Dalla Prima Commissione
Sì alla semplificazione dell'attività amministrativa della Provincia
In allegato, il testo del disegno di legge firmato dall'assessore Spinelli
In Prima commissione, con 4
sì della maggioranza e tre astenuti (Marini di 5 Stelle, Zanella di
Futura e Manica del Pd)
è stato approvato il ddl n.
144
dell’assessore Spinelli. Un
disegno di legge che riguarda l’attività amministrativa della Pat
e modifica,
semplificando le procedure, la legge del 1992.Marini
ha ricordato che il carico della burocrazia sulle imprese è pesante,
basti pensare che a livello nazionale, secondo le stime fatte dello
studio Ambrosetti, il costo si
aggirerebbe attorno ai
57 miliardi all’anno. Anche se, ha aggiunto Marini, un sistema
troppo blando
avrebbe comunque un impatto negativo perché non sarebbe garantito il
rispetto dell’eguaglianza
dei diritti. Importante
sarebbe attivare un termometro della burocrazia e importanti, per
l’esponente pentastellato, sono state le corpose osservazioni del
Difensore civico. Vanessa Masè (La
Civica) ha ricordato
che sul sito della Pat ci sono già elementi per valutare i tempi
burocratici.
L’assessore
Spinelli ha presentato tre emendamenti tecnici al ddl, il
più importane riguarda
le dichiarazioni
sostitutive non veritiere. Un tema dibattuto nell’amministrazione
per gli effetti che queste dichiarazioni mendaci provocano.
La scelta del ddl
Spinelli, al di là
delle ripercussioni penali, è
quella di rendere meno inflessibile la reazione dell’amministrazione.
L’assessore ha fatto il caso di un artigiano la cui moglie abbia
sbagliato una
dichiarazione
Icef. In questo caso, con
le norme attuali, anche
la concessione dei contributi all’artigiano ne subirebbe le
conseguenze, con la sospensione biennale
della possibilità di presentare
domande.
Alessio
Manica (Pd) ha condiviso
la necessità di non essere vessatori nei confronti dei cittadini, ma
ha posto dubbi sul
passaggio in cui si parla di deroga alle normative. L’assessore ha
risposto che il regolamento riguarda solo
le procedure e non va a
intaccare le norme di settore. Marini ha chiesto come funzionano le
interazione delle banche dai tra Pat e Agenzia delle entrate. La
risposta è stata che su questo si seguono le norme
dell’amministrazione digitale e la Pat è entrata sulla nuova
piattaforma digitale nazionale.
Spinelli,
in termini generali, ha detto che c’è un livello burocratico
inevitabile nel pubblico che
deve rendere conto dell’impiego dei soldi dei cittadini,
ma si
può lavorare sull’agilità e la velocità della macchina
organizzativa. La burocrazia, ha
concluso, secondo Assolombarda,
costa dal 2 al 4% delle entrate delle aziende. Le procedure più
pesanti sono quelle ambientali che
sono difficilmente
comprimibili, ma il problema sono i controlli che costano circa 200
ore di lavoro all’anno alle imprese.
Paolo
Zanella (Futura), annunciando
l’astensione, ha
sottolineato il problema del divario
digitale che
attraversa la popolazione. Un tema vero, ha aggiunto Masè, che
riguarda però la semplicità e alla chiarezza delle procedure che
mettono in difficoltà anche i cosiddetti nativi digitali.