Giornale OnLine

Giornale Online
15/11/2022 - In aula o in commissione

Bilancio, al via il confronto con gli assessori

In Prima commissione ascoltati Segnana, Gottardi, Spinelli e Failoni

Bilancio, al via il confronto con gli assessori

Bilancio, al via il confronto con gli assessori

In Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè (La Civica), mattinata dedicata al confronto con gli assessori Segnana, Gottardi, Spinelli e Failoni sulla manovra finanziaria.


Segnana: evitare lo spopolamento dei piccoli comuni


La prima ad essere ascoltata è stata l’assessora alla salute, Stefania Segnana. Nella finanziaria, ha ricordato, sono state poste novità che riguardano gli psicologi che avranno una maggiore rappresentanza nella commissione di valutazione; viene data la possibilità agli infermieri di svolgere attività aggiuntive per coprire i vuoti nelle Rsa e viene introdotto il limite di un anno per gli incarichi ai medici. Sull’offerta turistica, inoltre, nella legge collegata al bilancio viene inoltre normato il marchio di garanzia per l’accessibilità per i disabili. Importanti per l’assessora sono gli interventi previsti (due milioni di euro) per permettere alle Rsa di portare a termine i lavori sospesi a causa dei rincari. Infine, Segnana, ha ricordato gli aiuti per i canoni di affitto per chi sceglie di andare a vivere in zone disagiate. Un provvedimento da 500 mila euro sperimentale che ha l’obiettivo di contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni.

Paolo Zanella (Futura) ha detto che gli interventi in campo socio – sanitario in questo bilancio sono minimi, e non c’è nulla per affrontare il problema casa che è sempre più urgente e che certo non si risolve con un contributo di tre anni per chi va a vivere nei territori periferici. Sul versante sanitario non si capisce la strategia dell’assessorato anche a fronte del fenomeno dei medici “gettonisti” che rischiano di portare al collasso i bilanci della sanità pubblica. Una “bomba” che non si è mai vista, ma per la quale la Giunta non sembra avere un’idea. La medicina generale, inoltre, si lascia in mano a professionisti inesperti, come gli specializzandi del terzo anno.

Ugo Rossi (Misto) ha chiesto quali siamo le linee di priorità di politica sanitaria dell’assessorato per il 2023, soprattutto quando si parla di una dotazione di un miliardo e 600 milioni su un bilancio di quattro miliardi e 700. E’ evidente che l’utilizzo di una risorsa così imponente finisce per influenzare l’intero bilancio e quindi avere una linea di priorità è fondamentale.

Pietro De Godenz (UpT) ha sottolineato che, per quanto riguarda il marchio dii garanzia per la disabilità, andrebbe fatto esplicito riferimento al marchio Open. Marchio, ha detto nella sua audizione l’assessore Failoni, che, pur non citato nella legge, sarà al centro di questa iniziativa.


L’assessora sulla casa ha detto che è stato previsto uno stanziamento per gli aiuti agli affitti di 6 milioni 910 mila euro esteso anche al 2025, mentre per gli alloggi di riserva Itea sono stati stanziati 7,5 milioni, per sistemarli. Sui medici specialisti, ha continuato, va recepita la norma nazionale, che limita a un anno gli incarichi ma va ricordato che grazie allo strumento del “gettone” si sono potuti tenere aperti reparti e Ps. Il tema dei licenziamenti di medici che rientrano nella sanità pubblica da “gettonisti” è reale ed è sul tavolo anche a livello nazionale. La norma sugli specializzandi di medicina generale al secondo e terzo anno che possono seguire fino a 500 pazienti ha anche lo scopo di permettere ai giovani medici una formazione pratica. Anche perché altrimenti, una volta usciti dalla specializzazione, si trovano a dover gestire 1500 pazienti improvvisamente. A Rossi, Segnana ha risposto affermando che sul sociale si sta affrontando le revisione delle rette e delle tariffe. Mentre sulla sanità le priorità sono quelle di portare a compimento la riorganizzazione dell’Azienda sanitaria e rimane aperto il capitolo del rinnovo dei contratti sul quale c’è la volontà della Giunta di andare avanti con le trattative.

Ugo Rossi ha ricordato che anche nel bilancio della sanità del 2022 si registra un avanzo di amministrazione di 100 milioni. Soldi che invece si dovrebbero indirizzare ad esempio sulla casa o a un intervento sulla povertà. Comunque, ha concluso il consigliere, non ci si può permettere di avere risorse bloccate di queste dimensioni.

Per Zanella gli aiuti agli affitti vanno adeguati all’inflazione. Marini (5 Stelle) ha chiesto se ci sarà la possibilità di accedere alla conferenza sull’edilizia pubblica e ha ricordato che non è stato ancora approvato il bilancio sociale di Itea 2022 che andrebbe anticipato ai partecipanti alla conferenza.

Per Giorgio Tonini (Pd) è necessaria una revisione del welfare che non si può fare se si ha una visione a soli sei mesi. Così, ha continuato, si finisce per fare interventi simbolici o strani come quello dei contributi per trovare una casa nelle realtà periferiche. I problemi della casa, ha detto ancora, ci sono nelle città o nelle zone turistiche come Riva del Garda o in val di Fassa e non a Sagron Mis. Non avere una prospettiva, ha aggiunto, ti porta a fare scelte irrazionali anche per quanti riguarda l’ottimale allocazione delle risorse.

L’assessora Segnana ha chiuso affermando che la conferenza sull’edilizia è stata convocata a norma di legge e a Tonini ha risposto che girando per il Trentino ci si rende conto della necessità di lavorare per far restare sul territorio in particolar modo le giovani famiglie. Questo non significa non avere una visione, ha aggiunto, ma avere una visione diversa. Il problema della casa nelle zone ad altra densità turistica c’è da sempre, ma non si può dimenticare lo spopolamento di alcune zone. Rispondendo a Zanella ha detto che si sta ragionando sul rinnovo del contratto delle cooperative sociali.

Il dottor Ruscitti, riguardo agli avanzo di bilancio, ha detto che nella sanità ci sono molte incognite che spingono l’assessorato a mettere nero su bianco bilanci cauti nel taglio delle risorse.


Gottardi: un fondo per sostenere i bilanci dei comuni


Secondo confronto quello con l’assessore Gottardi, il quale ha ricordato la trattativa in corso con il Cal sul protocollo di finanza locale che si potrebbe chiudere domani o comunque in tempo utile per l’audizione del Consiglio delle autonomie sulla manovra finanziaria. Le criticità maggiori, ha ricordato, vengono dai bilanci messi in difficoltà dalla crescita dei costi che pesano molto sulla spesa corrente dei comuni. Per questo, ha aggiunto l’assessore, verrà istituito un fondo di emergenza straordinario per mettere in sicurezza i bilanci dei comuni. Un fondo legato alla spesa corrente dei comuni e che dovrebbe arrivare ai 40 milioni. Nonostante le difficoltà la scelta è quella di non aumentare il peso fiscale dei comuni, anche se si sta avviando una ricognizione sui costi e i modi di finanziamento dei servizi come gli asili nido. In assestamento verranno messi in circolo 40 milioni di avanzo delle Comunità che si sono stratificati nel tempo e sono ancora sui loro conti consuntivi. Soldi che sono della Pat, ma che rimarranno sul territorio e verranno impiegati nell’efficientamento energetico del patrimonio pubblico.

Rossi ha affermato che in un’emergenza di questo tipo avere un lampione acceso e uno spento nei comuni trentini non è un dramma. Ad esempio in Germania hanno parametrato gli aiuti sulla capacità delle famiglie di risparmiare energia. Sui 40 milioni di avanzi delle comunità, ha aggiunto, che questi vengono dalle politiche sociali e ciò deriva dal fatto che da tempo non si attivano nuovi servizi sociali. Una “perversione”, ha aggiunto Rossi, nata con l’introduzione della logica del budget, e che va superata. Gottardi ha detto che la possibilità di razionalizzare il consumo di energia nei comuni c’è ed è quindi giusto indirizzare risorse sul risparmio energetico. Sugli avanzi, l’assessore ha affermato bilanci dei comuni e delle comunità sono sempre prudenti e ciò genera avanzi mediamente attorno al 5%,

Ivano Job (Misto) ha ricordato che si registrano anomalie nei costi dei consumi energetici anche a causa di contratti tutt’altro che vantaggiosi. Fatti che evidenziano la necessità di avere contratti standard per tutte amministrazioni comunali trentine. In generale, vanno ripensati gli investimenti puntando sulle infrastrutture fondamentali come gli acquedotti e la difesa dei territori. Infine, ha chiesto all’assessore se si stia puntato per il trasporto pubblico sull’idrogeno o sull’ibrido elettrico.

Marini ha posto domande sui Vigili del fuoco e il loro inserimento nel terzo settore, la previsione della partecipazione negli statuti delle Comunità, l’addizionale Irpef e l’Imis dei comuni e le politiche di efficientamento energetico. Mentre Zanella ha chiesto se i 40 milioni del fondo d’emergenza copriranno tutti i problemi di bilancio dei comuni.

Gottardi ha risposto che servirebbero dai 4 ai 500 milioni per rimettere a nuovo gli acquedotti, a fronte ai 5 – 6 milioni all’anno che si spendono normalmente. Una situazione seria se si pensa che definito buono un acquedotto che perde il 40%. Sul trasporto pubblico, l’attenzione all’idrogeno c’è ma richiede investimenti che oggi non sono disponibili. Quindi, si va più nella direzione dell’ibrido. Gli statuti delle comunità, ha detto rispondendo a Marini, si stanno rivedendo e sui tributi si sta sempre seguendo l’obiettivo del coordinamento delle aliquote, evitando la logica del comune buono e quello cattivo.


Spinelli: nonostante le emergenze avanti con le riforme


L’assessore Achille Spinelli ha affermato che gli obiettivi delle politiche industriali, del lavoro e della ricerca si confrontano con una situazione meno drammatica del previsto con un 3,7 di crescita nel 2022. Un risultato dovuto anche grazie alle politiche di sostegno Pat che hanno raggiunto 20 mila aziende e che dimostra le capacità di resilienza del nostro sistema economico. Un quadro che ci permette di guardare al prossimo anno con un certo ottimismo, nonostante le previsioni di un rallentamento della crescita. E’ vero che Le aziende energivore hanno chiesto ore di Cig, ma per ora si tratta solo di richieste. Nell’ottica del ‘23, ha continuato, si è abbandonata quella del fondo perduto anche perché le dimensioni delle difficoltà hanno bisogno di interventi a livello nazionale e europeo. Spinelli ha aggiunto che nella manovra si punta a rafforzare le strutture aziendali. Sul piano della ricerca l’assessore ha ricordato che anche per il 2023 i fondi sono confermati. Il processo di riforma, ha aggiunto l’assessore, nonostante le situazioni di emergenza, è andato avanti e si sta lavorando alla legge unica sull’economia che rivede tutta la struttura dei contributi. Il Pnrr, inoltre, ha fornito ulteriori occasioni di crescita, anche dal punto di vista strutturale e della produttività del sistema pubblico e porta circa 70 milioni alla ricerca. Ci sono poi gli 8 milioni del programma Gol per le politiche del lavoro che si aggiungono ai 20 della Pat.

Sul piano delle esportazioni si registrano ottimi risultati e si sta lavorando sull’internalizzazione. In bilancio, inoltre si trovano risorse per i poli di sviluppo ai quali si aggiunge il ruolo di Hit.

Per far fronte alla crisi energetica, ha detto Spinelli, si è puntato sul credito creando una disponibilità finanziaria di 300 milioni. A questo si aggiungono i 25 milioni Pat affidati a Confidi per permettere i finanziamenti alla piccola impresa. Inoltre, si sono valutati interventi per la riqualificazione degli impianti a biomassa e a Rovereto il prossimo anno verrà avviato un impianto all’idrogeno.

Entro primavera, ha continuato Spinelli nella sua lunga relazione, si dovrà varare la nuova legge unica sull’economia che ha un valore strategico e dovrà essere il cardine delle riforme. Per il settore turistico, sempre più importante, si sta formalizzando il fondo alberghi in vista delle Olimpiadi e al marketing integrato dei prodotti trentini.

Nella collegata, ha detto infine l’assessore, si è inserita una norma che permetterà il via ai macro lotti nel settore cave e si è giunti alla conclusione del percorso che porterà al nuovo regolamento che assegna un ruolo centrale alle Asuc, con l’associazione provinciale degli usi civici come stazione appaltante. Sulle strutture, nel 2023 si avvierà il recupero con fondi provinciali l’area Ex Alumetal, sulla quale, ha aggiunto Spinelli, non è stato perso alcun treno perché per questa opera non c’erano fondi Pnrr.

Per ciò che riguarda la pubblica amministrazione, verrà varata la legge di riforma che traccerà un percorso organico per raggiungere obiettivi ambiziosi. Infine, sull’addizionale Irpef ha detto che il 2023 vedrà l’aumento dell’esenzione dai 15 ai 25 mila euro a favore dei contribuenti trentini e si sono rinviate all’assestamento del maggio o luglio 2023 le risorse per continuare con l’esenzione nel 2024.

Marini, ha posto una serie di domande dalla banda larga al cloud digitale, e se la Pat si sia dotata di strumenti per valutare l’impatto delle manovre di bilancio. Sul porfido ha detto che spostando le competenze dai comuni alleAsuc non risolvono i problemi delle infiltrazioni mafiose.

Rossi, invece, ha chiesto delucidazioni sulla conferma delle cifre per la ricerca che non sembra risultare dalle tabelle di bilancio.

Tonini, soddisfatto dal ragionamento ampio, “filosofico” in senso positivo, di Spinelli, ha detto di condividere l’enfasi sugli investimenti per favorire la crescita, però manca l’aspetto, sul lato dell’offerta, della spinta al rinnovamento del sistema economico, cioè le riforme a partire da quella del sistema pubblico. L’esponente dem ha ribadito che il disegno sulla riforma della pubblica amministrazione è impresentabile e si spera in un salto di qualità sul ddl sull’economia. Sulla ricerca Tonini ha espresso preoccupazioni sul fatto che l’indebolimento dei finanziamenti possa ridurre il ruolo di ricerca di base di Fbk. Altro capitolo, la carenza di rapporti economici con Alto Adige che si manifesta su Mediocredito, Interbrennero e l’energia.

Anche Zanella ha anche lui posto dubbi sulla capacità delle Asuc di sopportare il peso della gestione del settore porfido e ha sottolineato le crescenti divergenze sociali. Di fronte alla quali nel bilancio non c’è nulla. Infine, ha chiesto se ci sia la volontà di modificare i criteri di accesso agli aiuti sociali e di rintrodurre l’integrazione del reddito per la cassa integrazione.

L’assessore Spinelli ha risposto manca un cruscotto per le valutazione delle politiche. Una mancanza tipicamente italiana che potrà essere affrontata con la digitalizzazione dell’amministrazione. A proposito di digitalizzazione ha ammesso che ci sono zone scoperte anche a causa della morfologia del Trentino. Mentre, per i collegamenti telefonici, molte gallerie sono state coperte dal segnale, mentre per i rifugi si deve lavorare sui ponti radio. Sulle Asuc l’assessore ha risposto che sul comparto della pietra trentina si è perso troppo tempo e c’è bisogno di partire dai proprietari che sono o gli usi civici o i comuni che avranno benefici e quindi dovranno sopportare anche gli oneri. Inoltre, ha ricordato che l’associazione provinciale Asuc è stata proposta dalle Asuc stesse come stazione appaltante. Si è di fronte quindi a un passaggio di svolta. Poi i controlli sulla legalità, ha aggiunto l’assessore, non spettano alla Pat ma a magistratura e forze dell’ordine. Rispondendo a Rossi ha detto che, con le anticipazioni dell’assestamento, il trend di risorse per Fbk e Fem rimane sostanzialmente invariato. Una spiegazione che non ha convinto l’esponente del Misto.


Failoni: dal turismo segnali positivi


Ultimo confronto della mattinata quello dell’assessore Failoni che si è soffermato alla proroga per l’Apt della Val di Non e l’estensione, per anticipare la norma statale, del codice Cipat, ora riservato agli alloggi turistici, a tutte le strutture ricettive. Sul versante sportivo vengono estesi i finanziamento previsti per il Coni al Comitato italiano paralimpico.

Rossi, oltre alle voci specifiche, ha chiesto se nel bilancio ci sono i 60 milioni per la struttura prevista a Pinè. E la risposta è stata che, dopo i 50 milioni stanziati in assestamento, manca ancora una quota di 9,5 milioni per le strutture sulle quali però non è stata ancora detta la parola definitiva.

Il dirigente generale del dipartimento turismo, Sergio Bettotti, ha ricordato che per il settore a grandi linee che ci sono 30 milioni per Tm, per la promozione locale 24 milioni di euro e poi ci sono i sostegni alle iniziative turistiche per 2 milioni; infine ci sono i finanziamenti allo sport per 5 milioni di euro.

Failoni ha sottolineato, in termini generali, che i numeri hanno confermato la validità delle politiche per il turismo. La legge di riforma, ha aggiunto, è stata realizzata in molti territori ed è stato riconosciuto il ruolo delle Pro Loco. Importante, per l’assessore è dare anche qualche segnale positivo e non “tifare” per il peggio.

Marini ha chiesto se sono previste risorse per il piano interregionale per il lago d’Idro; ha sottolineato l’importanza del turismo dei nostri emigrati e ha posto una domanda sull’abrogazione dei fondi dei comuni di confine. Infine, ha puntato l’attenzione sugli alberghi dismessi e in difficoltà che rischiano di finire nelle mani della malavita.

Su quest’ultima domanda Failoni ha detto che ci sono stati confronti con la Procura e alcune categorie hanno avviato uffici per segnalare anomalie. Per il turismo di ritorno si rimetteranno in piedi iniziative interrotte per il Covid, mentre per il lago d’Idro si cercherà di replicare il modello di collaborazione avviato con il Garda. Sui fondi di confine, l’assessore ha detto che al momento non c’è nulla di concreto anche se ci sono aspetti da rivedere anche perché ci sono casi in cui cifre importanti non sono mai state spese.