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10/11/2022 - In aula o in commissione

Sì dell'aula al disegno di legge dl Luca Zeni (Pd) sul riconoscimento dei musei etnografici

Stamane in Consiglio provinciale

Sì dell'aula al disegno di legge dl Luca Zeni (Pd) sul riconoscimento dei musei etnografici

Testo allegato. Nella foto, una sala del museo etnografico di San Michele all'Adige

Sì dell'aula al disegno di legge dl Luca Zeni (Pd) sul riconoscimento dei musei etnografici
Nella mattinata il Consiglio ha approvato all’unanimità il ddl Zeni (Pd) che ha come obiettivo il riconoscimento dei musei etnografici e si è conclusa la discussione generale e gli ordini del giorno del ddl dell’assessore Bisesti che cambia la prospettiva della valutazione per il sostegno della cultura dagli enti ai progetti e introduce il Consiglio museale trentino. Ritirato dal proponente invece il ddl Ossanna (Patt) sulle foresterie per i lavoratori stagionali.


Ddl sulle foresterie per i lavoratori stagionali. Se ne riparla in finanziaria


In apertura di seduta si è è brevemente discusso (perché è stato ritirato dal proponente) il ddl di Lorenzo Ossanna (Patt) che riguardano le foresterie per i lavoratori stagionali impiegati nelle aziende agricole. Una necessità per dare un alloggio dignitoso agli stagionali all’interno delle aziende agricole, ma, e di ciò si occupa il ddl, prima deve essere superato l’intoppo burocratico – urbanistico che oggi rende impossibile la destinazione di spazi per le foresterie. La proposta è quella di concedere una proroga per i periodi di raccolta, ma senza la possibilità di espandere i volumi degli stabili. Altro aspetto trattato dalla proposta di legge riguarda sempre le aziende agricole e le destinazione d’uso degli edifici rurali una volta cessata l’attività. L’obiettivo è di estendere le norme introdotte con la legge urbanistica del 2015 e che consentono i cambi di destinazione, anche agli anni precedenti. Un passaggio tecnicamente complesso che ha richiesto una sospensione dei lavori di circa un’ora per un confronto tra il proponente e l’assessore Tonina. Alex Marini (5 Stelle), prima dello stop, ha chiesto all’assessore di prevedere anche nella legislazione trentina la possibilità di sanare le verande, norma che è stata introdotta dal Governo e che può rappresentare un’occasione per promuovere interventi utili al risparmio energetico. Al rientro in aula, Ossanna ha annunciato il ritiro del ddl per avere più tempo per analizzare gli aspetti tecnici. Il contenuto del disegno di legge verrà presentato come emendamento nel bilancio.


Sì al ddl Zeni sul riconoscimento dei Musei etnografici


Si è poi passati al ddl n. 56/XVI di Luca Zeni (Pd) nato come proposta per aiutare il settore culturale nella pandemia è stato modificato a favore del riconoscimento dei musei etnografici. Realtà, ha detto Zeni, che hanno alle spalle una storia di volontariato, ma che oggi hanno raggiunto ottimi livelli formativi e sono determinanti per il mantenimento dell’identità e della storia popolare. Piccoli musei, ha aggiunto Zeni, caratterizzati da molte peculiarità e il ddl nasce dalla necessità di dare continuità a questi musei e di costruire una rete per potenziare ricerca e didattica. Il settore, ha ricordato il consigliere Pd, ha subito il trauma del direttore del Museo del S.Michele, del direttore Kezich ed ha quindi bisogno di un rilancio. Nel ddl si stabilisce che la Pat riconosce i musei etnografici prodotti da enti locali, associazioni e privati che mirano a conservare antichi saperi, le varie forme delle culture popolari integrandoli nella rete dei musei. Un altro obiettivo della proposta Zeni riguarda il sostegno e la promozione di queste realtà culturali.

L’assessore Mirko Bisesti ha anche lui ricordato che il ddl è nato in un periodo funesto per la cultura, quello del Covid. Settore che ha visto gli interventi di sostegno della Pat che hanno permesso di superare difficoltà che apparivano insormontabili. Il ddl si è mosso verso un settore di importanza fondamentale, ha aggiunto, perché riguarda, con i musei etnografici, le radici e l’identità della nostra terra. Senza questi musei, ha detto ancora, il Trentino sarebbe più povero anche dal punto di vista dei valori.

Alex Marini (5 Stelle), in discussione generale, ha affermato che quello di Zeni è una pregevole iniziativa legislativa e ha lanciato un appello perché vengano inseriti tra le materie di cui si occuperanno i musei etnografici anche gli Usi civici e le loro documentazioni storiche, vere radici dell’autonomia e basi per la democrazia. L’appello è diventato un emendamento, sottoscritto dai capigruppo, che è stato approvato.

Lucia Coppola (Europa Verde) ha dichiarato il suo convinto sostegno al ddl perché, ha affermato, queste raccolte di storie e tradizioni dei territori sono veri scrigni di quella che viene chiamata storia minima, ma che riguarda il rapporto tra l’uomo e l’ambiente nel tempo. Scavi nella storia delle comunità che permettono di raccontare le vite di quelli che ci hanno preceduto e le conseguenze sulla nostra esistenza di questo passato. Anche la consigliera verde ha sottolineato l’importanza degli usi civici nella storia del popolo trentino.

Paola Demagri (Misto) ha ringraziato Zeni per un ddl che pone attenzione ai musei etnografici in chiave moderna allargando il loro campo d’azione verso il futuro delle tecnologie informatiche.


Gli ordini del giorno.


Per ciò che riguarda gli odg, approvato all’unanimità quello di Vanessa Masè (La Civica) che impegna la Giunta a predisporre i provvedimenti necessari per sostenere le attività dei musei etnografici già a partire dal 2023; e a considerare le spese sostenute dal Museo storico italiano della guerra di Rovereto, per il coordinamento e la promozione dei musei della prima guerra mondiale.


Il secondo odg proposto da Alex Marini, anche questo votato all’unanimità, impegna la Giunta a rendere disponibile un elenco aggiornato delle diverse realtà museali del Trentino con l’indicazione della proprietà, della sede, delle forme di gestione e di finanziamento, della programmazione delle attività.


Iniziato l'esame del disegno di legge sulle attività culturali dell'assessore Bisesti


L’assessore Bisesti, visto che la discussione dei due ddl è stata unificata, ha presentato il suo il 138/XVI​ . Una proposta che va nella direzione del rafforzamento di un settore, quello culturale, che ha superato lo shock della pandemia. Uno dei cardini è il passaggio nelle valutazioni della Pat dalle qualifiche degli enti a quella dei progetti culturali. Un modello, ha sottolineato Bisesti, che sposta la valutazione dalla quantità alla qualità e che è stato condiviso dal mondo culturale. Altro aspetto importante, l’assetto del settore museale, ossatura portante del sistema culturale, ha ricordato l’assessore, e che mostra anche che con la cultura “si mangia”. I musei infatti sono tasselli importanti dell’offerta e la promozione del nostro territorio. Per questo, ha ricordato Bisesti, nel ddl si prevede il Cmt, il Consiglio museale trentino, che rafforza il coordinamento e la possibilità di promuovere il nostro sistema culturale in modo coordinato, facendo squadra. Bisesti, infine, ha sottolineato l’importanza dell’art bonus, le detrazioni fiscali per chi investe nella cultura.


Gli ordini del giorno


Sì unanime a quello di Ossanna che impegna la Giunta a riportare all’interno dei musei i lavoratori, i mediatori museali, che si occupano di didattica e divulgazione. L’assessore, dichiarando il parere favorevole, ha ricordato che sono stati internalizzati molti lavoratori, come nel caso del Muse. L’impegno della Giunta rimane quella di andare avanti su questa strada per far sì che non si ripetano le situazioni del passato.



Ok anche all’odg Marini che impegna la Giunta a sperimentare ingressi gratuiti al Mart per i residenti e coloro che vivono in Trentino per le mostre permanenti.



Via libera anche all’odg, sempre di Marini, che impegna la Giunta a favorire la produzione di iniziative culturali sul tema dei cambiamenti climatici e della tutela dell'ambiente e del paesaggio.



La discussione dell’articolato riprenderà alle 15. ​