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28/06/2022 - In aula o in commissione

Il question time e le modifiche al regolamento. Sospeso da Masè il ddl sulla terza preferenza

Consiglio in aula da stamane. Moranduzzo al posto di Cia in Prima Commissione

Il question time e le modifiche al regolamento. Sospeso da Masè il ddl sulla terza preferenza

In allegato, l'ordine del giorno e la delibera sulle modifiche al regolamento

Il question time e le modifiche al regolamento. Sospeso da Masè il ddl sulla terza preferenza
​​​Il Consiglio provinciale ha aperto stamane l’ultima sessione di giugno in aula, che si protrarrà fino a giovedì, con una modifica del regolamento interno e la discussione del question time. Subito dopo l'aula ha accolto le dimissioni di Claudio Cia (FdI) dalla Prima Commissione e la sua sostituzione con Devid Moranduzzo (Lega). A seguire Vanessa Masè (La Civica) ha annunciato la decisione di sospendere l'esame del disegno di legge da lei proposto per introdurre la possibilità di esprimere una terza preferenza nel sistema elettorale trentino. I lavori riprendono alle 15.00 sul punto dell'esame del ddl proposto per la Giunta dall'assessore Gottardi relativo alla riforma delle comunità.



Modificato il regolamento per partecipare alle commissioni online (vedi allegato).


Il presidente Kaswalder ha presentato la proposta di delibera consiliare che contiene le modifiche già accolte dai capigruppo, grazie alle quali – ha spiegato – il regolamento permetterà di partecipare da remoto ai lavori di Commissione. Il collegamento online sarà sempre consentito ai consiglieri che non sono componenti della Commissione, ai membri della Giunta provinciale e al relativo personale di supporto. I commissari potranno invece partecipare alle commissioni da remoto se sussisteranno particolari cause giustificative, ma solo nelle sedute in cui non sono previste votazioni e qualora la riunione venga appunto convocata in modalità mista.

Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha osservato che questa modifica dimostra che cambiare in alcuni punti il regolamento consiliare non è un tabù. Si potrebbe, secondo Marini, aprire una sessione consiliare in aula per apportare altre modifiche al regolamento con una revisione generale del testo che migliori altre procedure, ad esempio introducendo una digitalizzazione dei lavori per semplificare la partecipazione alle sedute. Il consigliere ha evidenziato anche la mancata attivazione del sistema di monitoraggio, che esiste ma non è mai stata utilizzato, per valutare l’attuazione delle mozioni e degli ordini del giorno dopo l’approvazione in aula.

I due articoli delle modifiche sono stati approvati all’unanimità dai 26 presenti. Il presidente Kaswalder ha ricordato che delibera sarà subito pubblicata sul Bur e diventerà operativa già nelle prossime sedute delle commissioni in luglio.


Zeni: che fine ha fatto il decoro dei consiglieri chiesto per lettera dal presidente?


Luca Zeni (Pd) ha chiesto di capire il valore della nota sul decoro nell’abbigliamento inviata nei giorni scorsi dal presidente Kaswalder a tutti i consiglieri, visto che ben pochi, incluse le consigliere, sembrano aver recepito la raccomandazione.

Kaswalder ha risposto precisando che la sua nota voleva richiamare all’utilizzo almeno della giacca nelle sedute istituzionali dal momento che alcuni consiglieri si sono presentati alle riunioni solo in jeans e camicia.


LE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA


Luca Guglielmi (Fassa): si sostenga economicamente il trasporto d’acqua nei rifugi.

L’esponente ladino ha chiesto alla Giunta se abbia l’intenzione di sostenere economicamente il trasporto di acqua in quota anche avvalendosi dell’elitrasporto per rifornire i rifugi che quest’estate non potranno contare sulla risorsa idrica derivata dallo scioglimento della neve e dalla pioggia.

La risposta. L’assessore Failoni ha assicurato che la Giunta condivide la preoccupazione per la carenza di risorse idriche soprattutto nei rifugi alpini più isolati e difficilmente raggiungibili. Sono in corso valutazioni su quali interventi prevedere perché questi rifugi possano essere riforniti d’acqua con vasche di raccolta e per consentire in ogni caso a queste strutture di esercitare il ruolo di presidi della montagna anche a sostegno del turismo.

La replica. Guglielmi ha espresso soddisfazione per l’impegno dell’esecutivo e ribadito le problematiche di carattere straordinario che i rifugi dovranno affrontare. Vi sarà quindi estremo bisogno del sostegno promesso ora dalla Giunta perché i rifugi continuino a rappresentare punti attrattivi di eccellenza per il turismo in Trentino.


Giorgio Tonini (Pd): c’ intesa sulle misure di compensazione della riduzione del gettito Irpef per le autonomie speciali a seguito della riforma fiscale dello Stato?

Considerate le misure di compensazione della riduzione del gettito Irpef per le autonomie speciali a seguito della riforma fiscale dello Stato, e la norma della legge di bilancio statale che prevedeva di stabilire entro il 31 marzo 2022 gli importi dei trasferimenti sulla base di un’istruttoria di un tavolo tecnico presso il Mef con la partecipazione di rappresentanti di ciascuna autonomia speciale, il consigliere ha chiesto alla Giunta se questa istruttoria sia stata effettuata, se la Provincia ne sottoscrive le conclusioni e se condivide la scelta della Regione Friuli Venezia Giulia di impugnare tale norma davanti alla Corte costituzionale, dal momento che è stata elusa la forma pattizia prevista per queste scelte tra autonomie e governo.

La risposta. Il vicepresidente Tonina ha ricordato che l’istruttoria del tavolo tecnico citato si è svolta e si conclusa il 18 marzo scorso con la sottoscrizione di un accordo tra governo, regioni a statuto speciale e Province autonome di Trento e Bolzano. Nell’accordo è stata definita per aicasucna autonomia la compensazione della riduzione di gettito per il triennio 2022-2024 per la parte non compensata dal venir meno delle detrazioni per i figli riassorbite nell’assegno unico universale. Per la Provincia autonoma di Trento sono stati riconosciuti 106.5 milioni di euro nel 2022 e 95,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, importi corrispondenti alla perdita di gettito. Quanto all’impugnativa del Friuli – ha concluso il vicepresidente – le Province autonome di Trento e Bolzano non hanno ritenuto di aderire all’iniziativa della Regione Friuli Venzia Giulia in base a una valutazione di giurisprudenza della Consulta su temi affini. In seguito la stessa Regione Friuli Venezia Giulia ha ritirato il ricorso e il consiglio dei ministri ha deliberato l’accettazione della rinuncia.

La replica. Tonini ha ringraziato il vicepresidente per le informazioni fornite che non gli erano note mentre a suo avviso dovrebbero avere carattere pubblico per permettere un dibattito. E’ evidente infatti secondo il consigliere che i 106,5 milioni per quest’anno e i 95 per i prossimi entreranno nel prossimo assestamento di bilancio e nei bilanci successivi.


Alex Marini (Misto-5 Stelle): come si intende fronteggiare la crisi idrica?

L’esponente pentastellato si è rivolto alla Giunta per sapere quali siano le richieste pervenute per far fronte alla crisi idrica e quale sia la posizione della Provincia in merito alle stesse.

La risposta. L’assessore Tonina ha sottolineato che ad oggi non è ancora pervenuta alcuna richiesta di intervento né di attivazione dello stato di emergenza. Ha poi ricordato la nota da lui inviata a tutti i Comuni il 23 giugno in seguito alla quale molte amministrazioni locali hanno adottato provvedimenti restrittivi sui consumi per prevenire situazioni ancor più gravi che – ha concluso – potrebbero presentarsi in luglio e agosto se non vi saranno precipitazioni importanti.

La replica. Marini ha segnalato che il ministro Cingolani ha ipotizzato la creazione di un tavolo per fronteggiare l’emergenza idrica. E ha aggiunto che a suo avviso sulla gestione delle risorse idriche la Provincia dovrebbe impegnarsi a recuperare quel che non è stato fatto negli ultimi decenni, e ciò anche a beneficio di Veneto e Lombardia, regioni vicine che oggi sono maggiormente in difficoltà. Si delinea a suo avviso anche un problema energetico per cui si raggiungerà presto un picco negativo. Occorre per questo investire sulla costruzione di bacini di accumulo dell’acqua piovana con appositi investimenti. Investimenti che la Provincia dovrà realizzare al più presto per non ritrovarsi a breve con la necessità di trasportare acqua con le autobotti nei comuni.


Pietro De Godenz (UpT): a che punto siamo con il piano d’azione contro il bostrico?

De Godenz ha chiesto a che punto sia l’impegno preso dalla Giunta dopo l’approvazione di una sua mozione per attivare un piano di azione volto a contenere la diffusione del bostrico con appositi predatori la cui introduzione è stata approvata dal Consiglio il 7 ottobre 2021.

La risposta. L’assessore Tonina ha ricordato la deliberazione del 24 giugno scorso con cui la Giunta ha adottato il piano bostrico, che contiene gli interventi del caso, il monitoraggio dei danni, le iniziative per il loro contenimento da decidere con un apposito tavolo di lavoro. Il piano segnala anche le misure da adottare per l’isolamento coleottero perché non siano intaccate altre piante. L’obiettivo finale è il ripristino dell’efficienza dei boschi attraverso la localizzazione prioritaria delle aree nelle quali realizzare le azioni di rimboschimento.

La replica. De Godenz si è dichiarato soddisfatto auspicando di aver contribuito a sollecitare l’attivazione di un tavolo e la costituzione gli interventi per la ricostituzione dei boschi e anche i necessari rimborsi. Il bostrico è un parassita contro il quale occorrerà combattere per diversi anni e conforta quindi sapere che la Giunta è attenta al problema.


Luca Zeni (Pd): liste di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali.

In merito alle molte segnalazioni dei cittadini che lamentano difficoltà e tempi lunghi per la prenotazione di visite specialistiche, Zeni ha chiesto di avere l’elenco completo dei tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, sia con Rao che senza Rao.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto che a seguito della pandemia che ha manifestato i suoi effetti sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali nel marzo 2022, sono state osservate alcune oscillazioni che hanno determinato una riduzione del prenotato. Nel 2021 rispetto al 2020 vi è stato un incremento delle prenotazioni sia in SSN sia in libera professione intramoenia. Tuttavia complessivamente in numero inferiore rispetto al 2019: complessivamente sono state 136.758 le prenotazioni in meno in SSN e 5.644 i meno in libera professione intramoenia (nel 2021 rispetto al 2019). Nel 2018 e nel 2019 il totale delle prenotazioni con codici Rao è stato rispettivamente di 152.332 e di 167.477, con un aumento del 10% dell’uso di codici ad elevata priorità tra il 2018 e il 2019, il che ha reso più complessa la gestione del livello di garanzia, soprattutto per i casi con richiesta Rao B. Nel 2020 per la carenza di risorse interne e la riduzione dell’offerta ospedaliera e della specialistica ambulatoriale interna correlate alla pandemia, è stata osservata rispetto al 2019 una ulteriore difficoltà ad assicurare i livelli di garanzia entro i limiti massimi di 3, 10, 30 giorni nel 90% dei casi. Nel 2021 rispetto al 2020 è stato osservato un ulteriore aumento delle richieste con codice Rao a elevata priorità (+20%). Inoltre è stata rilevata dal 2020 in poi rispetto agli anni precedenti una riduzione della concordanza sul tempo di attesa fra prescrittore e specialista, il che fa presumere una impennata di richieste a elevala priorità non per motivi di diagnosi differenziale ma per forzare le liste di attesa a seguito delle attese generatesi durante la pandemia. L’assessora ha fornito poi i dati sui maggiori tempi di attesa riscontrati tra il gennaio e il giugno per effettuare le prestazioni prenotate ed erogate con codici priorità Rao A, B e C da gennaio al 26 giugno 2022: 5 giorni rispetto al tempo di attesa mediano di un giorno per le Rao A (7.857 prenotazioni); 24 giorni rispetto al tempo di attesa mediano di 5 giorni per le Rao B (38.216 prenotazioni); 56 giorni rispetto al tempo di attesa mediano di 18 giorni per le Rao C (39.894 prenotazioni). In tutto le prenotazioni Rao sono state 85.967. Segnana ha concluso segnalando che il piano di recupero delle liste di attesa approvate nelle diverse edizioni dal Ministero della salute (il più recente è del 23 giugno scorso) l’Apss sta intervenendo con più strumenti gestionali grazie anche a specifici finanziamenti (prestazioni orarie aggiuntive, assunzione di specialisti, strutture accreditate convenzionate). Nel confronto con le istituzioni centrali il Piano per il recupero delle liste di attesa della Provincia è stato giudicato fra i migliori presentati in sede di confronto nazionale. Segnana ha chiesto infine a Zeni di ri-presentare per iscritto questa stessa interrogazione orale, per poter fornire una risposta corredata dall’elenco completo dei dati sollecitati dal consigliere e che necessitano di un’elaborazione.

La replica. Zeni ha replicato lamentando la mancata consegna dell’elenco completo dei dati che a suo avviso dovrebbe essere nella pronta disponibilità dell’assessore, in quanto non richiede alcuna elaborazione. La trasparenza in quest’ambito infatti – ha concluso – è fondamentale per una discussione che possa essere costruttiva.


Gianluca Cavada (Lega): quando arriverà il finanziamento per il teatro di Cavalese?

Dopo l’incendio che nel 2013 distrusse il Teatro comunale di Cavalese la cui ricostruzione è già stata prevista, Cavada ha chiesto alla Giunta quando la Provincia assegnerà il finanziamento mancante chiesto dal Comune nell’aprile di quest’anno per far partire i lavori.

La risposta. L’assessore Tonina ha risposto che il Comune di Cavalese ha avanzato la richeista di finanziamento il 7 aprile 2022 per un importo complessivo di 5 milioni 828 euro. La richiesta è sottoposta ora a verifica tecnica e si presume che il provvedimento di ammissione al finanziamento possa essere approvato entro l’estate compatibilmente con le risorse disponibili.

La replica. Cavada si è detto soddisfatto perché la ricostruzione conservativa del teatro storico di Cavalese sta molto a cuore alla comunità locale.


Giorgio Leonardi (FI): viabilità e sicurezza lungo la SS 47 a Pergine verso Levico.

Il consigliere ha chiesto alla Giunta se non ritenga opportuno verificare la sussistenza di una reale condizione di pericolosità nel tratto della statale 47 all’altezza del ristorante “Al Faro” di Pergine in direzione Levico, e prevedere un’eventuale segnaletica aggiuntiva e per la riduzione della velocità per garantire la massima sicurezza ai soggetti in transito.

La risposta. L’assessore Tonina ha risposto che la Giunta per migliorare la sicurezza della rete stradale ha già effettuato un intervento di potenziamento della segnaletica in corrispondenza del ristorante Al Faro per impedire manovre critiche in caso di traffico intenso. Come ulteriore intervento ha in programma l’istituzione del limite dei 70 km all’ora di velocità.

La replica. Leonardi ha ribadito la necessità dell’annunciata implementazione della segnaletica e della riduzione della velocità consentita in quel tratto critico della statale 47.


Alessandro Olivi (Pd): torneranno i trasferimenti ordinari in conto capitale alle scuole?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta come intende operare in merito all’integrazione delle assegnazioni ordinarie di parte corrente alle scuole, già ridotti quest’anno rispetto al precedente mentre la situazione si è aggravata a causa dei rincari energetici, e quando intende ripristinare i trasferimenti ordinari in conto capitale necessari per programmare le attività.

La risposta. L’assessore Bisesti ha risposto che i trasferimenti di parte corrente nel 2021-2022 non sono stati complessivamente ridotti perché la dotazione del capitolo di spesa è rimasta invariata. Per corrispondere alle esigenze emerse dalle scuole, la Giunta ha deliberato il 29 aprile scorso l’assegnazione di un anticipo di 798.984 euro per fronteggiare i maggiori costi energetici, esaurendo l’intera disponibilità residua sul capitolo di bilancio. A integrazione di questi interventi il dipartimento istruzione ha avanzato, in vista della manovra di assestamento, un’ulteriore richiesta di attribuzione finanziaria. L’assessore ha poi precisato che la possibilità di utilizzare in toto o in parte queste risorse dell’avanzo libero di parte corrente per la copertura dell’aggravio di spesa per le utenze, è finalizzata alla copertura immediata del fabbisogno manifestato come inderogabile, con la possibilità di rifondere le disponibilità in conto capitale successivamente agli stanziamenti riconosciuti in assestamento. Infine sul mancato trasferimento ordinario in conto capitale dal 2019, Bisesti ha spiegato che questo deriva da una decisione del dipartimento affari finanziari della Provincia, legata all’opportunità di monitorare gli effetti dell’entrata in vigore dell’armonizzazione sulla consistenza degli avanzi di amministrazione in capo alle istituzioni scolastiche.

La replica. Olivi ha replicato notando che la risposta conferma l’attualità del tema. Con l’assestamento del bilancio 2022 la Giunta è infatti consapevole di dover intervenire a sostegno delle scuole che hanno tenuto in piedi i propri bilanci facendo leva sui fondi straordinari. Si tratterà di vedere se con le assegnazioni preannunciate le scuole potranno investire soprattutto per le dotazioni tecnologiche indispensabili alla crescita delle attività didattiche. Infine sul mancato trasferimento in conto capitale dall’anno 2019, Olivi ha concluso osservando che “va bene l’armonizzazione sulla consistenza degli avanzi, ma se vogliamo che le scuole facciano davvero programmazione occorre ragionare in termini di budget pluriennali certi”.


Katia Rossato (FdI): no all’uso della mascherina per i conducenti dei mezzi pubblici.

La consigliera ha chiesto se, anche a seguito di un confronto con il governo nazionale, la Giunta provinciale intenda emanare un provvedimento ad hoc per esonerare i conducenti dei mezzi pubblici di trasporto trentini dall’utilizzo della mascherina.

La risposta. L’assessore Gottardi ha risposto che la Giunta sta monitorando l’evoluzione normativa nazionale che prevede l’obbligo della mascherina per gli autisti e la maggioranza delle imprese aderente a Astra ha adottato questa linea, Comunque, ha concluso Gottardi, in base alla valutazione dell’andamento epidemiologico la Giunta è orientata a togliere l’obbligo della mascherina.

La replica. Rossato ha detto che c’è qualcosa che non quadra perché sugli aerei l’obbligo della mascherina non c’è.


Claudio Cia (FdI): come sostituire i medici di base in Val di Sole e nei Comuni disagiati?

Cia ha chiesto quale sia la programmazione della Giunta per la sostituzione dei medici di base che andranno in pensione nei prossimi 2/3 anni e, nel breve, per quanto riguarda la Val di Sole, e se si ritiene di intervenire per la gestione del servizio del medico di base con un’organizzazione territoriale che garantisca un servizio essenziale almeno in ogni Comune nei territori più disagiati e con limitati servizi di trasporto pubblico.

La risposta. L’assessora Segnana ha detto che in Val di Sole dal 1° luglio vanno in pensione due medici in val di Sole, i loro pazienti hanno ricevuto lettera con l’invito a scegliere altri medici e verrà inserito un medico provvisorio in attesa della pubblicazione della zona carente di medici. L’Azienda non ha conoscenza di altri medici prossimi alla pensione in Val di Sole. L’assessora ha ricordato i passi fatti per la medicina di gruppo integrata che assicura la continuità di assistenza.

La replica. Cia ha detto di non dubitare dell’impegno dell’assessorato e dell’Apss, ma i fatti sono chiari: 99 medici sono andati in pensione e il 77% di quelli in servizio hanno più di 55 anni e metà supera i 60 anni. Nel 2020 avevano 20 zone scoperte che sono diventate 43. Quindi, sempre più territori sono in sofferenza perché sulle 43 zone ne sono state coperte solo 7 e chi paga sono soprattutto le valli. Il direttore sanitario dell’Apss ha detto che il 30% di medici andrà presto in pensione e questo lo ha definito un disastro. Certo non si può puntare il dito sulla Giunta e neppure su quelle precedenti, ha concluso Cia, ma il tema è drammatico.


Lucia Coppola (Misto-Europa Verde): si trovino spazi in cui accogliere i senza casa.

Vista la crescita del numero dei senza fissa dimora che popolano le notti del capoluogo, l’esponente verde ha chiesto alla Giunta se intenda impegnarsi per trovare spazi nei quali accogliere chi non ha casa ed è costretto a dormire per strada.

La risposta. L’assessora alla sanità ha detto che l’assessorato ha posto molta attenzione sui senza dimora, la Pat ha rafforzato i servizi dell’accoglienza con alloggi temporanei e l’aumento dei posti letto anche per bisognosi con animali domestici. Il fabbisogno era stato quantificato in 165 posti letto che è già stato ampiamente garantito, ci saranno poi gli interventi del Pnrr che permetteranno di aumentare ulteriormente l’offerta. Attualmente con Pat e terzo settore si sta mettendo in campo una risposta di qualità anche per un recupero di queste persone e si stanno cercando spazi idonei per questi bisogni.

La replica. La consigliera ha detto che non ci si drà prendere in contropiede dalla stagione fredda.


Lorenzo Ossanna (Patt): aiuti per i pannelli fotovoltaici danneggiati dalla grandinata.

Il consigliere ha chiesto se la Giunta intenda valutare misure di aiuto a sostegno dei privati e delle aziende i cui pannelli fotovoltaici e solari sono stati gravemente danneggiati dalla terribile grandinata avvenuta la sera del 21 giugno scorso.

La risposta. L’assessore Tonina ha risposto che le grandinate sono frequenti e interessano zone ristrette e anche quella dei giorni scorsi non è eccezionale. Quindi non sussistono i presupposti per accertare la calamità per la sera del 21 giugno. Gli operatori economici e i privati possono attivare le polizze assicurative

La replica. Ossanna ha detto che la richiesta era motivata dalla frequenza di eventi eccezionali e quella del 21 non è certo normale. Inoltre va pensato per il futuro un sistema di protezione economica.


Ugo Rossi (Misto-Azione): informare i cittadini perché si difendano dalla scabbia.

Rossi ha chiesto alla Giunta quanti casi di scabbia siano stati registrati dal sistema sanitario provinciale negli ultimi mesi, se si può parlare di epidemia, quali provvedimenti abbia adottato e se non ritenga di informare i cittadini perché adottino opportune precauzioni.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto affermando che la scabbia è endemica e in Trentino ci sono stai 60 casi quest’anno e 816 negli ultimi 10 anni. Quindi non ci sono emergenze ne epidemie. Nel primo semestre corrispondono alla media casi singoli degli altri anni. Gli acari della scabbia, ha detto ancora, non sopravvivono per più di 3 giorni e quindi basta lavare i vestiti e isolarli in un sacco. I casi vengono risolti con l’igiene personale e l’uso di specifici farmaci topici. Al trattamento vanno sottoposte anche le persone che sono state in contatto con persone infettate dal parassita.

La replica. Rossi ha chiesto all’assessore la possibilità di mandare alle persone infettate le informazioni di base per tranquillizzarle.


Vanessa Masè (La Civica): si attivi una segreteria telefonica nel reparto di otorino.

Masè ha chiesto alla Giunta di sapere se sia possibile ricorrere all’attivazione di una segreteria telefonica, in mancanza di personale di segreteria dovuto ai recenti pensionamenti, presso il reparto di otorino dell’ospedale S. Chiara di Trento, in modo da poter lasciare un messaggio e ovviare così all’attuale difficoltoso rapporto tra medico e pazienti.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto affermando che presso la segreteria del reparto ci sono due operatori che sono mancai per malattia,ma uno di questi è rientrato il 22 giugno rendendo possibile il servizio.


Devid Moranduzzo (Lega): ristrutturazione dello stabile Itea di via Canova.

Il consigliere ha chiesto alla Giunta quali interventi e in che tempi sono previsti per la ristrutturazione dell’edificio danneggiato da due incendi, nel 2017 e nel 2021, che hanno danneggiato e reso inagibile uno stabile Itea in via Canova a Trento.

La risposta. L’assessora Segnana ha affermato che si stanno facendo i lavori di ripristino degli alloggi danneggiati nel 2017 che si concluderanno entro settembre. Per l’’altro alloggio i lavori sono stati avviati il 10 marzo e si ristrutturano altri due alloggi nella stessa scala.

La replica. Il consigliere ha ringraziato l’assessore e la presidente Itea.


Alessio Manica (Pd): condizioni di lavoro più umane per i lavoratori del Muse.

A proposito del nuovo bando del Muse, prorogato al 30 novembre, per l’affidamento dei servizi a cooperative, il consigliere ha chiesto alla Giunta cosa intenda fare per stabilire, nero su bianco, condizioni di lavoro più umane di quelle attuali, perché siano rispettati i diritti minimi dei lavoratori e delle operatrici culturali impiegati nel museo.

La risposta. L’assessore Bisesti ha risposto affermando che 30 posizioni lavorative sono state riportate nell’organico del museo e saranno coperte dai concorsi che si stanno svolgendo, anche se altre figure, su richiesta del Muse, rimarranno esternalizzate. I problemi di questi lavoratori saranno tenuti in debito cono nel bando e il Muse sta ripensando i servizi per migliorarli anche dal punto di vista della qualità dell’occupazione.

La replica. Manica ha detto che centrale è il bando per evitare i problemi che si sono visti. Ci sono ancora 60 persone esternalizzate e se si può comprendere la necessità di flessibilità, questa non può diventare però uno strumento per imporre condizioni di lavoro non accettabili a persone con un alto livello di specializzazione.


Sara Ferrari (Pd): si affronti e risolva il problema delle cattedre mancanti nelle scuole.

Vista la difficoltà di trovare insegnanti, Ferrari ha chiesto alla Giunta come intende affrontare e risolvere l’inaccettabile eventualità delle cattedre mancanti nelle scuole trentine per un avvio sereno del nuovo anno scolastico dopo i tempi difficili dell’emergenza sanitaria.

La risposta. L’assessore Bisesti ha risposto che le stime dei fabbisogni, che sono il frutto di una serie di parametri, possono avere scostamenti rispetto alle richieste reali, un fatto che è accaduto anche nel 2016. Ma negli ultimi anni non ci sono stati problemi. Il posto vacante, inoltre, è legato a un docente a tempo indeterminato che può essere coperto da uno a tempo determinato. Le difficoltà di reclutamento vanno ascritte al ministero perché i concorsi ordinari sono rallentati dal fatto che vengono convocati nelle fasi calde dell’anno scolastico. Inoltre, l’80 e il 90% dei candidati non hanno superato la prova scritta. La Pat, ha concluso, ha messo in campo una serie di concorsi che hanno dato risposte ai fabbisogni di insegnanti.

La replica. La consigliera Pd ha detto che la risposta dell’assessore, rispetto all’allerta lanciata dal sindacato, sembra incoraggiante e che a settembre le scuole inizieranno con organici completi e con coperture dei posti, si auspica, a tempo indeterminato anche per rendere appetibile il lavoro di insegnante.


​ VANESSA MASE’ SOSPENDE L’ESAME DEL DDL SULLA TERZA PREFERENZA


Sul punto dell’elezione del vicepresidente (si era nuovamente candidato Alex Marini) è mancato il numero legale: solo 7 i consiglieri presenti in aula. Claudio Cia (FdI), le cui dimissioni sono state accolte con 17 sì, 5 astenuti e Marini che non ha partecipato al voto, è stato sostituto da Devid Moranduzzo (Lega) in Prima commissione con 14 sì, 10 astenuti un non partecipante al voto, Michele Dallapiccola (Patt). Vanessa Masè ha poi dichiarato la sospensione del suo ddl sulla terza preferenza. ​

Allegati
La delibera approvata con le modifiche al regolamento consiliare