Il presidente annuncia ai capigruppo la cancellazione dei rimborsi chilometrici da casa a Trento
Consiglio In aula dall'8 al 10 marzo anche con una comunicazione della Giunta sul caro-energia
Altri punti in programma: il ddl sull'addizionale Irpef e la Variante al Pup
La Conferenza dei capigruppo
ha stabilito l’ordine del giorno della prossima tornata consiliare che si terrà dall’8 al 10 marzo e, al termine della seduta, il
presidente Kaswalder ha comunicato che non verranno più liquidati ai
consiglieri i rimborsi chilometrici per i tragitti da casa alle sedi
dei gruppi consiliari e per le sedute delle commissioni e d’aula.
Questo perché, in seguito alla delibera de 21 febbraio scorso
dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale che ha
aggiornato la rivalutazione Istat delle indennità per il 2021, con i
rimborsi si supererebbe il tetto degli 11 mila 100 euro lordi fissato
dal decreto Monti. Paolo Zanella (Futura) ha ricordato che
l’adeguamento Istat è previsto nella legge regionale del 2012;
legge che si sarebbe dovuta cambiare perché, ha affermato, ha
portato ad aumenti delle indennità inquietanti, soprattutto in un
momento nel quale le famiglie fanno fatica a pagare le bollette.
Filippo Degasperi (Onda Civica) ha ricordato che la legge del 2012
venne votata anche dal centro sinistra e di aver condotto da solo la
battaglia in Consiglio regionale, nel 2014, per abrogare questa norma
che ha introdotto quella che ha definito la “follia”
dell’adeguamento Istat e la tassazione dei contributi che pesa
moltissimo sulle casse della Regione. Il presidente Kaswalder, a
proposito di tassazione, ha ricordato che i consiglieri trentini e
altoatesini sono gli unici a pagare le tasse (attorno al 40%) su un
imponibile lordo di 10 mila euro; mentre nelle altre regioni sono
state ridotte le indennità vere e proprie, attorno ai 5 – 6 mila
euro lordi, aumentando la quota dei rimborsi sui quali non gravano
tasse. Luca Guglielmi (Fassa) e Pietro De Godenz (UpT) hanno
affermato che questo “taglio” dei rimborsi chilometrici di fatto
rende più difficile fare politica a chi vive nelle realtà
periferiche. Guglielmi ha detto di prendere atto di questa scelta con
amarezza, mentre De Godenz ha auspicato una norma nazionale sulle
indennità dei consiglieri regionali.
Sì alla comunicazione
della Giunta sul caro - energia
Altro tema sul quale si è
discusso a lungo nella Conferenza dei capigruppo è stata la
richiesta di una informativa urgente da parte del Presidente della
Giunta sulla situazione e le iniziative per fronteggiare il
drammatico rincaro delle bollette energetiche. La comunicazione è
stata inserita al punto 8 dell’ordine del giorno della sessione di
marzo. L’assessore Mario Tonina aveva chiesto un rinvio perché la
Giunta sta ancora elaborando le risposte ai rincari; risposte che
verranno accompagnate, ha aggiunto, da un piano strategico. Sara
Ferrari, Lucia Coppola (Europa Verde), Zanella e De Godenz hanno
insistito sulla necessità di un confronto anche per condividere le
scelte della Giunta su questa materia già calda e oggi resa
incandescente dal conflitto Russia – Ucraina.
Mozione per sollecitare
Draghi a fare il possibile per fermare la guerra
Altro punto inserito nell’odg
nella riunione di quest’oggi quello che riguarda la guerra. Dopo le
interrogazioni a risposta immediata che tradizionalmente aprono la
seduta del primo giorno; l’elezione del vicepresidente del
Consiglio; la designazione, su indicazione della minoranza, di un
componente del collegio dei revisori dei conti della Fondazione De
Gasperi, si affronterà la mozione, firmata fino a oggi da 19
consiglieri, per sollecitare il Governo a mettere in campo tutte le
risorse necessarie per porre termine al conflitto tra Mosca e Kiev.
All’odg anche addizionale
Irpef e variante al Pup
Seguirà poi il disegno di
legge 128 del presidente Fugatti che mira a introdurre agevolazioni
sull’addizionale Irpef e sull’Imposta immobiliare semplice e la
discussione sul Documento preliminare all’adozione di una variante
al Pup. Un punto che Zanella ha chiesto di spostare ad aprile perché
il Cal non si è ancora espresso e servirebbe tempo per studiare le
valutazioni dei comuni. Tonina ha replicato che il Cal si esprimerà
domani e che la Giunta è pronta ad affrontare il tema in aula la
prossima settimana.
Ultimo punto, il ddl Masè
sulla terza preferenza.
Ultimo punto in discussione
nella sessione di marzo, la proposta di legge Masè che mira alla
reintroduzione della terza preferenza. Sul ddl gravano centinaia di
ordini del giorno e emendamenti ostruzionistici, ma l’iter è stato
aperto nell’ultima seduta e quindi rimane nella programmazione di
quella di marzo. Zanella, Ferrari e Coppola hanno affermato che il
ddl di Vanessa Masè si sarebbe dovuto affrontare per primo proprio
perché è rimasto in “eredità” dalla sessione di febbraio.
Kaswalder ha detto che i punti che lo precedono hanno carattere
istituzionale, comprese le due mozioni, punto 5 e 6, che riguardano
l’esame del programma di lavoro della Commissione europea per il
2022 e quella sui rapporti con l’Unione europea, e quindi hanno la
precedenza. Mentre sul ddl 128 i capigruppo a gennaio avevano
concordato di discuterlo, anche se non di urgenza, in tempi rapidi in
vista del via alle dichiarazione dei redditi.