Consiglio provinciale: l'esame conclusivo della manovra. Da giovedì a oltranza fino al voto
Iniziata con la relazione del presidente la discussione dell'assestamento di bilancio
Per la par condicio resta la diretta web ma i comunicati saranno solo istituzionali
Una manovra di assestamento
che arriva ancora una volta, al punto che l’emergenza sembra ormai
normalità, in un momento condizionato da avvenimenti di dimensioni
tali difficili da gestire. La guerra Russo – Ucraina; la pandemia,
seppur attenuata; che c’è ancora; la recente tragedia della
Marmolada che il Presidente della Giunta ha ricordato, nella
relazione che ha letto stamattina all’Aula, con commozione
ringraziando il Presidente del Consiglio dei ministri e quello del
Senato, oltre al capo della protezione civile, per la loro presenza
nelle ore drammatiche che hanno seguito il crollo del ghiacciaio.
Oltre alla presentazione delle cifre che compongono la manovra, il
Presidente si è soffermato su alcuni temi di centrali
dell’assestamento. Sui 100 milioni di euro destinati al fondo per
le emergenze, il Presidente ha detto che si tratta di “una
decisione che rivendico con convinzione e che si è resa praticabile
grazie al buon livello di risorse che l’assestamento 2022 ha messo
a disposizione . E’ stata una decisione trasparente, presa in
scienza e coscienza - ha continuato - con una indicazione preventiva
della finalizzazione nell’utilizzo possibile del fondo. Una diversa
scelta, invece, avrebbe potuto vederci costretti ad attendere i primi
mesi del 2023 per attivare eventuali interventi di emergenza”.
Insomma, uno strumento flessibile per far fronte in tempi rapidi alle
urgenze che potranno interessare famiglie e imprese, dal “caro
energia” al “caro materiali”. Il Presidente della Giunta
provinciale ha quindi invitato l’Aula a riflettere sulla criticità
del periodo e provare a condividere il percorso che ha intrapreso la
Giunta. Percorso prudente e razionale, come deve essere quello del
“buon padre di famiglia”.
Una manovra, ha detto ancora,
che punta al miglioramento della qualità e del grado di innovazione
delle aziende e dell’economia trentina, ma, vista anche la
situazione di difficoltà per le famiglie, “senza dimenticare però
i valori quali quello dell’equità, dell’inclusione sociale e
quindi del “non lasciare indietro nessuno”. In una logica, ha
aggiunto il Presidente, che deve essere quella della complementarietà
tra le risorse Pat, quelle dei privati e quelle nazionali lungo le
direttrici del Pnrr, del Programma di sviluppo provinciale, della
Strategia per lo sviluppo sostenibile e di quella della
specializzazione intelligente.
Sul piano fiscale, ha
affermato in un altro passaggio della relazione, la Pat si sta
muovendo, come il Governo, nella direzione dell’alleggerimento
della pressione fiscale, ma per il 2022 – 24 lo Stato compenserà
le minori entrate Irap con 12,6 milioni e quelli Irpef con circa 100
milioni. Una delle emergenze sottolineate dal governatore è quella
demografica. Su questo tema ha difeso la scelta degli incentivi
economici. “Mi rendo conto – ha aggiunto – che non è solo con
gli incentivi economici che le giovani coppie decidono di mettere su
famiglia e di fare figli, ma è anche attraverso provvedimenti di
questo tipo che l’ente pubblico può accompagnare progetti di
vita”. Un provvedimento, ha continuato, che ha già riscontrato una
forte attenzione da parte di molte regioni a noi vicine e anche il
plauso delle banche, in particolare quelle nazionali, che per la
prima volta si trovano a gestire uno strumento innovativo supportando
l’ente pubblico”.
Il Presidente, in un
passaggio della sua relazione, ha lanciato anche un appello politico
alla minoranza dichiarando la sua disponibilità a “un
confronto sui temi senza pregiudizi di tipo ideologico, con la
massima disponibilità a entrare nel merito delle problematiche per
trovare le soluzioni migliori. Nella consapevolezza, che deve essere
comune a maggioranza e minoranza, che l’evoluzione del corpo
sociale accelerata anche dall’esperienza della pandemia sta
determinando effetti dirompenti che davvero diventa difficile
regolare attraverso le (sole) politiche pubbliche. Sono convinto che,
mai come ora, il confronto abbia senso, significato e utilità se va
a affrontare i problemi per quello che sono, anziché inaridirsi in
un dibattito di mera contrapposizione. In relazione a questo, non
posso dimenticare - ha
detto ancora -
l’atteggiamento con il quale è stato affrontato nel dibattito
politico recente il tema del concerto di Vasco Rossi, dove si è
perso di vista l’obiettivo finale, lasciando spazio a una polemica
sterile e distruttiva, senza voler riconoscere l’opportunità
positiva di questo evento per la visibilità del Trentino, come in
effetti è stato”. Atteggiamento
polemico, ha detto il Presidente della Giunta, che emerge anche dal
dibattito sull’assestamento dimenticando che “la vera e
principale natura di una manovra di assestamento è quella, come dice
il termine, di assestare i conti tenendo conto delle disponibilità
rinvenienti dal rendiconto dell’esercizio precedente e da altre
fonti di entrata che nel frattempo si sono rese disponibili” e
quindi non rappresenta il “contenitore giusto” per avviare le
riforme tante volte
evocate.
Ultimo capitolo, quello
dell’autonomia che ha dovuto affrontare le spinte centralistiche
venute dalla pandemia e, pur rappresentando una grande opportunità,
dal Pnrr. “Per le
autonomie speciali – ha
affermato il Presidente
- diventa progressivamente sempre più difficile interpretare
legislativamente la propria autonomia, a fronte di un panorama
normativo nazionale sempre più popolato, soprattutto attraverso
l’esercizio delle competenze statali trasversali. La crescita del
contenzioso - ha
concluso - che è stata
ricordata anche negli interventi svolti dai componenti della prima
commissione, preoccupa tutte le autonomie speciali ed è anche
oggetto di una riflessione congiunta dei Presidenti di Regione e
Province autonome”.
Il Consiglio
riprende domattina alle 10 con la discussione generale dei due ddl
che compongono la manovra: l’assestamento 157/XVI;
il
rendiconto 156/XVI
e il Documento di economia e finanza
provinciale.
Da domani gli orari dei lavori consiliari saranno 10-13 e 14.30-19.00. alle 17.00 verrà osservata una breve pausa. Ogni giorno alle 17.00 verrà osservata una breve pausa. Giovedì 28 pomeriggio si continuerà ad oltranza fino al voto conclusivo. Saranno i capigruppo a decidere i tempi. nel caso non si riuscisse a completare l'esame della manovra entro giovedì sera.
Ricordiamo che dal 22 luglio siamo entrati nel periodo della limitazione della comunicazione istituzionale sancita dalla legge del 2000 sulla par condicio in vista delle elezioni politiche. Ferma restano la diretta on line (streaming) dei lavori d'aula, consentita espressamente da Agcom, sono invece sospese le trasmissioni televisive a contenuto politico e i notiziari radiofonici realizzati con la collaborazione con il Consiglio proviniale. I comunicati predisposti dell'ufficio stampa dell'assemblea legislativa usciranno in forma sintetica, senza nomi e cognomi e senza foto dei consiglieri. La comunicazioni avrà quindi carattere esclusivamente istituzionale e non politico.