Nel pomeriggio in Consiglio provinciale. Rossi preannuncia il proprio voto a favore del ddl
Accordo raggiunto sulla riforma delle comunità. Esaminati quasi tutti gli ordini del giorno rimasti
Domani le dichiarazioni di voto e l'approvazione del provvedimento
Nel
primo pomeriggio, al rientro
in aula dove
stamane
si
era conclusa la discussione generale sul ddl 145 della Giunta sulla
riforma delle comunità, l'assessore
Gottardi (nella foto) ha chiesto e ottenuto dal presidente Kaswalder un'ora di
sospensione dei lavori del Consiglio provinciale per cercare un
accordo con le minoranze. La
trattativa si è conclusa con il ritiro
degli
oltre 200 ordini
del giorno ostruzionistici e
con l’esame degli
otto testi rimasti, quattro dei quali approvati. Da segnalare per
importanza l’odg proposto da Tonini (Pd) concordato con l’assessore
Gottardi e approvato all’unanimità, che impegna la Giunta a
rafforzare i poteri delle comunità nella programmazione delle opere
pubbliche sovracomunali, condividendo il quale l’ex presidente
della Provincia Rossi ha preannunciato il proprio voto favorevole
all’intero ddl.
L’assessore Gottardi soddisfatto per l’accordo raggiunto con
le minoranze.
L’assessore
Gottardi, al ritorno dei consiglieri in aula, ha riferito di aver
raggiunto un accordo di massima con le minoranze e recepito alcune
osservazioni emerse dai gruppi consiliari. Rispondendo poi ad alcune
sollecitazioni scaturite dalla discussione generale, ha rivendicato
che grazie al metodo di lavoro adottato per definire la riforma
proposta è stato possibile compiere un passo avanti nell’assetto
delle comunità. Nessuno passo indietro, quindi, come avevano
obiettato alcuni esponenti dell’opposizione, perché questo ddl che
l’assessore giudica soddisfacente, è frutto dell’ascolto delle
autonomie locali, ascolto che ha caratterizzato l’intero percorso
della riforma. La condivisione del ddl con le autonomie locali ha
permesso, secondo Gottardi, di chiarire che qualcosa non andava e che
cosa, quindi, occorreva cambiare. “Con questa riforma – ha
proseguito – la Provincia restituisce ai comuni e ai territori uno
strumento desiderato al di là delle diverse sensibilità politiche”.
Alla fine è stato raggiunto un accordo anche sulla figura del
segretario comunale fortemente voluta dalle amministrazioni locali.
L’assessore ha poi preannunciato la condivisione di un ordine del
giorno di Tonini (Pd) e ribadito che con questa riforma “le
comunità cessano di essere un ente locale per diventare una forma
collaborativa intercomunale nella gestione dei servizi di area
vasta”. E ha ricordato che la Corte costituzionale aveva bocciato
le prime comunità intese come enti locali intermedi. Gottardi ha
dichiarato sostegno anche a un ordine del giorno di Marini, emendato
d’intesa con il consigliere, che impegna la Giunta a promuovere la
formazione degli amministratori locali a servizio delle comunità.
L’assessore ha accennato in tal senso alla ripresa di una scuola di
formazione per giovani amministratori avviata alcuni anni fa a
Terzolas e centrata soprattutto sulle competenze dei comuni in
materia di pianificazione. Gottardi ha infine replicato a Olivi che
questa mattina aveva lamentato il diverso trattamento riservato dalla
Giunta ai sindaci a in base alla loro appartenenza politica, negando
di aver mai discriminato i primi cittadini durante il suo mandato.
Infine l’assessore si è dichiarato soddisfatto del risultato
raggiunto con il ddl ringraziando le minoranze dei contributi portati
nella discussione.
Lavori
sospesi per le ultime intese sugli emendamenti.
L’assessore
Mario Tonina e la capogruppo del Pd Sara Ferrari ha
poi chiesto un’altra sospensione di alcuni minuti, il primo per
ottenere la condivisione dei capigruppo su un emendamento da lui
proposto, la seconda per concordare con le minoranze quali proposte
di modifica mantenere e quali no.
GLI
ORDINI DEL GIORNO
L’esame
dei testi rimasti dopo il ritiro di quelli ostruzionistici
Al
rientro si è ripartiti dall’esame dei
pochi ordini
del giorno (odg) rimasti dopo
la rinuncia ai testi ostruzionistici da parte delle minoranze.
Marini ha ritirato l’odg 101 per la riduzione dell’inquinamento
luminoso auspicando
un impegno della Giunta in
questa direzione. Con
le stesse motivazioni Marini
ha ritirato anche
l’odg
103 per la costituzione di un osservatorio sulle politiche abitative,
l’odg 105 a
sostegno delle realtà
più
periferiche e di
montagna.
Sì
all’odg 102 di Tonini (Pd) per l’armonizzazione legislativa del
Comun General de Fascia
L’odg
emendato d’intesa con l’assessore Gottardi e approvato
all’unanimità dai 30 consiglieri presenti, impegna la Giunta ad
approfondire la possibilità di riforma dell’ordinamento relativo
al Comun General de Fascia anche proponendo al Governo – ove
necessario – una specifica norma di attuazione che valorizzi le
peculiarità dell’Ente. Luca Guglielmi (Fassa) ha dichiarato di
condividere e di accogliere favorevolmente questa proposta.
Sì
all’odg 104 Marini: risparmio del consumo di suolo
con il piano di comunità
L’odg,
emendato con l’assessore Tonina e approvato all’unanimità,
impegna la Giunta (1) a consolidare l’azione di monitoraggio
sull’evoluzione del consumo del suolo anche per quanto concerne la
pianificazione intermedia territoriale a cura delle comunità di
valle, e a identificare entro il 31 dicembre 2022 le riforme
necessarie a livello normativo e amministrativo per il perseguimento
degli obiettivo di contenimento del consumo di suolo indicati nella
Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibili (SproSS).
No
all’odg 106 di Marini sui
progetti di area vasta finanziabili con il fondo comuni
confinanti
l’odg,
respinto con 20 voti contrari e 6 favorevoli, voleva impegnare la
Giunta a promuovere il coinvolgimento dei comuni e delle comunità
confinanti con la provincia di Trento nelle procedure per programmare
le proposte progettuali di area vasta da realizzarsi con le risorse
messe a disposizione tramite il Fondo comuni confinanti.
No
all’odg 107 di Marini: coinvolgere anche i consigli comunali nel
PTPCT (Piani triennali per la prevenzione della corruzione e per la
trasparenza)
L’odg,
respinto con 19 voti contrari e 10 a favore, voleva impegnare la
Giunta a sollecitare i presidenti e i consigli dei sindaci delle
comunità di valle ad introdurre la prassi di sottoporre il documento
preliminare di carattere generale sul contenuto del PTPCT ai consigli
comunali per garantire la partecipazione su questo documento.
Sì
all’odg 108 di Marini perché la revisione degli statuti sia
partecipata
L’odg,
accolto all’unanimità, impegna la Giunta in due direzioni: 1. a
vigilare sulle procedure di revisione degli statuti delle comunità;
2. a sollecitare gli organi delle comunità affinché siano adottati
i regolamenti atti a garantire il diritto dei cittadini e delle
collettività locali di partecipare alla gestione degli affari locali
e alle decisioni politiche in ordine alle funzioni amministrative di
competenza delle comunità ai sensi della legge provinciale n.3 del
2006 e dei relativi statuti;
No
all’odg 109 di Marini per garantire assistenza alla Comunità Valle
dei Laghi per adottare il piano territoriale di comunità (PTC)
L’odg,
respinto con 18 voti contrari e 10 a favore, voleva impegnare la
Giunta a garantire alla Comunità della Valle dei Laghi il supporto
con uno studio multicriteri sui possibili modelli di sviluppo del
territorio per completare il percorso di adozione del PTC.
No
all’odg 171 di Marini: assicurare il raccordo tra consigli comunali
e comunità
L’odg,
respinto con 18 no e 10 sì, voleva impegnare la Giunta ad assicurare
il pieno coinvolgimento e la formazione dei presidenti dei consigli
comunali nelle procedure di adeguamento degli statuti di comunità
assicurando il raccordo tra comunità e comuni.
Sì
all’odg 172 di Tonini per rafforzare le comunità come enti di
programmazione delle opere pubbliche sovracomunali
Ferrari
ha annunciato il ritiro
di tutti gli ordini del giorno presentati dai consiglieri del Pd
tranne quello riformulato, firmato da Tonini (il 172), emendato
d’intesa con l’assessore Gottardi. Il testo, approvato
all’unanimità (27 presenti) impegna la Giunta ad avviare un
confronto con il Consiglio delle autonomie locali e con il
provinciale, volto a definire un programma di interventi finalizzati
a rafforzare il ruolo delle Comunità come luoghi di programmazione
delle opere pubbliche sovracomunali, riducendo al contempo i margini
di etero-direzione della Provincia rispetto alla destinazione di tali
risorse; a favorire la creazione presso le Comunità di centri di
competenza specialistica negli ambiti di particolare delicatezza e
rilevanza strategica per l’operatività dei Comuni associati (es.
servizio finanziario, figure tecniche, supporto al servizio di
segreteria comunale, supporto giuridico, progettazione europea); a
creare le condizioni per far sì che le Comunità possano essere
catalizzatori di entrate proprie da destinare a politiche di rilievo
sovra-comunale, anche attraverso la realizzazione di investimenti di
carattere produttivo (ad es. nel campo delle energie rinnovabili); a
istituire forme di specifico finanziamento per azioni mirate di
miglioramento organizzativo, che portino alla maggiore
interoperabilità fra le strutture amministrative dei Comuni
associati (es. omogeneizzazione, su base territoriale, degli
applicativi informatici).
Ugo
Rossi (Misto-Azione) ha apprezzato la chiarezza dell’indicazione
politica contenuta in questo odg e per questo ha preannunciato il
voto finale a favore del ddl sulla riforma delle comunità, perché
il testo concordato dimostra che le comunità non erano da abolire
come prevedeva il programma originario dell’attuale Giunta.
Marini
ha richiamato alla necessità di esigere che le opere pubbliche
volute dalle comunità vengano realizzate previa consultazione dei
comuni confinanti trentini, lombardi e veneti.
Lucia
Coppola (Misto-Europa Verde) ha plaudito per questo odg
concordato che prevede sia un confronto forte e stabile con il Cal e
il Consiglio provinciale sia il rafforzamento della possibilità di
pianificazione delle comunità.
Pietro
De Godenz (UpT) ha espresso apprezzamento perché l’odg mostra
quel che i comuni potranno fare nell’ambito delle comunità di
valle. In tal modo si riconoscono i comuni come le istituzioni
territoriali di riferimento per la Provincia e le comunità.
Il
presidente Kaswalder ha sospeso i lavori alle 18.30. Il Consiglio
esaminerà domani i due ordini del giorno rimasti dopo il ritiro di
un altro centinaio di documenti ostruzionistici preannunciato da
Marini. Si passerà poi agli articoli del ddl e agli emendamenti
rimasti in campo, per concludere il punto con le ultime dichiarazioni
e il voto finale probabilmente entro la mattinata.