Giornale OnLine

Giornale Online
08/11/2022 - In aula o in commissione

Approvato il bilancio consolidato della Provincia e respinte le mozioni di Olivi e Coppola

Il Consiglio provinciale ha avviato nel pomeriggio l'esame del ddl su ambiente e scuola

Approvato il bilancio consolidato della Provincia e respinte le mozioni di Olivi e Coppola

In allegato, l'ordine del giorno con i testi in discussione

Approvato il bilancio consolidato della Provincia e respinte le mozioni di Olivi e Coppola
Concluso con alcuni interventi e l’approvazione (19 sì, 13 no e 1 astenuto) l’esame del bilancio consolidato per l'esercizio finanziario 2021 della Provincia autonoma di Trento, il Consiglio provinciale ha proseguito nel pomeriggio la discussione su diversi documenti rimasti inevasi dalla scorsa seduta. Sono state esaminate e respinte due proposte di mozione, una del consigliere Olivi per affrontare il tema del caro energia e una della consigliera Coppola che indicava modalità che suggeriva interventi per la mitigazione della crisi climatica. L’aula ha quindi proseguito i lavori con la discussione del disegno di legge che la consigliera Coppola ha concordato con l’assessore Bisesti, mirato all’introduzione nelle scuole dei temi ambientali e iniziative volte alla promozione ambientale, anche con la mediazione della figura di un docente referente dedicato.

​​​

Approvato il bilancio consolidato Pat: discussione e dichiarazioni di voto


Dopo un’ampia discussione il documento di bilancio consolidato è stato approvato dall’aula con 19 voti favorevoli, 1 astenuto e 13 voti contrari. Riportiamo di seguito una sintesi degli interventi e delle dichiarazioni di voto.

Il consigliere Ugo Rossi (Patt) ha chiesto all’assessore un chiarimento in merito alla gestione finanziaria che per il 2021 presenta rispetto al 2020 una flessione di 5 milioni di entrate da dividenti. 

Alex Marini (Misto-5 Selle) ha svolto un ragionamento sulle modalità di controllo delle società che rientrano in questo bilancio e, più precisamente, al controllo esercitabile dai consiglieri provinciali, che presenterebbe a suo avviso qualche reale carenza. Ovvero, il controllo è ufficialmente riconosciuto, ma non si può realizzare nella pratica: ogni volta che si presenta una richiesta di ascolto dei componenti dei cda, viene opposto qualche aspetto ostativo. Si dovrebbero organizzare incontri periodici in Commissione, mentre sebbene sia stato chiesto a più riprese, non è stato mai possibile incontrare i vertici di Trentino Sviluppo, oppure di Trentino Digitale. Oppure ancora di Itea. Dubito che sia funzionale adottare il manuale Cencelli nelle nomine dei componenti delle partecipate per garantire un reale controllo delle società. Il sistema della contrapposizione maggioranza e minoranza e della ripartizione delle nomine tra le diverse forze politiche andrebbe superato: questa è una sfida che dovremmo provare ad affrontare.

L’assessore Achille Spinelli ha risposto ai rilievi osservati dai consiglieri negli interventi. Sulla questione Mediocredito sollevata da Degasperi, ha chiarito che si sta valutando di impostare un percorso paritetico regionale che dia all’Ente una prospettiva di radicamento sul territorio trentino. Sul tema della differenza dei dividendi tra il 2021 e 2020, posto da Rossi, ha precisato che gli stessi hanno subito una dinamica particolare, che nel 2020 comprendeva il dividendo straordinario dell’Autobrennero e anche qui ci sono dei tagli tecnici. Altre considerazioni sulle nomine dei componenti di amministrazione o su Itea, esulano dall’argomento in discussione.

In dichiarazione di voto, Filippo Degasperi (Onda) ha fortemente obiettato, considerando che la questione da lui sollevata su Itea è tutto fuorché poco inerente con l’argomento posto all’ordine del giorno. Ha annunciato voto contrario al documento. 

Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha argomentato che il tema da lui posto era di tipo politico e che il suo ragionamento voleva rappresentare un appello a rivedere il modello di governance e le modalità di interazione tra amministratori delle partecipate e consiglieri provinciali. Anche valutando una revisione dell’attuale impianto normativo, affinché momenti come questo non diventino un mero avvallo formale di atti estranei a quest’aula.

Contrario anche il voto annunciato da Giorgio Tonini (PD) che si è detto imbarazzato da come la Giunta escluda la politica dai banchi di quest’aula. Si è chiesto quando la comunità trentina potrà operare una valutazione sul passato e immaginare come muoversi rispetto al proprio futuro. La povertà politica di questa discussione è sconcertante, ha detto: o la Giunta non ha un pensiero su come utilizzare al meglio questa massa di risorse, oppure ce lo nasconde.

Anche Ugo Rossi ha dichiarato la contrarietà al documento. Una contrarietà che deriva dalla contrarietà dei voti ai bilanci di questi anni difficili in cui ogni anno aumenta di 100 milioni di euro l’avanzo di amministrazione, ha detto. L’esame di questo consolidato doveva essere l’occasione per la politica di dare lettura, formulare degli obiettivi, degli indirizzi di miglioramento. Deve esserci un po’ di politica, altrimenti è uno sterile esercizio numerico che farebbe un qualsiasi commercialista.

Paolo Zanella (Futura) è intervenuto a dichiarare il voto contrario ad un documento con riferimento al quale per l’ennesima volta risultano assenti il dibattito e la riflessione politica sul sistema provincia. Non abbiamo sentito nulla su Mediocredito. Non si è parlato di Patrimonio del Trentino. Non si è detto nulla della gestione di Dolomiti Energia, né di Itea spa. Ma l’assenza di dibattito è particolarmente preoccupante su quest’ultima società, che coinvolge un tema squisitamente politico e di cruciale impatto sulla comunità. E questo significa dunque che il diritto alla casa per chi amministra questa Provincia non è più una priorità.


Mozione Olivi per affrontare la crisi seguita al caro energia (respinta)


La discussione è proseguita con l’esame della proposta di mozione del consigliere Alessandro Olivi (PD) (respinta con 17 no, 12 sì, 3 astenuti) contestualizzata nella difficile congiuntura seguita all'aumento del costo dell'energia. Il documento è articolato su tre punti: il primo impegno chiesto alla Giunta è quello di modificare, attraverso un atto amministrativo, il piano di assegnazione annuale della quota di energia gratuita riservata dai concessionari alla Provincia, assegnando più quote ad alcune utenze (in particolare a quelle dei comuni costretti a ricorrere a consumi rilevanti per il pompaggio dell’acqua potabile e a certe utenze sociali) affinché possano riverberarsi un una calmierazione per le famiglie. Secondo aspetto, si chiede di modificare la legge provinciale 20/2012, affinché anche le utenze famigliari e le filiere strategiche per lo sviluppo del territorio possano beneficiare dell’utilizzo della quantità di energia gratuita in disponibilità della Provincia. Infine, il documento impegna la Giunta ad attivare la procedura pattizia per la modifica dell'art. 13 dello Statuto di autonomia, verificando la possibilità che una parte dell’extra profitto venga riservato alle province di Trento e di Bolzano.


Il parere della Giunta, pronunciato dall’assessore Mario Tonina, è stato negativo. Pur condividendo le finalità di destinare le risorse provenienti dagli extra profitti dei concessionari idroelettrici e dalle previsioni del dd 162 a favore delle comunità territoriali e categorie di utenze familiari ed imprese in difficoltà, si ritengono infatti più rapide ed efficaci soluzioni diverse da quelle proposte dal consigliere. La mozione prevede di intraprendere la strada della modifica statutaria che difficilmente conferirebbe al legislatore più ampia manovra in un contesto che vede la politica energetica in capo allo Stato. Proprio domani il Presidente Fugatti sarà a Roma e tra i temi che porrà ci sarà anche questo. La strada che immaginiamo noi è quella del disegno di legge 162, che auspichiamo saprà infilarsi nella delicata materia delle competenze per riproporre il modello di già ventilato in passato di investimenti verso proroghe: questo prfilo, va detto, attiene all’una faccia del problema, quella strutturale, ossia la necessità di effettuare investimenti per rendere il sistema più resiliente e più produttivo (con un indiretto vantaggio per il territorio in relazione all’efficientamento dei concessionari di cui Pat è anche scia. Il vero nodo immediato è però legato alle oscillazioni del prezzo dell’energia e su questo nemmeno il ddl 162 interviene perché la sede diventa quella dei rapporti Stato-Provincia autonoma sul fronte finanziario. Quanto ai meccanismi descritti dal proponente, renderebbero molto complicati gli obiettivi raggiungibili meglio attraverso interventi economici diretti a famiglie e imprese (ad esempio con il bonus 180 euro) piuttosto che erogando energia gratuita sottraendola ad enti già beneficiati e dovendoli compensare in pari misura.

Paolo Zanella (Futura) è intervenuto a sostegno di “una mozione di assoluto buon senso che cerca di difendere l’autonomia e che tratta un tema di tutela di un bene comune importantissimo”. La proroga delle concessioni si potrebbe fare in maniera più blindata attraverso una modifica statutaria, mentre lo spostamento della quota di energia gratuita riservata dai concessionari alla Provincia attraverso una revisione del piano annuale o della legge sarebbe un risparmio per la Provincia in soccorso delle categorie bisognose.

“Una mozione intelligente e di buon senso” l’ha definita Lucia Coppola (Misto_Verdi per l’Europa) che ha dichiarato il voto favorevole al documento: mi risulta difficile da comprendere la mancata condivisione della Giunta.

Ivano Job (Misto_Coraggio Italia) ha definito la mozione “tardiva” perché negli anni scorsi ci sono stati dei momenti in cui intervenire, magari con governi più “amici” dell’autonomia. Più che cambiare lo Statuto sarebbe meglio trasformare in totalmente pubbliche le società gestrici.

Favorevole anche il voto annunciato da Ugo Rossi: se fossimo andati avanti avremmo agito proprio per cambiare assetto al sistema dell’energia cercando di far uscire i privati e facendo diventare totalmente pubblica la gestione dell’energia.

Nella replica Alessandro Olivi è intervenuto con tono acceso definendosi più sorpreso che amareggiato: le motivazioni per dire no sono imbarazzanti, immotivate, infondate, politiche, non approfondite e così non si fanno gli interessi dell’autonomia. La mozione era un invito a farlo voi come Giunta questo percorso, ha concluso.


Mozione Coppola: interventi per la mitigazione della crisi climatica (respinta)


La mozione presentata da Lucia Coppola (Misto-Europa Verde) (respinta con 18 no e 9 sì) affrontava i cambiamenti climatici intervenendo su diversi aspetti con azioni efficaci in grado di contrastare le situazioni clima alteranti. In primo luogo prevedeva di predisporre gli strumenti necessari per sostenere finanziariamente i Comuni, per aggiornare la valutazione dei rischi climatici riducendo l' esposizione della popolazione ai rischi soprattutto nelle situazioni più vulnerabili. Impegnava poi, tra l’altro, a sviluppare le capacità adattive reinvestendo in verde e alberature, con particolare attenzione ai luoghi sensibili puntando di più sulle soluzioni basate sulla natura come giardini pubblici, parchi, pareti verdi, tetti verdi, orti e aree agricole periurbane per ridurre le ondate di calore e migliorare il deflusso superficiale e l'assorbimento dell'acqua, a promuovere il controllo bio climatico degli edifici per l'ombreggiamento e il controllo delle radiazioni climatiche, favorendo e incoraggiando la bio edilizia anche con materiali innovativi ecc.

Per la Giunta, Mario Tonina ha espresso parere negativo alla mozione. Queste cose le stiamo tutte già facendo, ha chiarito l’assessore e per coordinare le iniziative di contrasto ai cambiamenti climatici la Giunta ha approvato il programma di lavoro Trentino Clima 2021-2030, quale atto di indirizzo che delinea la strategia provinciale in materia. Le misure di riduzione degli impatti dei cambiamenti climatici saranno definite all’interno della Strategia provinciale di mitigazione e Adattamento ai cambiamenti climatici e in seguito integrate nei piani e nei programmi di settore. Da questo punto di vista il Trentino ha già avviato un percorso importante e i risultati in parte già si vedono.

Paolo Zanella (Futura) ha risposto all’assessore obiettando che la mozione viene bocciata perché richiede un impegno finanziario: ci state prendendo in giro come state facendo da oltre quattro anni, questo sarebbe il momento di agire destinando risorse e fondi a questo tema cruciale per il futuro dell’umanità, ha concluso.


Ddl Coppola: tutela dell’ambiente come materia scolastica (discussione in corso)


La consigliera Lucia Coppola ha quindi illustrato i contenuti del disegno di legge n. 95 "Integrazioni della legge provinciale sulla scuola 2006, relative alla tutela dell'ambiente", concordati con l’assessore Bisesti, nato dalla considerazione della necessità di opportuni approfondimenti sulle questioni ambientali e dell’introduzione sistematica della materia nella formazione scolastica. La proposta interviene sulla legge provinciale sulla scuola 2006 prevedendo che l’attenzione alla sostenibilità ambientale diventi materia fondamentale da inserire nei piani scolastici, perché non è sufficiente affidarla alla particolare sensibilità individuale o alla buona volontà di singoli insegnanti. Accanto all’educazione civica vengono quindi introdotti l’approfondimento dei temi ambientali e iniziative volte alla promozione ambientale, anche con la mediazione della figura di un docente referente dedicato.​


I lavori proseguono domani alle 10.