Consiglio provinciale: i capigruppo rinviano a domani la comunicazione sul concerto di Vasco
Il question time che ha aperto la prima sessione d’aula di febbraio
In allegato, l'ordine del giorno
La
prima giornata dei lavori del Consiglio provinciale che proseguiranno
fino a giovedì, si è aperta oggi con la discussione delle
interrogazioni a risposta immediata. Al termine il presidente
Kaswalder ha convocato la conferenza dei capigruppo, che ha accolto
la sua proposta di riprendere i lavori alle 15.00 con l’esame del
disegno di legge 92 di Coppola sulla scuola, rinviando quindi a
domani la comunicazione del presidente della Giunta chiesta dalle
minoranze sull’organizzazione del concerto di Vasco Rossi, vista
l’odierna assenza di Fugatti per impegni istituzionali.
Paola
Demagri (Patt): quale futuro per l’area ex Arcese di Ravina?
La
consigliera chiede che intenzioni abbia per l’utilizzo e la
valorizzazione dell’area ex Arcese a Ravina di Trento (di 26.611
mq), ritenuta di pregio, acquisita dalla Provincia nel 2008, che
potrebbe diventare uno spazio verde come proposto dalla
circoscrizione Ravina-Romagnano.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha confermato che
l’area assolve funzioni di interesse pubblico e che le attività,
istituzionali e non, in essa attualmente ospitate, verranno a breve
dismesse, dal momento che l’amministrazione provinciale ha
recentemente individuato l’immobile situato in quest’area quale
nuova sede della scuola della Federazione vigili del fuoco volontari
del Trentino.
La
replica. Demagri ha replicato
prendendo atto che la
richiesta della circoscrizione di destinare a spazio verde quest’area
non verrà soddisfatta.
Lorenzo
Ossanna (Patt): somministrare ai bambini i vaccini direttamente a
scuola.
Ossanna
ha chiesto alla Giunta se intenda prendere in considerazione, vista
l’esperienza positiva di altre regioni e d’intesa con l’Apss,
l’attivazione di hub vaccinali negli istituti comprensivi del
Trentino per facilitare la somministrazione dei vaccini ai bambini
dai 5 agli 11 anni.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha spiegato che la vaccinazione pediatrica iniziata il 21 dicembre ha
già dato in Trentino risultati migliori rispetto ad altre regioni. A
questo scopo servono però spazi ampi che le scuole non sempre
possono mettere a disposizione, sia perché per la vaccinazione i
bambini devono essere accompagnati dai genitori, sia per l’esigenza
di rendere l’ambiente accogliente e gradevole. Al momento quindi –
ha concluso l’assessora – per ragioni organizzative non si
ritiene di organizzare la vaccinazione all’interno delle scuole.
La
replica. Ossanna ha ribadito
che a suo avviso questa soluzione sarebbe utile per aumentare le
vaccinazioni dei bambini.
Lucia
Coppola (Misto-Europa Verde): tutto ok sulla qualità dell’aria in
Trentino?
Coppola
ha chiesto quali azioni concrete e strutturali sono e saranno messe
in campo dalla Giunta provinciale per garantire un miglioramento
della qualità dell’aria a Trento e nel resto della provincia, allo
scopo di tutelare la salute dei cittadini (attualmente a Trento
arrivano circa 100.000 auto al giorno dal resto della provincia).
La
risposta. L’assessore
Tonina ha tranquillizzato
sull’assoluta adeguatezza della rete di monitoraggio della qualità
dell’aria sul territorio provinciale. In occasione del piano
provinciale di tutela della qualità dell’aria approvato dalla
Giunta nel 2018, sono state indicate tutte le azioni concrete delle
azioni previste dalla Provincia, comprese
quelle per limitare le
emissioni domestiche dovute all’utilizzo della legna, per
contrastare le emissioni dei veicoli anche abbassando i limiti di
velocità in autostrada, per la
realizzazione di corsi di formazione dei professionisti specializzati
nella progettazione e nella
realizzazione degli impianti, per formare la figura professionale
dello “spazzacamino
qualificato”. Altri interventi sono quelli volti a favorire la
mobilità sostenibile con piste ciclabili e incentivi all’uso della
bicicletta. Ora la Giunta affiderà una ricognizione per verificare
l’attuazione del piano del 2018.
La
replica. Coppola ha
apprezzato la risposta auspicando che
a livello provinciale la qualità dell’aria venga seriamente e
continuamente monitorata “perché di inquinamento in Italia si
muore”.
Filippo
Degasperi (Onda Civica): perché il rientro in classe dopo 14 giorni
senza tampone?
Degasperi
ha chiesto al presidente della Giunta in base a quale ordinanza o
altro atto politico la Giunta ha previsto il termine dell’isolamento
a 14 giorni per gli studenti in quarantena a seguito di contatti
stretti con soggetti positivi al Covid, anche senza aver effettuato
alcun tampone molecolare o antigenico in strutture accreditate.
La
risposta. L’assessore Bisesti
ha risposto che il
provvedimento si basa sulla circolare della Provincia dell’11
agosto 2021, la cui validità permane anche in seguito agli
aggiornamenti introdotti successivamente, e ha elencato nel
dettaglio le misure di
quarantena da osservare nei
casi di “contatti
stretti
ad alto rischio”.
La
replica.
Degasperi
ha preso atto dell’opzione
della Giunta contenuta nella circolare dell’agosto scorso, sulla
cui validità aveva espresso dei dubbi, ma ha concluso confidando
nella correttezza della scelta.
Pietro
De Godenz (UpT): quando verranno erogati i fondi a sostegno delle
piscine?
Il
consigliere ha chiesto alla Giunta di conoscere i tempi e i modi con
cui verranno erogati i fondi (240.000 euro) messi a bilancio per il
2022 a sostegno delle associazioni che gestiscono le piscine
trentine.
La
risposta. L’assessore Bisesti
ha letto la risposta del collega Failoni ricordando che è in corso
di predisposizione il regolamento di attuazione dell’intervento
deciso con legge dalla Provincia, ma che occorre anche tener conto
delle ulteriori misure di sostegno , con uno stanziamento di 40
milioni di euro, previste a favore delle attività che, come le
piscine, sono state particolarmente colpite dall’emergenza
epidemiologica.
La
replica.
De
Godenz ha sollecitato la definizione di questo regolamento con cui i
40 milioni di euro potranno arrivare a destinazione, perché le
associazioni e le amministrazioni comunali che gestiscono le piscine
sono davvero in grave difficoltà.
Vanessa
Masè (La Civica): tempi di ripristino dell’area sosta in zona
industriale a Lavis?
Masè
ha chiesto quali siano le tempistiche per mettere finalmente in
funzione l’area sosta nella zona industriale di Lavis che,
utilizzata fino al 31 dicembre scorso dalla Protezione civile per
collocare
un
hub vaccinale, è destinata agli autotrasportatori che necessitano di
un punto d’appoggio sicuro e attrezzato.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha ricordato il previsto
un progetto di ampliamento dell’area, seguito da Trentino Sviluppo
e
finalizzato a mettere a disposizione un maggior numero di posteggi
per mezzi pesanti. Concluso
l’utilizzo temporaneo
dell’area come hub vaccinale temporaneo chiesto
dalla Protezione civile, ora si
tornerà al progetto
di ampliamento da
realizzazione, come da accordi, entro l’aprile di quest’anno.
La
replica. Masè
ha ribadito che questo ampliamento è molto atteso e ha
auspicato che il progetto
venga realizzato in tempi brevi.
Alessandro
Olivi (Pd): manifestazioni di interesse per insediarsi nell’area ex
Alumetal.
Olivi
ha chiesto alla Giunta se e quali aziende hanno manifestato
l’interesse, entro la scadenza del 15 dicembre scorso, ad
insediarsi nell’area ex Alumetal e con quale progetto industriale,
anche per intercettare i fondi del Pnrr.
La
risposta. L’assessore
Tonina ha segnalato che il collega Spinelli sta lavorando a
questo obiettivo. E
ha confermato che rispetto
alla manifestazione di interesse l’unica
proposta pervenuta è
quella di Cartiere Villa
Lagarina. Il servizio provinciale
competente sta valutando
l’offerta perché poi
si possa procedere
con le fasi successive.
La
replica. Olivi
si è dichiarato totalmente
insoddisfatto della risposta, che non aggiunge
nulla rispetto a
quanto già riferito
dalla stampa locale.
Il problema, ha
spiegato, è come si coniuga la
prospettiva di un nuovo insediamento con
la necessità di bonificare l’area. Perché
si possa avviare una
nuova attività produttiva serve infatti un
investimento di 30-40 milioni di euro per
la bonifica. Ecco
la ragione per cui – ha
concluso Olivi – è importante
preoccuparsi di intercettare
le risorse del Pnrr.
Ivano
Job (Lega): più servizi rivolti alle persone non autosufficienti e
ai loro famigliari.
Il
consigliere ha chiesto all’assessora Segnana se sia possibile
consentire la trasformazione del 50% dei posti nelle Case di
soggiorno del Trentino (come ad esempio il Centro servizi
socio-sanitari e residenziali di Malè Apsp) riservati a persone
autosufficienti, in posti di Rsa in cui accogliere invece persone non
autosufficienti, la cui domanda di ospitalità è in crescita anche a
causa della pandemia da Covid-19.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha confermato che
vi sono alcuni gestori che hanno chiesto in questi mesi la
conversione di posti letto per autosufficienti in posti letto Rsa.
Richieste – ha spiegato – che, come nel caso di quella citata da
Job, “al momento non sono state accolte in considerazione della
disponibilità contingente di posti letto Rsa, connessa alla
situazione di emergenza sanitaria da Covid 19. Al riguardo vi è
stata
una prima interlocuzione con Upipa e vi è l’impegno a
confrontarsi quest’anno in
merito alle esigenze attuali e future stante la citata situazione
pandemica”. “Nei prossimi mesi – ha
concluso Segnana – c’è l’impegno
a rivedere la programmazione dei posti Rsa, anche in vista della
revisione degli standard di personale, dei requisiti strutturali e
organizzativi che il Ministero della Salute con Agenas sta attuando
tramite una indagine recentemente
condotta
coinvolgendo direttamente
anche i nostri enti gestori”.
Alessia
Ambrosi (FdI): non
vaccinati respinti da strutture
sanitarie
trentine?
La
consigliera ha chiesto alla Giunta se sia vero quanto denunciato
durante una puntata della trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”,
andata
in
onda su Rete 4, da un servizio nel quale è emerso che nel reparto di
ortopedia di Cles non vengono operate le persone non vaccinate, e che
strutture riabilitative come la Casa di cura Eremo, l’Ospedale San
Pancrazio e la Casa di Cura Villa Regina ad Arco, non accolgono
persone non vaccinate in virtù di un non ben precisato protocollo
provinciale e della carenza di posti letto da destinare a questa
categoria di persone.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha ricordato che “l’Apss ha già provveduto a smentire in maniera
categoria questa notizia”. E
ha sottolineato che “quel
che viene richiesto non è affatto
lo stato vaccinale delle
persone ma l’esito di un
tampone a tutela di tutti”. “I soggetti positivi – ha
proseguito – vengono comunque
operati se si tratta di interventi urgenti mentre le
operazioni vengono rinviate
quando si tratta di
interventi programmati. E
sono stati molti i pazienti
che nelle strutture citate
da Ambrosi sono stati
operati senza alcuna
discriminazione tra
vaccinati e non vaccinati”.
Segnana ha
concluso evidenziando che
“sono del tutto
inaccettabili le minacce emerse durante
le trasmissioni e ha
espresso solidarietà a tutto il personale che ha operato e opera in
prima linea per assistere tutti i malati, Covid e non”.
La
replica. Ambrosi
ha ribattuto che i filmati mandati in onda hanno documentato
situazioni inaccettabili di rifiuto delle cure di chi ha scelto di o
ha dovuto non vaccinarsi. Anche il solo pensiero di rifiutare le cure
a un non vaccinato non è degno di un Paese come il nostro.
Claudio
Cia (FdI): il problema degli scarichi della diga di Stramentizzo
nell’Avisio.
Cia
ha chiesto alla Giunta se sia a conoscenza del problema, emerso da
alcuni cittadini della val di Cembra, del peggioramento della qualità
delle acque del torrente Avisio e se ne conosca la causa (deposito di
fanghi dovuto agli scarichi della diga di Stramentizzo?). Serve un
rilascio che rispetti e preservi l’ecosistema ambientale.
La
risposta. L’assessore
Tonina ha spiegato che il problema segnalato
riguarda un leggero cambiamento di colore delle acque verificatosi il
mese scorso solo per alcuni giorni a causa di un intervento di
manutenzione, peraltro preventivamente comunicato all’associazione
pescatori trentini. L’episodio – ha concluso – non ha
comportato alcuna alterazione della qualità dell’acqua del
torrente Avisio,
che
risulta in
buono stato per quanto riguarda sia la flora che la fauna, anche
grazie al deflusso minimo vitale proveniente dalla diga di
Stramentizzo.
La
replica. Cia
ha preso atto del falso allarme riconducibile a una variazione dovuta
a un intervento di manutenzione straordinaria.
Michele
Dallapiccola (Patt): pubblicazione graduatorie V bando misura 4.1.1
Psr
Il
consigliere vuole sapere quando saranno pubblicate le graduatorie
definitive del quinto
bando della misura 4.1.1 del Programma di Sviluppo Rurale della
Provincia 2014-2020.
La
risposta. L’Assessora Giulia
Zanotelli ha comunicato che
l’attività di attribuzione dei punteggi per la formazione della
graduatoria è quasi conclusa, quindi si prevede che tra una
settimana massimo dieci giorni sarà consultabile.
La
replica. Dallapiccola si è
detto soddisfatto e grato a nome delle persone che si
sono rivolte a lui per
sollecitare
l’informazione.
Alessio
Manica (Pd): perché preferire il partenariato per l’Ice Rink di
Pinè?
Il
consigliere ha posto alla Giunta alcune domande: per quali motivi
ritiene che il partenariato pubblico-privato sia lo strumento
preferibile per la realizzazione della copertura dell’Ice Rink di
Pinè; che fine fa l’intervento di sistemazione per 15 milioni di
euro già finanziato; chi sarà il contraente del contratto di
partenariato; che durata avrà il contratto e a quanto ammonterà il
canone annuo in capo all’ente pubblico.
La
risposta. L’assessore Mario
Tonina ha detto
che la
proposta citata è stata depositata nei giorni
scorsi e ieri presentata in seno al Navip
per la valutazione di fattibilità delle
proposte in finanza di progetto ad iniziativa privata.
Entro il termine di tre mesi dalla
presentazione della proposta, si
dovrà
concludere l’esame dei
contenuti e si valuterà la
fattibilità della proposta
e l’interesse
pubblico generale.
In questa
fase di verifica si potrà analizzare, modificare e integrare il
progetto.
La
replica. Manica ha replicato
che l’interesse dell’interrogazione non era di
riepilogare
la normativa sul
project financing
e ai quesiti non è stata dunque data risposta.
Il
tema rimane aperto:
vedendo girare cifre di quelle dimensioni mi auguro che
collettivamente si valuti seriamente la sostenibilità
dell’investimento a lungo termine per l’intera comunità
trentina.
Gianluca
Cavada
(Lega): tempistica dei lavori al pronto soccorso di Cavalese
Il
consigliere ha chiesto di sapere, relativamente ai lavori di
riqualificazione del pronto soccorso dell’ospedale di Cavalese per
i quali sono stati stanziati 1,2 milioni di euro, i tempi di
realizzazione e le modalità con cui verranno effettuati sia per il
pronto soccorso generale sia per quello traumatologico con le
relative astanterie, tenuto conto anche dell’emergenza sanitaria in
corso.
La
risposta. L’assessora
Stefania Segnana ha confermato
l’intervento
di razionalizzazione del
pronto soccorso di Cavalese per
complessivi 1,2 milioni di
euro. A marzo 2022 è
prevista
la consegna
dei lavori
per recuperare la zona al piano terra per
l’osservazione
breve intensiva del pronto
soccorso, gli ambulatori
saranno ricollocati in una
zona attualmente dismessa al
primo
piano dell’ospedale e si
prevede un miglioramento e un ampliamento
dell’attuale pronto
soccorso di circa 250
mq. Termine
dei lavori, marzo
2023.
La
replica. Il consigliere ha ringraziato l’assessora, molto
soddisfatto per la risposta perché i lavori al pronto soccorso sono
necessari e molto attesi dalla comunità.
Luca
Guglielmi (Fassa): tempi di attesa dei mezzi di Trentino Trasporti in
Val di Fassa
Il
consigliere ha chiesto all’assessore competente se sia a conoscenza
del problema dei 40 minuti che i turisti provenienti con i mezzi
della Provincia di Bolzano devono attendere una volta arrivati in Val
di Fassa per poter
prendere
la coincidenza con i mezzi pubblici di Trentino Trasporti e
raggiungere i paesi fassani non direttamente serviti dal servizio
altoatesino.
La
risposta. L’assessore Mattia
Gottardi ha chiarito che il problema è emerso lo scorso anno quando
la Provincia di Bolzano ha modificato gli
orari della linea 180. Questa
modifica ha comportato l’attesa descritta aumentando di oltre 20
minuti l’attesa su più o meno tutte le tratte in coincidenza per
la valle di Fassa. L’orario delle linee Trentino Trasporti non sono
modificabili perchè in coincidenza con altre linee. Sono in corso
interlocuzioni con Bolzano per capire se ci siano spazi da parte loro
per modificare gli orari.
La
replica. Guglielmi
ha ringraziato per la risposta ed ha suggerito, per superare il grave
disservizio anziché fermarsi a Pera, di proseguire fino a Canazei,
alla fine della valle di Fassa.
Luca
Zeni (Pd): cosa si fa per aiutare famiglie e imprese a sostenere i
costi dell’energia?
Zeni
ha chiesto il dettaglio dei provvedimenti che la Giunta intende
adottare nel breve periodo per sostenere le famiglie e le imprese,
già gravate dalla pandemia, a fronte del rincaro dei costi
dell’energia, e se esiste un piano concordato anche con Dolomiti
Energia per risolvere il problema secondo logiche programmatorie di
medio periodo.
La
risposta. L’assessore Mario
Tonina ha ammesso che il tema sollevato è di grande attualità e che
la questione preoccupa fortemente
anche la Pat, anche perché pare che non si tratti di una situazione
emergenziale di breve periodo, ma che la questione potrebbe
riguardare famiglie e imprese per tutto il 2022.
Se è
vero che la
produzione di energia da
idroelettrico in Trentino
è pari
al 104% di quella
consumata, è
anche vero che i
produttori riversano l’energia in rete e i prezzi sono determinati
dal mercato nazionale e
vincolano gli acquirenti (inclusa Dolomiti energia).
La produzione
in loco non apporta
dunque vantaggi diretti agli
utenti, ma indiretti
attraverso gli utili delle
imprese. Lo Stato è
intervenuto sugli oneri del primo
trimestre 2022 con
misure per
le famiglie a basso
reddito, con riduzioni degli oneri di sistema su
energia elettrica e gas, con la riduzione dell’Iva dal 22 al 5%,
con l’obbligo ai
fornitori
di proporre rateizzazione
agli utenti delle
bollette non pagate e con altre misure a sostegno delle imprese. La
Pat sta pensando di aggiungere altre
opzioni per
le famiglie e per le
imprese. Per le prime pensa di intervenire rateizzando
il pagamento delle bollette
e
con proposte
per l’energia elettrica a
prezzo fisso
fino
al 31 dicembre 2023, con uno sconto del 30% sul prezzo di tutela del
primo trimestre 2022.
Similmente
per le imprese si
prevede l’accoglimento
delle
richieste di
rateizzazione,
il mantenimento di contratti
in essere a
prezzo fisso, il dialogo con
le Associazioni di categoria per valutrare la possibilità di fissare
i prezzi per il 2022 non appena il mercato dovesse scendere ad un
livello considerato accettabile.
Interventi diretti li stiamo studiando e verificando, ha
detto. Tra questi si prevede
un possibile intervento
specifico per
le famiglie a
cui fare accedere anche famiglie con indicatore Icef superiore a
quello attualmente previsto epr l’accesso alla medesima quota A
dell’Aup, per
le imprese, possibili sostegni
economici riducendo
gli oneri
attuali e offrendo aiuti
su anticipi di liquidità dal
sistema bancario per il pagamento di bollette, attraverso
il pagamento dei
relativi interessi.
Purtroppo siamo in difficoltà, ha concluso, perché i costi saranno
altissimi e la situazione
è veramente difficile.
La
replica. Zeni ha ammesso che la situazione è complicata: siamo
qui per cercare insieme possibili soluzioni, ha premesso. Ha
osservato che le rateizzazioni sono solo spostamenti o sospensioni
del problema. Sarebbe bene cercare di esplorare con Dolomiti energia
soluzioni diverse, formule contrattuali particolari. Bene se la Pat
intende aggiungere a quelli statali elementi di sostegno a valle per
famiglie e imprese, ha concluso, esprimendo l’auspicio che si
riesca a intervenire nel più breve tempo possibile.
Alex
Marini (Misto-5 stelle): quanti rifiuti lombardi e di che tipo
portati a Castel Ivano?
Il
consigliere ha chiesto alla Giunta la quantità e la classificazione
dei rifiuti trasportati dalla Lombardia fino
alla
discarica di Castel Ivano, a
partire dall’anno
del rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per
l’attività di recupero di rifiuti non pericolosi destinata
alla
copertura della discarica, fino ad oggi.
La
risposta. L’assessore Mario
Tonina ha ribadito,
come già chiarito in due interrogazioni a risposta scritta nel
luglio e settembre 2020, che i dati puntuali dei flussi sono nella
disponibilità esclusiva della polizia giudiziaria operante.
La
replica. Marini ha detto di non aver volutamente fatto
riferimento alle inchieste in corso e che si sarebbe atteso dei dati
che sono conosciuti dall’amministrazione provinciale e in possesso
del concessionario: queste informazioni dovrebbero essere messe a
disposizione a prescindere dal procedimento in corso, al fine di
elaborare eventuali interventi di tipo amministrativo anche in ottica
di prevenzione.
Giorgio
Leonardi (FI): spostamento area deposito e officina autocorriere a
Riva
Leonardi
ha chiesto alla Giunta se il progetto contemplato dal piano stralcio
della mobilità di creare un Hub alla Baltera, che dovrebbe
comprendere anche il deposito dell’autostazione delle corriere di
Trentino Trasporti di Riva del Garda, sarà realizzato in tempi brevi
o se siano state previste soluzioni alternative per spostare l’area
e l’officina della società provinciale da viale Trento in
un’altra zona dove non crei problemi ai residenti.
La
risposta. L’assessore Mattia Gottardi ha osservato che sul tema
anche nel 2021 si sono susseguiti confronti ed analisi con il comune
di Riva del Garda e con Ttrentino Trasporti. Per i residenti, pur
essendo vero che dal punto di vista delle emissioni acustiche non
risultano superati i limiti previsti dalle discipline specifiche, è
innegabile che la presenza e circolazione dei mezzi rappresenti un
indubbio disagio e sono stati esaminati diversi scenari ed opzioni a
breve e medio termine. A breve termine lo spostamento del rimessaggio
nel parcheggio limitrofo potrebbe minimizzare il disagio: il Comune
di Riva del Garda rispetto a questa prospettiva ha valutato opportuno
ipotizzare una diversa e definitiva soluzione con una localizzazione
completamente alternativa, mentre a lungo termine occorre ragionare
tenendo conto anche delle esigenze espresse dal comune di Arco circa
lo spostamento dell’attuale autostazione in località Caneve e
considerando che un hub intermodale dell’Alto Garda dovrà
tenere conto anche della fattibilità della ferrovia Rovereto-Riva e
relativo punto di attestamento. Saranno necessari ulteriori confronti
con il Comune perché nell’immediato sarebbe preferibile non
rinunciare alla soluzione surrogatoria che minimizzi i disagi.
La
replica. Leonardi ha chiesto di mantenere alta l’attenzione e
il confronto, magari trovando una soluzione concreta prima della
stagione estiva.
Giorgio
Tonini (Pd): probabili richieste di risarcimento sulle chiusure
domenicali
Dopo
la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo
l’articolo della legge provinciale 4 del 2020 sulle chiusure
domenicali e l’annullamento della delibera di attuazione della
normativa sancito dalla sentenza 15 del 2022 del Tar di Trento,
Tonini
ha chiesto alla
Giunta
non ritenga di aver danneggiato, con la sua improvvida iniziativa
legislativa che ha costretto le attività commerciali alle chiusure
domenicali, sia l’autonomia che l’economia del Trentino, e se
abbia quantificato l’onere dei possibili risarcimenti e le risorse
per coprirlo.
La
risposta. L’assessore
Roberto Failoni ha replicato che la delibera è stata adottata
vigente l’allora legge provinciale e del tutto legittimamente, non
essendo stata ancora emessa la sentenza. L’annullamento della
delibera non ha quindi comportato alcun difetto quindi le azioni di
danno non sono commisurabili, né preventivabili e anche ogni
richiesta dovrà essere provata.
La
replica. L’assessore
Failoni ha
obiettato Tonini, ha
risposto alla
domanda più facile, quella sui risarcimenti ed è ovvio che le cause
sono tuttora in corso. Più
interessante sarebbe stata la risposta alla
domanda se non si ritenga di aver danneggiato l’autonomia. Mi sarei
aspettato di sentire qualcosa su cosa sta succedendo alla Commissione
dei 12, se c’è un’iniziativa per modificare la legge dello Stato
e sul
tema della contrattazione sindacale.
Sara
Ferrari (Pd): interventi per recuperare il deficit di apprendimento
degli studenti
Ferrari
chiede all’assessore quali azioni straordinarie intenda mettere in
campo entro la fine dell’anno scolastico in corso o durante
l’estate, per far recuperare agli studenti trentini il gap
di apprendimento accumulato nei periodi in cui vi sono state
condizioni didattiche difficili (la dad) dovute alle limitazioni
introdotte per contenere i contagi.
La
risposta. L’assessore Mirko
Bisesti ha sottolineato,
come emerso da un questionario somministrato a oltre 7000 docenti e
studenti, che il livello di apprendimento nella fase pandemica appare
non
differente
rispetto a quello
del periodo
pre
Covid, mentre l’elemento ricorrente è stata la mancanza
dell’aspetto sociale, aggravato dalle strategie didattiche
adottate.
I livelli di apprendimento enfatizzano una
situazione che
va dalla
stabilità al miglioramento. La
percentuale di
studenti a
rischio abbandono si è ridotta o nella peggiore delle ipotesi è
rimasta
stabile. Non risultano dunque perdite nell’apprendimento,
ma
piuttosto si
implementerà l’attuale servizio di supporto psicologico con
esperti esterni per migliorare il benessere in classe e con
l’obiettivo del potenziamento delle competenze non cognitive.
La
replica. La
consigliera si è detta confortata da quanto detto da Bisesti, in
particolare sul fatto che si stia intervenendo sulle perdite di
competenze non cognitive, competenze importanti quanto quelle
cognitive. Ha apprezzato la garanzia del
supporto psicologico nelle scuole, mentre ha detto di voler
attendere l’incrocio dei dati Invalsi prima di dare per certo che
non c’è stata una perdita nell’apprendimento.
Katia
Rossato (FdI): com’è messo il Trentino con la ventilazione nelle
scuole?
La
consigliera ha chiesto alla Giunta quanti siano gli istituti
scolastici che in Trentino hanno già installato sistemi di
ventilazione meccanica controllata a scambio di calore per superare
la dad, favorire il ricambio dell’aria e contrastare la diffusione
del Covid, e se la Provincia intenda sostenere finanziariamente
l’installazione di queste tecnologie.
La
risposta. L’assessore Mirko
Bisesti ha risposto che nel maggio 2020 il dipartimento protezione
civile ha redatto un documento per
definire le prime
misure per
la gestione degli impianti nell’ambito delle soluzioni
di contenimento del contagio da Covid 19 e successivamente ha fatto
dei sondaggi sulla qualità dell’aria nelle aule. Contestualmente
ai monitoraggi è stata effettuata un’installazione pilota per
la valutazione della
concentrazione
di anidride carbonica in alcune aule. In considerazione dei risultati
ottenuti è stata effettuata un’installazione di dispositivi di
ventilazione per il ricambio di aria e attivato
un progetto di ricerca per un’analisi ragionata sugli
attuali dispositivi negli ambienti di lavoro e di svago. Il progetto
è tuttora in corso e appena sarà concluso divulgheremo gli esiti e
le potenziali soluzioni.
La
replica.
La consigliera ha
ringraziato per
la risposta esaustiva, cogliendo nelle
parole dell’assessore la volontà di contrastare il contagio con il
supporto di ventilazione meccanica.
Slitta
a domani la comunicazione di Fugatti sul concerto di Vasco Rossi.
Esaurite
le interrogazioni a risposta immediata, il presidente ha convocato
una breve seduta dei capigruppo che ha deciso di riprendere i lavori
in aula alle 15.00 a partire dal punto 4 all’ordine del giorno
(disegno di legge 92 di Coppola sulla scuola), e lo slittamento a
domani della comunicazione del presidente della Giunta Fugatti, oggi
assente per impegni istituzionali fuori regione, sull’organizzazione
del concerto di Vasco Rossi.