La Terza Commissione ha ascoltato il Comitato per la tutela e la valorizzazione del bacino
Risanamento Lago della Serraia: serve una soluzione in tempi brevi
In allegato, i documenti forniti per l'incontro
La
Terza Commissione permanente di Ivano
Job
ha ospitato nel pomeriggio le audizioni del Comitato
per la tutela e la valorizzazione del lago della Serraia, del
Comune di Baselga di Pinè e
del Comune di Bedollo in merito al risanamento del lago della Serraia
e
allo svuotamento del lago delle Piazze.
Il
Comitato:
si
agisca in tempi rapidi con uno studio di fattibilità per
il progetto di fitodepurazione
Il
Comitato, ha ricordato il
suo presidente Fulvio
Mattivi,
è apolitico e apartitico ed è composto di oltre 60 soci. Non si
tratta di un Comitato di protesta, bensì di un gruppo di lavoro che
contempla numerosi aspetti per
il
miglioramento dello stato di tutti i corsi d’acqua dell’Altipiano.
Quanto
al contesto
oggetto dell’audizione ha
spiegato
che
nel caso del lago
della Serraia
siamo di fronte
ad un problema complesso e multifattoriale causato da
preoccupanti
depositi nei fondali che
hanno comportato la progressiva perdita
di naturalità delle sponde, un
grave
impoverimento biologico e
atrofizzazioni
che si stanno aggravando in assenza di contromisure e a causa del
cambiamento climatico. Il lago di Piazze, ha
denunciato, è
desolatamente basso e si deve prevedere una gestione che permetta un
minimo di vita biologica: servono
regole chiare perché
sul lago operano diversi servizi
commerciali
e di ristorazione. Infine
l’attuale concessionario è manchevole nella manutenzione con i
danni che ne derivano. Due
le richieste avanzate infine
dal
presidente
del Comitato
per migliorare la situazione: approvare una mozione o
un documento
che impegni la Giunta ad attivare in tempi brevi uno studio di
fattibilità per il progetto di fitodepurazione per il lago; fare un
sopralluogo dei corpi idrici della zona, in aggravamento costante, e
rivedere da subito la concessione. La
parola è passata quindi a dei componenti del Comitato esperti nella
materia.
Progetto
di fitodepurazione: lago ripopolato in pochi anni
Claudio
Gottardi,
cresciuto a Baselga e da anni professionalmente
attivo
negli Stati Uniti, ha presentato una proposta di progetto di
fitodepurazione per il lago della
Serraia, a partire dalla descrizione degli impianti del Lago di St.
Marys nell’Ohio, dell’impianto di Atlanta in Georgia, del parco
di Houtan a Shangai ed
altri.
Ha illustrato
il sistema filtrante usando le piante, capace di ridurre i sedimenti
nelle acque trattate fino a renderle balneabili. Si utilizzano molte
piante galleggianti e non, con radici capaci di impoverire l’acqua
modificandone i valori alcalini. Con l’aiuto di una serie di slides
ha descritto
il funzionamento del filtraggio proposto, dove l’acqua passerebbe
da un torrente di ossigenazione (prima area di filtro), per poi
circolare attraverso diverse vasche a costituire dei laghetti
ornamentali abbelliti da vegetazione e piante galleggianti come le
ninfee che un tempo popolavano le acque naturalmente. Il filtro per
l’acqua, che sarebbe presa dalle pompe esistenti, sarebbe spezzato
in due aree la prima a ridosso del lido e l’altra verso lo stadio,
di circa due ettari totali. Nel giro di 5 o 10 anni questi filtri
ripopolerebbero il lago di vegetazione e fauna ittica e non avrebbero
più bisogno di supporto umano e gli specchi d’acqua rimarrebbero
solo se voluti. I filtri, tra l’altro, possono avere anche un
valore estetico come parco godibile da parte dei turisti o della
popolazione.
Il
lagunaggio alla Rupe: un’esperienza riproducibile
Leonardo
Pontalti già
progettista
del lagunaggio alla Rupe di Mezzolombardo,
opera molto simile a
quella che si vorrebbe realizzare alla
Serraia, ha descritto il progetto nato per depurare una
roggia
particolarmente inquinata
proveniente da Fai, che causava una grave moria di pesci e restituire
poi le acque ripulite al fiume Noce. Dopo
poco più di un anno, i
pesci si radunavano all’uscita della Lagna per alimentarsi della
trasformazione degli inquinanti in forme di vita. Un progetto che ha
dato grandi soddisfazioni e
che si potrebbe riproporre per il lago della Serraia.
Basso
livello del lago delle Piazze: si intervenga subito sulla concessione
Icilio
Vigna,
geologo, ha
descritto le cause
del mancato
mantenimento del livello delle acque del lago delle Piazze, bacino
idrogeologico che serve le sorgenti che alimentano tutta la valle di
Cembra. Il lago è contenuto all’interno di sedimenti che hanno una
loro permeabilità naturale ed è soggetto ad un abbassamento di
livello. Attualmente però il canale che porta acqua al lago è
interamente secco. Questo
è dovuto a precipitazioni insufficienti,
ma
anche al
fatto che
il concessionario non è riuscito a mantenere i suoi obblighi.
L’esortazione è ad intervenire mantenendo alto il lago delle
Piazze
imponendo delle regole chiare fin da subito e non con il rinnovo
della concessione.
Si
intervenga con la depurazione attiva prima che i danni siano
irreparabili
Claudio
della Volpe
ha
ricordato
il
problema
della
bassa profondità del lago e la conseguente diffusione dal fondo
verso la superficie e il potenziamento dell’effetto degli eventi
meteo estremi. Nel fondo del lago c’è un enorme deposito
concentrato di nutrienti come fosforo, con un’azione inquinante
formatasi nel tempo. Agendo con i pompaggi il fondo viene smosso,
viceversa l’attuale
impianto
di ossigenazione potrebbe peggiorare la situazione alterando la
struttura dl lago. La proposta di una depurazione attiva sarebbe
invece in linea con gli scopi di depurazione nell’arco di
pochissimi anni, prima che gli eventi di riscaldamento climatico
causino danni irreparabili.
I
sindaci solidali con il Comitato: serve
una soluzione
in tempi brevi
Alessandro
Santuari
sindaco di Pinè ha
condiviso quanto proposto, sia da tecnico che da sindaco, sostenendo
le istanze presentate dal Comitato e rappresentando la massima
disponibilità sul progetto del fitofiltro e sul tema gestione dei
livelli del lago delle Piazze.
Il
sindaco di Bedollo
Francesco
Fantini ha
aggiunto che questo è uno dei problemi più sentiti dalla sua
comunità ed ha sottolineato che gli equilibri dei bacini
dell’Altipiano vanno pensati come un unico corpo idrico. Ha poi
ricordato le perdite continue lungo tutta l’opera di presa che crea
problemi sull’abitato alla base del lago delle Piazze. L’appello
della sua Giunta, di cui si è fatto portavoce presso la Commissione,
è quello di trovare una soluzione immediata per sostenere almeno il
livello minimo del lago delle Piazze. Ha invitato l’organismo a
visitare il circuito per rendersi conto di quanto sta accadendo
per porvi rimedio al più presto.
Il
dibattito
Gianluca
Cavada
(Lega) ha ringraziato il Comitato e ha ricordato le cause inquinanti
che stanno producendo il peggioramento della qualità dell’acqua e
la moria di fauna ittica. Ha apprezzato l’illustrazione tecnica del
progetto dichiarando il sostegno allo studio di fattibilità.
Alessio
Manica
(PD)
ha apprezzato
la
qualità degli interventi e la capacità del
Comitato di arrivare
con una proposta. Credo che visto lo studio assegnato dalla Giunta
all’Università, ha
osservato, quando
questo sarà disponibile la Commissione
potrebbe ritrovarsi e valutare le iniziative consiliari da adottare,
sia per la questione depurazione che idroelettrica.
L’assessore
Mario
Tonina
ha
ringraziato per i contributi offerti, confermando l’attenzione
della Giunta e
della struttura di riferimento su
queste tematiche e garantendo
l’impegno
peraltro
rappresentato
fin dall’insediamento
alle amministrazioni locali. E’ un problema molto
datato,
rispetto
al
quale di comune accordo nel luglio 2021 abbiamo affidato uno studio
al Dipartimento
di ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università
di Trento per approfondire la
questione di fitofizzazione dei laghi con l’obiettivo politico di
definire gli interventi di risanamento. Questo è l‘obiettivo che
richiamo e questo è il lavoro che stiamo facendo, ha rassicurato
Tonina che
ha garantito che in
quel contesto il contributo del Comitato sarà tenuto in
considerazione impegnandosi
a
valutarlo seriamente in
tempi ragionevolmente brevi e a
riattivare quindi il confronto alla luce degli esiti,
in quello
che ha definito “un
vero gioco di squadra”.
Tuttavia, ha aggiunto e concluso, questa è un’estate molto
difficile e la situazione a seguito di precipitazioni particolarmente
scarse è di particolare gravità: un’occasione importante per fare
seri
ragionamenti
di prospettiva e di strategia.
Il
presidente del Comitato Mattivi,
ringraziando l’assessore per l’intervento, ha replicato che si
parla di questo tema da almeno 40 anni e sarebbe tempo di incrociare
problemi concreti e tempistica. Ha infine ribadito
l’auspicio che si arrivi a
breve
ad una risposta fattiva perché la popolazione dell’Altipiano è
esasperata.
Il
presidente della Commissione Ivano
Job ha
aggiunto che la politica cerca di affrontare la situazione seriamente
e si
è augurato che l’incontro di oggi possa rappresentare
un tassello importante nella direzione della soluzione della
questione. Ha chiesto al Comitato quali sarebbero i costi del
progetto di filtraggio.
Gottardi
ha ipotizzato una cifra nell’ordine di qualche centinaia di
migliaia di euro e Della
Volpe ha
aggiunto che i costi dell’intervento
di ossigenazione
in corso da 16 anni assommano
a più di due milioni di euro senza risolvere il problema.