Proseguono i lavori in Consiglio provinciale
Lunga discussione in aula sul ddl Coppola sulle mense scolastiche
In allegato, l'ordine del giorno
Il
Consiglio si è aperto nel pomeriggio con un applauso, su invito del
Presidente Kaswalder, rivolto al duo Amos Mosaner – Stefania
Costantini medaglie d’oro nel curling a Pechino. “Complimenti ai
due atleti, al cembrano Mosaner e alla cortinese Costantini, da parte
di tutto il Consiglio”, ha affermato Kaswalder. Il pomeriggio è
trascorso con la discussione generale e le dichiarazioni di voto sul
ddl Coppola per riassegnare il controllo mensa agli insegnanti ma non
si è arrivati alla votazione. Si riprende domani mattina alle 10.
Coppola:
riconsegnare agli insegnanti il controllo dei ragazzi in mensa
La
seduta pomeridiana si è aperta con la discussione del disegno
di legge n. 92/XVI di Lucia Coppola per riconsegnare agli
insegnanti il controllo dei ragazzi in mensa e negli spazi che
vengono definiti interscuola. La
consigliera di Europa Verde ha affermato che i momenti della mensa e
di interscuola sono a pieno titolo importanti
momenti formativi e
educativi e quindi devono essere di competenza del personale
insegnante e non a dipendenti delle cooperative. Una scelta che, ha
detto, non ha alcun senso educativo e che va contro a una consolidata
letteratura pedagogica
su questo tema dell’interscuola. Un tempo spesso banalizzato, ma
che in realtà i pedagogisti e gli educatori hanno dimostrato essere
importante per lo sviluppo dei ragazzi. La sostituzione degli
insegnanti con educatori esterni non ha senso anche economico e
contrasta con la grande esperienza della scuola trentina che è stata
un modello nazionale nel campo del doposcuola che
ha offerto ai ragazzi e alle famiglie servizi di alta qualità. In
commissione, ha detto Lucia Coppola, ha stupito la posizione
dell’Associazione nazionale presidi, che si è pronunciata contro
il ddl disconoscendo
una lunga esperienza pedagogica, e
di quella della Sovrintendente che si sono dimostrati troppo
appiattiti sulla Giunta.
Un momento, questo dell’interscuola, ha
continuato l’esponente verde, importante
anche per la sicurezza. Da ex insegnante l’esponente verde ha detto
che nel suo ultimo giorno di scuola ha ringraziato il Cielo di aver
potuto fare l’insegnante per 40 anni senza aver mai avuto un
incidente.
Ferrari:
una scelta dettata solo da motivi economici
Sara
Ferrari (Pd) ha detto che la scelta fatta dalla Giunta lo scorso anno
ha una motivazione solamente economica. Altrimenti, ha
detto ancora, il
Dipartimento
non avrebbe aderito al
progetto europeo, Tasc,
(per la Pat ci sono 85 mila euro) che ha lo scopo
di
migliorare il clima e quindi il benessere di classe. Un lavoro che
riguarda gli apprendimenti non cognitivi che hanno la stessa
importanza di quelli cognitivi. Infine,
la capogruppo Pd ha detto che la Camera ha approvato una norma per
avviare una sperimentazione sul benessere scolastico nella quale la
scuola trentina, che è sempre stata protagonista nelle esperienze di
avanguardia, è orgogliosamente inserita. Un passo però che
contrasta con il no della maggioranza al ddl Coppola. Una scelta,
quella della Giunta,
che ha l’obiettivo di
risparmiare 5 milioni che sono tanti, ma rappresentano una rata del
progetto del palazzo del Ghiaccio di Pinè. La
capogruppo dem, affermando che non è vero che il Consiglio è
bloccato da novembre, ha detto di non aver fatto ostruzionismo sulla
terza preferenza sul ddl Coppola. Ostruzionismo che verrà rinviato
alla discussione del ddl che modifica la legge elettorale sul quale
oggi, Ferrari ha ricordato di aver depositato 300 odg.
Rossi:
nelle scelte della Giunta prevale la propaganda
Ugo
Rossi (Azione) ha
ricordato di aver chiesto, nel
novembre 2020, un
anticipo della Dad facendo recuperare i ragazzi in estate.
Dichiarazioni che non vennero prese in considerazione; anzi vennero
sbeffeggiate quando invece la proposta sarebbe andata nel solco di
una tradizione di servizi alle famiglie e ai ragazzi. Invece
la Giunta ha scelto d’autorità di allungare a luglio l’anno
scolastico solo delle materne. Prolungamento che si sarebbe dovuto
fare, in accordo col sindacato, per tutte le scuole. E anche in
questo caso (come
in tanti altri, si
pensi al Festival dell’Economia, alle
chiusure domenicali dei negozi, la vicenda
degli orsi)
la scelta sulle scuole materne è stata presa soprattutto
per dimostrare la
diversità di questa Giunta dalle precedenti di
centro sinistra. Insomma,
secondo Rossi le decisioni della Giunta sono confuse, dettate
soprattutto da motivazioni elettorali e propagandistiche al punto da
eleggere a uomo immagine del Trentino un cantante, come Vasco Rossi,
che è a favore della legalizzazione delle droghe leggere. Posizione
radicalmente diversa da quella adottata dal centro destra. A
Cavalese, ha aggiunto,
si è messa
in campo una scelta, con una procedura contorta, sull’ospedale
senza parlare col sindaco. C’è l’esempio dello stadio del
ghiaccio di Pinè dove si è arrivati ad una cifra di 180 milioni, 60
per costruirlo 120 per la gestione per 20 anni. Evidentemente, ha
continuato Rossi, c’è qualcosa che non va anche alla luce del
fatto che venne approvato, nel 2019, un odg condiviso da tutti per
contenere la spesa entro 37 milioni. Per rimanere allo sport,
l’esponente di Azione, ha ricordato la vicenda del trampolino di
Pellizzano rinviato di tre anni con
la perdita dei finanziamenti del Coni.
Insomma, per
l’esponente di Azione, invece
di propaganda e di
concerti rock sponsorizzati dalla Pat, la
nostra Autonomia avrebbe bisogno di
un recupero di radici con commemorazioni all’altezza dei 70 anni
del Secondo Statuto e realizzando
il progetto di Castel
Dante per farne il
luogo della memoria dei caduti trentini con la divisa austroungarica.
Zanella:
permettere alle scuole di affidare il controllo mensa alle coop solo
se mancano gli insegnanti
Paolo
Zanella (Futura) si è intrattenuto sulla
scia di Ugo Rossi,
all’inizio del suo intervento, sullo stadio del Ghiaccio di Pinè.
Un progetto, ha continuato, da 180 milioni che appare quindi
assolutamente fuori scala e che non corrisponde ai criteri dettati
dalla legge provinciale sulle Olimpiadi che parla di strutture
sostenibili e riutilizzabili. Come nel caso del
partenariato pubblico – privato per
l’ospedale di Cavalese i costi sono lievitati. Si fa, ha detto
ancora l’esponente di Futura, come le famiglie che comprano tutto a
rate e si trovano indebitati. Un
progetto, ha detto ancora, che non si dovrebbe neppure prendere il
considerazione. Nel merito del ddl Coppola, Zanella ha ricordato di
aver presentato nelle leggi di bilancio emendamenti per riconsegnare
agli insegnanti la responsabilità del controllo del servizio mensa.
Infine, il consigliere
di minoranza ha proposto alla Giunta di prendere in considerazione il
ddl Coppola per permettere alla scuole di affidare all coop il
servizio mensa solo quando non ci sono insegnanti disponibili. Sulla
terza preferenza Zanella ha detto che in difesa di un diritto è
disposto a tenere la posizione a qualsiasi costo.
Demagri:
c’è il rischio di una divisione di ruoli
Proposta
condivisa dal Paola Demagri del Patt, la quale ha detto che il
rischio è quello di “spezzettare”i
bambini (come succede nella sanità), dividendo
le attività cognitive in classe da quelle che riguardano momenti
importanti come quelli del pasto. Momenti nei quali i ragazzi possono
esprimere i loro disagi dei quali gli insegnanti devono prendersi
carico. Ciò non
significa che le coop non abbiamo personale all’altezza, ma si
tratta per i bambini di volti nuovi, diversi da quelli degli
insegnanti che li seguono per ore e ore durante l’anno.
Degasperi:
liberare i docenti dalla burocrazia
Filippo
Degasperi (Onda Civica), condividendo
il ddl Coppola, ha
detto che per fortuna ci sono le minoranze altrimenti di scuola si
discuterebbe ben poco e
ha criticato l’associazione nazionale presidi che,
“scattando sull’attenti”, si è allineata sulla scelta
dell’assessore Bisesti. Si dovrebbe poi capire il perché si è
deciso di assegnare ai privati l’interscuola, quando nessuno si era
lamentato della gestione precedente. Una proposta probabilmente
venuta dalla burocrazia della scuola che ragiona solo seguendo le
tabelle excel e quindi in base alle ragioni economiche. Ragioni, tra
l’altro secondo Degasperi, che si basano su calcoli sbagliati:
perché è vero che un insegnante costa 50 euro lordi all’ora e un
educatore 26, ma nel conto va messo che i docenti, oberati dalla
burocrazia, devono affrontare una montagna di incombenze che richiede
una quota enorme di ore. La
decisione dell’assessore Bisesti, ha continuato Degasperi, è stata
appoggiata dai presidi perché rappresenta un grimaldello per
arrivare alla scelta autonoma degli insegnanti. I dirigenti
scolastici, ora, possono scegliere chi può venire a scuola magari
dipendenti di coop amiche, un
fatto che introduce differenze
nella qualità del servizio evidenti.
Marini:
non perdere di vista l’importanza dell’educazione alimentare
Alex
Marini (Movimento 5 Stelle) ha sottolineato l’importanza delle
conoscenze non cognitive anche sul versante della creazione di
cittadini responsabili. Esperienze sul quale la scuola ha lavorato
molto anche per rendere il sistema scolastico più efficiente nei
confronti degli studenti e delle famiglie. Una
norma, quella proposta da Coppola, importante anche per promuovere
una cultura dell’alimentazione, che incide anche sul tema
dell’energia. Se a scuola, ha aggiunto Marini, non si matura la
consapevolezza dell’impatto sull’ambiente anche della produzione
di cibo ben difficilmente si potranno indurre i ragazzi a
comportamenti corretti nei confronti del tema dell’energia. Lo
sviluppo delle competenze emotive (la socialità, la positività,
la capacità di fare amicizie, l’equilibrio
psico – fisico, l’apertura
mentale), inoltre,
moltiplica la possibilità di incrementare le competenze cognitive
come ha messo
in evidenza il
report prodotto dall’Iprase. Marini
ha ricordato che la discussione, per quanto lunga, porta ad una
maggiore qualità delle leggi e ha comunque riconosciuto a Bisesti la
pacatezza e la disponibilità di ascoltare. Anche se non è entrato
nel merito dell’impatto sulle capacità non cognitive
dell’esternalizzazione del controllo mensa. Passo indispensabile
per motivare le scelte.
Paccher:
nessuno vuol mandare i ragazzi allo sbaraglio
Roberto
Paccher (Lega) ha difeso il ruolo dei consiglieri di minoranza e ha
definito Rossi “profeta del giorno dopo” che ha portato ad
esempio la bocciatura delle chiusure domenicali dei negozi.
L’esponente leghista ha inviato la minoranza a fare ostruzionismo
senza sparare “sentenze” come quelle sul progetto dello Stadio
del ghiaccio sul quale non c’è ancora nulla di ufficiale. Nel
merito Paccher ha sostenuto la scelta la Giunta sul controllo delle
mense ricordando che il
ricorso alle coop non è un obbligo ma un’opportunità. Quindi,
nessuno vuol mandare i ragazzi allo sbaraglio perché saranno
comunque seguiti da personale qualificato.
Dalzocchio:
la Giunta si è
dimostrata il “governo
del cambiamento”
Difesa
totale dell’operato della Giunta da parte della capogruppo della
Lega, Mara Dalzocchio la quale ha detto che la minoranza continua a
“pontificare” ma nei fatti, il governo del cambiamento promesso
agli elettori, ha ottenuto successi con il nuovo Festival
dell’Economia (mentre quello di Torino è già in crisi), così
come un successo sarà il concerto di Vasco Rossi. Anche perché a
Trento c’è stata l’Adunata degli Alpini con 500 mila persone e
non è successo nulla. Ci saranno, ha detto inoltre, le Olimpiadi:
tutto nel senso di una nuova e più moderna economia. Il ddl Coppola
non è condiviso anche perché la sorveglianza in mensa di ragazzi è
una facoltà che può servire a scuole in difficoltà col personale
insegnante.
Bisesti:
sulla scuola non sono stati fatti tagli
L’assessore
Bisesti, riconfermando
il parere negativo nei confronti del ddl,
ha detto che lascia perplessi il fatto che nel dibattito siano
entrati argomenti che non c’entrano nulla col tema del ddl. Lecito,
per l’assessore,
fare ostruzionismo per
ritardare la discussione sul ddl sulla terza preferenza,
anche se quello della scuola non sembra l’argomento più adatto.
Bisesti ha ricordato che la norma in vigore sulle
mense dà la
possibilità ai dirigenti scolastici di avvalersi di alcuni servizi
esterni, anche nella
consapevolezza del peso che grava sugli insegnanti.
Rispondendo a Lucia Coppola, l’assessore ha detto che in Trentino
sulla scuola non si sono fatti tagli e ha ricordato che i nostri
ragazzi sono stati quelli che hanno studiato in presenza più di
tutti in Italia. Le prove Invalsi hanno dimostrato che gli studenti
trentini non hanno subito drammaticamente il Covid anche perché sono
rimasti a lungo in classe
nonostante le critiche di molti che chiedevano le chiusure degli
istituti. Una linea che
continua anche con le scelte fatte in queste settimane che stanno
funzionando come dimostra anche il calo delle classi in quarantena.
Masè:
astensione sul ddl Coppola
Vanessa
Masè (La Civica) ha dichiarato l’astensione sul ddl Coppola anche
perché aveva presentato un emendamento di mediazione. Sul piano
politico la consigliera ha detto di non capire l’ostruzionismo
della minoranza che, da novembre, si riverbera su tutte le proposte
legislative per bloccare il suo ddl che rintroduce la terza
preferenza ma manenendo con l’alternanza di genere.