L'incontro della Terza Commissione con l'assessore e vicepresidente Tonina e i suoi dirigenti
Illustrato il documento preliminare della Variante al Pup. Iniziata la discussione sulla Valdastico
In allegato, le slide utilizzate per la presentazione
La
Terza
Commissione presieduta da Ivano Job (Lega) ha incontrato oggi in
videoconferenza il vicepresidente della Giunta nonché assessore
all'urbanistica, ambiente e cooperazione, Mario Tonina, che
con i dirigenti
Romano Stanchina e Roberto Andreatta ha illustrato il documento
preliminare della Variante
al Pup
al
corridoio
di accesso est al
territorio
provinciale, Variante che costituisce la premessa necessaria
all’ipotizzato e discusso prolungamento in Trentino dell’autostrada
A31 della Valdastico con eventuale sbocco della galleria a Rovereto
sud. L’incontro
di
oggi, non previsto dalla procedura, è nato da una richiesta delle
minoranze,
condivisa
anche dagli altri consiglieri e accolta dall’assessore, per avere
un’informativa
preliminare
nei
confronti della Commissione competente in materia sui contenuti del
documento. La valutazione del documento da parte del Consiglio
avverrà, infatti, prossimamente in
aula con la
convocazione
di
un’apposita seduta in aula.
Assessore
e dirigenti hanno fornito ampie rassicurazioni sull’attenzione
prestata alla tutela dell’ambiente e garanzie sul processo
partecipativo degli enti pubblici e della popolazione. Secondo Manica
(Pd) la Variante al Pup è il modo con cui la Giunta vuole
giustificare la scelta della Valdastico e mostra il classico caso in
cui viene prima l’uovo della gallina. Lucia Coppola (Misto-Europa Verde) ha espresso dispiacere per la competizione emersa fra territori favorevoli e contrari allo sbocco dell'A31 a Rovereto sud e ribadito l'assoluta contrarietà sua e del suo partito a quella che ha definito l'autostrada più inutile del mondo.
Romano
Stanchina:
la Variante
al Pup premessa
necessaria
per la
valutazione del
corridoio est con il Veneto. Per
la Valutazione ambientale strategica vi sarà l’apporto di
consulenti esterni particolarmente esperti in materia
Il
dirigente Romano
Stanchina,
utilizzando
slide
di
presentazione (allegate)
si
è soffermato soprattutto sul complesso percorso e sul metodo
partecipativo
che è necessario adottare per poter redigere
una
Variante al
Pup come
questa.
Il Pup del 2008 per
la mobilità
del
futuro prevede un
sistema a rete che
miri
a un’integrazione
delle infrastrutture funzionale a una migliore connessione
e
integrazione della mobilità sia
interna
che
esterna,
in
modo da favorire lo
spostamento delle persone e delle merci.
La
variante mira pertanto a estendere il corridioio
di collegamento con il Veneto centrale, oggi limitato alla direttrice
della Valsugana, allo scopo di favorire la connessione del Trentino
e
l’asse nord-sud
Scandinavo-Mediterraneo,
potenziato
attraverso
il progetto di nuova ferrovia del Brennero,
con
il
corridoio Mediterraneo
che
solca
l’intera la
Pianura padana. In
questo quadro si inserisce anche la delibera con cui nel
2020
la Giunta provinciale ha indicato l’ipotesi di
sbocco
a Rovereto sud della
nuova connessione con il Veneto centrale,
per
migliorare
i collegamenti del
corridoio est, da un lato, per
ridurre
la pressione
proveniente dalla nuova viabilità in area veneta, dall’altro
per rispondere all’esigenza
di sviluppare
le connessioni con il corridoio
nord-sud e con
il
corridoio Mediterraneo.
Questa
prospettiva – ha spiegato Stanchina – deve necessariamente
trovare un
supporto
nella Variante al
Pup anche dal punto di vista
ambientale.
Per
questo la Variante al
Pup è
strettamente
legata alla Vas,
la
Valutazione
ambientale strategica. “L’operazione Variante
– ha
proseguito il dirigente – mira al miglioramento
dell’interconnessione con il Veneto, al
potenziamento
dei collegamenti intervallivi, a
rafforzare
l’attrattività del Trentino mediante le grandi reti, e per Trento
e Rovereto a
sviluppare
il ruolo di centri attrattori delle due città. Altri
obiettivi di tipo ambientale della
Variante sono
la
riduzione dei volumi di traffico sulla statale 47 della Valsugana, il
miglioramento della qualità
ambientale nelle
aree dei laghi di Levico
e Caldonazzo e
la tutela delle risorse
idriche. Con questi obiettivi economico-trasportistici e di
salvaguardia ambientale, è stato redatto il documento preliminare
della
Variante al Pup previsto dell’articolo
28 della legge urbanistica
numero 15
del 2015.
Documento preliminare
accompagnato,
appunto
da
un “rapporto preliminare” per la Vas. La struttura ambientale
competente
è l’Appa,
mentre
i
soggetti politico-istituzionali
coinvolti nella procedura decisionale sono i Comuni,
le
Comunità,
il
Consiglio
provinciale e il
Consiglio delle autonomie locali (Cal).
Il rapporto preliminare Vas contiene gli elementi ambientali da
approfondire in vista della redazione del rapporto ambientale
definitivo,
prendendo in considerazione, tra
l’altro, gli impatti sull’ambiente, i danni alla salute, gli
effetti territoriali, il miglioramento dell’accessibilità ai
servizi e il
trasporto
pubblico. Stanchina ha ricordato che dopo
aver adottato con la delibera approvata dalla Giunta nel giugno
2021 il documento preliminare della
Variante al Pup comprensivo
del rapporto preliminare Vas,
ha preso il via la
consultazione preliminare
con la trasmissione del testo a
Comunità, Comuni, Cal e Consiglio provinciale e
Appa,
per acquisire le osservazioni e
gli indirizzi
da parte di
tutti questi enti. Il Consiglio provinciale esprimerà i
propri indirizzi
in
una delle prossime sedute
in
aula. Il rapporto preliminare Vas sarà soggetto ad un analogo
processo di
valutazione e acquisizione di pareri. Al
termine di
tutto il percorso preliminare e tenendo conto delle osservazioni
acquisite, gli
uffici provinciali
competenti predisporranno
nei prossimi mesi la
Variante al Pup e
il
rapporto ambientale Vas,
per quest’ultimo avvalendosi – ha preannunciato il dirigente –
dell’apporto esterno
di consulenti di provata
esperienza
multidisciplinare.
A
questo punto, quindi, per poter procedere gli uffici della Provincia
attendono ora le
indicazioni del Consiglio provinciale,
il parere del Cal, Poi
si
lavorerà alla
Variante e
alla redazione del rapporto ambientale con l’apporto
di
qualificati consulenti esterni.
Riassumendo
– ha
concluso
Stanchina – la Variante
al
Pup riguarda
la possibilità di prevedere il miglioramento delle
connessioni
tra Trentino e Veneto
nel quadrante sud-orientale
della nostra provincia. La possibilità di connessione sarà
indicata, con la variante, nella cartografia del PUP.
Il
dirigente ha poi richiamato le tappe del percorso che porterà
all’adozione definitiva
della Variante. Il documento dovrà infatti essere approvato
dalla
Giunta in prima adozione, poi depositato
per
raccogliere
entro 90 giorni le
osservazioni dei cittadini e
di tutti gli altri enti pubblici interessati fino a quello del
ministero
delle
infrastrutture e dei trasporti. Si aprirà contestualmente anche la
fase
partecipativa
sul
rapporto ambientale
Vas
con
la
sua pubblicazione
nel sito della Provincia e la messa a disposizione dei documenti
anche
con
una sintesi non tecnica. Sulla
base di questi pareri e del rispetto delle normative europee
sull’ambiente, l’Appa potrà modificare o
integrare
il
rapporto ambientale. Il
documento sarà così pronto per permettere la seconda adozione da
parte della Giunta
provinciale. Anche
in questo caso Variante
al Pup e Vas saranno
poi depositati per la raccolta entro 45 giorni di ulteriori
osservazioni
dei cittadini
e,
quindi, si
potrà arrivare finalmente all’adozione definitva della Variante al
Pup da parte della Giunta. A questo punto inizierà
l’iter
legislativo
che
porterà all’approvazione della Variante al Pup in Consiglio
provinciale. Stanchina ha aggiunto che
nei contenuti
del rapporto ambientale
si terrà
conto
delle strategie provinciali sullo sviluppo sostenibile prendendo in
considerazione tutti
gli elementi necessari: suolo
e sottosuolo, risorse idriche, popolazioni e aspetti economici,
insediamenti e connessioni, effetti ambientali, natura
transfrontaliera degli effetti, rischi per la salute umana, utilizzo
intensivo del suolo, effetti su aree e paesaggi protetti e
riconosciuti tali a livello nazionale. E
ha precisato che la valutazione di incidenza della Variante
riguarderà
non
un progetto di collegamento specifico
(il prolungamento in Trentino dell’autostrada della Valdastico con
uscita a Rovereto sud, ndr) ma
l’intera
Variante
al Pup e
quindi non
potrà avere il livello di dettaglio delle analisi d’incidenza su
singole opere.
Il rapporto ambientale indicherà anche le misure di mitigazione
necessarie. Il
dirigente ha
infine ribadito che nella
fase attuale il documento preliminare presenta una Variante al Pup
“molto stringata”,
mentre
il rapporto
preliminare Vas corposo
perché
deve giustificare la Variante stessa
dal
punto di vista della sostenibilità e del rispetto delle direttive
comunitarie e delle normative nazionali. Tutto
questo a prescindere
dalla scelta politica finale. Stanchina
ha concluso segnalando che la consultazione
preliminare avviata
ha permesso ai servizi
provinciali
competenti in materia di
ambiente di
raccogliere già le osservazioni di
parecchi enti locali (Comuni di Volano, Lavis, Caldonazzo, Vallarsa,
Rovereto, Calliano, Civezzano, Besenello, Nomi, Trento,
Castelnuovo, Altopiano della Vigolana, Arco, Isera,
Pergine Valsugana, Pomarolo, Mori, Terragnolo,
Luserna, Calceranica al Lago, Tenna, Aldeno, Grigno,
Carzano, Comunità di Vallagarina e Alta Valsugana e
Bersntol). Ora si
attendono quelle del Cal e del Consiglio
provinciale.
Tonina:
la Giunta attuale
non
fa che completare il lavoro svolto nella precedente legislatura
inserendo
la previsione di un allargamento del corridoio est.
Il
vicepresidente della Giunta nonché assessore all’urbanistica e
ambiente Mario Tonina ha ribadito che il documento preliminare alla
Variante è stato presentato oggi per permettere
di chiarire
sia
la procedura che
i
tempi. “Siamo solo all’inizio del processo – ha precisato – e
sarà l’apposita seduta prevista nell’aula del Consiglio
provinciale a permettere una valutazione politica” Tonina
ha assicurato che si presterà
comunque
la massima attenzione
all’aspetto
della riduzione dell’impatto
sul
territorio trentina della Valdastico.
“Abbiamo voluto integrare il lavoro svolto nella passata
legislatura con le
ulteriori
opzioni di collegamento e allargamento del corridoio avanzate
dalla Giunta attuale, tenendo conto degli effetti
ambientali e della
cornice
costituita
dalla Variante al Pup. Il Pup
prefigura soltanto
un
quadro di riferimento – ha
tenuto a sottolineare l’assessore – per valutare le esigenze
di collegamento con i territori limitrofi. Rinviando
la soluzione infrastrutturale ad
una fase
successiva. Tonina
ha ribadito la volontà della Giunta di proseguire l’interlocuzione
iniziata negli ultimi anni con il
Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, per rispondere soprattutto
agli obiettivi
strategici
europei, nazionali e locali in
tema di mobilità e
garantire con questo corridoio una
migliore connessione
tra Valdastico e valle dell’Adige. Sul
dibattito già avviato con gli enti locali e il forte interesse
emerso in merito ai futuri collegamenti ipotizzati con l’asta
dell’Adige, Tonina ha insistito sulla necessità di affrontare il
tema “nei
giusti modi e
tenendo
in considerazione tutte le problematiche di carattere ambientale”.
“Non vogliamo però nascondere
– ha aggiunto – che la possibile
realizzazione di questo nuovo
corridoio
di accesso ad
est potrebbe
perseguire l’obiettivo di migliorare i collegamenti attuali a
favore di uno sviluppo economico del
Trentino che
in questo momento non è da trascurare”. Certo
– ha ricordato – il tema
è
da molti anni al centro dell’attenzione ma “non si
è mai trovata la condivisione né
vi è stata la volontà
concreta di realizzare questa infrastruttura. Con
questa
Variante al Pup – ha
proseguito – noi non
facciamo altro che completare il lavoro svolto nella passata
legislatura inserendo
la previsione di un
allargamento del corridoio”. Per
l’assessore non è escluso che vi siano anche altre opzioni da
tenere in considerazione, visto che vi saranno diversi mesi di tempo
per approfondire
il tema ambientale e
per arrivare alla condivisione necessaria con il passaggio in
Consiglio provinciale e in vista delle prossime adozioni da parte
della Giunta. “Quando
si va a metter mano al Pup – ha
concluso il vicepresidente – vi è
la necessità e il bisogno oltre che di approfondire anche di
valutare
a
360 gradi le ricadute sia positive che negative. Il percorso iniziato
più di un anno fa va in questa direzione. Attraverso un confronto
democratico e corretto ognuno potrà dire la sua sul tema per
arrivare alla possibile realizzazione di un’opera di cui si parla
da tanto tempo e che in questo momento stiamo cercando con serietà,
impegno e un confronto anche acceso con il
Cal,
affrontando il tema nelle
giuste
maniere”.
LA DISCUSSIONE
Ossanna: in questa fase non intendo pronunciarmi.
Lorenzo
Ossanna
(Patt) ha
dichiarato di volersi astenere in questa fase da giudizi
politici sul
collegamento ipotizzato con il Veneto e ha chiesto chiarimenti circa
i tempi a disposizione del Consiglio provinciale, visto che le
osservazioni sul documento preliminare della Variante al Pup sono
attese dal 23
settembre 2021 non
solo dagli enti locali ma anche dall’assemblea legislativa. E ha
domandato anche se dopo l’ultima adozione è previsto anche un
passaggio dalla Terza Commissione.
Stanchina
ha risposto che
la Variante che
la Giunta adotterà al termine di questa fase sarà
inviata alla Commissione che avrà 60 giorni per esprimere un parere.
Invece
dopo la
seconda adozione da parte della Giunta inizierà
il normale iter legislativo consiliare e in questo percorso
è
previsto quindi anche
il passaggio in Commissione.
Manica:
non
possiamo fingere di non vedere che arriva prima
l’uovo della gallina, perché questa Variante al Pup serve
solo a giustificare
la scelta della Valdastico.
Alessio
Manica (Pd)
ha ringraziato per
quest’incontro
non previsto dalla procedura e
ricordato che
con l’assessore Tonina vi
era l’accordo di trattare
il tema dopo
il parere del Cal, che invece ancora non c’è. Manica
ha poi evidenziato la
questione dell’intesa con lo Stato e del completamento di quanto
fatto nella passata legislatura.
A
suo avviso sull’intesa Stato-Provincia risulta solo un verbale
del 2016 che stabilisce uno scenario di comune interesse per
il collegamento tra valle dell’Adige,
Valsugana e Valdastico che ha poi originato un progetto di massima di
fattibilità arrivato negli uffici della Pat alla fine della scorsa
legislatura con uno scenario di un progetto che sbucava in Valsugana
e ridiscendeva verso Trento. Invece
l’opzione
dell’uscita dell’autostrada
a Rovereto
sud non scaturisce
da nessuna
intesa con lo Stato. Non
a caso il presidente
Fugatti aveva chiesto di
integrare il verbale del 2016,
ma inutilmente.
Per
Manica
va quindi fatta chiarezza su questo punto. “Come consiglieri non
possiamo non sapere o far finta di non sapere che in questo caso è
arrivato prima l’uovo della gallina. Per far rientrare il progetto
deciso dalla Giunta nel 2019 con
l’uscita
a Rovereto sud, era necessario avviare l’iter di questa Variante al
Pup”. Poi per
il consigliere c’è
la questione motivazionale riguardante
il perché di questa
opzione dell’uscita a Rovereto sud. Che
se riduce il traffico lungo la Valsugana
è
per spostarlo e aumentarlo in Vallagarina.
Le migliaia
di veicoli che sparirebbero dalla Valsugana li ritroveremmo
dall’uscita di Rovereto sud in su. Non
si vede inoltre come potrebbe migliorare l’abitabilità della
Valsugana, né si comprende in che modo si tutelerebbero le acque
sotterranee della Vallagarina né
come migliorerebbero i trasporti interni
alla
provincia. Ancora, per Manica non è chiaro nel documento preliminare
come si garantirebbe con questo sbocco della Valdastico
il miglioramento della situazione attuale dei collegamenti con
il Veneto.
“Ma
di quale situazione attuale stiamo parlando?”, ha chiesto. Men
che meno si capisce come si potranno potenziare in tal modo lo
sviluppo
economico industriale della Vallagarina e lo
sviluppo agricolo
nel Basso Trentino. La
domanda è: “sulla
base di quali dati si afferma che questo dovrebbe succedere”.
Infine
sull’affermazione dell’assessore che con questa Variante che
prelude alla Valdastico la Giunta attuale completa il
lavoro della scorsa legislatura, Manica
ha obiettato che, al contrario, con questo
documento urbanistico si
apre un nuovo
scenario
finalizzato
a giustificare
l’uscita dell’autostrada
a
Rovereto sud. Il
consigliere ha comunque ringraziato
l’assessore
Tonina
per l’attenzione
prestata ai temi della sostenibilità
sotto
ogni profilo di un’opera
da 3 miliardi di euro. E
ha ricordato che uno primi atti
di questa maggioranza è stato approvare l’emendamento Cia per
ridurre i tempi entro
i quali acquisire
le osservazioni degli enti locali sulla
Variante al Pup.
Il
presidente Job ha
risposto alla prima richiesta di Manica ricordando che
la
Commissione tornerà a discutere del tema il 7
marzo, quando
auspicabilmente sarà arrivato il parere
del
Cal.
Il
dirigente Roberto Andreatta
a
proposito del verbale emerso dal Tavolo paritetico
con
lo Stato nel 2016, ha
spiegato che quell’intesa intendeva
assolvere, quale “camera di compensazione”, al principio- dovere
di leale collaborazione su iniziative di infrastrutture di carattere
nazionale e pertanto esulanti dalla competenza provinciale se non,
appunto, in termini di previa intesa come stabilito dalle pronunce
della Corte costituzionale. Tale intesa, peraltro, non aveva avuto
una previa discussione con i territori interni: “Il
documento preliminare presentato oggi
– ha proseguito – serve invece a rimettere
ai territori una valutazione a 360 gradi sul dove e sul come e sul se
di iniziative di mobilità come
questa nel corridoio
nord-est. La
Giunta aveva presentato al Tavolo con lo Stato l’istanza
di allargare le valutazioni a un corridoio più ampio, ferma
restando la necessità di non deviare traffico
e
funzioni dal corridoio Ten T attraverso
il tunnel e le opere di accesso coerentemente
con gli obiettivi del Pup vigente”.
Coppola
sulla triste competizione fra territori: la politica non è mors tua vita mea.
Lucia
Coppola
(Misto-Europa Verde) ha
sottolineato che
occorrerà dare molto spazio alle
opinioni e al sentire dei territori la
cui posizione,
su quest’opera, non è
ancora stata
presa
in
considerazione. “Questa
– ha osservato – è stata definita l’autostrada
più inutile del mondo, con in
più anche gravi
conseguenze ambientali
per le aree attraversate”.
Bene quindi, per Coppola, la possibilità per
tutti di
esprimere tutte le valutazioni del caso. Si
è invece detta
molto dispiaciuta che si sia creata una sorta di competitività fra i
territori, con la raccolta di firme in Valsugana e le prese di
posizione di altri Comuni della
Vallagarina.
Questo
a suo avviso “è molto triste,
perché la politica non dovrebbe essere influenzata dal mors tua vita
mea o dal
Nimbi
(non nel mio giardino). La
soluzione viabilistica del problema della Valsugana non si troverà,
infatti,
solo con
l’autostrada della Valdastico”. “Intanto questo percorso è
iniziato e ora è più chiaro come dovrà proseguire”. Coppola
ha preannunciato infine che il suo partito esprimerà tutta la sua
contrarietà
a
questo progetto
ricordando
che da 40 anni vi si oppone.
Cavada:
dalla Valdastico un’opportunità strategica per lo sviluppo
economico.
Gianluca
Cavada (Lega)
ha ricordato che l’opera sarà
finanziata
dallo Stato e costituirà
un’opportunità
strategica per
permettere lo
sviluppo economico del Trentino.
Commissione
unanime a favore di una relazione sull’indagine effettuata.
Il
presidente Job ha
chiesto
infine ai consiglieri di esprimersi sulla richiesta, accolta poi
all’unanimità, presentata dal comitato
“No Valdastico” sentito nell’ultima seduta, di
una relazione sull’indagine
effettuata con
queste audizioni dalla Commissione.
E ha aggiunto che lunedì 28 l’organo
tornerà
a riunirsi sul tema del passaggio della nuova ferrovia del Brennero
da Trento e da Rovereto, mentre
il 3
marzo è
in programma un sopralluogo
allo
stabilimento Alstom di Savigliano,
in provincia di Cuneo, dove
si producono treni a idrogeno.