che non va.
Marini
(Misto-5 Stelle): accertamenti
sulla società Auriga Asset Management.
Alex
Marini, dopo
aver dato voce alla richiesta di riconoscimento della minoranza
linguistica ladina presente
con
una rappresentanza fuori dell’aula, ha
chiesto al presidente della Giunta se, quando e con quali
modalità abbia richiesto all’autorità giudiziaria di eseguire
accertamenti sulla società Auriga Asset Management, che non avrebbe
mantenuto gli impegni con
la
Provincia per la realizzazione del Not, oggetto di un interrogazione
scritta del consigliere. Interrogazione
rimasta senza risposta, che chiedeva informazioni sulle capacità
della ditta di adempiere all’incarico e che il Nucleo politica
economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha
dimostrato essere priva dei requisiti patrimoniali per garantire la
stazione appaltante e neppure autorizzata a concedere finanziamenti
in Italia.
La
risposta.
Il
vicepresidente Tonina ha
precisato che al riguardo appena
la Giunta aveva appreso dell’avvio dell’indagine penale sullo
svolgimento della procedura di gara per la realizzazione del Not si
era messa a disposizione degli organi inquirenti e della Guardia di
finanza. E ha aggiunto che va
comunque
separato
il profilo amministrativo nel
quale sta operando la Giunta provinciale con l’adozione dei
provvedimenti finalizzati a dotare la collettività del Not, dal
profilo di carattere penale sul quale sta indagando gli
organi inquirenti e la
Guardia di Finanza.
La
replica. Per
Marini la Giunta non ha risposto alla questione da lui sollevata
perché la richiesta era di sapere se la Giunta ha sottoposto
all’autorità giudiziaria la domanda di eseguire accertamenti.
Tutto quel che si è saputo è stato riferito dai giornali.
Rossato
(FdI): cessione Liberty Gross del Sait e garanzie per i dipendenti.
Katia
Rossato ha chiesto alla Giunta se sia a conoscenza della possibile
cessione da parte di Sait a una grossa ditta del ramo d’azienda
Libery Gross che si occupa di commercio all’ingrosso di prodotti
non alimentari, senza che sia stata data alcuna informazione ai
dipendenti interessati né ad altri interlocutori che possano
difendere gli interessi del personale. Se l’esecutivo è al
corrente di ciò, la consigliera vuole sapere quale sia l’azienda
in lizza per l’acquisizione, a che punto sia la contrattazione,
quanti siano i dipendenti coinvolti e quali garanzie sono state poste
per il mantenimento dei posti di lavoro.
La
risposta. Il
vicepresidente Tonina ha precisato
che non è competenza della Giunta il monitoraggio di qualsivoglia
movimento di mercato pur riguardando il mondo cooperativo. Alla
Provincia sono delegate funzioni di vigilanza e promozione della
cooperazione (vigilanza in termini di continuità aziendale e scopo
mutualistico). Inoltre l’assessorato
allo sviluppo economico tratta i temi delle relazioni
industriali
quando
sfociano in situazioni di crisi, fattispecie
che
in questo caso non ricorre.
Cia
(FdI): Ambulatori ortopedici stagionali e possibili convenzioni con i
privati.
Claudio
Cia ha chiesto quali siano le motivazioni
a sostegno della scelta di indire un’indagine di mercato per
garantire i servizi di assistenza tecnica radiologica presso gli
ambulatori ortopedici stagionali di San Giovanni di Fassa e di
Madonna di Campiglio, a fronte della possibilità di stipulare una
convenzione con soggetti privati già operanti in zona tutto
l’anno e dotati anche di ambulanze, e
a
quanto
ammonti la spesa prevista visto
che alla fine ci si dovrà affidare a professionisti gettonisti.
La
risposta. L’assessora
Segnana ha precisato che in questi ambiti e anche in Val di Fassa e a
Madonna di Campiglio non risulta nessun accreditamento di soggetti
privati come quelli citati. L’accreditamento istituzionale è
presupposto necessario per stipulare una convenzione con l’Apss.
Una delle società private ha inoltrato richiesta di accreditamento
che attualmente è all’esame della Provincia. La programmazione
provinciale è garantire comunque questi presidi anche con
l’indizione di concorsi per l’assunzione di personale sanitario
dipendente. In attesa di concorsi si ricorre all’utilizzo di
personale interinale. La convenzione con soggetti privati già
operanti in zona prevede che siano questi a richiedere l’apposito
accreditamento istituzionale.
La
replica. Cia
ha replicato che la risposta di Segnana convince ben poco. Di fronte
a una mobilità passiva per cui tutti gli anni i trentini devono
andare fuori provincia per ottenere le prestazioni di cui hanno
bisogno, poter contare su una mobilità attiva è molto
importante.
Ma questa non si può garantire attraverso gettonisti ma valorizzando
i soggetti privati che prestano servizi sanitari
apprezzati
e radicati nel territorio.
Manica
(Pd): Bypass
ferroviario, si faranno i cameroni?
Alessio
Manica ha chiesto se per il
bypass
ferroviario di Trento, la Provincia conferma l’intenzione di
proseguire il tracciato del Corridoio verso Salorno in galleria e se,
conseguentemente, conferma la costruzione dei cosiddetti cameroni di
diramazione nell’ambito della realizzazione dei lavori, visto che
nel Progetto di fattibilità tecnico-economia di Rfi si parla di una
“verifica di compatibilità tra l’attuale tracciato e una
modifica delle opere in sotterranee
(realizzazione dei cameroni)”, per
accertarsi che non compromettano la stabilità delle opere di
circonvallazione. In sintesi, i cameroni sono o non sono nell’appalto
dell’opera.
La
risposta. Il
vicepresidente Tonina ha confermato l’intenzione della Giunta di
proseguire il tracciato in direzione nord con la galleria fra Trento
e Salorno. Vi
sono già delle concrete proposte di tracciato che riguardano la
tratta Trento-Salorno e sono in corso confronti con i colleghi
altoatesini per coordinare le scelte progettuali con il tracciato che
interesserà la tratta in arrivo dal territorio della provincia di
Bolzano. Riguardo
ai cosiddetti “cameroni”, l’allegato 47 (Dossier
modifiche derivanti da prescrizioni) contenente le modifiche
che l’appaltatore dovrà introdurre nel progetto esecutivo
recependo le prescrizioni
impartite dalla Provincia
e
dal Comune di Trento, il documento
riporta lo schema della soluzione identificata e da approfondire per
il progetto esecutivo con la predisposizione degli spazi necessari
per i cameroni.
La
replica. Manica
ha preso atto che se si è deciso di procedere con la preparazione
degli spazi necessari, evidentemente questo è segno che i cosiddetti
cameroni saranno realizzati.
Zeni
(Pd): rispetto dei requisiti richiesti per i punti nascita di Cles e
Cavalese
In
seguito alla tragica
morte di un bambino appena partorito nel
reparto di neonatologia dell’ospedale
di
Cles, Luca Zeni ha chiesto se siano stati rispettati tutti i
requisiti di
sicurezza molto stringenti richiesti
dal Ministero per ottenere
la
deroga necessaria
in funzione dell’apertura dei “Punti
Nascita” di Cles e Cavalese, di conoscere in particolare se è
stato rispettato il requisito di avere un’equipe medica stabile
composta
da ginecologi,
pediatri e anestesisti dipendenti dell’Apss. Pare
invece che in questi punti nascita vi siano molti gettonisti. E ha
chiesto anche quanti
parti sono stati portati a termine in queste due strutture
nell’ultimo quinquennio.
La
risposta. L’assessora
Segnana ha
informato che tutti i requisiti previsti sono stati rispettati e
che non risponde al vero che sia previsto un requisito che impone di
avere una equipe composta da medici tutti dipendenti. Inoltre i
controlli svolti dalle autorità centrali sono di competenza delle
stesse non vi sono state ispezioni. L’assessore ha poi riferito il
dato sul numero dei parti dei punti nascita di Cles e Cavalese. A
Cles i parti sono stati 449 nel 2018, 372 nel 2019, 258 nel 2020 e
193 nel 2021, ma occorre tener conto della chiusura causa Covid dal
22 marzo 2020 al 1 giugno 2020 e dal 14 novembre 2020 al 31 maggio
2021. Nel punto nascita di Cavalese i nati nel 2018 sono stati 14,
nel 2019 166, nel 2020 143 e nel 2021 112. Anche qui il punto nascita
è rimasto chiuso causa Covid dal 22 marzo 2020 al 1 giugno 2020 e
dal 14 novembre 2020 al 31 maggio 2021.
La
replica. Zeni
ha replicato che appare evidente un preoccupante calo di parti.
L’auspicio del
consigliere di
Zeni, secondo
il quale comunque i controlli sulla presenza dei requisiti richiesti
per l’apertura dei punti nascita vanno sempre effettuati, è
che si riesca ad azzerare il ricorso ai gettonisti per garantire
la
sicurezza dei parti.
Paoli
(Lega): aggiornamenti sulla messa in sicurezza della SS421.
Denis
Paoli ha chiesto quando si concluderà la fase della progettazione
esecutiva del secondo lotto della strada statale 421 dei laghi di
Molveno e Tenno per la cui messa in sicurezza (disgaggio delle pareti
per prevenire la caduta di massi, allargamento della carreggiata in
alcuni tratti) la Provincia ha stanziato 4 milioni di euro.
La
risposta. Il
vicepresidente Tonina ha riferito che per quel tratto di strada tra San Lorenzo in Banale e Molveno la
Giunta ha previsto adeguate risorse in questa legislatura sudividendo l'intervento in due lotti. Per il secondo lotto la
conferenza dei servizi ha espresso parere positivo ed è in programma
l’appalto nei primi mesi dell’anno prossimo e l’inizio dei
lavori entro la primavera 2023.
La
replica. Paoli
ha espresso soddisfazione per la risposta e che nei primi mesi
dell’anno prossimo vi sarà l’apertura dei cantieri per iniziare
i lavori.
Cavada
(Lega): rotatoria per risolvere il problema del traffico a Masi di
Cavalese.
Gianluca
Cavada ha chiesto di conoscere i tempi di progettazione, di
realizzazione e la tipologia di interventi per la
realizzazione
di una
rotatoria con cui si
potrebbe risolvere
il problema del traffico caotico e della sicurezza all’altezza
dell’intersezione tra via Chiesa e la strada provinciale 232 a Masi
di Cavalese.
La
risposta. Il
vicepresidente
Tonina
ha informato che questo intervento prevede anche la demolizione e
ricostruzione del ponte di accesso all’abitato di Masi. Oltre a
mettere in sicurezza la strada va adeguata la sezione idraulica
dell’Avisio. Il costo dell’opera è stimato in circa 7 milioni di
euro già messi a bilancio dalla Giunta ed è in corso la
progettazione preliminare. Appalto e inizio lavori sono previsti,
auspicabilmente, nel corso del 2023.
La
replica. Cavada
ha apprezzato la notizia che permette di rassicurare la frazione di
Masi.
Olivi
(Pd): case rifugio a indirizzo segreto per le donne vittime di violenza.
Alessandro
Olivi ha chiesto alla Giunta quanti siano attualmente gli alloggi
disponibili nelle case rifugio nella
nostra provincia,
la
cui ubicazione deve rimanere segreta, e
se corrisponde al vero che vi è una carenza di spazi di questo tipo
rispetto alla necessità di fronteggiare l’aumento delle richieste
delle donne vittime di violenza e con figli. Esiste
un problema di numeri di strutture deputate all’accoglienza.
La
risposta. L’assessora
Segnana ha ricordato che in Trentino
sono presenti più servizi di accoglienza sia
residenziali che non residenziali.
Tra
i residenziali
vi
sono le comunità di accoglienza genitore bambino e l’abitare
accompagnato. La Casa
rifugio operativa
oggi in provincia è un servizio ad indirizzo segreto che fornisce
alloggio sicuro alle donne vittime di violenza in situazione di
pericolo. La
struttura può
accogliere otto
donne con i loro figli. L’assessora
ha riferito che la Provincia insieme alle altre istituzioni e agli
enti del terzo settore ha rilevato
l’esigenza
di una maggiore disponibilità di posti nella
Casa rifugio.
Per rispondere
a questo bisogno la Giunta,
nell’aggiornare
il documento di programmazione economico finanziaria che
sarà discusso in aula in dicembre,
ha previsto
tra gli obiettivi
strategici
l’istituzione
di una seconda Casa rifugio. Inoltre
le
autorità
di pubblica sicurezza, d’intesa
con la Provincia,
si sono impegnate a
provvedere all’allontanamento forzato da casa del maltrattatore
anziché
della
donna, perché
questa possa restare nell’abitazione insieme ai figli.
La
replica. Olivi
ha preso atto che la sua preoccupazione è fondata perché vi è oggi
un numero consistente di donne con i loro bambini che non trovano una
risposta al loro problema nelle strutture della nostra provincia,
perché otto posti disponibili sono davvero pochi. Fa quindi piacere
– ha concluso Olivi – che la Giunta voglia implementare la
soluzione della Casa rifugio. E ha invitato l’esecutivo ad
intensificare questo impegno.
Leonardi
(FI): Trento e il degrado al Centro Europa.
Giorgio
Leonardi ha chiesto alla Giunta se sia al corrente della condizione
di degrado in cui versano alcuni spazi esterni al Centro Europa di
Trento e del parcheggio sotterraneo anche a causa di siringhe
abbandonate, sporcizia e deiezioni
umane, con comprensibile disagio per i lavoratori e per coloro che
utilizzano il parcheggio, e come ritenga di adoperarsi con le
autorità competenti per garantire maggiore sicurezza agli utenti e
ai tanti dipendenti anche provinciali del Centro.
La
risposta. Il
vicepresidente Tonina ha premesso che la gestione dell’immobile è
di tipo condominiale, e segnalato che la Giunta è al corrente del
problema e ha posto in essere alcune azioni come l’intensificazione
della vigilanza al mattino e al pomeriggio, la chiusura anticipata
nelle ore serali del cancello di ingresso e si sta valutando
l’installazione di un sistema di sorveglianza. Si sta anche
provvedendo a una maggiore illuminazione. La Provincia dispone
interventi di pulizia quando vengono segnalate situazioni di degrado
con l’abbandono dei rifiuti.
La
replica. Leonardi
ha apprezzato la risposta e che si faccia leva su deterrenti come un
sistema di videosorveglianza, particolarmente importante da
assicurare in situazioni come questa.