Stamane in Consiglio provinciale
Sì dell'aula al disegno di legge dl Luca Zeni (Pd) sul riconoscimento dei musei etnografici
Testo allegato. Nella foto, una sala del museo etnografico di San Michele all'Adige
Nella mattinata il
Consiglio ha approvato all’unanimità il ddl Zeni (Pd) che ha come
obiettivo il riconoscimento dei musei etnografici e si è conclusa la
discussione generale e gli ordini del giorno del ddl dell’assessore
Bisesti che cambia la prospettiva della valutazione per il sostegno
della cultura dagli enti ai progetti e introduce il Consiglio museale
trentino. Ritirato dal proponente invece il ddl Ossanna (Patt) sulle
foresterie per i lavoratori stagionali.
Ddl
sulle foresterie per i lavoratori stagionali. Se ne riparla in
finanziaria
In
apertura di seduta si è è brevemente discusso (perché è stato
ritirato dal proponente) il ddl di Lorenzo Ossanna (Patt) che
riguardano le foresterie per i lavoratori stagionali impiegati nelle
aziende agricole. Una necessità per dare un alloggio dignitoso agli
stagionali all’interno delle aziende agricole, ma, e di ciò si
occupa il ddl, prima deve essere superato l’intoppo burocratico –
urbanistico che oggi rende impossibile la destinazione di spazi per
le foresterie. La proposta è quella di concedere una proroga per i
periodi di raccolta, ma senza la possibilità di espandere i volumi
degli stabili. Altro aspetto trattato dalla proposta di legge
riguarda sempre le aziende agricole e le destinazione d’uso degli
edifici rurali una volta cessata l’attività. L’obiettivo è di
estendere le norme introdotte con la legge urbanistica del 2015 e che
consentono i cambi di destinazione, anche agli anni precedenti. Un
passaggio tecnicamente complesso che ha richiesto una sospensione dei
lavori di circa un’ora per un confronto tra il proponente e
l’assessore Tonina. Alex Marini (5 Stelle), prima dello stop, ha
chiesto all’assessore di prevedere anche nella legislazione
trentina la possibilità di sanare le verande, norma che è stata
introdotta dal Governo e che può rappresentare un’occasione per
promuovere interventi utili al risparmio energetico. Al rientro in
aula, Ossanna ha annunciato il ritiro del ddl per avere più tempo
per analizzare gli aspetti tecnici. Il contenuto del disegno di legge
verrà presentato come emendamento nel bilancio.
Sì
al ddl Zeni sul riconoscimento dei Musei etnografici
Si
è poi passati al ddl n.
56/XVI
di
Luca Zeni
(Pd) nato come proposta
per aiutare il settore culturale nella pandemia è stato modificato a
favore del riconoscimento dei
musei etnografici. Realtà,
ha detto Zeni, che
hanno alle spalle una
storia di volontariato, ma che oggi hanno raggiunto ottimi livelli
formativi e sono
determinanti per il
mantenimento dell’identità e della storia popolare. Piccoli musei,
ha aggiunto Zeni, caratterizzati
da molte peculiarità e
il
ddl nasce dalla necessità di dare continuità a questi musei e di
costruire una rete per potenziare ricerca e didattica. Il settore, ha
ricordato il consigliere Pd, ha subito il trauma del direttore del
Museo del S.Michele, del direttore Kezich ed
ha quindi bisogno di un
rilancio. Nel ddl si stabilisce che la Pat riconosce i musei
etnografici prodotti da enti locali, associazioni e privati che
mirano a conservare antichi saperi, le
varie forme delle
culture popolari integrandoli nella rete dei musei. Un altro
obiettivo della proposta
Zeni riguarda
il sostegno e la promozione di queste realtà culturali.
L’assessore
Mirko Bisesti
ha anche
lui ricordato che il ddl è nato in un periodo funesto per la
cultura, quello del Covid. Settore
che ha visto gli
interventi di sostegno della Pat che
hanno permesso di superare difficoltà che apparivano insormontabili.
Il ddl si è mosso verso un settore di importanza fondamentale, ha
aggiunto, perché
riguarda, con i musei
etnografici, le radici e l’identità della nostra
terra. Senza questi
musei, ha detto ancora,
il Trentino sarebbe più povero anche dal punto di vista dei valori.
Alex
Marini (5 Stelle),
in discussione generale, ha affermato che quello
di Zeni è
una pregevole iniziativa legislativa e ha lanciato un appello perché
vengano inseriti tra le materie di cui si occuperanno i musei
etnografici anche gli Usi civici e le loro documentazioni storiche,
vere radici dell’autonomia e basi per la democrazia. L’appello
è diventato un emendamento, sottoscritto dai capigruppo, che è
stato approvato.
Lucia
Coppola (Europa
Verde) ha dichiarato
il suo convinto sostegno al ddl perché, ha
affermato, queste
raccolte di storie e tradizioni dei territori sono veri scrigni di
quella che viene chiamata storia minima, ma che riguarda il rapporto
tra l’uomo e l’ambiente nel tempo. Scavi nella storia delle
comunità che permettono di raccontare le vite di quelli che ci hanno
preceduto e le conseguenze sulla nostra esistenza di questo passato.
Anche la consigliera
verde ha sottolineato l’importanza degli usi civici nella storia
del popolo trentino.
Paola
Demagri (Misto) ha
ringraziato Zeni per un ddl che pone attenzione ai musei etnografici
in chiave moderna allargando il loro campo d’azione verso il futuro
delle tecnologie informatiche.
Gli
ordini del giorno.
Per
ciò che riguarda gli odg, approvato all’unanimità quello di
Vanessa Masè
(La Civica) che impegna la Giunta a predisporre i provvedimenti
necessari per sostenere le attività dei musei etnografici già a
partire dal 2023; e a considerare le spese sostenute dal Museo
storico italiano della guerra di Rovereto, per il coordinamento e la
promozione dei musei della prima guerra mondiale.
Il
secondo odg proposto da Alex Marini, anche questo
votato all’unanimità, impegna la Giunta a rendere disponibile un
elenco aggiornato delle diverse realtà museali del Trentino con
l’indicazione della proprietà, della sede, delle forme di gestione
e di finanziamento, della programmazione delle attività.
Iniziato l'esame del disegno di legge sulle attività culturali dell'assessore Bisesti
L’assessore
Bisesti, visto che la discussione dei due ddl è stata unificata, ha
presentato il suo il
138/XVI
. Una proposta che va
nella direzione del rafforzamento di un settore, quello culturale,
che ha superato lo shock della pandemia. Uno
dei cardini è il passaggio nelle valutazioni della Pat
dalle qualifiche degli
enti a quella
dei progetti culturali. Un modello, ha
sottolineato Bisesti,
che sposta la valutazione dalla quantità alla qualità e
che è stato condiviso dal
mondo culturale. Altro aspetto importante, l’assetto del settore
museale, ossatura portante del sistema culturale, ha
ricordato l’assessore,
e che
mostra anche che con la cultura “si mangia”. I
musei infatti sono
tasselli importanti dell’offerta e la promozione del nostro
territorio. Per questo, ha
ricordato Bisesti, nel
ddl si prevede il Cmt, il Consiglio museale trentino, che rafforza il
coordinamento e la
possibilità di promuovere il nostro sistema culturale in
modo coordinato, facendo squadra.
Bisesti, infine,
ha sottolineato l’importanza dell’art bonus, le detrazioni
fiscali per chi investe nella cultura.
Gli ordini del giorno
Sì unanime a quello di
Ossanna che impegna la Giunta a riportare all’interno dei musei i
lavoratori, i mediatori museali, che si occupano di didattica e
divulgazione. L’assessore, dichiarando il parere favorevole, ha
ricordato che sono stati internalizzati molti lavoratori, come nel
caso del Muse. L’impegno della Giunta rimane quella di andare
avanti su questa strada per far sì che non si ripetano le situazioni
del passato.
Ok
anche all’odg Marini che impegna la Giunta a sperimentare
ingressi gratuiti al Mart
per i residenti e coloro che vivono in Trentino
per le mostre permanenti.
Via
libera anche all’odg, sempre di Marini, che impegna la Giunta a
favorire la
produzione di iniziative culturali sul tema dei cambiamenti climatici
e della tutela dell'ambiente e del paesaggio.
La
discussione dell’articolato riprenderà alle 15.