Dal Consiglio provinciale con 24 voti a favore e 4 di astensione
Approvata in aula la riforma della legge Cogo sulle attività culturali proposta dall’assessore Bisesti
Nella foto l'assessore alla cultura Mirko Bisesti
Nel
pomeriggio il Consiglio provinciale ha concluso la sessione in aula
con l’approvazione del disegno di legge 138 sulle attività
culturali proposto dalla Giunta con l’assessore Bisesti, che
integra e rinnova gran parte della normativa del 2007 (la cosiddetta
“legge Cogo”). Il provvedimento ha ottenuto 24 voti a favore e 4
di astensione (Zanella di Futura oltre a Manica, Maestri e Zeni del
Pd). I “sì ì” al ddl sono arrivati anche da alcuni esponenti di
minoranza (Marini del Misto-5 Stelle, Degasperi di Onda, Demagri e
Dallapiccola del Patt e Rossi del Misto-Azione). A inizio seduta
l’assemblea legislativa ha approvato un ordine del giorno di Marini
per rendere sostenibile dal punto di vista ambientale le produzioni
audiovisive della Trentino Film Commission, mentre ha respinto un odg
di Zanella per l’internalizzazione i mediatori culturali ed
educativi che operano all’interno del Muse.
Approvato
l’ordine del giorno di Alex Marini (Misto-5 Stelle) perché la
Trentino Film Commission lavori in modo sostenibile e rispettoso
dell’ambiente. Approvato.
L’odg,
in parte riscritto con
l’assessore Bisesti e che
il Consiglio ha approvato all’unanimità, impegna
la Giunta in due direzioni: 1.(modificato)
a proseguire con il sostegno
alle azioni e agli strumenti già in essere per sviluppare produzioni
audiovisive e cinematografiche che affrontino le tematiche del
cambiamento climatico, della tutela dell’ambiente e del paesaggio;
2. ad esporre alla
commissione consiliare competente l’esito degli approfondimenti in
merito all’opportunità di intervenire sui criteri di destinazione
dei fondi della TFC al fine di favorire il finanziamento di
produzioni nell’ambito dei sete campi d’azione della strategia
comunicativa richiamati dal segretario generale dell’Onu:
transizione verso le energie rinnovabili, finanziamento dell’azione
climatica e della tariffazione del carbonio, riduzione delle
emissioni industriali, ricorso a soluzioni basate sulla natura, città
sostenibili e azioni a livello locale e resilienza al cambiamento
climatico.
L’assessore
Bisesti ha sottolineato che la Trentino Film Commission lavora
già dal 2019 con un
disciplinare che va nella direzione del rispetto dell’ambiente e
della sostenibilità, riuscendo anche ad esportare in
altre regioni il modello adottato
nella nostra provincia anche nelle altre regioni.
Respinto
l’Ordine del giorno proposto da Paolo Zanella (Futura) per
l’internalizzazione dei 40 operatori culturali ed educativi del
Muse
Il
Consiglio ha respinto con 17 voti contrari e 9 a favore l’odg
proposto dal consigliere per
dare dignità lavorativa agli operatori della mediazione culturale ed
educativa attivi nel settore della didattica all’interno del Muse,
inquadrati con i contratti delle cooperative sociali anziché con i
contratti di Federcultura e che guadagnano poche centinaia di euro,
impegna la Giunta in due
sensi: 1. a valutare, in collaborazione con i musei e le istituzioni
culturali interessate, la possibilità di un’internalizzazione
della funzione del mediatore museale per favorire l’investimento
sulla professionalità degli operatori culturali e sulla qualità
delle funzioni svolte dagli operatori culturali ed educativi; 2. ad
individuare in collaborazione con le forze sindacali, qualora non
fosse sostenibile l’internalizzazione, una soluzione contrattuale
adeguata per tutelare i diritti e la professionalità di questi
operatori. Zanella ha
giudicato insufficiente la proposta della Giunta di inquadrare questi
operatori con un contratto collettivo non meglio specificato.
L’assessore
Bisesti ha ricordato
di aver ereditato questo stato di cose dalla Giunta della passata
legislatura. Ha respinto quindi l’accusa rivoltagli da Zanella di
non aver rispettato questi operatori del Muse, pur riconoscendo che
dei problemi ci sono. E ha concluso evidenziando che i prossimi bandi
per l’esternalizzazione saranno predisposti per impedire che questa
situazione degli operatori non si verifichi più.
Zanella
ha replicato denunciando la mancata internalizzazione di questi
operatori che sono l’interfaccia tra il museo e i visitatori e che
hanno anche titoli e qualifiche professionali elevate e la non
volontà della Giunta di prendersi un preciso impegno politico con
investimenti in questo settore per alzare la retribuzione di questi
lavoratori dando loro stabilità lavorativa.