Seconda Commissione: sospeso il disegni di legge su turismo e disabilità di Ambrosi
Pmi e grande industria, via libera al bando sui contributi per l’installazione dei pannelli solari
Rinviati anche i testi sulla riqualificazione degli alberghi e sulla rappresentanza sindacale
Oggi
pomeriggio in Seconda commissione Alessia Ambrosi (FdI), dopo
l’audizione dell’assessora Segnana, ha sospeso il suo ddl su
turismo e disabilità. Sospeso anche il ddl De Godenz (UpT) e Job
(Misto) sui contributi per riqualificare gli alberghi in vista delle
Olimpiadi 2026 e quello di Olivi sulla certificazione della
rappresentanza sindacale e la promozione delle relazioni industriali.
Parere positivo unanime sulla proposta di delibera che contiene il
bando Fers per
incentivare l’installazione di pannelli solari nelle Pmi e nella
grande industria.
Segnana:
turismo e disabilità, non servono leggi ma un coordinamento degli
interventi
In
apertura della Seconda
commissione, presieduta da Luca Guglielmi (Lista Fassa) si è parlato
di turismo e disabilità. Sul
ddl n.
105
di Alessia Ambrosi (FdI) è
stata ascoltata l’assessora alla
sanità Stefania
Segnana la quale ha affermato che la proposta legislativa
è stata analizzata con
l’assessorato del turismo che
ne ha la competenza e per questo è stato giusto
incardinarla in
Seconda
commissione e non in Quarta come
aveva chiesto la proponente.
Inoltre,
ha ricordato Segnana, in materia di assistenza le
competenze Pat riguardano solo
gli interventi per
cittadini residenti.
Sulla disabilità, ha
aggiunto, c’è una
grande attenzione e nel 2021 è stata istituita la
Umse
disabilità per coordinare
le iniziative. E’
stato costituito
un gruppo di lavoro del
quale fanno parte anche
Trentino
Marketing e le
Apt che
sta lavorando a un progetto
di turismo accessibile. La
Pat ha avuto accesso a
milione e 200 mila euro grazie alla partecipazione al bando del
Ministero per la disabilità,
cifra che verrà
integrata da fondi Pat.
Il progetto al quale si
sta lavorando, ha continuato l’assessora,
va nel versante del ddl Ambrosi e ha aggiunto che più che di nuove
norme c’è bisogno di
un coordinamento gli
interventi, ad esempio
per sviluppare ulteriormente il marchio Open, per
la sensibilizzazione, per far conoscere le offerte già attive sul
territorio e per potenziare la formazione degli operatori turistici.
Un lavoro che
Tsm sta
già attuando con una serie di corsi giunti alla seconda edizione.
Alessia Ambrosi ha chiesto di
sapere qualcosa in più sul progetto su
turismo e disabilità e
Pietro De Godenz (UpT) se l’iter e la gestione dei marchi saranno
seguiti dalla sanità o dal turismo. Lorenzo Ossanna (Patt) ha
affermato che l’attenzione sulla disabilità c’è ed è giusto
puntare su un coordinamento degli interventi cercando di farli
conoscere. Il dirigente generale del Dipartimento
salute e politiche sociali, Giancarlo
Ruscitti, ha ricordato che c’è già
un supporto per
i turisti disabili dell’Umse
disabilità e dell’Azienda
sanitaria e l’adesione
al bando del ministro
Stefani è
stata fatta soprattutto
per potenziare la formazione degli
operatori turistici.
Ambrosi, dichiarando di
voler sospendere il ddl, ha detto che anche grazie all’audizione
dell’assessora avvierà una riflessione sul ddl che, ha
ricordato, ha
l’obiettivo di supportare, favorendo il turismo a favore dei
disabili, anche le zone meno attrattive del Trentino. Fa piacere, ha
concluso, che la Pat
stia già lavorando in questa direzione anche con l’adesione al
bando nazionale e
che il progetto di cui
ha parlato l’assessora
vada nella direzione del ddl.
Riqualificazione
degli alberghi per le Olimpiadi e rappresentanza sindacale, ddl
rinviati
Si è passati poi al ddl n.
62
di De Godenz e Ivano
Job, sui contributi
per la riqualificazione
degli alberghi in vista delle Olimpiadi 2026, anche questo sospeso in
attesa del bando che,
ha detto l’assessore
al turismo Failoni,
nonostante la spada di
Damocle del vincolo europeo, verrà
avviato entro il 20
giugno. Rinviato su
richiesta del proponente anche il ddl n.
101
di Alessandro Olivi (Pd) che ha come obiettivo la certificazione
della rappresentanza sindacale e la promozione delle relazioni
industriali.
Un
bando da 15 milioni per il fotovoltaico
Parere positivo unanime
alla proposta di delibera sul
bando Fesr
che ha l’obiettivo di incrementare la
produzione di energia da
pannelli fotovoltaici da
parte delle imprese.
Alex
Marini (5 Stelle) ha chiesto l’audizione
di tecnici sulla delibera vista la complessità del contenuti.
Proposta bocciata, con
un sì, quello
di
Sara Ferrari (Pd) e
5 contrari, soprattutto perché (lo hanno detto Ossana e De Godenz)
si allungherebbero i tempi di approvazione di
una
delibera
importante
che contiene un bando per impianti dai 15 fino a 1.000
kilowatt. Si
va quindi dal
bar
alla
grande impresa.
Il finanziamento (a
disposizione ci sono 15 milioni) è
importante, il
40% per
la fornitura, l’installazione, i sistemi di accumulo dell’energia
e le spese tecniche per i pannelli
per le Pmi e il 30% per le grandi imprese. Per
le piccole imprese i
contributi,
sotto i 200 mila euro, sono
previsti in
esenzione, in “de minimis” per gli investimenti delle aziende più
grandi.
Il
bando prevede una procedura di
valutazione: verranno
valorizzate col
massimo del punteggio
le comunità energetiche e
la
possibilità di
cumulo con i finanziamenti
statali. Punteggio
alto anche per i punti di ricarica delle
auto
elettriche
e
si premia l’installazione sui tetti dei
pannelli fotovoltaici.
Per accedere è
richiesta
la diagnosi energetica sugli effetti dei pannelli fotovoltaici. C’è
poi la possibilità di una rendicontazione nei termini dei due anni
in conseguenza delle difficoltà di consegna. Un bando che va
incontro alle esigenze evidenziate dalle aziende. La graduatoria è a
sportello, cioè
senza termini di scadenza e fino
all’esaurimento dei fondi che potranno
essere reintegrati.
Le domande verranno aperte a metà giugno.
Ossanna
(Patt)
ha
sottolineato che in campo agricolo un’azienda che vuole contenere i
costi energetici, in base alle
regole del
Pnrr, deve affrontare le
spese
di risanamento dell’amianto. Un obbligo che si dovrebbe togliere
con il bando della Pat.
Sara
Ferrari (Pd) ha apprezzato la spinta sulle comunità energetiche e ha
chiesto di allargare i
premi previsti per le aree interne
a
un territorio più vasto.
Un premio, per la capogruppo Pd, andrebbe previsto anche per le ditte
che hanno una certificazione green.
Certificazione
che
però
non
è
prevista
nel bando. Marini ha sottolineato che non sono previsti punteggi per
i sistemi di gestione intelligente
dell’energia. Perché il punto non è solo produrre l’energia
rinnovabile ma è anche la sua gestione. Inoltre,
per sviluppare la mobilità elettriche le
colonnine dovrebbero
essere accessibili a tutti, visto che vengono
installate con i contributi pubblici. Sui tetti di amianto ha chiesto
se da
parte della Pat sia
stata fatta una ricognizione. Poco comprensibile, per il
rappresentante di 5 Stelle, anche il criterio di scelta delle aree
interne. E’
prevista,
ha risposto la dottoressa Laura
Pedron,
la
possibilità che le colonnine elettriche vengano messe a disposizione
degli utenti, mentre
le aree interne sono quelle approvate dall’Unione Europea anche se
la Giunta ne
ha
già chiesto una revisione e un allargamento.