Il parere della III Commissione sui quattro articoli riferiti alle materie di cui si occpa l'organsimo
Via libera alle norme della manovra finanziaria sulla sicurezza e le sanzioni lungo le piste da sci
La
Terza Commissione permanente guidata da Ivano Job si è
riunita stamane per esprimere il parere sugli articoli di competenza
della legge 166, collegata alla manovra di bilancio. 4 le norme di
interesse sulle quali i commissari hanno pronunciato parere
favorevole.
L’articolo
10, relativa all’applicazione delle sanzioni sulle piste da
sci vuole anticipare una riforma della legge 7 sugli impianti a fune.
Un regime sanzionatorio di adeguamento ad alcune disposizioni nuove,
introdotte dal decreto legislativo 40 dello Stato, sull’obbligo del
casco, il divieto di alcool e sostanze stupefacenti sulle piste,
l’assicurazione obbligatoria e la percorribilità delle piste da
parte di sciatori esperti. Tra le regioni dell’arco alpino, solo
Piemonte e Friuli Venezia Giulia hanno disciplinato organicamente la
propria legge di settore. In entrambi i casi si è deciso di rifarsi
alla legge nazionale. Il presidente Job ha osservato che le piste
austriache hanno un regolamento diverso in termini di sicurezza, che
attribuisce le responsabilità allo sciatore, sgravando gestori e
amministratori. Da noi, quando capita un incidente si mettono in
difficoltà questi ultimi, con conseguenti denunce, costi e
situazioni sgradevoli anche dal punto di vista umano. Esiste, si è
chiesto, la possibilità di intervenire come Provincia da questo
punto di vista? Infine ha chiesto se ci sono novità sull’apertura
notturna delle piste per lo scialpinismo.
Sarebbe
auspicabile una regolamentazione europea, ha replicato il dirigente e
gli spazi di manovra della Pat sono molto limitati, anche se la nuova
legge tende a responsabilizzare sempre di più lo sciatore. Sul tema
dello scialpinismo e la possibilità di apertura delle piste di
notte, il legislatore nazionale ha opposto una chiusura totale e su
queste premesse nessun gestore si prenderà mai la responsabilità
dell’apertura. Un tema che è dunque difficile superare.
Il
consigliere Alex Marini (Misto-5 Stelle), con riferimento
all’uso del casco ha chiesto se la Pat abbia dei margini di manovra
sull’introduzione dell’obbligo dell’uso del casco anche sulle
piste ciclabili e nelle aree urbane, come avviene in altri contesti.
L’articolo
14 prevede la semplificazione del titolo
edilizio per i plateatici e propone di prorogare la disciplina
straordinaria dell’emergenza Covid fino alla fine di aprile. Il
consigliere Lorenzo Ossanna (Patt) ha sottolineato
l’importanza dell’articolo, per la grande richiesta che viene
fatta su una fattispecie nata in emergenza, che però poi si è
allargata alla quotidianità, nell’utilizzo di spazi aperti più
ampi, per gli esercenti e anche per i fruitori dei servizi. Lascia
forse perplessi la proroga fino al 30 aprile e ha annunciato un
emendamento che chiederà di estendere questa norma almeno fino a
ferragosto, per permettere una programmazione più estesa e non
mettere gli esercenti in difficoltà.
L’articolo
15 prevede la modifica della legge sull’impatto
ambientale del 2013. L’assessore Tonina ha chiarito che la
norma è squisitamente tecnica e prevede la razionalizzazione della
disciplina unica territoriale per adeguare il procedimento alla
recenti novità introdotte dalla legge sull’attività
amministrativa.
L’articolo
16 in tema di rafforzamento del sistema di
protezione civile, propone l’introduzione di un’ulteriore norma
nella legge 9 riconoscendo in virtù delle competenze statutarie, che
la Giunta individui gli stabilimenti di stoccaggio rifiuti di
interesse provinciale e poi l’elaborazione dei piani di emergenza
esterni, in analogia alla normativa nazionale. Ossanna ha
chiesto il numero dei siti e se questo tipo di piani creerà delle
fasce di rispetto con delle limitazioni, per evitare i disagi che si
sono manifestati per gli impianti di stoccaggio d elle materie
energetiche. La Pat valuterà il numero di siti per i quali intende
definire i piani di emergenza sulla base di definiti parametri,
mentre l’articolo 19 definisce e differenzia le ditte di stoccaggio
di materiali speciali e a rischio incidente rilevante. Ci sarà
un’istruttoria specifica e sarà disposta una pianificazione
attenta in merito. Marini ha chiesto se, relativamente ai
piani di emergenza, ci sia una procedura specifica per gli interventi
da parte della protezione civile e se ci sia un database delle
casistiche di natura dolosa. Più che procedure operative esistono
delle linee guida/metodi per affrontare un dato intervento che fanno
parte delle competenze dei vigili del fuoco, mentre le fasi
successive sono atti di polizia giudiziaria, tanto più laddove ci
sia il sospetto di incidenti dolosi.