Nell'aula del Consiglio provinciale
Semplificazioni opere pubbliche: conclusa la discussione generale sul ddl Spinelli
Si va a oltranza partendo dall'esame degli ordini del giorno. Poi gli articoli e gli emendamenti
Si è conclusa con la
replica dell’assessore Spinelli la discussione generale sul
141/XVI,
che introduce
semplificazione nelle procedure per le opere del Pnrr e delle
Olimpiadi 2026. Ora è in corso un’ulteriore trattativa con le
opposizioni che hanno
presentato una lunga serie di odg e 888 emendamenti. I lavori
riprendono alle 15.
Degasperi:
solita logica dell’asfalto e del cemento
La
mattinata di discussione sul ddl è stata aperta da Filippo
Degasperi (Onda), secondo cui gli scopi di questa proposta sono la
compressione della partecipazione e dei poteri dei comuni. C’è poi
la volontà di agevolare la finanza di progetto e il depotenziamento
della Via. Il disegno complessivo, per Degasperi, è insomma questo:
compressione della partecipazione, del ruolo dei comuni, della tutela
dell’ambiente e apertura al partenariato pubblico privato. Alla
prova dei fatti il 50% degli interventi del Pnrr avranno effetti
negativi sull’ambiente e solo il 16% avranno un impatto positivo
sugli obiettivi del Piano. Come al solito, ha aggiunto, ci si trova
di fronte alla logica dell’asfalto e del cemento. Paradossalmente
chi critica oggi il Pnrr appartiene alle forze politiche che lo ha
messo nero su bianco. Tra le opere, ha affermato Degasperi, c’è la
Valdastico che il Governo ha posto al secondo posto degli interventi
importanti del Def. Una struttura che non è, come si è sempre
detto, a costo zero perché nel documento di economia e finanza
nazionale è previsto un intervento miliardario. Sul capitolo
Olimpiadi, Degasperi ha detto che nel dossier, in base al quale il
Cio ha fatto la sua scelta, si affermava che tutte le opere sarebbero
state sottoposte alla Vas e ci sarebbe stato un innovativo Progetto
di sperimentazione sociale e ambientale. Ma, nella realtà di tutto
ciò non è rimasto nulla e l’unica cosa che rimane è una spesa
attorno ai 120 milioni di euro, tra nuovi trampolini con 5 mila posti
a sedere, il villaggio olimpico di Predazzo, il rifacimento ex novo
del centro fondo, altri 5 mila posti e i 47 milioni di euro per Pinè,
per uno stadio di 5 mila posti, gli 8 milioni per il curling. Quindi,
si velocizza ma non c’è nessun ragionamento su come si sosterranno
queste opere e il rischio è quello di seguire la strada di Torino.
In questo ddl, ha aggiunto, c’è il solito ritornello della
sburocratizzazione ma in realtà l’unica sburocratizzazione sarebbe
quella di cancellare norme e regolamenti. Quindi, ancora cemento e
asfalto quando si sarebbero potuti usare i soldi del Pnrr per
eliminare il numero chiuso a medicina e gli imbuti delle
specializzazioni. Andiamo a prendere medici in Argentina e al tempo
stesso impediamo ai nostri giovani di diventare medici. Un po’ di
questa montagnaa di debiti che stiamo facendo con il Pnrr si sarebbe
potuto usare per creare medici e specialisti per garantire il diritto
dei diritti: la salute. Degasperi ha ricordato di aver fatto nove
emendamenti (che vanno dal no alla rateizzazioni delle sanzioni,
l’obbligo di fidejusssioni, no ai tagli dei tempi sulle
osservazioni) che non sono stati considerati dall’assessore
impegnato a trattare con chi ha, giustamente, presentato montagne di
emendamenti e odg. Infine, l’esponente di Onda ha ricordato che per
quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie nel Pnrr non c’è
nulla sull’elettrificazione della Valsugana e sui tratti nord e sud
della circonvallazione di Trento.
Dallapiccola:
non un euro per la pastorizia
Michele
Dallapiccola (Patt) ha detto che, soprattutto per ciò che riguarda
la zootecnia, questo provvedimento non è il massimo. Si tratta di un
obolo che coprirà in minima parte i maggiori costi e non affronta i
problemi che affliggono la zootecnia da anni. Dallapiccola ha
ricordato poi che la situazione dell’ovicoltura è ancora più
seria, anche se il numero delle bestie è arrivato a 45 mila,
superando quello delle mucche. Ma non si sta facendo assolutamente
nulla e dei 4 milioni previsti dal ddl non ce un euro per questo
settore. La Giunta, secondo l’esponente Patt, non ha fatto nulla
per la prevenzione e la convivenza con i grandi carnivori, anzi si
sono tagliati i contributi. Si è fatta solo propaganda e colloqui
via web con Roma, ma non si è cercata alcuna conciliazione con la
presenza di queste specie e così anche questa estate nelle malghe ci
sarà una carneficina. Non ci sono idee innovative e, anzi, in Veneto
hanno portato avanti un progetto, nato in Trentino la scorsa
legislatura, che prevede di installare trasponder sugli orsi e
lupi più aggressivi per allarmare gli allevatori in tempo. Il
problema non è rassicurare genericamente e a chiacchiere i pastori,
ha aggiunto, ma è quello di potenziare la prevenzione puntando anche
sulla tecnologia. Nella bergamasca, ha ricordato, si è puntato sul
volontariato per implementare la custodia e la guardiania. Infine,
Dallapiccola ha riproposto la costruzione e la ricostruzione di
ripari per i pastori che potrebbero diventare anche interessanti dal
punto di vista turistico. Così come una gestione intelligente dei
grandi carnivori potrebbe essere una leva potente per la promozione
turistica. Infine, il consigliere Patt ha detto che la soluzione non
è rinchiudere questi animali, come si è fatto con l’orso,
castrandoli e drogandoli perché ciò rappresenta una sevizia. Meglio
morti, quindi.
Paccher:
un ddl fatto per accelerare i tempi ma bloccato dalla minoranza
Roberto
Paccher (Lega) ha ribattuto che le questioni legate a lupi a orsi
vengono dalla scorsa legislatura e il problema deriva dalle legge
nazionali e europee. Anche sui sostegni alla zootecnia ha ricordato
che la Giunta Fugatti è intervenuta per attenuare l’impatto della
crescita dei prezzi con 4 milioni di euro e ha aggiunto che le
difficoltà c’erano anche con la Giunta Rossi. Nel merito Paccher
ha detto che il ddl Spinelli ha come obiettivo l’accelerazione
eppure, paradossalmente, si sta discutendo da tre giorni di un
provvedimento discusso in commissione e condiviso dai sindaci.
Marini:
va posta al centro la questione climatica
Alex
Marini (5 Stelle) ha detto che il suo obiettivo non era quello di
bloccare il ddl, ma di richiamare l’attenzione sul cambiamento
climatico. Gli impegni di Parigi non vengono rispettati e così, in
una condizione di emergenza climatica, si intaccano tutti i diritti.
L’autonomia deve dimostrare la sua diversità applicando nel Pnrr
norme che tengano presente gli obiettivi di Parigi per contenere il
surriscaldamento del pianeta. Le leggi Pat prevedono già, ad
esempio, valutazioni di impatto energetico, l’adozione di un piano
provinciale sulla mobilità, ma queste norme non sono ancora
applicate. Stesso ragionamento vale per gli strumenti per la
partecipazione popolare. Ci sono le petizioni, che in gran parte
riguardano temi ambientali, ma non hanno impatto sulla politica
provinciale. In questo ddl si riducono i tempi della partecipazione a
fronte ad alcuna alternativa sull’efficacia degli strumenti. Non si
fanno valutazioni ambientali e sociali, come lo Spross (Strategia
provinciale per lo sviluppo sostenibile) ma solo quelli economiche.
Eppure la questione climatica dovrebbe venire prima di tutto.
Tonini:
metà degli investimenti del Pnrr va alle ferrovie
Giorgio
Tonini (Pd) ha affermato che le preoccupazioni espresse dal Degasperi
possono essere comprensibili, ma i numeri dicono tutt’altro. Le
ferrovie, ad esempio, prendono la metà delle risorse (147 miliardi
su 279) e alle strade è riservato meno di un terzo dei
finanziamenti. Il rimanente va a metropolitane, porti, aeroporti e
ciclovie. Quindi, il carattere innovativo sul versante della
sostenibilità ambientale del Pnrr c’è. Nel piano del Governo, ha
aggiunto, c’è il completamento della Valdastico fino al confine
col Trentino e poi, si dice, si deve definire come proseguire da
Lastebasse al territorio provinciale. Quindi, ha aggiunto Tonini, non
c’è nulla di nuovo. Rivolgendosi a Paccher lo ha invitato ad avere
pazienza con l’opposizione perché dedicare due giorni ad un tema
importante come una legge sulla semplificazione non è pendere tempo
ma approfondire i temi.
Rossi:
c’è un baratro tra la propaganda e la realtà
Ugo
Rossi (Azione) ha affermato che a partire dalla Valdastico il governo
provinciale farebbe bene ad adottare un metodo di verifica della
realtà perché l’inserimento dell’autostrada nell’allegato
infrastrutture del Governo dimostra che non c’è stata alcuna
modifica, come vuole far credere la Giunta, dell’accordo con lo
Stato stipulato la scorsa legislatura che prevede una strada con
uscita alle Lochere. Quindi non c’è alcun via libera del Governo
alla Valdastico. Sulle Olimpiadi, ha ricordato che il 21 ottobre 2019
si votò una mozione nella quale si chiedeva di valutare di spostare
lo Stadio del Ghiaccio a Milano, ottenendo una compensazione, perché
si sarebbe dovuta affrontare una spesa di 37 milioni. Nonostante ciò
oggi si ipotizza di spendere per l’Ice ring di Baselga 42 milioni.
Sui lupi, ha continuato, il 16 aprile 2019 uscì la notizia secondo
la quale Salvini aveva autorizzato di sparare ai soggetti pericolosi.
Notizia, diffusa sui social dalla Giunta Fugatti, e poi smentita
dallo stesso Salvini che disse di aver parlato di cattura. C’è
insomma, ha concluso Rossi, un baratro tra la propaganda e la realtà,
che vale per la Valdastico, i grandi carnivori e per i 42 milioni di
euro per uno stadio del ghiaccio che perde già oggi 200 mila euro
alla Valdastico.
Spinelli:
la trattativa è a buon punto
L’assessore
Spinelli, ricordando che la trattativa con la minoranza è arrivata a
buon punto, e augurandosi di approvare presto questo ddl, ha affermato
che la norma è tecnica e complicata ma la Giunta ha cercato di
chiarirla il più possibile. Rimangono degli aspetti, ha aggiunto,
che possono generare dei dubbi che verranno chiariti. L’urgenza del
ddl risulta evidente anche se, ha riconosciuto Spinelli, c’è un
possibile imbuto quando si passa dai progetti ai cantieri, anche se
questo è un tema di dimensione nazionale. Fondamentale, per Achille
Spinelli, è il capitolo del caro prezzi che richiama l’urgenza di
approvare presto questo ddl per assistere subito alcune categorie.
Infine, le tematiche oggetto di trattativa che si stanno sviluppando,
in particolare con Manica (Pd), si concentrano sulla materia che
riguarda le progettazioni per le opere del Pnrr e Olimpiadi, le
autorizzazioni sulle bonifiche. Si sta valutando anche l’introduzione di
clausole sociali per i subentri delle aziende.