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29/11/2022 - In aula o in commissione

Il question time che ha aperto i lavori dell'ultima sessione di novembre

In Consiglio provinciale

Il question time che ha aperto i lavori dell'ultima sessione di novembre

In allegato, l'ordine del giorno con i testi in discussione

Il question time che ha aperto i lavori dell'ultima sessione di novembre
​L’assemblea legislativa ha aperto i lavori dell’ultima sessione in aula di novembre con la discussione delle interrogazioni a risposta immediata, preceduta da un momento di silenzio cui cui il presidente Kaswalder ha voluto ricordare Bruno Fronza, che fu consigliere provinciale per ben quattro legislature a partire dal 1952 e si distinse in particolare per l’impegno nel sociale fondando l’Associazione Trentini nel Mondo, collaborando con la Caritas e dando vita all’Atas.


Coppola (Misto-Europa Verde): il Trentino dia accoglienza ai richiedenti asilo.

Lucia Coppola ha chiesto al presidente della Giunta se non ritenga di interagire con il Commissariato del Governo, Questura, Comuni, Cinformi e associazioni che si occupano di migranti per trovare spazio e accoglienza per i 50 richiedenti asilo arrivati a Trento dalla rotta dei Balcani e trasferiti in Sardegna e per gli altri 300 che potrebbero essere trasferiti in altre regioni, in modo che non debbano essere lasciati per strada al loro destino, ripristinando al più presto l’accoglienza diffusa che ha resto la nostra provincia un modello virtuoso in Italia.

La risposta. Il vicepresidente Tonina ha risposto affermando che il Trentino sta ampiamente rispondendo ai bisogni dei richiedenti protezione con 1300 posti gestiti con la collaborazione del volontariato e Commissariato. Aumentando da marzo i posti da 700 a 1300 si sono accolti anche gli sfollati ucraini e ha ricordato che la Pat è uno dei pochi, se non l’unico, enti che dà accoglienza ai rifugiati al posto dello Stato. Il numero di profughi in Trentino corrisponde ai parametri stabiliti dagli accordi Stato - Regioni. Ma la programmazione, ha aggiunto Tonina, è difficile e per quanto riguarda il caso dell’invio in Sardegna dei profughi ha comunicato che 125 su 300 hanno accettato lo spostamento. Cinquanta sono già sull’isola dove i posti sono ancora pochi. Comunque, ha concluso, anche la Pat sta cercando soluzioni come ha dimostrato con le risposte date ai senza dimora.

La replica. La consigliera non è stata soddisfatta dalla risposta e ha sottolineato che una provincia come la nostra non dovrebbe ricorrere all’aiuto di altre regioni. E non si può dimenticae che l’accoglienza diffusa ha subito agli ingiustificati.


De Godenz (UpT): regolarizzazione tavolare proprietà strada del Manghen.

Pietro De Godenz ha chiesto alla Giunta se sia stata incaricata la struttura provinciale competente in materia di patrimonio di procedere alla regolarizzazione tavolare delle proprietà private delle particelle costituenti la strada provinciale 31 del Passo del Manghen nel territorio del Comune di Castello di Fiemme – che la Provincia aveva in gestione anche per la manutenzione ordinaria e straordinaria – attraverso procedure sia di acquisto che di espropriazione e, in caso di risposta affermativa, a che punto sia la procedura di acquisizione e che tempi siano previsti per il perfezionamento.

La risposta. Tonina ha risposto affermando che la procedura è rallentata perché, come ben sa la Magnifica comunità, si deve mettere a punto lo sgravio di uso civico delle realtà catastali. Recentemente si sono svolti incontri nei quali sono stato propose alcune permute e il Sevizio gestione patrimoniale è in attesa di conoscere quali siano le aree della Comunità per le permute. Poi si troverà una soluzione rapida perché l’iter burocratico è stato completato.

La replica. De Godenz ha detto che a lui non risulta che il problema sia la permuta ,ma all’acquisto della parte non concomitante con i dettami della legge 31. Strano che i siano problemi con lo sgravio di Uso civico. Soddisfazione parziale per il consigliere.


Demagri (Misto-Casa autonomia.eu): modifiche alla riorganizzazione dell’Apss.

Paola Demagri ha chiesto se dopo la delibera approvata nel maggio scorso con cui la Giunta ha approvato il nuovo modello organizzativo dell’Azienda provinciale servizi sanitari prevedendone l’avvio dal 1 gennaio 2023, siano previste delle modifiche e quindi un ulteriore aumento di spesa per il personale.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto che il regolamento varato a maggio non tocca il settore ospedaliero ma solo gli ospedali di Tione e Cles.

La replica. La consigliera ha detto sarebbe interessante capire i motivi della scelta di avviare un’unità complessa a Tione e Cles.


Dallapiccola (Casa autonomia.eu): troppo traffico pesante sulla strada del Caffaro.

Michele Dallapiccola ha chiesto alla Giunta se non ritenga utile anche in accordo con la Regione Lombardia, introdurre un’apposita segnaletica o informazione che possa in qualche modo mitigare il traffico pesante di solo passaggio lungo la statale 237 del Caffaro che collega Brescia con Trento, per evitare code e per ragioni di sicurezza.

La risposta. L’assessore Tonina ha risposto che non si ritiene opportuna e giustificata da motivi economici o ambientali, l’installazione di segnaletica di dissuasione o limitazioni del traffico pesante sulla statale del Caffaro.

La replica. La Giunta, ha replicato Dallapiccola, con questa risposta si assume la responsabilità di dire agli abitanti della zona che la situazione va benissimo così.


Ossanna (Patt): quando verrà realizzata la rotatoria di Dermulo?

Lorenzo Ossanna ha chiesto quali novità vi siano in merito all’ipotesi progettuale della rotatoria finalizzata a risolvere i problemi di traffico a Dermulo, per la quale la Giunta ha messo a bilancio 5 milioni di euro e che nei gironi scorsi è stata oggetto di interlocuzioni tecniche con gli uffici dei Comuni e delle varie associazioni interessate. Presentando la domanda di attualità l’esponente del Patt ha ricordato anche lui l’importanza di riconoscere la minoranza ladina nonesa tema al centro di un sit – in davanti al Consiglio.

La risposta. Tonina ha fatto il punto su quanto fatto dalla Giunta, l’intervento è finanziato con 5 milioni e inserito nella programmazione della viabilità. C’è il progetto di una rotatoria, frutto di ben 13 soluzioni diverse, ma è in corso un approfondimento per migliorare ulteriormente la sicurezza e la scorrevolezza del progetto. Gli approfondimenti richiedono conoscenze supplementari e quindi si ritiene di poter disporre delle ulteriori soluzioni progettuali nei primi mesi del prossimo anno.

La replica. Sicuramente, ha replicato il consigliere, la soluzione nuova è interessante e si può aspettare quindi qualche mese.


Dalpalù (FdI): come si rimpiazzano i medici mancanti all’ospedale di Cavalese?

Bruna Dalpalù ha chiesto all’assessora come intenda sostituire i medici e i tecnici che oggi mancano all’ospedale di Cavalese e quelli che andranno in pensione nei prossimi mesi, e se vi sia la volontà di ricorrere a medici privati o di richiamare medici in pensione come ha fatto di recente la Regione Veneto.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto che il problema della carenza di sanitari è generale, anche in Trentino la situazione è di crisi sopratutto nelle strutture periferiche. Per dare una risposta si stanno utilizzando tutte le possibilità contrattuali previste. Inoltre, andrà effettuata una campagna per sensibilizzare dei giovani delle valli dell’Avisio affinché si avvicinino alle professioni sanitari

La replica. La consigliera di FdI ha ricordato i costi e i disagi della popolazione della zona. Per la risonanza magnetica, ha affermato, sono stati spesi 180 mila euro ed è stata usata pochissimo. Infine, ha ricordato che a Bolzano gli esami si ottengono in tempi congrui e ha sottolineato la lunghezza dei tempi di attesa,


Moranduzzo (Lega): sgomberare il centro sociale Bruno per ospitare i senzatetto.

Devid Moranduzzo ha chiesto se la Giunta intende procedere allo sgombero dell’immobile abusivamente occupato e conosciuto come Centro Sociale Bruno, per la messa in pristino della struttura di proprietà della Provincia, che potrebbe ospitare al caldo e al sicuro durante l’inverno i senzatetto che ne facciano richiesta.

La risposta. Tonina ha risposto ricordando che la proprietà è di Patrimonio del Trentino che ha comunicato alla Giunta che fino a poco tempo fa l’immobile era stato assegnato al Centro sociale Bruno, il contratto di comodato è scaduto e quindi la società, dopo aver chiesto senza riscontro agli occupanti di liberare il caseggiato, si è mossa inviando una segnalazione alle autorità e alle forze dell’ordine per rientrarne in possesso. La scelta di come utilizzarlo verrà fatta successivamente.

La replica. Il consigliere ha auspicato che lo stabile venga liberato quanto prima.


Zanella (Futura): il punto sulla riorganizzazione dell’assistenza territoriale.

Paolo Zanella ha chiesto all’assessora Segnana di fare il punto ad oggi rispetto alla programmazione dell’assistenza territoriale secondo le previsioni del decreto ministeriale 77 del 23 maggio del 2022 con cui il Ministero della salute ha emanato il “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel sistema sanitario nazionale”, che prevede all’articolo 1 l’adozione del provvedimento generale di programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale entro 6 mesi dall’entrata in vigore dello stesso dm.

La risposta. Stefania Segnana ha risposto affermando che gli uffici stanno lavorando per definire standard e i presidi finanziati dal Pnrr. Una programmazione indispensabile anche per un utilizzo razione del personale. Per Mezzolombardo, infine, non verranno alterati gli assetti attuali.

La replica. Insufficiente la risposta per il consigliere di minoranza e ha sottolineato che e non c’è chiarezza su Case di comunità, ruolo dei medici di base, hospice. C’è insomma una carenza di programmazione.


Masè (La Civica): ridurre i vincoli per realizzare le arnie.

Vanessa Masè ha chiesto alla Giunta se non intenda rivedere il regolamento di attuazione della legge provinciale 15 del 2015 sul governo del territorio, in cui si prevede che per la realizzazione di manufatti per contenere gli alveari nelle zone destinate all’agricoltura, gli apicoltori debbano possedere almeno 40 arnie, per consentire la realizzazione di manufatti per il ricovero di un numero di arnie superiore alle 10.

La risposta. L’assessore Tonina ha risposto affermando che si tratta di un tema già affrontato e il limite di 40 arnie è stato fatto perché rappresenta il limite di congruità professionale perché richiede 700 ore di lavoro all’anno. Una soglia che, fino al 2018 era fissata in 20, numero portato a 40 perché perché si assisteva ad una proliferazione incontrollata di arnie. Le valutazioni, ha ricordato Tonina, sono sottoposte alla Commissione apistica però spetta alla Sottocommissione per il paesaggio il parere sull’installazione degli apiari

La replica. La consigliera ha affermato che sarebbe opportuno, anche per salvaguardare il patrimonio apistico, superare la distinzione tra mondo professionale e quello amatoriale.


Maestri (Pd): la Provincia darà ai Comuni risorse per gli investimenti?

Lucia Maestri ha chiesto alla Giunta se e quando saranno trasferite ai Comuni idonee risorse per concretizzare i molti investimenti già programmati, visto che il protocollo di finanza locale è stato approvato dal Cal con 18 voti a favore e 10 astenuti tra i quali quasi tutti i Comuni più popolosi del Trentino, alcuni dei quali hanno lamentato l’assenza di dotazioni finanziarie per investire e pianificare.

La risposta. L’assessore Gottardi ha risposto affermando che il quadro descritto nell’interrogazione non corrisponde alla realtà. Il protocollo d’intesa, ha continuato, è un’intesa, un atto negoziale che è frutto di trattativa e quest’anno l’attenzione si è concentrata sulla chiusura dei bilanci derivata dal caro energia. E per questo è stato istituito un fondo di 40 milioni, 17 dei quali per le bollette. Nel protocollo, ha ricordato, ci sono 124 milioni di investimenti da programmare. I budget per i comuni, inoltre, vengono definiti in assestamenti di bilancio. I comuni negli anni hanno perso 400 addetti e dal 2008 nessun concorso per segretari comunali. Oggi cento assunzioni sono state ammesse e altre 100 saranno disponibili.

La replica. La consigliera ha chiesto come mai 10 sindaci non abbiano visto il paradiso terrestre che è stato descritto dall’assessore. Evidentemente tra Giunta e comuni c’è qualcosa che non va.


Marini (Misto-5 Stelle): accertamenti sulla società Auriga Asset Management.

Alex Marini, dopo aver dato voce alla richiesta di riconoscimento della minoranza linguistica ladina presente con una rappresentanza fuori dell’aula, ha chiesto al presidente della Giunta se, quando e con quali modalità abbia richiesto all’autorità giudiziaria di eseguire accertamenti sulla società Auriga Asset Management, che non avrebbe mantenuto gli impegni con la Provincia per la realizzazione del Not, oggetto di un interrogazione scritta del consigliere. Interrogazione rimasta senza risposta, che chiedeva informazioni sulle capacità della ditta di adempiere all’incarico e che il Nucleo politica economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha dimostrato essere priva dei requisiti patrimoniali per garantire la stazione appaltante e neppure autorizzata a concedere finanziamenti in Italia.

La risposta. Il vicepresidente Tonina ha precisato che al riguardo appena la Giunta aveva appreso dell’avvio dell’indagine penale sullo svolgimento della procedura di gara per la realizzazione del Not si era messa a disposizione degli organi inquirenti e della Guardia di finanza. E ha aggiunto che va comunque separato il profilo amministrativo nel quale sta operando la Giunta provinciale con l’adozione dei provvedimenti finalizzati a dotare la collettività del Not, dal profilo di carattere penale sul quale sta indagando gli organi inquirenti e la Guardia di Finanza.

La replica. Per Marini la Giunta non ha risposto alla questione da lui sollevata perché la richiesta era di sapere se la Giunta ha sottoposto all’autorità giudiziaria la domanda di eseguire accertamenti. Tutto quel che si è saputo è stato riferito dai giornali.


Rossato (FdI): cessione Liberty Gross del Sait e garanzie per i dipendenti.

Katia Rossato ha chiesto alla Giunta se sia a conoscenza della possibile cessione da parte di Sait a una grossa ditta del ramo d’azienda Libery Gross che si occupa di commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari, senza che sia stata data alcuna informazione ai dipendenti interessati né ad altri interlocutori che possano difendere gli interessi del personale. Se l’esecutivo è al corrente di ciò, la consigliera vuole sapere quale sia l’azienda in lizza per l’acquisizione, a che punto sia la contrattazione, quanti siano i dipendenti coinvolti e quali garanzie sono state poste per il mantenimento dei posti di lavoro.

La risposta. Il vicepresidente Tonina ha precisato che non è competenza della Giunta il monitoraggio di qualsivoglia movimento di mercato pur riguardando il mondo cooperativo. Alla Provincia sono delegate funzioni di vigilanza e promozione della cooperazione (vigilanza in termini di continuità aziendale e scopo mutualistico). Inoltre l’assessorato allo sviluppo economico tratta i temi delle relazioni industriali quando sfociano in situazioni di crisi, fattispecie che in questo caso non ricorre.


Cia (FdI): Ambulatori ortopedici stagionali e possibili convenzioni con i privati.

Claudio Cia ha chiesto quali siano le motivazioni a sostegno della scelta di indire un’indagine di mercato per garantire i servizi di assistenza tecnica radiologica presso gli ambulatori ortopedici stagionali di San Giovanni di Fassa e di Madonna di Campiglio, a fronte della possibilità di stipulare una convenzione con soggetti privati già operanti in zona tutto l’anno e dotati anche di ambulanze, e a quanto ammonti la spesa prevista visto che alla fine ci si dovrà affidare a professionisti gettonisti.

La risposta. L’assessora Segnana ha precisato che in questi ambiti e anche in Val di Fassa e a Madonna di Campiglio non risulta nessun accreditamento di soggetti privati come quelli citati. L’accreditamento istituzionale è presupposto necessario per stipulare una convenzione con l’Apss. Una delle società private ha inoltrato richiesta di accreditamento che attualmente è all’esame della Provincia. La programmazione provinciale è garantire comunque questi presidi anche con l’indizione di concorsi per l’assunzione di personale sanitario dipendente. In attesa di concorsi si ricorre all’utilizzo di personale interinale. La convenzione con soggetti privati già operanti in zona prevede che siano questi a richiedere l’apposito accreditamento istituzionale.

La replica. Cia ha replicato che la risposta di Segnana convince ben poco. Di fronte a una mobilità passiva per cui tutti gli anni i trentini devono andare fuori provincia per ottenere le prestazioni di cui hanno bisogno, poter contare su una mobilità attiva è molto importante. Ma questa non si può garantire attraverso gettonisti ma valorizzando i soggetti privati che prestano servizi sanitari apprezzati e radicati nel territorio.


Manica (Pd): Bypass ferroviario, si faranno i cameroni?

Alessio Manica ha chiesto se per il bypass ferroviario di Trento, la Provincia conferma l’intenzione di proseguire il tracciato del Corridoio verso Salorno in galleria e se, conseguentemente, conferma la costruzione dei cosiddetti cameroni di diramazione nell’ambito della realizzazione dei lavori, visto che nel Progetto di fattibilità tecnico-economia di Rfi si parla di una “verifica di compatibilità tra l’attuale tracciato e una modifica delle opere in sotterranee (realizzazione dei cameroni)”, per accertarsi che non compromettano la stabilità delle opere di circonvallazione. In sintesi, i cameroni sono o non sono nell’appalto dell’opera.

La risposta. Il vicepresidente Tonina ha confermato l’intenzione della Giunta di proseguire il tracciato in direzione nord con la galleria fra Trento e Salorno. Vi sono già delle concrete proposte di tracciato che riguardano la tratta Trento-Salorno e sono in corso confronti con i colleghi altoatesini per coordinare le scelte progettuali con il tracciato che interesserà la tratta in arrivo dal territorio della provincia di Bolzano. Riguardo ai cosiddetti “cameroni”, l’allegato 47 (Dossier modifiche derivanti da prescrizioni) contenente le modifiche che l’appaltatore dovrà introdurre nel progetto esecutivo recependo le prescrizioni impartite dalla Provincia e dal Comune di Trento, il documento riporta lo schema della soluzione identificata e da approfondire per il progetto esecutivo con la predisposizione degli spazi necessari per i cameroni.

La replica. Manica ha preso atto che se si è deciso di procedere con la preparazione degli spazi necessari, evidentemente questo è segno che i cosiddetti cameroni saranno realizzati.


Zeni (Pd): rispetto dei requisiti richiesti per i punti nascita di Cles e Cavalese

In seguito alla tragica morte di un bambino appena partorito nel reparto di neonatologia dell’ospedale di Cles, Luca Zeni ha chiesto se siano stati rispettati tutti i requisiti di sicurezza molto stringenti richiesti dal Ministero per ottenere la deroga necessaria in funzione dell’apertura dei “Punti Nascita” di Cles e Cavalese, di conoscere in particolare se è stato rispettato il requisito di avere un’equipe medica stabile composta da ginecologi, pediatri e anestesisti dipendenti dell’Apss. Pare invece che in questi punti nascita vi siano molti gettonisti. E ha chiesto anche quanti parti sono stati portati a termine in queste due strutture nell’ultimo quinquennio.

La risposta. L’assessora Segnana ha informato che tutti i requisiti previsti sono stati rispettati e che non risponde al vero che sia previsto un requisito che impone di avere una equipe composta da medici tutti dipendenti. Inoltre i controlli svolti dalle autorità centrali sono di competenza delle stesse non vi sono state ispezioni. L’assessore ha poi riferito il dato sul numero dei parti dei punti nascita di Cles e Cavalese. A Cles i parti sono stati 449 nel 2018, 372 nel 2019, 258 nel 2020 e 193 nel 2021, ma occorre tener conto della chiusura causa Covid dal 22 marzo 2020 al 1 giugno 2020 e dal 14 novembre 2020 al 31 maggio 2021. Nel punto nascita di Cavalese i nati nel 2018 sono stati 14, nel 2019 166, nel 2020 143 e nel 2021 112. Anche qui il punto nascita è rimasto chiuso causa Covid dal 22 marzo 2020 al 1 giugno 2020 e dal 14 novembre 2020 al 31 maggio 2021.

La replica. Zeni ha replicato che appare evidente un preoccupante calo di parti. L’auspicio del consigliere di Zeni, secondo il quale comunque i controlli sulla presenza dei requisiti richiesti per l’apertura dei punti nascita vanno sempre effettuati, è che si riesca ad azzerare il ricorso ai gettonisti per garantire la sicurezza dei parti.


Paoli (Lega): aggiornamenti sulla messa in sicurezza della SS421.

Denis Paoli ha chiesto quando si concluderà la fase della progettazione esecutiva del secondo lotto della strada statale 421 dei laghi di Molveno e Tenno per la cui messa in sicurezza (disgaggio delle pareti per prevenire la caduta di massi, allargamento della carreggiata in alcuni tratti) la Provincia ha stanziato 4 milioni di euro.

La risposta. Il vicepresidente Tonina ha riferito che per quel tratto di strada tra San Lorenzo in Banale e Molveno la Giunta ha previsto adeguate risorse in questa legislatura  sudividendo l'intervento in due lotti. Per il secondo lotto la conferenza dei servizi ha espresso parere positivo ed è in programma l’appalto nei primi mesi dell’anno prossimo e l’inizio dei lavori entro la primavera 2023.

La replica. Paoli ha espresso soddisfazione per la risposta e che nei primi mesi dell’anno prossimo vi sarà l’apertura dei cantieri per iniziare i lavori.


Cavada (Lega): rotatoria per risolvere il problema del traffico a Masi di Cavalese.

Gianluca Cavada ha chiesto di conoscere i tempi di progettazione, di realizzazione e la tipologia di interventi per la realizzazione di una rotatoria con cui si potrebbe risolvere il problema del traffico caotico e della sicurezza all’altezza dell’intersezione tra via Chiesa e la strada provinciale 232 a Masi di Cavalese.

La risposta. Il vicepresidente Tonina ha informato che questo intervento prevede anche la demolizione e ricostruzione del ponte di accesso all’abitato di Masi. Oltre a mettere in sicurezza la strada va adeguata la sezione idraulica dell’Avisio. Il costo dell’opera è stimato in circa 7 milioni di euro già messi a bilancio dalla Giunta ed è in corso la progettazione preliminare. Appalto e inizio lavori sono previsti, auspicabilmente, nel corso del 2023.

La replica. Cavada ha apprezzato la notizia che permette di rassicurare la frazione di Masi.


Olivi (Pd): case rifugio a indirizzo segreto per le donne vittime di violenza.

Alessandro Olivi ha chiesto alla Giunta quanti siano attualmente gli alloggi disponibili nelle case rifugio nella nostra provincia, la cui ubicazione deve rimanere segreta, e se corrisponde al vero che vi è una carenza di spazi di questo tipo rispetto alla necessità di fronteggiare l’aumento delle richieste delle donne vittime di violenza e con figli. Esiste un problema di numeri di strutture deputate all’accoglienza.

La risposta. L’assessora Segnana ha ricordato che in Trentino sono presenti più servizi di accoglienza sia residenziali che non residenziali. Tra i residenziali vi sono le comunità di accoglienza genitore bambino e l’abitare accompagnato. La Casa rifugio operativa oggi in provincia è un servizio ad indirizzo segreto che fornisce alloggio sicuro alle donne vittime di violenza in situazione di pericolo. La struttura può accogliere otto donne con i loro figli. L’assessora ha riferito che la Provincia insieme alle altre istituzioni e agli enti del terzo settore ha rilevato l’esigenza di una maggiore disponibilità di posti nella Casa rifugio. Per rispondere a questo bisogno la Giunta, nell’aggiornare il documento di programmazione economico finanziaria che sarà discusso in aula in dicembre, ha previsto tra gli obiettivi strategici l’istituzione di una seconda Casa rifugio. Inoltre le autorità di pubblica sicurezza, d’intesa con la Provincia, si sono impegnate a provvedere all’allontanamento forzato da casa del maltrattatore anziché della donna, perché questa possa restare nell’abitazione insieme ai figli.

La replica. Olivi ha preso atto che la sua preoccupazione è fondata perché vi è oggi un numero consistente di donne con i loro bambini che non trovano una risposta al loro problema nelle strutture della nostra provincia, perché otto posti disponibili sono davvero pochi. Fa quindi piacere – ha concluso Olivi – che la Giunta voglia implementare la soluzione della Casa rifugio. E ha invitato l’esecutivo ad intensificare questo impegno.


Leonardi (FI): Trento e il degrado al Centro Europa.

Giorgio Leonardi ha chiesto alla Giunta se sia al corrente della condizione di degrado in cui versano alcuni spazi esterni al Centro Europa di Trento e del parcheggio sotterraneo anche a causa di siringhe abbandonate, sporcizia e deiezioni umane, con comprensibile disagio per i lavoratori e per coloro che utilizzano il parcheggio, e come ritenga di adoperarsi con le autorità competenti per garantire maggiore sicurezza agli utenti e ai tanti dipendenti anche provinciali del Centro.

La risposta. Il vicepresidente Tonina ha premesso che la gestione dell’immobile è di tipo condominiale, e segnalato che la Giunta è al corrente del problema e ha posto in essere alcune azioni come l’intensificazione della vigilanza al mattino e al pomeriggio, la chiusura anticipata nelle ore serali del cancello di ingresso e si sta valutando l’installazione di un sistema di sorveglianza. Si sta anche provvedendo a una maggiore illuminazione. La Provincia dispone interventi di pulizia quando vengono segnalate situazioni di degrado con l’abbandono dei rifiuti.

La replica. Leonardi ha apprezzato la risposta e che si faccia leva su deterrenti come un sistema di videosorveglianza, particolarmente importante da assicurare in situazioni come questa.

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