La manovra illustrata ai consiglieri in Prima Commissione
Via all'esame dell'assestamento del bilancio proposto dalla Giunta
In allegato le slide della manovra, la a convocazione, il programma e i testi da discutere
E’
iniziato oggi pomeriggio, presso la Prima Commissione permanente del
Consiglio provinciale presieduta da Vanessa Masè (La Civica),
l’iter di esame dei tre provvedimenti che formano la manovra di
assestamento del bilancio di previsione 2022-2024 della Provincia
proposta dalla Giunta. In assenza del Presidente Maurizio Fugatti
(“impegnato su altri delicati scenari in questo momento”), è
stato l’assessore Achille Spinelli ad illustrare i due
disegni di legge (il 156 sul Rendiconto della Provincia per
l’esercizio finanziario 2021 e il numero 157 sull’assestamento
del bilancio, mentre il dirigente generale Paolo Nicoletti ha
illustrato il Documento di economia e finanza provinciale (Defp)
2023-2025.
Spinelli:
i tre obiettivi della manovra
Dopo
aver inquadrato l’intervento finanziario nel contesto di forte
incertezza, condizionato dal conflitto in Ucraina e dagli aumenti dei
prezzi energetici, Spinelli ha commentato un documento di slides
(allegato). Tre gli obiettivi della manovra che ha delineato
l’assessore: assestare il bilancio e rimodulare le autorizzazioni
di spesa; tenendo conto della ripresa dell’inflazione, dei prezzi e
dei costi delle forniture intervenire con impegni importanti a
supporto di famiglie e imprese; infine, secondo le linee tradotte nel
programma di sviluppo provinciale, perseguire l’obiettivo del
rilancio economico, incentivando al crescita del sistema.
PNNR
In
Trentino sono previsti 1,3 miliardi di euro provenienti dal Pnrr che
si articoleranno su sei missioni. E’ in corso da parte della Pat,
in collaborazione con FBK e Università, una valutazione economica
degli interventi lungo tre linee di azione (ricaduta macro economica,
valutazione dell’impatto degli interventi e sulla spesa corrente).
Fondi
europei
Quanto
ai Fondi europei, la Pat ha presentato alla Commissione i due
programmi FESR e FSE+ con risorse pari a 642 milioni circa
complessivamente. Risorse più importanti del passato che vanno ad
integrare anche il modo di intervenire rispetto alle politiche di
bilancio.
Impatti
riforma tributaria
Per
la parte strutturale, la riforma tributaria varata dallo Stato per
alleggerire la pressione fiscale su famiglie ed imprese non genera
impatto sulle risorse e si va a integrale ristoro della perdita di
gettito di Irap e addizionale Irpef. E’ stato sottoscritto un
accorto Stato – Autonomie speciali con il quale sono
state
quantificate puntualmente le somme spettanti a ciascuna Regione e
Provincia autonoma e per la Provincia di Trento la perdita di gettito
compensata dai trasferimenti statali è pari a 106,5 milioni di euro
nel 2022 e 95,7 milioni di euro per gli anni 2023-2024.
Fondo
emergenza prezzi
Con
questa manovra si costituisce un Fondo del valore di 100 milioni di
euro destinato a sostenere l’economia in un momento di particolare
difficoltà ed elevatissima incertezza. Il Fondo per l’emergenza
prezzi e il sostegno all’economia interverrà a sostegno del caro
energia, materiali, interventi emergenziali e sarà destinato a
favore di famiglie, imprese e del sistema economico sotto forma di
contributi.
Energia
Per
l’energia, materia scottante, a fronte della volatilità dei
prezzi, la Pat ha definito proprie misure e una strategia volte
all’utilizzo delle risorse rinnovabili, adottando misure
autorizzative e di semplificazione, realizzando accordi con i quattro
Bim e ristorando i costi energetici per le famiglie che non hanno i
requisiti per l’acceso ai bonus nazionali. Eventuali ulteriori
esigenze potranno essere fronteggiate con il “Fondo per
l’emergenza”. Si prevede lo stanziamento di 95 milioni per le
opere pubbliche e il caro materiali, per gli investimenti e per la
revisione dei prezzi delle opere pubbliche appaltate nel corso del
2022.
Finanza
locale
Per
la finanza locale sono in corso colloqui con il Cal per definire il
livello di intervento: siamo in linea rispetto alle richieste,
sicuramente quanto ai costi energetici delle istituzioni.
Sistema
economico locale
Per
la parte di stimolo del sistema economico locale, sulla base delle
linee strategiche si prevedono 30 milioni nell’ambito di Trentino
Sviluppo (per il recupero dell’area ex Alumetal di Mori, per la
realizzazione di un’area di incubazione per il Polo delle Scienze,
per il recupero di un’area destinata al tema idrogeno e per
l’installazione di impianti fotovoltaici per Trentino Sviluppo).
47,6 milioni sono allocati per interventi in ambito turistico (per gi
impianti funiviari e il Bando qualità in Trentino) e 10 milioni
nell’ambito agricolo.
Alberghiero
Per
l’alberghiero, con l’obiettivo delle Olimpiadi del 2026, viene
introdotta una misura diversificata di sostegno al settore che vuole
fare un salto di qualità, attivando un modello virtuoso nella
declinazione di un business plan di riqualificazione e di
innovazione. Nelle fasi successive vengono attivati altri strumenti
per il recupero di alberghi in sofferenza con buone capacità
gestionali e per quelli a rischio chiusura. Le risorse saranno
allocate tramite Casse del Trentino e al di fuori del bilancio
provinciale.
Rinnovo
contratto pubblico e nuova PA
97,4
milioni andranno, come concordato con i sindacati, per il rinnovo
contrattuale e progressioni del personale del comparto provinciale.
Per rendere la P.A. più agile e quindi maggiormente connessa con
l’ambiente e con i bisogni dei cittadini e delle imprese è
necessario agire sulle due importanti leve della sburocratizzazione e
della digitalizzazione. In tale prospettiva la Provincia ha
presentato nell’ambito del PNRR quale «progetto bandiera» un
progetto sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione
comprensiva di azioni sui servizi pubblici, sulle reti, sulle
infrastrutture ecc.
Irpef
Per
il sostegno al reddito delle famiglie è prevista l’esenzione
dell’addizionale Irpef per i soggetti con reddito imponibile fino a
25.000 euro.
Altri
centri di spesa
Atri
centri di spesa rilevanti riguardano il finanziamento del sistema
sanitario con 34,5 milioni, 14 milioni per scuola e cultura, 12 per
lo sport.
In sintesi
In
sintesi, un bilancio di assestamento da 577 milioni
di euro, trecento derivati dagli avanzi del 2021, 170 milioni dai
ristori per le mancate entrate fiscali causate dal Covid, la maggior
parte del resto da arretrati dovuti dallo Stato alla Provincia.
GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI
Giorgio
Tonini (PD) ha chiesto che fine hanno fatto i 106 milioni di
mancato gettito della riforma fiscale, che dovrebbe essere
contabilizzata in entrata. Sarebbe comodo avere anche una tavola
riassuntiva di come sono impiegate le risorse, perché scorrendo le
varie voci siamo lontani dai 577 milioni: forse ci sono degli
accantonamenti sui fondi di riserva che sarebbe importante conoscere.
Sebbene sia ovvio che una quota prudenziale di accantonamento in un
fase di incertezza come questa sia ragionevole prevederla,
l’importante è che quest’ultima non sia prevalente aggirando le
decisioni del Consiglio. Infine, sull’addizionale Irpef molto bene
la decisione di aumentare la soglia dell’esenzione, tuttavia non è
chiaro il criterio della scelta dei 25.000 euro che non corrisponde
ad alcuno scaglione: forse sarebbe opportuno prevedere la soglia dei
28.000.
Alex
Marini (Misto-5 Stelle) ha commentato l’intervento
dell’assessore confessando che avrebbe auspicato qualcosa in più
per fronteggiare la crisi energetica, quella climatica e quella
politica collegata al venire meno della fiducia dei cittadini nelle
istituzioni. Il fine dell’utilizzo delle risorse, oltre a
rispondere a beni primari nel breve periodo dovrebbe a suo avviso
porsi anche obiettivi di risoluzione di problemi di ordine
strutturale. Riconosciamo che ci sono i problemi, ma nel contempo
facciamo poco per andare oltre la semplice allocazione delle risorse,
ha aggiunto, e questo vale su diversi dei temi importanti: serve fare
di più.
Paolo
Zanella (Futura) ha svolto alcune riflessioni: 100 milioni, pari
ad un quinto delle risorse complessive, affidate con delega in bianco
alla Giunta per le emergenze sono forse troppi, quando ci si poteva
ritrovare in autunno per ragionare su come meglio definirli. Ha
chiesto più chiarezza sulla ripartizione dei Fondi europei. E’
sotto gli occhi di tutti l’urgenza della crisi ambientale e
climatica e forse si dovrebbe investire di più in quel contesto, ha
osservato. La questione casa non viene citata in questa manovra,
quando la ricaduta a terra degli investimenti rispetto agli
stanziamenti nel settore dell’edilizia abitativa è molto bassa.
Sono politiche complesse, ma vanno affrontate perché il problema
casa è gigantesco in termini di equità e di diritti. Altro tema
assente quello del lavoro, quando si potrebbe migliorare la
situazione dei lavoratori anche vincolando gli aiuti alle imprese al
rispetto dei contratti collettivi. In questo contesto Zanella ha
richiamato anche il dato drammatico dei 12 milioni di abitanti in
meno in Italia da qua al 2070: possiamo fare tutte le politiche di
natalità possibili per compensare il futuro, ma nel frattempo
dobbiamo farci carico del problema e pianificare politiche migratorie
di accoglienza lungimiranti. Cambiamenti climatici e questione
demografica sono in sintesi i temi sistemici sui quali a suo avviso
occorre intervenire.
DEFP
Il
dirigente generale della Pat Paolo Nicoletti è intervenuto ad
illustrare il Defp, commentando una serie di slides. Si tratta
di un documento che analizza la situazione del Trentino e ne traccia
le prospettive. Prospettive incerte, pesantemente influenzate dal
conflitto in Ucraina e dall’andamento dell’epidemia. Ne risulta
un quadro integrato di finanza pubblica che si prende carico di
realizzazioni integrative, azioni finalizzate agli obiettivi
provinciali e azioni di manutenzione e rialimentazione di politiche
valide per garantire i livelli di servizi. Il documento riporta le
variazioni di alcuni dati paragonandoli all’anno precedente. Una
slide sulla previsione dell’andamento del Pil fa capire a colpo
d’occhio quanto le contingenze condizionino gli scenari futuri e
l’evoluzione del Pil programmatico evidenzia la dinamica di
quest’ultimo a sostegno dello sviluppo e gli effetti delle misure
provinciali e quelle finanziate dai redditi. I mega trend descrivono
i processi in grado di produrre dei cambiamenti a livello globale e
quelli che interessano maggiormente il Trentino sono la
digitalizzazione, i cambiamenti demografici, quelli climatici.
Sulla
finanza della Pat due slides dicono che le risorse sono maggiori
rispetto alle previsioni e due comparti molto rilevanti sono i
trasferimenti per le Olimpiadi 2026, pari a 196 milioni spalmati
negli anni di qui alla data dell’evento. Infine, Nicoletti ha
precisato che riguardo al Pnrr non ci sono ancora cantieri avviati e
sono tuttora in corso interlocuzioni con il governo.
La
replica della Giunta ai consiglieri
Sulla
riforma dell’Irpef si operano assestamenti riducendo le entrate
tributarie e accogliendo i trasferimenti statali. Quanto alla
finalizzazione delle risorse, sui 100 milioni da allocare nelle macro
aree sarà il Consiglio provinciale ad autorizzare il presidente, ha
confermato Nicoletti. In questa fase il fondo del Presidente rimane
alto perché ci sono ancora in ballo i trasferimenti agli enti locali
da definire in questi giorni tramite emendamento. Per il resto i
fondi restano in linea con gli anni scorsi.
La
soglia dei 25.000 per l’addizionale regionale, ha chiarito
Spinelli, è collegata alle risorse a disposizione e si traduce
comunque in un aiuto importante per un’ampia fascia di cittadini.
Sulla
questione degli incentivi a fonti alternative citata da Marini la
politica adottata dalla Giunta si ritiene efficace in questa fase
anche se si può certamente fare meglio, come sempre. Quanto alle
politiche di migrazione e ai mega trend sollevate da Zanella,
Spinelli ha detto di non avere le competenze per rispondere
compiutamente, ma ha assicurato che si farà il meglio possibile,
così come per le politiche europee, per il bonus energia e per le
politiche del lavoro. Su quest’ultimo aspetto, i motivi dell’alto
numero di contratti a termine in Trentino sarebbero a suo avviso da
imputare alla vocazione turistica ed agricola del territorio che ha
dato spazio ai lavori a temine, ma l’obiettivo è certo aumentare
il lavoro a tempo pieno e indeterminato.