Giornale OnLine

Giornale Online
08/03/2022 - In aula o in commissione

Il question time che ha aperto la sessione di marzo

Nell'aula del Consiglio provinciale si è discusso anche di guerra in Ucraina e di nuovo ospedale

Il question time che ha aperto la sessione di marzo

In allegato, l'ordine del giorno con i testi in discussione

Il question time che ha aperto la sessione di marzo

​​Prima di iniziare i lavori della sessione di marzo del Consiglio il presidente Walter Kaswalder è intervenuto per affermare la solidarietà all’ Ucraina (in aula è stata esposta la bandiera azzurro - gialla), Paese dove i diritti umani e la democrazia sono stati schiacciati da un’invasione ingiustificata e ha ringraziato i consiglieri che hanno partecipato alle manifestazioni di questi giorni. Un pensiero da parte del presidente del Consiglio è stato poi rivolto alla Festa della donna auspicando che la parità diventi reale, inoltre ha ricordato la mostra fotografica a Palazzo Trentini dedicata alle donne. Per questo il presidente ha omaggiato i consiglieri del catalogo della mostra. Infine, Kaswalder ha ricordato la figura di Claudia Piccoli, ex consigliera e vicepresidente del Consiglio e per lungo tempo unica donna a sedere nell’emiciclo di piazza Dante. Lorenzo Ossanna (Patt), intervenendo sull’ordine dei lavori, ha sottolineato il ruolo del volontariato trentino, che ha dimostrato ancora una volta la grande vocazione alla solidarietà e ha chiesto alla Giunta di impegnarsi a fondo per il trasferimento in Ucraina della grande massa di materiale raccolto. Luca Zeni (Pd) ha invece chiesto spiegazioni e aggiornamenti sulla sospensione della diretta tv dei lavori consiliari. Il presidente ha detto che la diretta non c’è più perché l’emittente ha dismesso il canale perché i costi per mantenerlo sarebbero troppo gravosi. Quindi, le trasmissioni sono state spostate su youtube e sul sito come hanno fatto tutti i consigli regionali. Il presidente Fugatti, rispondendo a Ossanna, ha ricordato che oggi alle 14 c’è incontro con Commissario del Governo, Questore, Protezione civile e Cal e associazioni ucraine per organizzare anche il trasporto del materiale donato nei centri di raccolta. Da parte della Pat, ha concluso, c’è massima attenzione dei profughi e dei beni materiali.


 


 

LE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA


 

Ugo Rossi (Azione): Dimaro, cumuli di materiale di Vaia, la Giunta che fa?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta quale sia lo stato di avanzamento dei lavori per la sistemazione dei cumuli di materiale e delle strutture fatiscenti che risalgono alla tempesta Vaia dell’ottobre 2018 e che deturpano un’area di Dimaro che si affaccia sul Brenta. Ha chiesto inoltre se non sia il caso di affidare questo intervento urgente alla Protezione civile sul modello di quello previsto per il concerto di Vasco.

La risposta. L’assessora Zanotelli ripercorrendo gli interventi della Pat e dei Bacini montani nella zona colpita dalla tempesta Vaia ha ricordato che la Giunta ha affidato ad un gruppo multidisciplinare , del quale fanno parte esperti di’Unitn e di Padova che stanno analizzando i rischi residui. Per ciò che ruguarda gli edifici acquisiti dalla Pat verranno demoliti e l’area sarà rinverdite entro il 2022.

La replica. Rossi ha detto che l’assessora ha letto una lettera mandata al sindaco Ossanna già a novembre. Ma tutti quelli che passano vedono che ci sono cumuli di terra che si potrebbero rimuovere con due ruspe. La domanda, ha ribadito, era semplice: valutare, sull’esempio di quello che si sta facendo a Trento per il concerto di Vasco, la possibilità di fare intervenire la Protezione civile per migliorare quel tratto di paesaggio della Val di Sole.


 


 

Claudio Cia (FdI): piazzale Stolcis a a Lavis, quali scelte?

Il consigliere di FdI ha chiesto alla Giunta se siamo state delineate le scelte sull’utilizzo dell’area di piazzale Stolcis a Lavis per il mercato, area per la quale la convenzione tra Comune e Trentino Trasporti scadrà a fine anno.

La risposta. L’assessore Gottardi ha detto che le valutazioni suu questa area sono sospese perché va valutato in modo definitivo l’impatto del bypass ferroviario sulla stazione Trento – Malè di Lavis che per un periodo, durante i lavori, diventerà stazione di attestamento e lo stesso piazzale verrà in parte utilizzato per l’intermodalità con i bus di collegamento con la città.

La replica. Cia ha ringraziato l’assessore per la chiarezza della risposta.


 


 

Paola Demagri (Patt): si farà un nuovo asilo nido in val Rendena?

La consigliera del Patt ha chiesto alla Giunta se abbia intenzione di finanziare e realizzare un nuovo asilo nido (oltre ai due esistenti) per dare una risposta alle richieste delle famiglie di Massimeno, Pinzolo, Carisolo e Giustino.

La risposta. L’assessore Bisesti ha ricordato che la zona ha 228 posti nei nidi ma ci sono alcune amministrazioni in sofferenza come evidenziano le liste di attesa. La Pat ha disposto in deroga alcuni aumenti di posti come a Spiazzo a Bondo e a Carisolo. Per il Pnrr l’unica amministrazione che ha presentato un progetto è stato quello di Giustino ma è rusultato non corrispondente al bando perché il conune non aveva la disponibilità dell’area. Il progetto è stato quindi respinto ma la Giunta intende intervenire con ulteriori interventi finanziari.

La replica. La consigliera ha detto che l’assessore ha confermato le carenze e sarebbe interessante capire quali sono le reali intenzioni della Giunta per sopperire a questi problemi.


 


 

Luca Zeni (Pd): bando del Not, a che punto sono le verifiche?

Il consigliere del Pd, riguardo al Not, ha chiesto alla Giunta quali siano i risultati delle verifiche svolte dall’Azienda sanitaria, se siano state riscontrate anomalie rispetto al bando, se le verifiche siano state condivise dalla Conferenza dei servizi, quali sono le verifiche relative al contratto condotte dal responsabile del procedimento e quali esiti hanno avuto.

La risposta. Il presidente Fugatti ha risposto che sta procedendo, nell’ambito della Conferenza dei servizi, l’istruttoria per il rilascio di parere di competenza per l’approvazione definitiva del progetto presentato dalla Guerrato. I tempi previsti si sono allungati perché la Conferenza ha rilevato alcune criticità nel progetto rispetto alle quali la ditta ha inoltrato proposte di modifica, l’ultima è stata presentata il 3 marzo e quindi si sta ridefinendo la tempistica dell’istruttoria perché le strutture dovranno analizzare le ultime modifiche proposte prima di rilasciare il parere.

La replica. Risposta, ha affermato Zeni, che preoccupa perché se sono arrivate proposte di modifica del progetto il 3 marzo vuol dire che i tempi si allungano e che le criticità c’erano ed è difficile capire se queste sono tali da rendere incompatibile il progetto con il bando. Se queste criticità fossero gravi, ha concluso Zeni, si aprirebbe uno scenario inquietante.


 


 

Lorenzo Ossanna (Patt): parco agrisolare, a che punto è il bando Pnrr?

Il consigliere Patt ha affermato che sembra sia imminente la pubblicazione del bando Pnrr per i finanziamenti per quello che viene definito Parco agrisolare che incentiva la realizzazione di pannelli solari sui tetti delle aziende agricole e ha chiesto quindi alla Giunta se abbia ulteriori informazioni e quai sia la ripartizioni delle risorse alle Regioni e alle province autonome.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha affermato che la Pat è impegnata nella misura del Pnrr su questa materia e si pone come obiettivo la produzione elettrica da fonti rinnovabili. Misura per la quale è stato stanziato dalla Ue un miliardo e mezzo di euro e sono state rese note le informazioni sulla misura. Il bando, inoltre, sarà sottoposto alla Conferenza Stato - Regioni e sarà notificato alla Commissione europea.

La replica. Il consigliere ha auspicato che alla pubblicazione del bando segua una comunicazione da parte del Dipartimento agricoltura ai diretti interessati.


 


 

Gianluca Cavada (Lega): pulizia della diga di Stramentizzo.

Il consigliere ha chiesto se la Giunta intenda attivarsi per la pulizia del bacino della diga di Stramentizzo, dialogando con la Provincia di Bolzano a cui fa capo la concessione (SF Enery), allo scopo di limitare il deposito di materiale e di proteggere l’ecosistema fluviale e la fauna ittica e, in caso di risposta affermativa, secondo quali modalità ed entro quali termini intenda procedere.

La risposta. L’assessore Zanotelli ha risposto affermando che i depositi sono naturali e si sono accumulati nel tempo. Strametizzo, ha aggiunto, è strategica per la laminazione dell’Avisio e quindi per la sicurezza di Trento. Il Dipartimento Protezione civile ha costituito un gruppo di lavoro che si confronto con la Provincia di Bolzano e il concessionario e ha aggiunto che un finanziamento è stato promosso nell’ambito del Pnnr un piano per la laminazione dell’Avisio per la difesa della città di Trento.

La replica. Il consigliere ha detto che l’invaso di 7 milioni di metri cubi per metà è occupato dagli inerti e quindi interventi sono indispensabili anche per la laminazione. Il consigliere ha ringraziato l’assessora anche per il lavoro fatto sulle trote fario ritenuta ingiustamente una specie “straniera” quando è presnete nelle acque trentine da 400 anni.


 


 

Giorgio Tonini (Pd) in merito alla superstrada della Valsugana.

Tonini ha chiesto alla Giunta se l’impegno assunto a inizio legislatura per la messa in sicurezza della statale 47 della Valsugana nei tratti mancanti da Pergine al confine con il Veneto, sia ancora valido e quale sia il cronoprogramma della sua realizzazione.

La risposta. Fugatti ha detto che è in corso l’elaborazione di un documento per mettere in sicurezza la strada e le ciclabili lungo il lago di Caldonazzo. Questo studio ha l’obiettivo di realizzare il progetto di una ciclabile di 13 km e 700 metri sul lato est del lago di Caldonazzo. Si procederà, inoltre, con le opere di 10 milioni di euro per la messa in sicurezza della Valsugana nella parte media. Tra Borgo e Grigno verranno investiti 13 milioni di euro per lo svincolo di Borgo. Infine, per il raddoppio della Ss47 tra Castelnuovo e Grigno la spesa di 61 milioni di euro è stata autorizzata il 28 gennaio 2022 e il progetto è gestito dal commissario Stefano Torresan. Per quest’opera, ha detto il presidente, c’è stata una prima fase di concertazione che si era conclusa, ma i sindaci dopo le elezioni comunali hanno chiesto un’ ulteriore ipotesi di tracciato. Richiesta che ha sospeso la fase progettuale e ha riavviato la fase di concertazione. Per questo, ha detto Fugatti, si è perso più di un anno. Quindi, entro giugno si conta di procedere con la progettazione preliminare sulla soluzione che verrà concordata con i comuni.

La replica. Tonini ha affermato che va benissimo la ciclopedonale attorno al lago di Caldonazzo anche se non appare chiaro come verrà sistemata la statale e non c’è chiarezza sui tempi. Per il tratto dopo Grigno di spera che i tempi vengano rispettati.


 


 

Pietro De Godenz (UpT): Ci saranno i contributi per la foresteria del “Rosa Bianca”?

De Godenz ha chiesto se la Giunta abbia intenzione di sostenere con contributi ad hoc la realizzazione di una foresteria nell’Istituto “Rosa Bianca” di Cavalese per dare ospitalità a studenti stranieri in occasione di scambi culturali coerenti con una prospettiva europea, e quali siano i tempi eventualmente previsti per l’erogazione di queste risorse.

La risposta. L’assessore Bisesti ha risposto che gli studenti hanno evidenziato i livelli di competenza raggiunti con l’elaborato che indica i contenuti di un progetto preliminare. La realizzazione di una foresteria sarebbe una novità per la scuola trentina e l’amministrazione provinciale non ha evidenza di bisogni di residenzialità tra gli studenti dell’istituto di Cavalese. Inoltre, va posta la questione della gestione di una foresteria e le correlate responsabilità. C’è poi, ha detto ancora l’assessore, il problema degli oneri finanziari. Quindi, l’intervento potrebbe trovare spazio nel quadro dell’edilizia scolastica. Comunque, Bisesti ha detto che la prossima settimana sarà a Cavalese per un confronto con i vertici dell’Istituto “Rosa Bianca”.

La replica. Per De Godenz è importante il riconoscimento che l’Istituto ha fatto un grande lavoro anche se è evidente che ci sono problemi sugli oneri di gestione e far coincidere il lavoro scolastico con questa struttura. Ma si può avviare un esperimento e bene la volontà di discutere con la scuola di questo progetto.


 


 

Luca Guglielmi (Fassa): quant’è diffuso in Trentino lo Spid per accedere ai servizi pubblici?

Guglielmi ha chiesto alla Giunta quale sia la diffusione in Trentino dello Spid (Sistema pubbico di identità digitale) con cui accedere alle prestazioni degli enti pubblici, e quali siano le misure alternative per la popolazione giovane o anziana che ne fosse sprovvista.

La risposta. L’assessore Spinelli ha risposto affermando che il Governo ha previsto dal 21 ottobre 2021 l’uso dello Spid e Cie per tutte le amministrazioni e in Trentino l’unica alternativa è la tessera sanitaria. L’assistenza per l’impiego di questa tecnologia è garantita dei 10 sportello periferici più quello di piazza Dante a Trento. Inoltre, sul territorio ci sono 85 punti di identificazione digitale. Sono in corso 9 corsi per formare il personale per aprire altri sportelli. Si stima, ha chiuso Spinelli, che in Trentino le identità digitali Spid siano complessivamente tra i 100 mila e i 150.

La replica. Il consigliere ha ringraziato l’assessore per la disponibilità a potenziare l’assistenza e ha ricordato, ad esempio, che al Pra non c’è nessuno che risponda e tutto deve essere fatto tramite Pec o Spid. E il fatto che su 500 mila abitanti ci siamo solo circa 120 mila identità digitali fa capire quanto sia diffusa la necessità di assistenza sopratutto per gli anziani.


 


 

Alex Marini (Misto-5 stelle): estendere la misurazione dei consumi di energia delle imprese.

A proposito di diagnosi energetica e di gestione energetica delle imprese, Marini ha chiesto alla Giunta quali iniziative intende adottare per estendere la misurazione dei consumi, la pubblicazione dei dati nonché l’impiego di tecnologie innovative di gestione dell’energia nel settore produttivo.

La risposta. Tonina, ripercorrendo l’architettura normativa nazionale e europea su questo argomento, ha ricordato che il Piano energetico ambientale provinciale 2021 – 2030 analizza come la diffusione dei sistemi di monitoraggio permetta una riduzione dei consumi nel comparto produttivo di circa il 5%. Lo stesso Peap puntualizza che i i costi di investimento per queste tecnologie hanno tempi di ritorno rapidi, nell’ordine di 3 anni e quindi possono essere sostenuti dalle stesse aziende. Vista la situazione attuale, ha concluso l’assessore, si sta valutando di includere un sostegno economico per le aziende non energivore nelle misure dei Fondi di sviluppo regionale 2021 - 2027.

La replica. Bene per Marini la scelta di premiare le aziende che limitano il consumo di energia ma è evidente che in questo momento si deve fare qualcosa in più. Oggi, ha ricordato il consigliere di 5 Stelle, si è letto sulla stampa della scelta delle Cartiere Vallagarina di sospendere l’attività per il costo dell’energia. La situazione, quindi, è grave e si dovrebbe intervenire con più decisione sulle aziende energivore.


 


 


 

Mara Dalzocchio (Lega): qual è stata la risposta dei cittadini all’iniziativa “Urban Pass”?

La capogruppo del Carroccio ha chiesto quale sia stata finora in termini quantitativi, di richieste e di adesioni, la risposta dei cittadini potenzialmente interessati all’Urban Pass introdotto il mese scorso per consentire il transito gratuito nella tratta di A22 compresa fra Trento Nord e Rovereto Sud.

La risposta. Il presidente Fugatti ha ricordato che per l’Urban Pass è stata avviata il 7 febbraio e sono state eseguiti dei rilevamenti con A22 dai quali è emerso che dal 7 gennaio al 4 marzo si è avuto un significativo aumento di passaggi nelle fasce dalle 6 alle 9 e dalle 17 alle 20. Aumento che tocca anche il 30%. Infine, sono state 1650 le attivazioni di Urban Pass

La replica. La capogruppo della Lega ha detto che i risultati sembrano positivi e l’aumento dei passaggi del 30% è positivo per la città di Rovereto.


 


 


 

Lucia Coppola (Misto – Europa Verde): quanti controlli sono stati fatti dall’Appa?

La consigliera di Europa Verde ha chiesto cosa abbia fatto la Giunta per incrementare il numero degli ispettori dell’Appa e quindi il controllo ambientale del territorio, quanti sono stati negli ultimi due anni, e quali le matrici controllate che non sono state pubblicate sul sito dell’Appa come sarebbe d’obbligo.

La risposta. L’assessore Tonina ha risposto che il tema della necessità di disporre di un numero di dipendenti cui affidare le funzioni di ispettore ambientale coerente con le esigenze della Provincia è all’attenzione della Giunta che si è attivata per trovare le opportune e più immediate soluzioni. La Provincia assumerà il personale necessario attingendo dalla graduatoria del concorso per esami per assunzioni a tempo indeterminato e contestuale selezione pubblica per esame per assunzioni a tempo determinato, nel profilo professionale di collaboratore professionale sanitario – tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro indetto dall’Apss, approvata lo scorso 6 febbraio. L’Apss ha assicurato che metterà a disposizione la graduatoria quanto prima. Tonina ha sottolineato che nonostante il ridotto numero di ispettori ambientali in carico all’Appa (complessivamente 10 ispettori a fine 2021, di cui 8 dedicati alle attività di controllo sulle matrici ambientali rifiuti, scarichi ed emissioni), è stato dato notevole impulso alle attività di controllo per fronteggiare le necessità, garantendo un elevato numero di sopralluoghi in campo per l’effettuazione di controlli e prelievi. C’è stato anche un elevato numero di accessi per ispezioni agli impianti assoggettati alla disciplina Aia. Le ispezioni ordinarie Aia prevedono la pubblicazione della relazione conclusiva delle attività e al momento risultano pubblicate 4 relazioni su ditte ispezionate nel 2021, mentre altre 6 relazioni sono in fase di pubblicazione in quanto le ispezioni ordinarie, attivate nel 2021, sono state ultimate nei primi mesi del 2022. La programmazione 2022 prevede 4 ispezioni ordinarie ogni trimestre, che potranno estendersi anche oltre il trimestre stesso in ragione della complessità degli impianti e delle problematiche che verranno eventualmente rilevate. “Le relazioni – ha concluso l’assessore – sono disponibili sul sito www.territorio.provincia.tn.it”.


 


 

Vanessa Masè (La Civica): a quando la nuova sede per l’Appm?

La consigliera de La Civica ha chiesto alla Giunta a che punto siano le certificazioni necessarie (antincendio, agibilità) per assegnare lo stabile di via Manzoni a Trento all’Appm, l’Associazione provinciale per i minori. L’edificio è stato realizzato di recente ma sta già registrando segni di deterioramento ed è stato oggetto di vandalismi.

La risposta. L’assessore Spinelli ha dato ragione a Masè “perché – ha affermato – da questa vicenda emerge un preoccupante problema di burocrazia oppressiva”. L’immobile è di proprietà di Patrimonio del Trentino e manca la chiusura dell’iter di formale certificazione dell’immobile che dovrebbe arrivare entro l’aprile prossimo. All’Appm la Provincia ha dato ampia disponibilità per effettuare tutti i sopralluoghi necessari per l’allestimento della nuova sede. In tal senso Appm ha già provveduto a definire quali saranno gli arredi. Intanto – ha concluso l’assessore – è comunque garantita sia la manutenzione che la sorveglianza per la sicurezza della struttura.

La replica. Masè ha ricordato che l’assessore è stato sempre molto chiaro nell’indicare nell’Appm il destinatario dell’immobile, e ha aggiunto di cogliere nella risposta tutto l’imbarazzo di Spinelli nel dare questa spiegazione. Ha concluso auspicando che non si renda necessaria una terza interrogazione sull’argomento.


 


 

Katia Rossato (FdI): quali direttive per allentare le restrizioni nelle Rsa?

La consigliera di FdI ha chiesto alla Giunta quali siano le direttive attualmente in vigore nelle strutture socio-sanitarie e nelle Rsa trentine e se intenda avviare un confronto con Upipa e i direttore medici per allentare le restrizioni dovute al Covid, permettendo le visite dei parenti senza green pass rafforzato.

La risposta. L’assessora Segnana ha spiegato che il dipartimento salute e politiche sociali ha ripreso e applicato quanto disposto dal dl del 24 dicembre scorso, stabilendo che i familiari degli ospiti possono accedere alle strutture solo con green pass rafforzato. E ha aggiunto che il suo assessorato, in collaborazione con Upipa e Spes, è costantemente impegnato nel monitoraggio della pandemia ed è sempre pronto ad allentare le restrizioni, ma sempre nel rispetto delle indicazioni ministeriali.

La replica. Rossato ha replicato che non è vero che nelle Rsa possono entrare tutte le persone con la terza dose del vaccino, perché vi sono stati casi nei quali i parenti non hanno potuto accedere.


 


 

Michele Dallapiccola (Patt): c’è la volontà di realizzare il golf Alto Garda?

Il consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta con quale formula e per quale ragione economica intenda intervenire per realizzare il campo da golf Alto Garda.

La risposta. L’assessore Failoni ha confermato la coerenza della proposta del golf club con l’offerta turristica locale e la nuova legge sulla promozione, ma che alla Provincia nonè ancora giunto nessun progetto. Con l’attivazione delle agenzie territoriali d’area del Garda Trentino si potranno porre in essere azioni di approfondimento e analisi di contesto sul futuro Golf Club da cui potranno nascere progetti precisi. Vi saranno cifre molto importanti che arriveranno per questo e con l’Ata si potranno definire tempi relativamente brevi vista anche la configurazione del territorio particolarmetne propizia. Anche l’associazione che opera a queesto scopo tanti anni fa sul territorio merita la massima collaborazione da parte dell’Azienda per il tursimo Garda Dolomiti per ragionare sulla fattibilità economica di quest’opera.

La replica. Dallapiccola ha detto di aver capito poco della risposta dell’assessore, il quale avrebbe lasciato intendere che per questo campo da golf verrà il territorio dovrà arrangiarsi a raccogliere le risorse necessaria. Il consigliere ha ribadito che voleva sapere invece in che misura la Provincia finanzierà l’opera? In assenza del contributo pubblico si genererà una forte discriminazione con altri territori. Pare inoltre – ha concluso Dallapiccola – che anche la Val di Fassa dovrà arrangiarsi per un analogo progetto. La risposta di Failoni è quindi “più preoccupante che insoddisfacente”.


 


 

Alessio Manica (Pd): direttiva Habitat, quali risposte ai pescatori?

Il consigliere, ricordando che con il decreto del 2 maggio 2020 lo Stato ha recepito la direttiva “Habitat” che regolamenta l’immissione di specie di pesce nelle acque italiane – decisione che mette in difficoltà l’ambiente della pesca trentino – e che la legge di bilancio statale 2022 ha istituito il Nucleo di ricerca e valutazione e ha previsto l’aggiornamento delle carte ittiche e delle specie riconosciute autoctone, ha chiesto alla Giunta quale sia la situazione, come siano stati affrontato i problemi derivanti dal decreto e se siano state fornite alle associazioni pescatori le rassicurazioni richieste. L’applicazione della norma ha creato un problema a livello nazionale mettendo fuori gioco alcune specie, ma in Trentino esistono associazioni concessionarie di un servizio per la Provincia.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha ripercorso il complesso iter che ha portato alla situazione attuale, ricordando lo sforzo dei pescatori che hanno sollevato le istanze segnalate. Nel dicembre scorso c’’è stato un emendamento che ha permesso di creare un tavolo di lavoro nel quale è entrato un dirigente della struttura forestale, il dott. Giovabnni Giovannini. Si è infine arrivati al decreto milleproroga in cui è stata prevsiat la possibilità di immissioni delle specie, ma solo fino al 31 dicembre 2023. Zanotelli ha aggiunto che non bisogna assolutamente abbassare la guardia, neanche a fronte di questa proroga. La Giunta, rispetto al contesto nazionale, intende baypassare il livello nazionale utilizzando la propria autonomia avviando uno studio del rischio che potrà ridurre le tempistiche. Intanto si procederà con le relative autorizzazioni, ma sempre lavorando sullo studio del rischio e proseguendo nel dialogo con il mondo della pesca anche per definire cosa si farà dopo il dicembre 2023. Nei giorni scorsi la Giunta ha concordato con i pescatori il percorso per arrivare al rilascio delle specie richieste.

La replica. Manica ha precisato che era suo interesse evidenziare l’impasse a chi si è arrivati, in quanto gli incubatoi sono pieni di trote che non possono essere immesse, come la trota fario, ritenute non autoctone. Il lavoro spetta ora ai comitati nazionali e agli esperti provinciali per valutare il rischio. Ma la situazione si è sbloccata la speranza è che entro il 2023 si riesca a dirimere la questione che ha rilievi economici importanti per il nostro territorio.


 


 


 

Alessandro Olivi (Pd): Trentino sviluppo, dopo l’addio del dg la Giunta che fa?

Il consigliere del Pd ha chiesto quali soluzioni intenda adottare la Giunta per colmare la grave lacuna dovuta alle dimissioni, solo 4 mesi dopo la nomina, del direttore generale di Trentino Sviluppo e per evitare rallentamenti.

La risposta. L’assessore Spinelli ha ricordato il percorso avviato dalla Giunta nel marzo del 2021 e che aveva portato al bando per la selezione del dirigente che era stato individuato tra cinque candidati nella persona del dottor Marco Baccanti. A questo era stato affidato l’incarico di attuare la riorganizzazione, poi avvenuta articolando in tre ambiti la società. Il primo marzo 2022 ha preso servizio il direttore di un primo ambito e a breve verrà pubblicato il bando per assumere il direttore di un secondo ambito, mentre la Giunta si riserva di decidere in merito al direttore generale.

La replica. Olivi ha preso atto che a valle della nomina del direttore generale era prevista una profonda riorganizzazione interna, ma che occorrerebbe essere già attrezzati per gli impegni esterni che TS dovrebbe affrontare. Vi erano giovani risorse professionali interne che a suo avviso sarebbe un peccato sacrificare. Resta una fase di grande preoccupazione per una perdita di tono e di grande dinamismo per TS che dovrebbe essere la punta di diamante per le politiche industriali e dell’innovazione del Trentino.


 


 

Devid Moranduzzo (Lega): lavori viadotto Montevideo.

Il consigliere ha chiesto alla Giunta quando è prevista la conclusione dei lavori al viadotto Montevideo iniziati nell’estate scorsa e temporaneamente interrotti nel settembre del 2021, e quale sarà la configurazione finale dell’opera al termine.

La risposta. Il presidente Fugatti ha risposto che i lavori riprenderanno tra aprile e maggio 2022 con la chiusura della corsia esterna della carreggiata sud del viadotto (a scendere in direzione di Trento) per la ricostruzione del cordolo esterno mantenendo le due corsie di traffico a scendere. Una volta terminati i lavori sul cordolo esterno, e comunque non prima della fine dell’anno scolastico, verrà chiusa completamente la carreggiata sud per procedere al rifacimento dell’impermeabilizzazione, della pavimentazione e dei giunti. In questa seconda fase dovrà essere inevitabilmente riproposta, a carreggiate invertite, la gestione del traffico utilizzata nell’estate 2021. I lavori si concluderanno presumibilmente tra luglio e agosto 2022. A lavori ultimati – ha concluso il presidente – la configurazione del viadotto sarà ripristinata nello stato originario, ossia con due corsie per ogni senso di marcia.


 


 

Alessia Ambrosi (FdI): quali misure per prevenire la diffusione della peste suina africana (Psa)?

La consigliera ha chiesto alla Giunta se siano stati riscontrati casi di Psa sul territorio provinciale, che può portare alla morte i questi animali in più dei 90% dei casi, e quali misure siano state adottate per prevenire e contrastare l’ingresso della malattia dei maiali favorita dalla proliferazione dei cinghiali, che causano problemi sia alle coltivazioni sia sanitari anche se non alle persone.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha risposto che “fortunatamente non si sono ancora registrati casi di Psa nel territorio della nostra provincia”. E ha ricordato che l’Apss ha definito uno specifico protocollo sul tema, mentre la Giunta ha stabilito misure per il controllo numerico dei cinghiali e l’Istituto zooprofilattico ha organizzato corsi di formazione per gli operatori. Zanotelli ha anche rammentato che la caccia ai cinghiali è sospesa e che si attua in base a una specifica disciplina definita dalla Giunta per il controllo numerico di questi animali. Alle associazioni di categorie provinciali l’assessorato ha inviato una lettera per la gestione della Psa, ricordando che la sua individuazione precoce è fondamentale per evitarne la diffusione. Anche i Comuni sono stati avvertiti per questo dalla Provincia. Zanotelli ha concluso segnalando di aver anche creato nel novembre 2020 un apposito tavolo sulla Psa per individuare e promuovere misure volte a prevenire il rischio dell’insorgenza della malattia sul nostro territorio. La questione è quindi costantemente seguita.

La replica. Ambrosi ha ringraziato per l’attenzione dedicata al problema, “anche se fa molto pensare quel che sta accadendo in Piemonte e Liguria, dove la malattia è talmente grave da mettere in pericolo il resto del territorio nazionale”. E ha ricordato come il ministro Costa abbia dichiarato che sarebbe grave separare la salute animale da quella umana.


 


 

Filippo Degaperi (Onda Civica): commissario straordinario per la ciclovia del Garda.

Il consigliere ha chiesto quali siano le “prerogative speciali” delle quali dovrebbe godere il commissario straordinario per la ciclovia del Garda – tratto ovest, come queste prerogative si armonizzino con la funzione di coordinamento della Provincia e gli altri territori (visto che né Verona né Brescia prevedono questa figura), nonché lo stato dell’arte rispetto alle tempistiche dichiarate, con riferimento alla valutazione tecnico economica prevista dal protocollo Stato-Provincia-Regioni.

La risposta. Il presidente Fugatti ha spiegato che i poteri speciali del commissario straordinario sono indicati negli allegati alla delibera del 17 febbraio 2021 numero 3. Per l’esecuzione degli interventi queste figure sono abilitati ad esercitare le funzioni di stazioni appaltanti. La delibera precisa la cornice normativa dei poteri del commissario che sta comunque operando rispettando le scadenze definite dalla Giunta nel settembre 2021. Il commissario non ha peraltro competenze dirette sulla realizzazione della ciclovia del Garda.

La replica. Degasperi, dichiarandosi parzialmente soddisfatto della risposta, ha osservato che rimane inevasa la questione del coordinamento della Provincia rispetto agli altri territori in merito ai tratti di ciclabile che dovrebbero essere oggetto di collaborazione.


 


 

Sara Ferrari (Pd): anche se depotenziato, il Cinformi resta o no punto di riferimento per l’accoglienza specie di fronte alla tragedia umanitaria causata dalla guerra in Ucraina?

La capogruppo del Pd ha chiesto alla Giunta se il Cinformi abbia ancora le risorse per essere sia struttura efficiente nella gestione dell’emergenza umanitaria causata dalla guerra in Ucraina, sia un punto di riferimento per l’accoglienza di chi fugge dalla guerra sia di coordinamento degli aiuti, vista anche la comprensibile disorganizzazione delle associazioni che nei giorni scorsi si sono mosse spontaneamente per la raccolta delle offerte dei trentini.

La risposta. Il presidente Fugatti ha confermato che Cinformi è in condizioni di gestire dell’attuale situazione anche perché si avvale del prezioso supporto delle associazioni del Terzo Settore. In ogni caso l’attività del centro è stata sì ridimensionato ma non nell’ambito dell’attività di accoglienza e di collaborazione con la Questura. La Provincia ha avviato una fase interlocutoria con le associazioni ucraine per verificare come poterle sostenere. Ieri c’è stato un incontro con queste associazioni e oggi alle 14 ci sarà un incontro con il Commissario del governo, la Protezione civile, queste associazioni e il Consorzio dei Comuni per decidere come gestire tutto il materiale raccolto in questi giorni.

La replica. Ferrari ha accolto positivamente per ora questa risposta augurandosi che possa prevalere nella gestione di questa emergenza il buon senso da parte di tutti tralasciando rivendicazioni politiche che negli anni scorsi, con questa Giunta, sono andate nella direzione opposta. Oggi diventa necessario ricorrere nuovamente al modello virtuoso del passato imperniato sul Cinformi, perché l’urgenza e la necessità chiamano a superare posizioni precostituite nella soluzione dei problemi e far leva sul modello tradizionale che il Trentino aveva saputo mettere in campo, poi penalizzato da questioni ideologiche.


 


 

Paolo Zanella (Futura) sulle Case della comunità: quale pianificazione complessiva?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta se abbia l’intenzione di coprire le zone poco presidiate del territorio dalle 10 Cdc e dai tre Ospedali di comunità (Giudicarie e Rendena, Tesino e Primiero, Trento che con 118.000 abitanti ha una sola Cdc), con Cdc spoke (che tengono conto delle caratteristiche orografiche) e quali servizi erogheranno sul territorio trentino.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto leggendo una lunga e articolata relazione ricordando innanzitutto che solo nell’autunno del 2021 sono iniziate le prime interlocuzioni con Agenae e il Ministero della salute – amministrazioni titolari centrali incaricate dell’attuazione degli obiettivi del Pnrr – finalizzate alla realizzazione degli interventi del Pnrr, in particolare quelli riguardanti la missione 6 - tutela della salute – componente 1 di potenziamento dell’assistenza territoriale attraverso la realizzazione di 10 Cdc, di 3 Ospedali di comunità e di 5 Centrali operative territoriali, modelli non ancora previsti nella programmazione sanitaria nazionale e i cui standard erano e sono ancora in corso di definizione e rispetto ai quali risultava a disposizione una bozza non definitiva, che solo lo scorso 23 febbraio, dopo essere stata emendata, risulta formalmente presentata alla valutazione delle regioni e province autonome. Nel dicembre scorso le attività e gli adempimenti a carico delle Regioni e delle Province autonome che entro il 31 maggio di quest’anno dovranno sottoscrivere il “contratto istituzionale di sviluppo”, atto propedeutico all’attuazione degli interventi da parte di queste ultime, per la ripartizione definitiva delle risorse finalizzate al Pnrr a favore di Regioni e Province autonome. Province autonome a cui richiesta entro il 14 marzo la predisposizione delle schede di intervento e del Piano operativo provinciale Pnrr i cui format sono stati messi a disposizione a metà febbraio. Vengono ufficialmente previsti a favore della Provincia autonoma di Trento 14.996.634,75 euro per la realizzazione delle 10 Cdc, 8.179.982,59 euro per la realizzazione di 3 Ospedali di Comunità e 865.375 per la realizzazione di 5 Centrali operative territoriale. Segnana ha precisato che il Pnrr privilegia per la realizzazione delle Cdc il ricorso ad immobili già esistenti e nelle disponibilità degli enti del servizio sanitario. Le risorse sono inoltre destinate solo agli investimenti e non al reclutamento di personale. La bozza di decreto sugli standard qualifica le Cdc come strutture facilmente riconoscibili e raggiungibili dalla popolazione di riferimento, per l’accesso, l’accoglienza e l’orientamento dell’assistito ove vengono garantite secondo un modello di intervento integrato e multidisciplinare, le funzioni riferite al modello hub. Le Cdc sono inoltre sede privilegiata per la progettazione e l’erogazione di interventi sanitari garantendo la presenza dei professionisti. L’assessora ha concluso informando che nella zona delle Giudicarie oggi sono garantiti i numerosi presidi realizzati anche di recente, funzioni territoriali dislocate a Tione, Condino, Pinzolo, Ponte Arche, Storo e Madonna di Campiglio. Nella zona del Primiero sono presenti due sedi di assistenza territoriale, uno a Tonadico e l’altro a Canal San Bovo. Infine per la città di Trento è prevista la realizzazione di una Cdc a Trento nord. In alternativa sarà ampliato l’attuale CSS.

La replica. Zanella ha precisato che altre erano le sue domande e riguardavano quali servizi le Cdc erogheranno sul territorio del Trentino per capire cosa si vuole complessivamente garantire. Soprattutto, secondo il consigliere, non emerge una pianificazione complessiva, anche per capire come gli ambulatori cui l’assessora ha accennato verranno utilizzati. Non si comprende insomma quale sia il modello che si intende perseguire. Manca per Zanella il governo di tutto questo processo da parte della Giunta. Se una Cdc hub contiene molteplici funzioni, forse bisognerebbe individuare le strutture. In questa ri-centralizzazione dovuta al Pnrr manca, in particolare, un piano trentino che integri il Pnrr. Si tratta quindi, in definitiva, di un modo di procedere ribaltato.


 


SERVE UN VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO 


 

Infine, sul punto della elezione del Vicepresidente è intervenuto Alessandro Savoi (Lega) il quale ha ricordato che da mesi e mesi non c’è un vice a causa dei “capricci” dell’opposizione e ha detto che meno male che c’è Kaswalder che sta attendendo serenamente la sentenza della Cassazione. Sara Ferrari (Pd) ha ribattuto che non si tratta di “capricci”, ma di una diversa concessione della massima istituzione dell’autonomia trentina. Marini (5 Stelle) ha detto che le sollecitazioni di Savoi sono sacrosante e ha ricordato la sua “provocazione” candidandosi alla vicepresidenza per stimolare il dibattito. Inoltre, ha aggiunto che andrebbero fatte riflessioni sul funzionamento del Consiglio e sulla trasparenza e per questo l’Ufficio di presidenza dovrebbe essere completo eleggendo il vicepresidente.​

Allegati
Le comunicazioni introduttive del presidente Kaswalder su Ucraina, Giornata della donna e Paola Piccoli
Approfondimenti