Il testo è stato emendato e ha ottenuto l'astensione dei tre consiglieri provinciali di minoranza
Seconda commissione, sì alla riforma del Progettone
L'asse si sposta dalla tutela occupazionale al reinserimento nel mercato del lavoro
In Seconda commissione,
presieduta da Luca Guglielmi (Lista Fassa), è stato approvato, con 4
sì e tre astenuti Olivi, Ossana, De Godenz,
il ddl n.
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Spinelli che riforma
il Progettone spostandone
l’asse dalla tutela occupazionale al reinserimento nel mercato del
lavoro. Dopo
un confronto con l’assessore sono stati accolti un buon numero di
emendamenti presentati da Olivi (Pd); Zanella (Futura); De Godenz
(UpT). Approvati anche
quelli di maggioranza:
quello di Savoi (Lega) che prevede l’intervento del sistema museale
nella programmazione
del Progettone e quello
di Paoli (Lega) per inserire nelle attività anche la valorizzazione
di strutture e aree di particolare interesse e
Moranduzzo (Lega) che porta permette di prorogare per una sola volta
di tre anni la durata degli incarichi alle coop.
Il
ddl esce dalla commissione rafforzato sul piano dell’inclusione
sociale dei soggetti deboli; si recupera, tra le aree di intervento
quella
socio – assistenziale;
si prevede la possibilità dopo 3 anni di un rinnovo di altri 3 per
gli incarichi e si sposta al 2024 l’entrata in vigore del nuovo
Progettone.
In
dichiarazione di voto Olivi ha detto che il ddl avrebbe dovuto essere
più coraggioso e che
il Consiglio è stato
coinvolto in fretta e solo
alla fine. Ma, rispetto
al “chiuderemo il
Progettone” pronunciato
dalla Giunta a
inizio legislatura, con questa proposta si
tenta di mantenere in
vita uno
strumento che,
ha ricordato,
non è assistenziale, anzi è
uno strumento di
politica attiva del lavoro.
Olivi ha sottolineato
l’importanza di alcuni
emendamenti che sono
stati approvati, in
particolare quello sui
servizi assistenziali. Da
qui il suo
voto di astensione. De Godenz ha apprezzato la volontà di accogliere
le proposte
e le aperture dell’assessore per mantenere questo che è uno
strumento unico in Italia e Europa. Ossana (Patt)
ha annunciato
l’astensione su un ddl, ha
detto, che andava fatto
e che mantiene
alta l’attenzione nei confronti di questi lavoratori. Luca
Guglielmi ha condiviso con Olivi che il Progettone è un elemento di
politica attiva, ma questo ddl lo migliora in termini di dinamicità.
L’assessore Spinelli, infine,
ha concluso affermando che
il Progettone prosegue e con questo ddl è stato migliorato.
Spinelli:
poco serio
l’atteggiamento del sindacato
Spinelli,
in apertura
del dibattito,
ha spiegato il senso dei due suoi emendamenti: uno, tecnico,
(votato all’unanimità)
riguarda
le disposizioni finanziarie; l’altro la
contingenza, cioè la
situazione di crisi dell’Italfood di Ala. C’è
la necessità, ha
spiegato l’assessore, di una
prestazione di garanzia per
i dipendenti in questa
fase transitoria verso un probabile richiesta
di concordato
dell’azienda.
Nello specifico,
l’assessore ha sottolineato
che il percorso del ddl
è stato molto partecipato,
in particolare,
dal
sindacato. Spiace quindi,
ha aggiunto,
che si sia arrivati ora ad
un atteggiamento di chiusura. E questo per
chiari motivi
di speculazione
arrivando anche a
spaventare
i lavoratori
del Progettone. Non credo, ha
concluso Spinelli, che
questo sia
un atteggiamento serio, soprattutto per organizzazioni che
rappresentano
i lavoratori.
Olivi:
va rafforzato il versante del sostegno occupazionale
Alessandro
Olivi (Pd), sottolineando
che, per
contro, i consiglieri
non hanno partecipato per
nulla al
percorso del ddl, ha presentato i suoi emendamenti che
riguardano il
rafforzamento del nuovo Progettone
sul versante del sostegno occupazionale;
l’aggiunta alle finalità di interesse generale degli interventi
del Progettone dei
servizi sanitari e
socio – assistenziali alla
persona nelle Apsp
e l’inserimento nella definizione delle fasce deboli della
necessità di un
confronto
in commissione consiliare (bocciata
la parte che
sull’intesa con i
sindacati). No da parte
della Giunta anche sull’emendamento
che mirava a introdurre tra i
requisiti delle coop le
competenze nel campo dell’esperienza del reinserimento lavorativo.
Respinto quello che
prevedeva il vincolo
alla distribuzione
del patrimonio delle coop nel
caso di scioglimento. Olivi,
ha espresso soddisfazione per l’accoglimento
dell’emendamento, concordato con Spinelli, e sottoscrittto da De
Godenz e Zanella, il
quale prevede che i
lavoratori del Progettone possano essere impiegati
nei
servizi sanitari e socio assistenziali. Soddisfazione è stata
espressa anche da De Godenz. Il consigliere dem ha espresso rammarico
invece per
il no all’emendamento che prevedeva la continuità occupazionale.
Si intendeva dire, ha aggiunto, che il lavoratore di un coop
mantenesse il trattamento nel caso del subentro di un’altra.
De
Godenz: il campo d’intervento va allargato al settore socio -
assistenziale
Pietro
De Godenz ha presentato
emendamenti per
l’inserimento del Cal
nella programmazione degli interventi del Progettone.
Inoltre, il
consigliere UpT,
rispondendo alle
richieste di Upipa e Cooperazione,
punta all’allargamento
dei
campi di intervento del
Progettone anche
del
settore socio –
assistenziale.
Infine, De Godenz aveva
chiesto l’allungamento del
periodo d’incarico
alle coop da 3 a 10 anni.
Emendamento ritirato in seguito all’approvazione di quello di
Moranduzzo (Lega) che prevede tre anni rinnovabili per una sola
volta. Approvato
invece quello che sull’entrata
in vigore del nuovo Progettone dal primo gennaio 2023 al primo
gennaio 2024.
Ossanna:
il testo si può migliorare ma la strada è giusta
Lorenzo
Ossanna (Patt) ha detto di condividere la necessità di allungare gli
anni di incarico alle
coop e ha affermato che la
necessità di mettere mano al Progettone da quanto è emerso nelle
audizioni è condivisa e quindi la Giunta si sta
muovendo
sulla via giusta. Ossanna
ha annunciato l’astensione in commissione, ma nei fatti, con
qualche piccola modifica, il ddl è condivisibile.
Zanella:
preoccupa lo sbilanciamento verso il reinserimento nel mercato del
lavoro
Paolo
Zanella (Futura) ha detto che i suoi emendamenti vanno incontro alla
preoccupazione del sindacato che questo nuovo Progettone sia
sbilanciato verso il reinserimento a scapito del sostegno
occupazionale. Anche
lui ha chiesto il
reinserimento dei servizi socio assistenziali che è stata una delle
maggiori richieste (in particolare da Upipa e cooperazione) emerse
nelle audizioni. Infine, Zanella ha presentato
un emendamento
per favorire, nelle gare, l’elemento della co –
progettazione che
però non ha ottenuto il sì della commissione.
No, infine,
all’
introdurre
garanzie sulla continuità occupazionale dei lavoratori del
Progettone.
Sulla
tenuta giuridica del ddl il confronto con Roma c’è stato
Sulla
questione della necessità di rivedere la legge del 1990 per
renderla più sostenibile giuridicamente, evitando la “tagliola”
della concorrenza, Spinelli ha affermato, rispondendo a Olivi, che il
confronto col Governo c’è stato. Le criticità dell’attuale
legge ci sono e sono emerse da uno studio dell’Unitn e
Cooperazione, valutazioni che hanno proposto questa soluzione. Roma
ha rassicurato che la formulazione del ddl, che si basa sull’analisi
della legislazione europea e sul principio dell’interesse generale,
va bene. Però, più si aprono i campi di intervento più ci si
espone sul versante della concorrenza.