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22/11/2022 - In aula o in commissione

Via libera alle norme della manovra finanziaria sulla sicurezza e le sanzioni lungo le piste da sci

Il parere della III Commissione sui quattro articoli riferiti alle materie di cui si occpa l'organsimo

Via libera alle norme della manovra finanziaria sulla sicurezza e le sanzioni lungo le piste da sci

Via libera alle norme della manovra finanziaria sulla sicurezza e le sanzioni lungo le piste da sci

La Terza Commissione permanente guidata da Ivano Job si è riunita stamane per esprimere il parere sugli articoli di competenza della legge 166, collegata alla manovra di bilancio. 4 le norme di interesse sulle quali i commissari hanno pronunciato parere favorevole.

L’articolo 10, relativa all’applicazione delle sanzioni sulle piste da sci vuole anticipare una riforma della legge 7 sugli impianti a fune. Un regime sanzionatorio di adeguamento ad alcune disposizioni nuove, introdotte dal decreto legislativo 40 dello Stato, sull’obbligo del casco, il divieto di alcool e sostanze stupefacenti sulle piste, l’assicurazione obbligatoria e la percorribilità delle piste da parte di sciatori esperti. Tra le regioni dell’arco alpino, solo Piemonte e Friuli Venezia Giulia hanno disciplinato organicamente la propria legge di settore. In entrambi i casi si è deciso di rifarsi alla legge nazionale. Il presidente Job ha osservato che le piste austriache hanno un regolamento diverso in termini di sicurezza, che attribuisce le responsabilità allo sciatore, sgravando gestori e amministratori. Da noi, quando capita un incidente si mettono in difficoltà questi ultimi, con conseguenti denunce, costi e situazioni sgradevoli anche dal punto di vista umano. Esiste, si è chiesto, la possibilità di intervenire come Provincia da questo punto di vista? Infine ha chiesto se ci sono novità sull’apertura notturna delle piste per lo scialpinismo.

Sarebbe auspicabile una regolamentazione europea, ha replicato il dirigente e gli spazi di manovra della Pat sono molto limitati, anche se la nuova legge tende a responsabilizzare sempre di più lo sciatore. Sul tema dello scialpinismo e la possibilità di apertura delle piste di notte, il legislatore nazionale ha opposto una chiusura totale e su queste premesse nessun gestore si prenderà mai la responsabilità dell’apertura. Un tema che è dunque difficile superare.

Il consigliere Alex Marini (Misto-5 Stelle), con riferimento all’uso del casco ha chiesto se la Pat abbia dei margini di manovra sull’introduzione dell’obbligo dell’uso del casco anche sulle piste ciclabili e nelle aree urbane, come avviene in altri contesti.


L’articolo 14 prevede la semplificazione del titolo edilizio per i plateatici e propone di prorogare la disciplina straordinaria dell’emergenza Covid fino alla fine di aprile. Il consigliere Lorenzo Ossanna (Patt) ha sottolineato l’importanza dell’articolo, per la grande richiesta che viene fatta su una fattispecie nata in emergenza, che però poi si è allargata alla quotidianità, nell’utilizzo di spazi aperti più ampi, per gli esercenti e anche per i fruitori dei servizi. Lascia forse perplessi la proroga fino al 30 aprile e ha annunciato un emendamento che chiederà di estendere questa norma almeno fino a ferragosto, per permettere una programmazione più estesa e non mettere gli esercenti in difficoltà.

L’articolo 15 prevede la modifica della legge sull’impatto ambientale del 2013. L’assessore Tonina ha chiarito che la norma è squisitamente tecnica e prevede la razionalizzazione della disciplina unica territoriale per adeguare il procedimento alla recenti novità introdotte dalla legge sull’attività amministrativa.

​ L’articolo 16 in tema di rafforzamento del sistema di protezione civile, propone l’introduzione di un’ulteriore norma nella legge 9 riconoscendo in virtù delle competenze statutarie, che la Giunta individui gli stabilimenti di stoccaggio rifiuti di interesse provinciale e poi l’elaborazione dei piani di emergenza esterni, in analogia alla normativa nazionale. Ossanna ha chiesto il numero dei siti e se questo tipo di piani creerà delle fasce di rispetto con delle limitazioni, per evitare i disagi che si sono manifestati per gli impianti di stoccaggio d elle materie energetiche. La Pat valuterà il numero di siti per i quali intende definire i piani di emergenza sulla base di definiti parametri, mentre l’articolo 19 definisce e differenzia le ditte di stoccaggio di materiali speciali e a rischio incidente rilevante. Ci sarà un’istruttoria specifica e sarà disposta una pianificazione attenta in merito. Marini ha chiesto se, relativamente ai piani di emergenza, ci sia una procedura specifica per gli interventi da parte della protezione civile e se ci sia un database delle casistiche di natura dolosa. Più che procedure operative esistono delle linee guida/metodi per affrontare un dato intervento che fanno parte delle competenze dei vigili del fuoco, mentre le fasi successive sono atti di polizia giudiziaria, tanto più laddove ci sia il sospetto di incidenti dolosi.