In Consiglio provinciale
No a quattro delle sei risoluzioni sul concerto di Vasco. Via all'esame del ddl Masè sul sistema elettorale
In allegato, l'ordine del giorno
Nel
pomeriggio il Consiglio ha respinto sei delle quattro proposte di risoluzione
presentate in relazione al punto dedicato alla comunicazione del
presidente Fugatti sull’organizzazione del concerto di Vasco Rossi.
Le minoranze hanno rivolto senza esito un appello alla Giunta perché
rinunci almeno ad intitolare l’area al cantautore. Rinviato a
domani il successivo ddl sulla scuola per l’assenza dell’assessore
Bisesti e spostato in coda all’ordine del giorno il ddl di Rossi
riguardante il benessere familiare come chiesto dal consigliere, dopo
una riunione dei capigruppo è iniziato l’esame del disegno di
legge di Masè (La Civica), bersaglio principale dell’ostruzionismo
delle opposizioni, che propone di modificare la normativa elettorale
della Provincia portando da due a tre i possibili voti di preferenza,
fermo restando che uno dev’essere di genere diverso dagli altri.
e
No
alla proposta
di risoluzione 138 di Marini per
garantire
la sicurezza.
La
risoluzione di Alex
Marini (Misto-5
stelle) e
gli
altri esponenti di minoranza
ad
eccezione di Ossanna
del
Patt e
De Godenz dell’UpT,
respinta
con 17 no, 11 sì 2 non partecipanti al voto (Cia e Rossato di FdI) e
un astenuto (Ossanna del Patt), voleva
impegnare la
Giunta a fornire preventivamente
al
Consiglio un resoconto in merito alle misure che garantiranno la
sicurezza di tutti i partecipanti al concerto di Vasco Rossi, con
particolare riferimento alle misure di contenimento del rischio
epidemiologico, alla possibile realizzazione di atti terroristici con
barriere per impedire la libera circolazione dei veicoli, e
ai rischi impliciti alla realizzazione di manifestazioni che possano
pregiudicare il mantenimento dell'ordine pubblico.
Il
presidente Fugatti
ha motivato il parere negativo della Giunta su
questa risoluzione perché la Giunta ha già affidato un’analisi
sulle criticità per
la sicurezza dell’evento
da
tutti i punti di vista, analisi che ha già prodotto i risultati
attesi.
Il comitato dedicato alla sicurezza incontrerà la protezione civile
la prossima settimana per definire nel dettaglio tutti questi
aspetti.
Alessio
Manica
(Pd)
ha criticato “la forzatura della Giunta nella scelta dell’area
per un grande evento come questo”. Per quell’area vi è già una
destinazione urbanistica da parte del Comune. Quindi il suo utilizzo
dev’essere solo per questo concerto perché altrimenti si violano
le norme urbanistiche. Come si possono allora considerare provvisori
gli interventi avviati per preparare il terreno al concerto, che
mettono una pietra su una eventuale destinazione agricola dell’area.
Manica ha accusato esplicitamente la Giunta: “state facendo uno
scempio di quell’area”. A monte del concerto di Vasco, per il
consigliere, “non c’era un’idea vera di pianificazione. Si è
messo l’uovo prima della gallina ma il Trentino non entrerà nel
panorama nazionale dei grandi concerti”.
Gianluca
Cavada
(Lega)
ha ringraziato il presidente Fugatti per aver dissipato le ombre e le
incertezze iniziali su quest’evento in materia di sicurezza.
“Abbiamo ampie garanzie – ha sottolineato – e non vi sono
quindi grandi preoccupazioni per come andrà”. E ha aggiunto:
“Forse c’è una certa invidia e un fastidio da parte della
minoranza che gufa su questo concerto perché non riesca al meglio”.
L’auspicio è a suo avviso che, alla fine, dall’evento di maggio
tragga vantaggio tutto il Trentino.
Luca
Guglielmi
(Fassa)
ha
plaudito all’impatto positivo che quest’evento avrà per il
turismo con sold out già raggiunto negli alberghi in quei giorni a
Trento. “Vasco Rossi come cantante non mi fa impazzire – ha
concluso – ma l’importante è che il turista venga e si trovi
bene nel nostro territorio”. Certo sono stati coinvolti per il food
e il beverage e le sponsorizzazioni imprenditori da fuori provincia,
ma questo è normale ed è già accaduto con l’adunata degli
alpini del 2018. Si tratta piuttosto, per Guglielmi, di incentivare i
produttori e i baristi locali a rendersi protagonisti di
quest’evento. Infine per il consigliere anche un evento come questo
contribuirà al ritorno alla normalità dopo la pandemia.
Ugo
Rossi
(Misto-Trentino
in Azione)
ha osservato che i problemi di quest’evento non siano tanto legati
alla questione sicurezza ma che non porti un valore aggiunto dal
punto di vista dell’immagine e del turismo in generale. Un minimo
di ricadute ci sarà sicuramente – ha riconosciuto – ma non si
paragoni come ha fatto il presidente Fugatti il concerto di Vasco
alla visita in Trentino di qualche anno fa della squadra del Bayern
Monaco. “Se lei va nell’Alto Garda a chiedere qual è stato
l’effetto dell’operazione Bayern – ha detto Rossi rivolto al
presidente Fugatti – sentirà che questa è stata tra le migliori
mai avute nel nostro territorio”. Certo le persone che verranno a
sentire Vasco a Trento, si divertiranno “ma non ci si venga a
raccontare – ha concluso – che questa è un’operazione di
marketing che sviluppa l’immagine turistica del Trentino.
Paolo
Zanella
(Futura) ha
stigmatizzato il modo sbagliato con cui è stato organizzato
l’evento, prescindendo ad esempio dalla condivisione con il Comune,
dal possibile inquinamento dei terreni, dai problemi della sicurezza.
Si è nascosto il più possibile ogni problema che emergeva. Non si
può inoltre paralizzare l’intera struttura della Provincia con 18
servizi coinvolti nell’organizzazione del concerto di Vasco Rossi.
Zanella ha detto di sperare che il concerto abbia successo anche per
i bei messaggi veicolati dalle canzoni di Vasco e che probabilmente
non piacciono alla maggioranza. Incredibile, infine, che nel
contratto con Vasco sia previsto che la Provincia gli intitolerà una
via. Inoltre la Provincia si è impegnata anche a pagare l’elicottero
al cantante. “Ci siamo prostrati – ha concluso – e per questo
le agenzie di Vasco ridono ancora a crepapelle alle nostre spalle”.
Sì
alla proposta di risoluzione 140 di Dalzocchio (Lega):
occasione per il Trentino.
La risoluzione proposta da Mara Dalzocchio, approvata con 17 voti a
favore, uno contrario, 3 non partecipanti al voto (Cia, Rossato e
Rossi) e gli altri astenuti, impegna la Giunta ad attivarsi con il
Comune di Trento e altri componenti dell’organizzazione per
pianificare uno o più incontro con i rappresentanti delle categorie
degli albergatori, degli esercenti, degli imprenditori e dei
commercianti, per studiare formule ottimali di accoglienza delle
persone richiamate a Trento dal concerto. Per Dalzocchio, infatti, è
arrivato il momento di essere propositivi vista la grande opportunità
che questo concerto costituisce per la promozione del nostro
territorio.
Luca Zeni (Pd) ha messo in guardia sul problema della
sicurezza e dei rischi ai quali la Provincia si sta esponendo dal
punto di vista giuridico, perché le forzature sono pericolose e
occorrono verifiche accurate prima di andare incontro a problemi
gravi.
Rossi ha chiesto di votare la risoluzione, che per lui è in
parte condivisibile, per parti separate e ha detto di non aver capito
perché in un momento come questo, a fronte della stima di ricaduta
che questo evento porterà, ci si sia intestarditi a volerlo
nonostante gli alti costi organizzativi e finanziari che implica. “Il
gioco non vale la candela”, ha osservato, “a meno che non si
pensi che il beneficio di poter godere del concerto di questo
cantautore sia superiore ad ogni costo. Ma questo riguarda la
percezione positiva individuale dell’evento, che nulla c'entra con
il valore per la collettività”.
Marini ha condiviso gli obiettivi della risoluzione ma il
coinvolgimento di albergatori e commercianti trentini andava
realizzato molto prima, con largo anticipo, non adesso. Imprese che
avrebbero potuto contribuire a valorizzare la filiera produttiva
locale non potrà partecipare, mentre arriveranno probabilmente Tir
di merci da fuori del Trentino.
No
alla proposta di risoluzione 141 di Zeni (Pd): rispettare il ruolo di
garanzia dei funzionati pubblici, assicurare il rispetto delle norme
di sicurezza previste per i grandi eventi e la trasparenza della
pubblica amministrazione.
La risoluzione proposta da Luca Zeni, respinta con 18 no, 13 sì 1
astenuto e due non partecipanti al voto, impegna la Giunta ad
attenersi a quanto prevede il diritto, sia nel ritenere prioritaria
la sicurezza nell’organizzazione di grandi eventi come questo, sia
nel rispettare la separazione dei ruoli e le competenze degli organi
deputati a svolgere le valutazioni tecniche sulla sicurezza e a
rispettare la trasparenza che dovrebbe caratterizzare l’azione
della pubblica amministrazione. La Giunta per Zeni ha voluto di
bypassare la commissione provinciale competente dopo aver attribuito
all’esterno una consulenza sulla sicurezza dell’evento. Questo è
giuridicamente illegittimo.
Zanella, ha stigmatizzato il laconico parere negativo della
Giunta annunciato dal presidente Fugatti. La pressione sul dirigente
è stata documentata da una mail alla quale, secondo il consigliere
di Futura, la Giunta è tenuta a rispondere. Come dovrebbe rispondere
sulla questione dei terreni che si stanno movimentando. Infine
Zanella ha chiesto a Fugatti in quale altra città d’Italia è
stata intitolata una via a Vasco Rossi.
Roberto Paccher (Lega) ha criticato le opposizioni che “stanno
solo cercando pretesti per mettere in cattiva luce l’evento”. E
ha ricordato che l’area San Vincenzo è stata acquistata dalla
Giunta di centrosinistra per 30 milioni di euro e non è mai stata
valorizzata. Oggi finalmente si ospita in quest’area un evento che
garantirà un importante ritorno economico nella città di Trento.
L’indotto ci sarà sicuramente come è accaduto con l’adunata
degli alpini. Secondo Paccher quell’area servirà inoltre per
ospitare altri concerti in Trentino. Sbagliano le , secondo il
consigliere leghista, a sollevare problemi a priori: sarà semmai
legittimo criticare l’evento ex post perché bisogna prima vedere
come andrà.
Rossi ha notato che al problema sollevato da Zeni con la sua
risoluzione la Giunta non ha dato risposte. Secondo il consigliere
Fugatti sta sottovalutando la questione dei ruoli sollevata dal
collega del Pd.
Marini ha ricordato che l’istituto giuridico dell’accesso
alle informazioni è una delle massime espressioni della democrazia.
Quindi la richiesta di accesso agli atti e alle informazioni da parte
dei consiglieri provinciali per poter esercitare la loro funzione di
controllo, deve essere garantita, e questo deve avvenire in tempi
rapidi. Secondo Marini anche sulle informazioni chieste da Marini in
merito all’ambiente legato al terreno che ospiterà il concerto, la
Giunta ha il dovere di dimostrarsi trasparenza perché non si
autorizzi a dubitare che qualcosa non funziona.
No
alla proposta di risoluzione 142 di Zanella (Futura): valutazione di
sostenibilità del concerto di Vasco Rossi.
Respinta
con 17 no, 10 sì, 2 astenuti (De Godenz e Ossanna) e i tre
consiglieri di FdI non partecipanti al voto, la risoluzione proposta
da Paolo Zanella per impegnare la Giunta a commissionare
all’Università di Trento uno studio che valuti l’impatto del
concerto di Vasco Rossi per comprendere pro futuro se eventi di
questa portata siano da considerarsi sostenibili per un territorio
come il Trentino. In particolare occorre valutare la sostenibilità
economica, la sostenibilità ambientale e la sostenibilità sociale.
Per Zanella il tema da considerare è se il concerto è coerente con
il modello turistico per il Trentino che la Provincia persegue.
Occorre per questo valutare tutti gli aspetti economici dell’evento,
la sua sostenibilità sociale visto che vi saranno molti cittadini
non interessati a Vasco che si vedranno chiudere la viabilità e
altre restrizioni. E ancora: occorre valutare quanta CO2 produce
questo concerto e capire quali misure di mitigazione saranno messe in
atto.
L’assessore
al turismo Roberto Failoni ha motivato il parere negativo della
Giunta perché come già in occasione degli europei di ciclismo anche
in questo caso la Provincia ha già intenzione di misurare l’impatto
dell’evento da tutti i punti di vista. Failoni ha detto di voler
tranquillizzare in questo senso Zanella.
Alessandro
Olivi (Pd) ha chiesto se davvero la Giunta pensi che il concerto
di Vasco abbia una capacità di promozione del Trentino turistico in
campo nazionale e internazionale. Valorizzando i punti di forza della
nostra provincia. Il concerto di Vasco ha questa forza dirompente di
promozione, di creare memoria? Secondo Olivi no. Pochi giorni dopo
Trento – ha ricordato – Vasco si esibirà in concerto a Milano e
poi a Imola. Tra 5 anni c’è il rischio che nessuno si ricorderà
del Trentino per il concerto di Vasco a Trento. Mentre ad esempio i
campionati europei di ciclismo hanno avuto un ottimo impatto. Per il
consigliere gli eventi come il festival dello sport (“portate
avanti – ha suggerito – questa manifestazione”) e altre gare di
respiro internazionale, hanno un impatto promozionale per il Trentino
molto superiore a quello di questo concerto. Olivi ha concluso
chiedendo alla Giunta di non intitolare una via a Vasco Rossi. A suo
avviso, infatti, vi sono artisti e personalità della cultura e della
scienza a cui potremmo dedicare un luogo, ma “a Vasco non interessa
che noi trentini gli intitoliamo una via”.
Devid
Moranduzzo (Lega) ha sottolineato che questo concerto offre
un’opportunità in più alla città di Trento e alla nostra
provincia. Ha aggiunto di apprezzare interventi come quelli di
Coppola e Olivi, mentre ha criticato gli interventi di Zanella che,
se questo concerto fosse stato organizzato dalla Provincia di
Bolzano, secondo Moranduzzo avrebbe rimproverato la Giunta Fugatti di
non averlo saputo portare qui. Secondo il consigliere con questo
evento la Giunta dimostra di pensare all’economia del nostro
territorio.
Marini
ha preannunciato il suo voto favorevole alla risoluzione di
Zanella, che si pone l’obiettivo della sostenibilità previsto
dalla leggi provinciali sulla cultura e l’ambiente.
No
alla proposta di risoluzione 143 di Manica per il ripristino delle
condizioni preesistenti dopo il concerto e per una perizia sulle
rocce arrivate da Moena.
Respinta
con 17
no, 12 sì, un astenuto e due non partecipanti al voto
anche
la
risoluzione proposta
da Alessio
Manica (Pd)
per impegnare
la
Giunta a 1. al completo ripristino dell’area San Vincenzo alle
condizioni preesistenti agli interventi effettuati dopo il concerto
di Vasco Rossi; 2. a produrre una nuova perizia e caratterizzazione
delle rocce da scavo già presenti in loco provenienti dalla galleria
Someda di Moena che documenti la compatibilità con la nuova
destinazione dell'area e con l'attività di livellamento del terreno;
3. a produrre il titolo edilizio comprovante la legittimità del
deposito di materiale presente sull’area di San Vincenzo
proveniente dagli scavi della galleria Someda di Moena. Grave
è per Manica aver previsto nel contratto il conferimento a Vasco di
una onoreficenza appositamente creata dalla Provincia per lui. Manica
ha ricordato che il Comune di Legnano aveva investito per il concerto
di Vasco appena 110.000 euro. Il consigliere ha osservato che sbaglia
chi paragona quest’evento alla visita del papa in Trentino e
all’adunata degli alpini perché il concerto di Vasco ha un valore
commerciale. Un imprenditore privato non avrebbe mai firmato un
contratto come quello firmato dalla Provincia per avere Vasco.
Mara
Dalzocchio (Lega)
ha osservato che quando si organizzano eventi del genere non si può
prevedere tutto, perché si sa dove si parte ma non si sa dove si
arriva, specie se si vendono 100.000 biglietti. Evidentemente, per
Dalzocchio, le minoranze hanno invece la bacchetta magica. Quanto
alla via prevista dalla Provincia per Vasco Dalzocchio ha ricordato
che il Comune di Jesolo ha intestato dei luoghi a Mike Bongiorno e a
Carla Fracci. Infine Dalzocchio ha sottolineato che nessuno vuole
organizzare un evento come questo senza rispettare le norme. Ci
mancherebbe altro che non si garantisca la sicurezza? Certo i
problemi ci sono ma saranno trovate delle soluzioni. In ogni caso,
per la capogruppo della Lega, se ne riparlerà dopo il 20 maggio.
Zanella
ha ricordato che a intestare le vie di una città o di un paese sono
i Comuni, non le Province o le Regioni. Di certo Vasco non viene in
Trentino perché la Provincia gli intesterà una via. In questo modo
ci rendiamo ridicoli. La
risoluzione di Manica chiede legittimamente delle garanzie prima di
un concerto che tutti speriamo andrà bene, ma una risposta a questa
richiesta la Giunta, secondo Zanella, ha il dover di darla.
Marini
ha ricordato la norma sulla toponomastica, in base alla quale nessuna
piazza pubblica può essere dedicata a persone che non siano decedute
da almeno 10 anni. Vero che il contratto della Provincia con Vasco
parla del luogo in cui si svolgerà il concerto, ma bisognerebbe
verificare la compatibilità di questo impegno con quella norma.
Rossi
ha detto di non comprendere perché questa risoluzione non possa
essere approvata, visto che richiama aspetti di carattere ambientali
richiamati da leggi precise. Rossi
si è unito all’appello a non intitolare un luogo a Rossi
Sì
alla proposta
di risoluzione 139
di Masè
(La Civica):
si
pensi anche ai disabili.
Approvata,
infine, con 27 sì e 2 non partecipanti al voto (Cia e Rossato di
FdI) la risoluzione proposta da Masè, il cui testo originario è
stato rielaborato. Il testo, votato per parti separate perché alcuni
consiglieri hanno dichiarato di non condividere alcuni passaggi della
premessa, impegna la Giunta a pensare anche alle persone disabili e
alle associazioni che le rappresentano, con un momento finalizzato ad
illustrare gli aspetti organizzativi e pratici rivolti a questi
soggetti, verificare se l’evento sia accessibile il più possibile
accessibile, tenendo conto di aspetti quali un’adeguata
pianificazione del percorso dai parcheggi dedicati ai disabili
all’area del concerto e ritorno, stante che tutta la zona intorno
all’arena sarà esclusivamente pedonale, piuttosto che la
predisposizione di adeguati servizi igienici in un luogo comodo
rispetto a dove troveranno collocazione le persone disabili, che sarà
probabilmente in zona palco e altre suggestioni he potrebbero
pervenire. Ancora, la risoluzione impegna a tenere in adeguata
considerazione, nell’allestimento dell’area del concerto, le
necessità pratiche e reali di queste persone.
Giorgio
Tonini (Pd) ha osservato che è difficile non condividere questa
risoluzione visto che gli spettatori dovranno mettere alla prova le
loro capacità atletiche per raggiungere l’area dell’evento.
Tonini ha aggiunto di giudicare difficilmente comprensibile la
reazione della maggioranza alla batteria di problemi segnalati con le
risoluzioni dalle minoranze. “Io mi sarei aspettato delle risposte
di merito perché le questioni sollevate sono di merito – ha
esclamato rivolto ai sostenitori della Giunta –, mentre
all’opposizione è stato rimproverato di aver fatto il gioco delle
parti quando proprio il gioco delle parti è la sostanza della
democrazia”. E ha continuato esemplificando: “se le intimidazioni
subite da funzionari della Provincia segnalati dal collega Zeni sono
vere – ripeto: se sono vere – sarebbe un fatto gravissimo.
Mettere in luce dei problemi non significa essere degli
sfasciacarrozze altrimenti abbiamo della democrazia un concetto
sbagliato. Altrimenti si pretende di non disturbare il manovratore:
ma il manovratore deve essere disturbato se siamo in una democrazia”.
Ivano
Job (Lega) ha ringraziato Tonini giudicando il suo intervento
“completamente condivisibile”. Per Job “sarebbe stato bello per
un evento così importante avere il consenso di tutti. Diversamente
non avremo fatto un grande passaggio”. Con la risoluzione Masè
secondo il consigliere si vuole cercare di migliorare la qualità
dell’evento perché sia “trentino” e non solo buono per i
social e le fotografie. Job ha concluso ritenendo che le richieste
delle minoranze “non siano state fatte per creare disagio ma per
avere condizioni migliori per l’organizzazione del concerto”.
Rossi
ha chiesto di votare per parti separate la risoluzione di Masè
condividendo solo il dispositivo e meno la premessa. Rossi ha
ribadito di non considerare tanto il problema della sicurezza e le
questioni evidenziate dalle opposizioni ma perché non ritiene che i
benefici che deriveranno da un concerto di Vasco non giustifichino i
costi sostenuti dalla Provincia per l’organizzazione dell’evento.
Per la promozione del Trentino si poteva fare altro anche se qualche
ricaduta positiva ci sarà.
Marini
ha osservato che la questione posta dalla risoluzione di Masè non è
scontata perché nei testi dell’organizzazione non ci si preoccupa
dei disabili che hanno bisogno di arrivare nell’area del concerto
con un servizio di trasporto pubblico.
L’assessore
Segnana ha espresso il parere positivo della Giunta che, ha
assicurato, sta lavorando su questo tema.
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Rinviati
i
due
ddl successivi,
iniziato
l’esame del testo di Masè per
portare da due a tre i possibili voti di preferenza
nella normativa elettorale della Provincia.
Masè
e Rossi, primi firmatari dei due disegni di legge da esaminare
subito dopo, rispettivamente riguardanti modifiche delle normative
provinciali sulla scuola e sul benessere familiare, hanno chiesto e
ottenuto il rinvio a domani dell’esame dei provvedimenti da loro
proposti. Masè per l’assenza dell’assessore all’istruzione
Bisesti. Rossi, come primo firmatario del suo ddl, ha ottenuto di
portarne l’esame in coda all’ordine del giorno.
A
questo punto, rispondendo a una sollecitazione di Sara Ferrari
(Pd), il presidente Kaswalder – che intendeva passare al punto
successivo all’ordine del giorno, vale a dire al disegno di legge
firmato da Masè per modificare la normativa elettorale della
Provincia portando da due a tre le preferenze – ha sospeso la
seduta per riunire i capigruppo e decidere come proseguire i lavori.
Al rientro in aula il presidente del Consiglio ha dichiarato aperto
l’esame del testo di Masè sul sistema elettorale della Provincia,
principale bersaglio dell’azione ostruzionistica delle minoranze.
Rossi
è intervenuto segnalando che l’assenza del principale
referente su questo tema, il presidente della Giunta Fugatti, avrebbe
reso più “elegante” attendere domattina per l’apertura del
ddl.
Dopo
la lettura della relazione di maggioranza da parte della capogruppo
della Lega Dalzocchio, il presidente ha sospeso i lavori che
riprenderanno domani alle 10.00.