In Prima commissione ascoltati Segnana, Gottardi, Spinelli e Failoni
Bilancio, al via il confronto con gli assessori
In Prima commissione,
presieduta da Vanessa Masè (La Civica), mattinata dedicata al
confronto con gli assessori Segnana, Gottardi, Spinelli e Failoni
sulla manovra finanziaria.
Segnana: evitare lo
spopolamento dei piccoli comuni
La prima ad essere ascoltata è
stata l’assessora alla salute, Stefania Segnana. Nella finanziaria,
ha ricordato, sono state poste novità che riguardano gli psicologi
che avranno una maggiore rappresentanza nella commissione di
valutazione; viene data la possibilità agli infermieri di svolgere
attività aggiuntive per coprire i vuoti nelle Rsa e viene introdotto
il limite di un anno per gli incarichi ai medici. Sull’offerta
turistica, inoltre, nella legge collegata al bilancio viene inoltre
normato il marchio di garanzia per l’accessibilità per i disabili.
Importanti per l’assessora sono gli interventi previsti (due
milioni di euro) per permettere alle Rsa di portare a termine i
lavori sospesi a causa dei rincari. Infine, Segnana, ha ricordato gli
aiuti per i canoni di affitto per chi sceglie di andare a vivere in
zone disagiate. Un provvedimento da 500 mila euro sperimentale che ha
l’obiettivo di contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni.
Paolo Zanella (Futura)
ha detto che gli interventi in campo socio – sanitario in questo
bilancio sono minimi, e non c’è nulla per affrontare il problema
casa che è sempre più urgente e che certo non si risolve con un
contributo di tre anni per chi va a vivere nei territori periferici.
Sul versante sanitario non si capisce la strategia dell’assessorato
anche a fronte del fenomeno dei medici “gettonisti” che rischiano
di portare al collasso i bilanci della sanità pubblica. Una “bomba”
che non si è mai vista, ma per la quale la Giunta non sembra avere
un’idea. La medicina generale, inoltre, si lascia in mano a
professionisti inesperti, come gli specializzandi del terzo anno.
Ugo Rossi (Misto) ha
chiesto quali siamo le linee di priorità di politica sanitaria
dell’assessorato per il 2023, soprattutto quando si parla di una
dotazione di un miliardo e 600 milioni su un bilancio di quattro
miliardi e 700. E’ evidente che l’utilizzo di una risorsa così
imponente finisce per influenzare l’intero bilancio e quindi avere
una linea di priorità è fondamentale.
Pietro De Godenz (UpT)
ha sottolineato che, per quanto riguarda il marchio dii garanzia per
la disabilità, andrebbe fatto esplicito riferimento al marchio
Open. Marchio, ha detto nella sua audizione l’assessore Failoni,
che, pur non citato nella legge, sarà al centro di questa
iniziativa.
L’assessora sulla casa ha
detto che è stato previsto uno stanziamento per gli aiuti agli
affitti di 6 milioni 910 mila euro esteso anche al 2025, mentre per
gli alloggi di riserva Itea sono stati stanziati 7,5 milioni, per
sistemarli. Sui medici specialisti, ha continuato, va recepita la
norma nazionale, che limita a un anno gli incarichi ma va ricordato
che grazie allo strumento del “gettone” si sono potuti tenere
aperti reparti e Ps. Il tema dei licenziamenti di medici che
rientrano nella sanità pubblica da “gettonisti” è reale ed è
sul tavolo anche a livello nazionale. La norma sugli specializzandi
di medicina generale al secondo e terzo anno che possono seguire fino
a 500 pazienti ha anche lo scopo di permettere ai giovani medici una
formazione pratica. Anche perché altrimenti, una volta usciti dalla
specializzazione, si trovano a dover gestire 1500 pazienti
improvvisamente. A Rossi, Segnana ha risposto affermando che sul
sociale si sta affrontando le revisione delle rette e delle tariffe.
Mentre sulla sanità le priorità sono quelle di portare a compimento
la riorganizzazione dell’Azienda sanitaria e rimane aperto il
capitolo del rinnovo dei contratti sul quale c’è la volontà della
Giunta di andare avanti con le trattative.
Ugo Rossi ha
ricordato che anche nel bilancio della sanità del 2022 si registra
un avanzo di amministrazione di 100 milioni. Soldi che invece si
dovrebbero indirizzare ad esempio sulla casa o a un intervento sulla
povertà. Comunque, ha concluso il consigliere, non ci si può
permettere di avere risorse bloccate di queste dimensioni.
Per Zanella gli aiuti
agli affitti vanno adeguati all’inflazione. Marini (5
Stelle) ha chiesto se ci sarà la possibilità di accedere alla
conferenza sull’edilizia pubblica e ha ricordato che non è stato
ancora approvato il bilancio sociale di Itea 2022 che andrebbe
anticipato ai partecipanti alla conferenza.
Per Giorgio Tonini (Pd)
è necessaria una revisione del welfare che non si può fare
se si ha una visione a soli sei mesi. Così, ha continuato, si
finisce per fare interventi simbolici o strani come quello dei
contributi per trovare una casa nelle realtà periferiche. I problemi
della casa, ha detto ancora, ci sono nelle città o nelle zone
turistiche come Riva del Garda o in val di Fassa e non a Sagron Mis.
Non avere una prospettiva, ha aggiunto, ti porta a fare scelte
irrazionali anche per quanti riguarda l’ottimale allocazione delle
risorse.
L’assessora Segnana
ha chiuso affermando che la conferenza sull’edilizia è stata
convocata a norma di legge e a Tonini ha risposto che girando per il
Trentino ci si rende conto della necessità di lavorare per far
restare sul territorio in particolar modo le giovani famiglie. Questo
non significa non avere una visione, ha aggiunto, ma avere una
visione diversa. Il problema della casa nelle zone ad altra densità
turistica c’è da sempre, ma non si può dimenticare lo
spopolamento di alcune zone. Rispondendo a Zanella ha detto che si
sta ragionando sul rinnovo del contratto delle cooperative sociali.
Il dottor Ruscitti, riguardo
agli avanzo di bilancio, ha detto che nella sanità ci sono molte
incognite che spingono l’assessorato a mettere nero su bianco
bilanci cauti nel taglio delle risorse.
Gottardi: un fondo per
sostenere i bilanci dei comuni
Secondo confronto quello con
l’assessore Gottardi, il quale ha ricordato la trattativa in corso
con il Cal sul protocollo di finanza locale che si potrebbe chiudere
domani o comunque in tempo utile per l’audizione del Consiglio
delle autonomie sulla manovra finanziaria. Le criticità maggiori, ha
ricordato, vengono dai bilanci messi in difficoltà dalla crescita
dei costi che pesano molto sulla spesa corrente dei comuni. Per
questo, ha aggiunto l’assessore, verrà istituito un fondo di
emergenza straordinario per mettere in sicurezza i bilanci dei
comuni. Un fondo legato alla spesa corrente dei comuni e che dovrebbe
arrivare ai 40 milioni. Nonostante le difficoltà la scelta è quella
di non aumentare il peso fiscale dei comuni, anche se si sta avviando
una ricognizione sui costi e i modi di finanziamento dei servizi come
gli asili nido. In assestamento verranno messi in circolo 40 milioni
di avanzo delle Comunità che si sono stratificati nel tempo e sono
ancora sui loro conti consuntivi. Soldi che sono della Pat, ma che
rimarranno sul territorio e verranno impiegati nell’efficientamento
energetico del patrimonio pubblico.
Rossi ha affermato che
in un’emergenza di questo tipo avere un lampione acceso e uno
spento nei comuni trentini non è un dramma. Ad esempio in Germania
hanno parametrato gli aiuti sulla capacità delle famiglie di
risparmiare energia. Sui 40 milioni di avanzi delle comunità, ha
aggiunto, che questi vengono dalle politiche sociali e ciò deriva
dal fatto che da tempo non si attivano nuovi servizi sociali. Una
“perversione”, ha aggiunto Rossi, nata con l’introduzione della
logica del budget, e che va superata. Gottardi ha detto che la
possibilità di razionalizzare il consumo di energia nei comuni c’è
ed è quindi giusto indirizzare risorse sul risparmio energetico.
Sugli avanzi, l’assessore ha affermato bilanci dei comuni e delle
comunità sono sempre prudenti e ciò genera avanzi mediamente
attorno al 5%,
Ivano Job (Misto) ha
ricordato che si registrano anomalie nei costi dei consumi energetici
anche a causa di contratti tutt’altro che vantaggiosi. Fatti che
evidenziano la necessità di avere contratti standard per tutte
amministrazioni comunali trentine. In generale, vanno ripensati gli
investimenti puntando sulle infrastrutture fondamentali come gli
acquedotti e la difesa dei territori. Infine, ha chiesto
all’assessore se si stia puntato per il trasporto pubblico
sull’idrogeno o sull’ibrido elettrico.
Marini ha posto domande
sui Vigili del fuoco e il loro inserimento nel terzo settore, la
previsione della partecipazione negli statuti delle Comunità,
l’addizionale Irpef e l’Imis dei comuni e le politiche di
efficientamento energetico. Mentre Zanella ha chiesto se i 40
milioni del fondo d’emergenza copriranno tutti i problemi di
bilancio dei comuni.
Gottardi ha risposto
che servirebbero dai 4 ai 500 milioni per rimettere a nuovo gli
acquedotti, a fronte ai 5 – 6 milioni all’anno che si spendono
normalmente. Una situazione seria se si pensa che definito buono un
acquedotto che perde il 40%. Sul trasporto pubblico, l’attenzione
all’idrogeno c’è ma richiede investimenti che oggi non sono
disponibili. Quindi, si va più nella direzione dell’ibrido. Gli
statuti delle comunità, ha detto rispondendo a Marini, si stanno
rivedendo e sui tributi si sta sempre seguendo l’obiettivo del
coordinamento delle aliquote, evitando la logica del comune buono e
quello cattivo.
Spinelli: nonostante le
emergenze avanti con le riforme
L’assessore Achille Spinelli
ha affermato che gli obiettivi delle politiche industriali, del
lavoro e della ricerca si confrontano con una situazione meno
drammatica del previsto con un 3,7 di crescita nel 2022. Un risultato
dovuto anche grazie alle politiche di sostegno Pat che hanno
raggiunto 20 mila aziende e che dimostra le capacità di resilienza
del nostro sistema economico. Un quadro che ci permette di guardare
al prossimo anno con un certo ottimismo, nonostante le previsioni di
un rallentamento della crescita. E’ vero che Le aziende energivore
hanno chiesto ore di Cig, ma per ora si tratta solo di richieste.
Nell’ottica del ‘23, ha continuato, si è abbandonata quella del
fondo perduto anche perché le dimensioni delle difficoltà hanno
bisogno di interventi a livello nazionale e europeo. Spinelli ha
aggiunto che nella manovra si punta a rafforzare le strutture
aziendali. Sul piano della ricerca l’assessore ha ricordato che
anche per il 2023 i fondi sono confermati. Il processo di riforma, ha
aggiunto l’assessore, nonostante le situazioni di emergenza, è
andato avanti e si sta lavorando alla legge unica sull’economia che
rivede tutta la struttura dei contributi. Il Pnrr, inoltre, ha
fornito ulteriori occasioni di crescita, anche dal punto di vista
strutturale e della produttività del sistema pubblico e porta circa
70 milioni alla ricerca. Ci sono poi gli 8 milioni del programma Gol
per le politiche del lavoro che si aggiungono ai 20 della Pat.
Sul piano delle esportazioni
si registrano ottimi risultati e si sta lavorando
sull’internalizzazione. In bilancio, inoltre si trovano risorse per
i poli di sviluppo ai quali si aggiunge il ruolo di Hit.
Per far fronte alla crisi
energetica, ha detto Spinelli, si è puntato sul credito creando una
disponibilità finanziaria di 300 milioni. A questo si aggiungono i
25 milioni Pat affidati a Confidi per permettere i finanziamenti alla
piccola impresa. Inoltre, si sono valutati interventi per la
riqualificazione degli impianti a biomassa e a Rovereto il prossimo
anno verrà avviato un impianto all’idrogeno.
Entro primavera, ha continuato
Spinelli nella sua lunga relazione, si dovrà varare la nuova legge
unica sull’economia che ha un valore strategico e dovrà essere il
cardine delle riforme. Per il settore turistico, sempre più
importante, si sta formalizzando il fondo alberghi in vista delle
Olimpiadi e al marketing integrato dei prodotti trentini.
Nella collegata, ha detto
infine l’assessore, si è inserita una norma che permetterà il via
ai macro lotti nel settore cave e si è giunti alla conclusione del
percorso che porterà al nuovo regolamento che assegna un ruolo
centrale alle Asuc, con l’associazione provinciale degli usi civici
come stazione appaltante. Sulle strutture, nel 2023 si avvierà il
recupero con fondi provinciali l’area Ex Alumetal, sulla quale, ha
aggiunto Spinelli, non è stato perso alcun treno perché per questa
opera non c’erano fondi Pnrr.
Per ciò che riguarda la
pubblica amministrazione, verrà varata la legge di riforma che
traccerà un percorso organico per raggiungere obiettivi ambiziosi.
Infine, sull’addizionale Irpef ha detto che il 2023 vedrà
l’aumento dell’esenzione dai 15 ai 25 mila euro a favore dei
contribuenti trentini e si sono rinviate all’assestamento del
maggio o luglio 2023 le risorse per continuare con l’esenzione nel
2024.
Marini, ha posto una
serie di domande dalla banda larga al cloud digitale, e se la Pat si
sia dotata di strumenti per valutare l’impatto delle manovre di
bilancio. Sul porfido ha detto che spostando le competenze dai comuni
alleAsuc non risolvono i problemi delle infiltrazioni mafiose.
Rossi, invece, ha
chiesto delucidazioni sulla conferma delle cifre per la ricerca che
non sembra risultare dalle tabelle di bilancio.
Tonini, soddisfatto dal
ragionamento ampio, “filosofico” in senso positivo, di Spinelli,
ha detto di condividere l’enfasi sugli investimenti per favorire la
crescita, però manca l’aspetto, sul lato dell’offerta, della
spinta al rinnovamento del sistema economico, cioè le riforme a
partire da quella del sistema pubblico. L’esponente dem ha ribadito
che il disegno sulla riforma della pubblica amministrazione è
impresentabile e si spera in un salto di qualità sul ddl
sull’economia. Sulla ricerca Tonini ha espresso preoccupazioni sul
fatto che l’indebolimento dei finanziamenti possa ridurre il ruolo
di ricerca di base di Fbk. Altro capitolo, la carenza di rapporti
economici con Alto Adige che si manifesta su Mediocredito,
Interbrennero e l’energia.
Anche Zanella ha anche
lui posto dubbi sulla capacità delle Asuc di sopportare il peso
della gestione del settore porfido e ha sottolineato le crescenti
divergenze sociali. Di fronte alla quali nel bilancio non c’è
nulla. Infine, ha chiesto se ci sia la volontà di modificare i
criteri di accesso agli aiuti sociali e di rintrodurre l’integrazione
del reddito per la cassa integrazione.
L’assessore Spinelli ha
risposto manca un cruscotto per le valutazione delle politiche. Una
mancanza tipicamente italiana che potrà essere affrontata con la
digitalizzazione dell’amministrazione. A proposito di
digitalizzazione ha ammesso che ci sono zone scoperte anche a causa
della morfologia del Trentino. Mentre, per i collegamenti telefonici,
molte gallerie sono state coperte dal segnale, mentre per i rifugi si
deve lavorare sui ponti radio. Sulle Asuc l’assessore ha risposto
che sul comparto della pietra trentina si è perso troppo tempo e c’è
bisogno di partire dai proprietari che sono o gli usi civici o i
comuni che avranno benefici e quindi dovranno sopportare anche gli
oneri. Inoltre, ha ricordato che l’associazione provinciale Asuc è
stata proposta dalle Asuc stesse come stazione appaltante. Si è di
fronte quindi a un passaggio di svolta. Poi i controlli sulla
legalità, ha aggiunto l’assessore, non spettano alla Pat ma a
magistratura e forze dell’ordine. Rispondendo a Rossi ha detto che,
con le anticipazioni dell’assestamento, il trend di risorse per Fbk
e Fem rimane sostanzialmente invariato. Una spiegazione che non ha
convinto l’esponente del Misto.
Failoni: dal turismo
segnali positivi
Ultimo confronto della
mattinata quello dell’assessore Failoni che si è soffermato alla
proroga per l’Apt della Val di Non e l’estensione, per anticipare
la norma statale, del codice Cipat, ora riservato agli alloggi
turistici, a tutte le strutture ricettive. Sul versante sportivo
vengono estesi i finanziamento previsti per il Coni al Comitato
italiano paralimpico.
Rossi, oltre alle voci
specifiche, ha chiesto se nel bilancio ci sono i 60 milioni per la
struttura prevista a Pinè. E la risposta è stata che, dopo i 50
milioni stanziati in assestamento, manca ancora una quota di 9,5
milioni per le strutture sulle quali però non è stata ancora detta
la parola definitiva.
Il dirigente generale del
dipartimento turismo, Sergio Bettotti, ha ricordato che per il
settore a grandi linee che ci sono 30 milioni per Tm, per la
promozione locale 24 milioni di euro e poi ci sono i sostegni alle
iniziative turistiche per 2 milioni; infine ci sono i finanziamenti
allo sport per 5 milioni di euro.
Failoni ha
sottolineato, in termini generali, che i numeri hanno confermato la
validità delle politiche per il turismo. La legge di riforma, ha
aggiunto, è stata realizzata in molti territori ed è stato
riconosciuto il ruolo delle Pro Loco. Importante, per l’assessore è
dare anche qualche segnale positivo e non “tifare” per il peggio.
Marini ha chiesto se
sono previste risorse per il piano interregionale per il lago d’Idro;
ha sottolineato l’importanza del turismo dei nostri emigrati e ha
posto una domanda sull’abrogazione dei fondi dei comuni di confine.
Infine, ha puntato l’attenzione sugli alberghi dismessi e in
difficoltà che rischiano di finire nelle mani della malavita.
Su
quest’ultima domanda Failoni ha detto che ci sono stati confronti
con la Procura e alcune categorie hanno avviato uffici per segnalare
anomalie. Per il turismo di ritorno si rimetteranno in piedi
iniziative interrotte per il Covid, mentre per il lago d’Idro si
cercherà di replicare il modello di collaborazione avviato con il
Garda. Sui fondi di confine, l’assessore ha detto che al momento
non c’è nulla di concreto anche se ci sono aspetti da rivedere
anche perché ci sono casi in cui cifre importanti non sono mai state
spese.