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08/02/2022 - In aula o in commissione

Lunga discussione in aula sul ddl Coppola sulle mense scolastiche

Proseguono i lavori in Consiglio provinciale

Lunga discussione in aula sul ddl Coppola sulle mense scolastiche

In allegato, l'ordine del giorno

Lunga discussione in aula sul ddl Coppola sulle mense scolastiche
Il Consiglio si è aperto nel pomeriggio con un applauso, su invito del Presidente Kaswalder, rivolto al duo Amos Mosaner – Stefania Costantini medaglie d’oro nel curling a Pechino. “Complimenti ai due atleti, al cembrano Mosaner e alla cortinese Costantini, da parte di tutto il Consiglio”, ha affermato Kaswalder. Il pomeriggio è trascorso con la discussione generale e le dichiarazioni di voto sul ddl Coppola per riassegnare il controllo mensa agli insegnanti ma non si è arrivati alla votazione. Si riprende domani mattina alle 10.


Coppola: riconsegnare agli insegnanti il controllo dei ragazzi in mensa


La seduta pomeridiana si è aperta con la discussione del disegno di legge n. 92/XVI di Lucia Coppola per riconsegnare agli insegnanti il controllo dei ragazzi in mensa e negli spazi che vengono definiti interscuola. La consigliera di Europa Verde ha affermato che i momenti della mensa e di interscuola sono a pieno titolo importanti momenti formativi e educativi e quindi devono essere di competenza del personale insegnante e non a dipendenti delle cooperative. Una scelta che, ha detto, non ha alcun senso educativo e che va contro a una consolidata letteratura pedagogica su questo tema dell’interscuola. Un tempo spesso banalizzato, ma che in realtà i pedagogisti e gli educatori hanno dimostrato essere importante per lo sviluppo dei ragazzi. La sostituzione degli insegnanti con educatori esterni non ha senso anche economico e contrasta con la grande esperienza della scuola trentina che è stata un modello nazionale nel campo del doposcuola che ha offerto ai ragazzi e alle famiglie servizi di alta qualità. In commissione, ha detto Lucia Coppola, ha stupito la posizione dell’Associazione nazionale presidi, che si è pronunciata contro il ddl disconoscendo una lunga esperienza pedagogica, e di quella della Sovrintendente che si sono dimostrati troppo appiattiti sulla Giunta. Un momento, questo dell’interscuola, ha continuato l’esponente verde, importante anche per la sicurezza. Da ex insegnante l’esponente verde ha detto che nel suo ultimo giorno di scuola ha ringraziato il Cielo di aver potuto fare l’insegnante per 40 anni senza aver mai avuto un incidente.


Ferrari: una scelta dettata solo da motivi economici


Sara Ferrari (Pd) ha detto che la scelta fatta dalla Giunta lo scorso anno ha una motivazione solamente economica. Altrimenti, ha detto ancora, il Dipartimento non avrebbe aderito al progetto europeo, Tasc, (per la Pat ci sono 85 mila euro) che ha lo scopo di migliorare il clima e quindi il benessere di classe. Un lavoro che riguarda gli apprendimenti non cognitivi che hanno la stessa importanza di quelli cognitivi. Infine, la capogruppo Pd ha detto che la Camera ha approvato una norma per avviare una sperimentazione sul benessere scolastico nella quale la scuola trentina, che è sempre stata protagonista nelle esperienze di avanguardia, è orgogliosamente inserita. Un passo però che contrasta con il no della maggioranza al ddl Coppola. Una scelta, quella della Giunta, che ha l’obiettivo di risparmiare 5 milioni che sono tanti, ma rappresentano una rata del progetto del palazzo del Ghiaccio di Pinè. La capogruppo dem, affermando che non è vero che il Consiglio è bloccato da novembre, ha detto di non aver fatto ostruzionismo sulla terza preferenza sul ddl Coppola. Ostruzionismo che verrà rinviato alla discussione del ddl che modifica la legge elettorale sul quale oggi, Ferrari ha ricordato di aver depositato 300 odg.


Rossi: nelle scelte della Giunta prevale la propaganda


Ugo Rossi (Azione) ha ricordato di aver chiesto, nel novembre 2020, un anticipo della Dad facendo recuperare i ragazzi in estate. Dichiarazioni che non vennero prese in considerazione; anzi vennero sbeffeggiate quando invece la proposta sarebbe andata nel solco di una tradizione di servizi alle famiglie e ai ragazzi. Invece la Giunta ha scelto d’autorità di allungare a luglio l’anno scolastico solo delle materne. Prolungamento che si sarebbe dovuto fare, in accordo col sindacato, per tutte le scuole. E anche in questo caso (come in tanti altri, si pensi al Festival dell’Economia, alle chiusure domenicali dei negozi, la vicenda degli orsi) la scelta sulle scuole materne è stata presa soprattutto per dimostrare la diversità di questa Giunta dalle precedenti di centro sinistra. Insomma, secondo Rossi le decisioni della Giunta sono confuse, dettate soprattutto da motivazioni elettorali e propagandistiche al punto da eleggere a uomo immagine del Trentino un cantante, come Vasco Rossi, che è a favore della legalizzazione delle droghe leggere. Posizione radicalmente diversa da quella adottata dal centro destra. A Cavalese, ha aggiunto, si è messa in campo una scelta, con una procedura contorta, sull’ospedale senza parlare col sindaco. C’è l’esempio dello stadio del ghiaccio di Pinè dove si è arrivati ad una cifra di 180 milioni, 60 per costruirlo 120 per la gestione per 20 anni. Evidentemente, ha continuato Rossi, c’è qualcosa che non va anche alla luce del fatto che venne approvato, nel 2019, un odg condiviso da tutti per contenere la spesa entro 37 milioni. Per rimanere allo sport, l’esponente di Azione, ha ricordato la vicenda del trampolino di Pellizzano rinviato di tre anni con la perdita dei finanziamenti del Coni. Insomma, per l’esponente di Azione, invece di propaganda e di concerti rock sponsorizzati dalla Pat, la nostra Autonomia avrebbe bisogno di un recupero di radici con commemorazioni all’altezza dei 70 anni del Secondo Statuto e realizzando il progetto di Castel Dante per farne il luogo della memoria dei caduti trentini con la divisa austroungarica.


Zanella: permettere alle scuole di affidare il controllo mensa alle coop solo se mancano gli insegnanti


Paolo Zanella (Futura) si è intrattenuto sulla scia di Ugo Rossi, all’inizio del suo intervento, sullo stadio del Ghiaccio di Pinè. Un progetto, ha continuato, da 180 milioni che appare quindi assolutamente fuori scala e che non corrisponde ai criteri dettati dalla legge provinciale sulle Olimpiadi che parla di strutture sostenibili e riutilizzabili. Come nel caso del partenariato pubblico – privato per l’ospedale di Cavalese i costi sono lievitati. Si fa, ha detto ancora l’esponente di Futura, come le famiglie che comprano tutto a rate e si trovano indebitati. Un progetto, ha detto ancora, che non si dovrebbe neppure prendere il considerazione. Nel merito del ddl Coppola, Zanella ha ricordato di aver presentato nelle leggi di bilancio emendamenti per riconsegnare agli insegnanti la responsabilità del controllo del servizio mensa. Infine, il consigliere di minoranza ha proposto alla Giunta di prendere in considerazione il ddl Coppola per permettere alla scuole di affidare all coop il servizio mensa solo quando non ci sono insegnanti disponibili. Sulla terza preferenza Zanella ha detto che in difesa di un diritto è disposto a tenere la posizione a qualsiasi costo.


Demagri: c’è il rischio di una divisione di ruoli


Proposta condivisa dal Paola Demagri del Patt, la quale ha detto che il rischio è quello di “spezzettare”i bambini (come succede nella sanità), dividendo le attività cognitive in classe da quelle che riguardano momenti importanti come quelli del pasto. Momenti nei quali i ragazzi possono esprimere i loro disagi dei quali gli insegnanti devono prendersi carico. Ciò non significa che le coop non abbiamo personale all’altezza, ma si tratta per i bambini di volti nuovi, diversi da quelli degli insegnanti che li seguono per ore e ore durante l’anno.


Degasperi: liberare i docenti dalla burocrazia


Filippo Degasperi (Onda Civica), condividendo il ddl Coppola, ha detto che per fortuna ci sono le minoranze altrimenti di scuola si discuterebbe ben poco e ha criticato l’associazione nazionale presidi che, “scattando sull’attenti”, si è allineata sulla scelta dell’assessore Bisesti. Si dovrebbe poi capire il perché si è deciso di assegnare ai privati l’interscuola, quando nessuno si era lamentato della gestione precedente. Una proposta probabilmente venuta dalla burocrazia della scuola che ragiona solo seguendo le tabelle excel e quindi in base alle ragioni economiche. Ragioni, tra l’altro secondo Degasperi, che si basano su calcoli sbagliati: perché è vero che un insegnante costa 50 euro lordi all’ora e un educatore 26, ma nel conto va messo che i docenti, oberati dalla burocrazia, devono affrontare una montagna di incombenze che richiede una quota enorme di ore. La decisione dell’assessore Bisesti, ha continuato Degasperi, è stata appoggiata dai presidi perché rappresenta un grimaldello per arrivare alla scelta autonoma degli insegnanti. I dirigenti scolastici, ora, possono scegliere chi può venire a scuola magari dipendenti di coop amiche, un fatto che introduce differenze nella qualità del servizio evidenti.


Marini: non perdere di vista l’importanza dell’educazione alimentare


Alex Marini (Movimento 5 Stelle) ha sottolineato l’importanza delle conoscenze non cognitive anche sul versante della creazione di cittadini responsabili. Esperienze sul quale la scuola ha lavorato molto anche per rendere il sistema scolastico più efficiente nei confronti degli studenti e delle famiglie. Una norma, quella proposta da Coppola, importante anche per promuovere una cultura dell’alimentazione, che incide anche sul tema dell’energia. Se a scuola, ha aggiunto Marini, non si matura la consapevolezza dell’impatto sull’ambiente anche della produzione di cibo ben difficilmente si potranno indurre i ragazzi a comportamenti corretti nei confronti del tema dell’energia. Lo sviluppo delle competenze emotive (la socialità, la positività, la capacità di fare amicizie, l’equilibrio psico – fisico, l’apertura mentale), inoltre, moltiplica la possibilità di incrementare le competenze cognitive come ha messo in evidenza il report prodotto dall’Iprase. Marini ha ricordato che la discussione, per quanto lunga, porta ad una maggiore qualità delle leggi e ha comunque riconosciuto a Bisesti la pacatezza e la disponibilità di ascoltare. Anche se non è entrato nel merito dell’impatto sulle capacità non cognitive dell’esternalizzazione del controllo mensa. Passo indispensabile per motivare le scelte.


Paccher: nessuno vuol mandare i ragazzi allo sbaraglio


Roberto Paccher (Lega) ha difeso il ruolo dei consiglieri di minoranza e ha definito Rossi “profeta del giorno dopo” che ha portato ad esempio la bocciatura delle chiusure domenicali dei negozi. L’esponente leghista ha inviato la minoranza a fare ostruzionismo senza sparare “sentenze” come quelle sul progetto dello Stadio del ghiaccio sul quale non c’è ancora nulla di ufficiale. Nel merito Paccher ha sostenuto la scelta la Giunta sul controllo delle mense ricordando che il ricorso alle coop non è un obbligo ma un’opportunità. Quindi, nessuno vuol mandare i ragazzi allo sbaraglio perché saranno comunque seguiti da personale qualificato.


Dalzocchio: la Giunta si è dimostrata il “governo del cambiamento”


Difesa totale dell’operato della Giunta da parte della capogruppo della Lega, Mara Dalzocchio la quale ha detto che la minoranza continua a “pontificare” ma nei fatti, il governo del cambiamento promesso agli elettori, ha ottenuto successi con il nuovo Festival dell’Economia (mentre quello di Torino è già in crisi), così come un successo sarà il concerto di Vasco Rossi. Anche perché a Trento c’è stata l’Adunata degli Alpini con 500 mila persone e non è successo nulla. Ci saranno, ha detto inoltre, le Olimpiadi: tutto nel senso di una nuova e più moderna economia. Il ddl Coppola non è condiviso anche perché la sorveglianza in mensa di ragazzi è una facoltà che può servire a scuole in difficoltà col personale insegnante.


Bisesti: sulla scuola non sono stati fatti tagli


L’assessore Bisesti, riconfermando il parere negativo nei confronti del ddl, ha detto che lascia perplessi il fatto che nel dibattito siano entrati argomenti che non c’entrano nulla col tema del ddl. Lecito, per l’assessore, fare ostruzionismo per ritardare la discussione sul ddl sulla terza preferenza, anche se quello della scuola non sembra l’argomento più adatto. Bisesti ha ricordato che la norma in vigore sulle mense dà la possibilità ai dirigenti scolastici di avvalersi di alcuni servizi esterni, anche nella consapevolezza del peso che grava sugli insegnanti. Rispondendo a Lucia Coppola, l’assessore ha detto che in Trentino sulla scuola non si sono fatti tagli e ha ricordato che i nostri ragazzi sono stati quelli che hanno studiato in presenza più di tutti in Italia. Le prove Invalsi hanno dimostrato che gli studenti trentini non hanno subito drammaticamente il Covid anche perché sono rimasti a lungo in classe nonostante le critiche di molti che chiedevano le chiusure degli istituti. Una linea che continua anche con le scelte fatte in queste settimane che stanno funzionando come dimostra anche il calo delle classi in quarantena.


Masè: astensione sul ddl Coppola


Vanessa Masè (La Civica) ha dichiarato l’astensione sul ddl Coppola anche perché aveva presentato un emendamento di mediazione. Sul piano politico la consigliera ha detto di non capire l’ostruzionismo della minoranza che, da novembre, si riverbera su tutte le proposte legislative per bloccare il suo ddl che rintroduce la terza preferenza ma manenendo con l’alternanza di genere. ​

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