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08/02/2022 - In aula o in commissione

Il question time che ha aperto la prima sessione d’aula di febbraio

Consiglio provinciale: i capigruppo rinviano a domani la comunicazione sul concerto di Vasco

Il question time che ha aperto la prima sessione d’aula di febbraio

In allegato, l'ordine del giorno

Il question time che ha aperto la prima sessione d’aula di febbraio
La prima giornata dei lavori del Consiglio provinciale che proseguiranno fino a giovedì, si è aperta oggi con la discussione delle interrogazioni a risposta immediata. Al termine il presidente Kaswalder ha convocato la conferenza dei capigruppo, che ha accolto la sua proposta di riprendere i lavori alle 15.00 con l’esame del disegno di legge 92 di Coppola sulla scuola, rinviando quindi a domani la comunicazione del presidente della Giunta chiesta dalle minoranze sull’organizzazione del concerto di Vasco Rossi, vista l’odierna assenza di Fugatti per impegni istituzionali.


Paola Demagri (Patt): quale futuro per l’area ex Arcese di Ravina?

La consigliera chiede che intenzioni abbia per l’utilizzo e la valorizzazione dell’area ex Arcese a Ravina di Trento (di 26.611 mq), ritenuta di pregio, acquisita dalla Provincia nel 2008, che potrebbe diventare uno spazio verde come proposto dalla circoscrizione Ravina-Romagnano.

La risposta. L’assessore Tonina ha confermato che l’area assolve funzioni di interesse pubblico e che le attività, istituzionali e non, in essa attualmente ospitate, verranno a breve dismesse, dal momento che l’amministrazione provinciale ha recentemente individuato l’immobile situato in quest’area quale nuova sede della scuola della Federazione vigili del fuoco volontari del Trentino.

La replica. Demagri ha replicato prendendo atto che la richiesta della circoscrizione di destinare a spazio verde quest’area non verrà soddisfatta.


Lorenzo Ossanna (Patt): somministrare ai bambini i vaccini direttamente a scuola.

Ossanna ha chiesto alla Giunta se intenda prendere in considerazione, vista l’esperienza positiva di altre regioni e d’intesa con l’Apss, l’attivazione di hub vaccinali negli istituti comprensivi del Trentino per facilitare la somministrazione dei vaccini ai bambini dai 5 agli 11 anni.

La risposta. L’assessora Segnana ha spiegato che la vaccinazione pediatrica iniziata il 21 dicembre ha già dato in Trentino risultati migliori rispetto ad altre regioni. A questo scopo servono però spazi ampi che le scuole non sempre possono mettere a disposizione, sia perché per la vaccinazione i bambini devono essere accompagnati dai genitori, sia per l’esigenza di rendere l’ambiente accogliente e gradevole. Al momento quindi – ha concluso l’assessora – per ragioni organizzative non si ritiene di organizzare la vaccinazione all’interno delle scuole.

La replica. Ossanna ha ribadito che a suo avviso questa soluzione sarebbe utile per aumentare le vaccinazioni dei bambini.


Lucia Coppola (Misto-Europa Verde): tutto ok sulla qualità dell’aria in Trentino?

Coppola ha chiesto quali azioni concrete e strutturali sono e saranno messe in campo dalla Giunta provinciale per garantire un miglioramento della qualità dell’aria a Trento e nel resto della provincia, allo scopo di tutelare la salute dei cittadini (attualmente a Trento arrivano circa 100.000 auto al giorno dal resto della provincia).

La risposta. L’assessore Tonina ha tranquillizzato sull’assoluta adeguatezza della rete di monitoraggio della qualità dell’aria sul territorio provinciale. In occasione del piano provinciale di tutela della qualità dell’aria approvato dalla Giunta nel 2018, sono state indicate tutte le azioni concrete delle azioni previste dalla Provincia, comprese quelle per limitare le emissioni domestiche dovute all’utilizzo della legna, per contrastare le emissioni dei veicoli anche abbassando i limiti di velocità in autostrada, per la realizzazione di corsi di formazione dei professionisti specializzati nella progettazione e nella realizzazione degli impianti, per formare la figura professionale dello “spazzacamino qualificato”. Altri interventi sono quelli volti a favorire la mobilità sostenibile con piste ciclabili e incentivi all’uso della bicicletta. Ora la Giunta affiderà una ricognizione per verificare l’attuazione del piano del 2018.

La replica. Coppola ha apprezzato la risposta auspicando che a livello provinciale la qualità dell’aria venga seriamente e continuamente monitorata “perché di inquinamento in Italia si muore”.


Filippo Degasperi (Onda Civica): perché il rientro in classe dopo 14 giorni senza tampone?

Degasperi ha chiesto al presidente della Giunta in base a quale ordinanza o altro atto politico la Giunta ha previsto il termine dell’isolamento a 14 giorni per gli studenti in quarantena a seguito di contatti stretti con soggetti positivi al Covid, anche senza aver effettuato alcun tampone molecolare o antigenico in strutture accreditate.

La risposta. L’assessore Bisesti ha risposto che il provvedimento si basa sulla circolare della Provincia dell’11 agosto 2021, la cui validità permane anche in seguito agli aggiornamenti introdotti successivamente, e ha elencato nel dettaglio le misure di quarantena da osservare nei casi di “contatti stretti ad alto rischio”.

La replica. Degasperi ha preso atto dell’opzione della Giunta contenuta nella circolare dell’agosto scorso, sulla cui validità aveva espresso dei dubbi, ma ha concluso confidando nella correttezza della scelta.


Pietro De Godenz (UpT): quando verranno erogati i fondi a sostegno delle piscine?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta di conoscere i tempi e i modi con cui verranno erogati i fondi (240.000 euro) messi a bilancio per il 2022 a sostegno delle associazioni che gestiscono le piscine trentine.

La risposta. L’assessore Bisesti ha letto la risposta del collega Failoni ricordando che è in corso di predisposizione il regolamento di attuazione dell’intervento deciso con legge dalla Provincia, ma che occorre anche tener conto delle ulteriori misure di sostegno , con uno stanziamento di 40 milioni di euro, previste a favore delle attività che, come le piscine, sono state particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica.

La replica. De Godenz ha sollecitato la definizione di questo regolamento con cui i 40 milioni di euro potranno arrivare a destinazione, perché le associazioni e le amministrazioni comunali che gestiscono le piscine sono davvero in grave difficoltà.


Vanessa Masè (La Civica): tempi di ripristino dell’area sosta in zona industriale a Lavis?

Masè ha chiesto quali siano le tempistiche per mettere finalmente in funzione l’area sosta nella zona industriale di Lavis che, utilizzata fino al 31 dicembre scorso dalla Protezione civile per collocare un hub vaccinale, è destinata agli autotrasportatori che necessitano di un punto d’appoggio sicuro e attrezzato.

La risposta. L’assessore Tonina ha ricordato il previsto un progetto di ampliamento dell’area, seguito da Trentino Sviluppo e finalizzato a mettere a disposizione un maggior numero di posteggi per mezzi pesanti. Concluso l’utilizzo temporaneo dell’area come hub vaccinale temporaneo chiesto dalla Protezione civile, ora si tornerà al progetto di ampliamento da realizzazione, come da accordi, entro l’aprile di quest’anno.

La replica. Masè ha ribadito che questo ampliamento è molto atteso e ha auspicato che il progetto venga realizzato in tempi brevi.


Alessandro Olivi (Pd): manifestazioni di interesse per insediarsi nell’area ex Alumetal.

Olivi ha chiesto alla Giunta se e quali aziende hanno manifestato l’interesse, entro la scadenza del 15 dicembre scorso, ad insediarsi nell’area ex Alumetal e con quale progetto industriale, anche per intercettare i fondi del Pnrr.

La risposta. L’assessore Tonina ha segnalato che il collega Spinelli sta lavorando a questo obiettivo. E ha confermato che rispetto alla manifestazione di interesse l’unica proposta pervenuta è quella di Cartiere Villa Lagarina. Il servizio provinciale competente sta valutando l’offerta perché poi si possa procedere con le fasi successive.

La replica. Olivi si è dichiarato totalmente insoddisfatto della risposta, che non aggiunge nulla rispetto a quanto già riferito dalla stampa locale. Il problema, ha spiegato, è come si coniuga la prospettiva di un nuovo insediamento con la necessità di bonificare l’area. Perché si possa avviare una nuova attività produttiva serve infatti un investimento di 30-40 milioni di euro per la bonifica. Ecco la ragione per cui – ha concluso Olivi – è importante preoccuparsi di intercettare le risorse del Pnrr.


Ivano Job (Lega): più servizi rivolti alle persone non autosufficienti e ai loro famigliari.

Il consigliere ha chiesto all’assessora Segnana se sia possibile consentire la trasformazione del 50% dei posti nelle Case di soggiorno del Trentino (come ad esempio il Centro servizi socio-sanitari e residenziali di Malè Apsp) riservati a persone autosufficienti, in posti di Rsa in cui accogliere invece persone non autosufficienti, la cui domanda di ospitalità è in crescita anche a causa della pandemia da Covid-19.

La risposta. L’assessora Segnana ha confermato che vi sono alcuni gestori che hanno chiesto in questi mesi la conversione di posti letto per autosufficienti in posti letto Rsa. Richieste – ha spiegato – che, come nel caso di quella citata da Job, “al momento non sono state accolte in considerazione della disponibilità contingente di posti letto Rsa, connessa alla situazione di emergenza sanitaria da Covid 19. Al riguardo vi è stata una prima interlocuzione con Upipa e vi è l’impegno a confrontarsi quest’anno in merito alle esigenze attuali e future stante la citata situazione pandemica”. “Nei prossimi mesi – ha concluso Segnana – c’è l’impegno a rivedere la programmazione dei posti Rsa, anche in vista della revisione degli standard di personale, dei requisiti strutturali e organizzativi che il Ministero della Salute con Agenas sta attuando tramite una indagine recentemente condotta coinvolgendo direttamente anche i nostri enti gestori”.


Alessia Ambrosi (FdI): non vaccinati respinti da strutture sanitarie trentine?

La consigliera ha chiesto alla Giunta se sia vero quanto denunciato durante una puntata della trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”, andata in onda su Rete 4, da un servizio nel quale è emerso che nel reparto di ortopedia di Cles non vengono operate le persone non vaccinate, e che strutture riabilitative come la Casa di cura Eremo, l’Ospedale San Pancrazio e la Casa di Cura Villa Regina ad Arco, non accolgono persone non vaccinate in virtù di un non ben precisato protocollo provinciale e della carenza di posti letto da destinare a questa categoria di persone.

La risposta. L’assessora Segnana ha ricordato che “l’Apss ha già provveduto a smentire in maniera categoria questa notizia”. E ha sottolineato che “quel che viene richiesto non è affatto lo stato vaccinale delle persone ma l’esito di un tampone a tutela di tutti”. “I soggetti positivi – ha proseguito – vengono comunque operati se si tratta di interventi urgenti mentre le operazioni vengono rinviate quando si tratta di interventi programmati. E sono stati molti i pazienti che nelle strutture citate da Ambrosi sono stati operati senza alcuna discriminazione tra vaccinati e non vaccinati”. Segnana ha concluso evidenziando che “sono del tutto inaccettabili le minacce emerse durante le trasmissioni e ha espresso solidarietà a tutto il personale che ha operato e opera in prima linea per assistere tutti i malati, Covid e non”.

La replica. Ambrosi ha ribattuto che i filmati mandati in onda hanno documentato situazioni inaccettabili di rifiuto delle cure di chi ha scelto di o ha dovuto non vaccinarsi. Anche il solo pensiero di rifiutare le cure a un non vaccinato non è degno di un Paese come il nostro.


Claudio Cia (FdI): il problema degli scarichi della diga di Stramentizzo nell’Avisio.

Cia ha chiesto alla Giunta se sia a conoscenza del problema, emerso da alcuni cittadini della val di Cembra, del peggioramento della qualità delle acque del torrente Avisio e se ne conosca la causa (deposito di fanghi dovuto agli scarichi della diga di Stramentizzo?). Serve un rilascio che rispetti e preservi l’ecosistema ambientale.

La risposta. L’assessore Tonina ha spiegato che il problema segnalato riguarda un leggero cambiamento di colore delle acque verificatosi il mese scorso solo per alcuni giorni a causa di un intervento di manutenzione, peraltro preventivamente comunicato all’associazione pescatori trentini. L’episodio – ha concluso – non ha comportato alcuna alterazione della qualità dell’acqua del torrente Avisio, che risulta in buono stato per quanto riguarda sia la flora che la fauna, anche grazie al deflusso minimo vitale proveniente dalla diga di Stramentizzo.

La replica. Cia ha preso atto del falso allarme riconducibile a una variazione dovuta a un intervento di manutenzione straordinaria.


Michele Dallapiccola (Patt): pubblicazione graduatorie V bando misura 4.1.1 Psr

Il consigliere vuole sapere quando saranno pubblicate le graduatorie definitive del quinto bando della misura 4.1.1 del Programma di Sviluppo Rurale della Provincia 2014-2020.

La risposta. L’Assessora Giulia Zanotelli ha comunicato che l’attività di attribuzione dei punteggi per la formazione della graduatoria è quasi conclusa, quindi si prevede che tra una settimana massimo dieci giorni sarà consultabile.

La replica. Dallapiccola si è detto soddisfatto e grato a nome delle persone che si sono rivolte a lui per sollecitare l’informazione.


Alessio Manica (Pd): perché preferire il partenariato per l’Ice Rink di Pinè?

Il consigliere ha posto alla Giunta alcune domande: per quali motivi ritiene che il partenariato pubblico-privato sia lo strumento preferibile per la realizzazione della copertura dell’Ice Rink di Pinè; che fine fa l’intervento di sistemazione per 15 milioni di euro già finanziato; chi sarà il contraente del contratto di partenariato; che durata avrà il contratto e a quanto ammonterà il canone annuo in capo all’ente pubblico.

La risposta. L’assessore Mario Tonina ha detto che la proposta citata è stata depositata nei giorni scorsi e ieri presentata in seno al Navip per la valutazione di fattibilità delle proposte in finanza di progetto ad iniziativa privata. Entro il termine di tre mesi dalla presentazione della proposta, si dovrà concludere l’esame dei contenuti e si valuterà la fattibilità della proposta e l’interesse pubblico generale. In questa fase di verifica si potrà analizzare, modificare e integrare il progetto.

La replica. Manica ha replicato che l’interesse dell’interrogazione non era di riepilogare la normativa sul project financing e ai quesiti non è stata dunque data risposta. Il tema rimane aperto: vedendo girare cifre di quelle dimensioni mi auguro che collettivamente si valuti seriamente la sostenibilità dell’investimento a lungo termine per l’intera comunità trentina.


Gianluca Cavada (Lega): tempistica dei lavori al pronto soccorso di Cavalese

Il consigliere ha chiesto di sapere, relativamente ai lavori di riqualificazione del pronto soccorso dell’ospedale di Cavalese per i quali sono stati stanziati 1,2 milioni di euro, i tempi di realizzazione e le modalità con cui verranno effettuati sia per il pronto soccorso generale sia per quello traumatologico con le relative astanterie, tenuto conto anche dell’emergenza sanitaria in corso.

La risposta. L’assessora Stefania Segnana ha confermato l’intervento di razionalizzazione del pronto soccorso di Cavalese per complessivi 1,2 milioni di euro. A marzo 2022 è prevista la consegna dei lavori per recuperare la zona al piano terra per l’osservazione breve intensiva del pronto soccorso, gli ambulatori saranno ricollocati in una zona attualmente dismessa al primo piano dell’ospedale e si prevede un miglioramento e un ampliamento dell’attuale pronto soccorso di circa 250 mq. Termine dei lavori, marzo 2023.

La replica. Il consigliere ha ringraziato l’assessora, molto soddisfatto per la risposta perché i lavori al pronto soccorso sono necessari e molto attesi dalla comunità.


Luca Guglielmi (Fassa): tempi di attesa dei mezzi di Trentino Trasporti in Val di Fassa

Il consigliere ha chiesto all’assessore competente se sia a conoscenza del problema dei 40 minuti che i turisti provenienti con i mezzi della Provincia di Bolzano devono attendere una volta arrivati in Val di Fassa per poter prendere la coincidenza con i mezzi pubblici di Trentino Trasporti e raggiungere i paesi fassani non direttamente serviti dal servizio altoatesino.

La risposta. L’assessore Mattia Gottardi ha chiarito che il problema è emerso lo scorso anno quando la Provincia di Bolzano ha modificato gli orari della linea 180. Questa modifica ha comportato l’attesa descritta aumentando di oltre 20 minuti l’attesa su più o meno tutte le tratte in coincidenza per la valle di Fassa. L’orario delle linee Trentino Trasporti non sono modificabili perchè in coincidenza con altre linee. Sono in corso interlocuzioni con Bolzano per capire se ci siano spazi da parte loro per modificare gli orari.

La replica. Guglielmi ha ringraziato per la risposta ed ha suggerito, per superare il grave disservizio anziché fermarsi a Pera, di proseguire fino a Canazei, alla fine della valle di Fassa.


Luca Zeni (Pd): cosa si fa per aiutare famiglie e imprese a sostenere i costi dell’energia?

Zeni ha chiesto il dettaglio dei provvedimenti che la Giunta intende adottare nel breve periodo per sostenere le famiglie e le imprese, già gravate dalla pandemia, a fronte del rincaro dei costi dell’energia, e se esiste un piano concordato anche con Dolomiti Energia per risolvere il problema secondo logiche programmatorie di medio periodo.

La risposta. L’assessore Mario Tonina ha ammesso che il tema sollevato è di grande attualità e che la questione preoccupa fortemente anche la Pat, anche perché pare che non si tratti di una situazione emergenziale di breve periodo, ma che la questione potrebbe riguardare famiglie e imprese per tutto il 2022. Se è vero che la produzione di energia da idroelettrico in Trentino è pari al 104% di quella consumata, è anche vero che i produttori riversano l’energia in rete e i prezzi sono determinati dal mercato nazionale e vincolano gli acquirenti (inclusa Dolomiti energia). La produzione in loco non apporta dunque vantaggi diretti agli utenti, ma indiretti attraverso gli utili delle imprese. Lo Stato è intervenuto sugli oneri del primo trimestre 2022 con misure per le famiglie a basso reddito, con riduzioni degli oneri di sistema su energia elettrica e gas, con la riduzione dell’Iva dal 22 al 5%, con l’obbligo ai fornitori di proporre rateizzazione agli utenti delle bollette non pagate e con altre misure a sostegno delle imprese. La Pat sta pensando di aggiungere altre opzioni per le famiglie e per le imprese. Per le prime pensa di intervenire rateizzando il pagamento delle bollette e con proposte per l’energia elettrica a prezzo fisso fino al 31 dicembre 2023, con uno sconto del 30% sul prezzo di tutela del primo trimestre 2022. Similmente per le imprese si prevede l’accoglimento delle richieste di rateizzazione, il mantenimento di contratti in essere a prezzo fisso, il dialogo con le Associazioni di categoria per valutrare la possibilità di fissare i prezzi per il 2022 non appena il mercato dovesse scendere ad un livello considerato accettabile. Interventi diretti li stiamo studiando e verificando, ha detto. Tra questi si prevede un possibile intervento specifico per le famiglie a cui fare accedere anche famiglie con indicatore Icef superiore a quello attualmente previsto epr l’accesso alla medesima quota A dell’Aup, per le imprese, possibili sostegni economici riducendo gli oneri attuali e offrendo aiuti su anticipi di liquidità dal sistema bancario per il pagamento di bollette, attraverso il pagamento dei relativi interessi. Purtroppo siamo in difficoltà, ha concluso, perché i costi saranno altissimi e la situazione è veramente difficile.

La replica. Zeni ha ammesso che la situazione è complicata: siamo qui per cercare insieme possibili soluzioni, ha premesso. Ha osservato che le rateizzazioni sono solo spostamenti o sospensioni del problema. Sarebbe bene cercare di esplorare con Dolomiti energia soluzioni diverse, formule contrattuali particolari. Bene se la Pat intende aggiungere a quelli statali elementi di sostegno a valle per famiglie e imprese, ha concluso, esprimendo l’auspicio che si riesca a intervenire nel più breve tempo possibile.


Alex Marini (Misto-5 stelle): quanti rifiuti lombardi e di che tipo portati a Castel Ivano?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta la quantità e la classificazione dei rifiuti trasportati dalla Lombardia fino alla discarica di Castel Ivano, a partire dall’anno del rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per l’attività di recupero di rifiuti non pericolosi destinata alla copertura della discarica, fino ad oggi.

La risposta. L’assessore Mario Tonina ha ribadito, come già chiarito in due interrogazioni a risposta scritta nel luglio e settembre 2020, che i dati puntuali dei flussi sono nella disponibilità esclusiva della polizia giudiziaria operante.

La replica. Marini ha detto di non aver volutamente fatto riferimento alle inchieste in corso e che si sarebbe atteso dei dati che sono conosciuti dall’amministrazione provinciale e in possesso del concessionario: queste informazioni dovrebbero essere messe a disposizione a prescindere dal procedimento in corso, al fine di elaborare eventuali interventi di tipo amministrativo anche in ottica di prevenzione.


Giorgio Leonardi (FI): spostamento area deposito e officina autocorriere a Riva

Leonardi ha chiesto alla Giunta se il progetto contemplato dal piano stralcio della mobilità di creare un Hub alla Baltera, che dovrebbe comprendere anche il deposito dell’autostazione delle corriere di Trentino Trasporti di Riva del Garda, sarà realizzato in tempi brevi o se siano state previste soluzioni alternative per spostare l’area e l’officina della società provinciale da viale Trento in un’altra zona dove non crei problemi ai residenti.

La risposta. L’assessore Mattia Gottardi ha osservato che sul tema anche nel 2021 si sono susseguiti confronti ed analisi con il comune di Riva del Garda e con Ttrentino Trasporti. Per i residenti, pur essendo vero che dal punto di vista delle emissioni acustiche non risultano superati i limiti previsti dalle discipline specifiche, è innegabile che la presenza e circolazione dei mezzi rappresenti un indubbio disagio e sono stati esaminati diversi scenari ed opzioni a breve e medio termine. A breve termine lo spostamento del rimessaggio nel parcheggio limitrofo potrebbe minimizzare il disagio: il Comune di Riva del Garda rispetto a questa prospettiva ha valutato opportuno ipotizzare una diversa e definitiva soluzione con una localizzazione completamente alternativa, mentre a lungo termine occorre ragionare tenendo conto anche delle esigenze espresse dal comune di Arco circa lo spostamento dell’attuale autostazione in località Caneve e considerando che un hub intermodale dell’Alto Garda dovrà tenere conto anche della fattibilità della ferrovia Rovereto-Riva e relativo punto di attestamento. Saranno necessari ulteriori confronti con il Comune perché nell’immediato sarebbe preferibile non rinunciare alla soluzione surrogatoria che minimizzi i disagi.

La replica. Leonardi ha chiesto di mantenere alta l’attenzione e il confronto, magari trovando una soluzione concreta prima della stagione estiva.


Giorgio Tonini (Pd): probabili richieste di risarcimento sulle chiusure domenicali

Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’articolo della legge provinciale 4 del 2020 sulle chiusure domenicali e l’annullamento della delibera di attuazione della normativa sancito dalla sentenza 15 del 2022 del Tar di Trento, Tonini ha chiesto alla Giunta non ritenga di aver danneggiato, con la sua improvvida iniziativa legislativa che ha costretto le attività commerciali alle chiusure domenicali, sia l’autonomia che l’economia del Trentino, e se abbia quantificato l’onere dei possibili risarcimenti e le risorse per coprirlo.

La risposta. L’assessore Roberto Failoni ha replicato che la delibera è stata adottata vigente l’allora legge provinciale e del tutto legittimamente, non essendo stata ancora emessa la sentenza. L’annullamento della delibera non ha quindi comportato alcun difetto quindi le azioni di danno non sono commisurabili, né preventivabili e anche ogni richiesta dovrà essere provata.

La replica. L’assessore Failoni ha obiettato Tonini, ha risposto alla domanda più facile, quella sui risarcimenti ed è ovvio che le cause sono tuttora in corso. Più interessante sarebbe stata la risposta alla domanda se non si ritenga di aver danneggiato l’autonomia. Mi sarei aspettato di sentire qualcosa su cosa sta succedendo alla Commissione dei 12, se c’è un’iniziativa per modificare la legge dello Stato e sul tema della contrattazione sindacale.


Sara Ferrari (Pd): interventi per recuperare il deficit di apprendimento degli studenti

Ferrari chiede all’assessore quali azioni straordinarie intenda mettere in campo entro la fine dell’anno scolastico in corso o durante l’estate, per far recuperare agli studenti trentini il gap di apprendimento accumulato nei periodi in cui vi sono state condizioni didattiche difficili (la dad) dovute alle limitazioni introdotte per contenere i contagi.

La risposta. L’assessore Mirko Bisesti ha sottolineato, come emerso da un questionario somministrato a oltre 7000 docenti e studenti, che il livello di apprendimento nella fase pandemica appare non differente rispetto a quello del periodo pre Covid, mentre l’elemento ricorrente è stata la mancanza dell’aspetto sociale, aggravato dalle strategie didattiche adottate. I livelli di apprendimento enfatizzano una situazione che va dalla stabilità al miglioramento. La percentuale di studenti a rischio abbandono si è ridotta o nella peggiore delle ipotesi è rimasta stabile. Non risultano dunque perdite nell’apprendimento, ma piuttosto si implementerà l’attuale servizio di supporto psicologico con esperti esterni per migliorare il benessere in classe e con l’obiettivo del potenziamento delle competenze non cognitive.

La replica. La consigliera si è detta confortata da quanto detto da Bisesti, in particolare sul fatto che si stia intervenendo sulle perdite di competenze non cognitive, competenze importanti quanto quelle cognitive. Ha apprezzato la garanzia del supporto psicologico nelle scuole, mentre ha detto di voler attendere l’incrocio dei dati Invalsi prima di dare per certo che non c’è stata una perdita nell’apprendimento.


Katia Rossato (FdI): com’è messo il Trentino con la ventilazione nelle scuole?

La consigliera ha chiesto alla Giunta quanti siano gli istituti scolastici che in Trentino hanno già installato sistemi di ventilazione meccanica controllata a scambio di calore per superare la dad, favorire il ricambio dell’aria e contrastare la diffusione del Covid, e se la Provincia intenda sostenere finanziariamente l’installazione di queste tecnologie.

La risposta. L’assessore Mirko Bisesti ha risposto che nel maggio 2020 il dipartimento protezione civile ha redatto un documento per definire le prime misure per la gestione degli impianti nell’ambito delle soluzioni di contenimento del contagio da Covid 19 e successivamente ha fatto dei sondaggi sulla qualità dell’aria nelle aule. Contestualmente ai monitoraggi è stata effettuata un’installazione pilota per la valutazione della concentrazione di anidride carbonica in alcune aule. In considerazione dei risultati ottenuti è stata effettuata un’installazione di dispositivi di ventilazione per il ricambio di aria e attivato un progetto di ricerca per un’analisi ragionata sugli attuali dispositivi negli ambienti di lavoro e di svago. Il progetto è tuttora in corso e appena sarà concluso divulgheremo gli esiti e le potenziali soluzioni.

La replica. La consigliera ha ringraziato per la risposta esaustiva, cogliendo nelle parole dell’assessore la volontà di contrastare il contagio con il supporto di ventilazione meccanica.



Slitta a domani la comunicazione di Fugatti sul concerto di Vasco Rossi.


Esaurite le interrogazioni a risposta immediata, il presidente ha convocato una breve seduta dei capigruppo che ha deciso di riprendere i lavori in aula alle 15.00 a partire dal punto 4 all’ordine del giorno (disegno di legge 92 di Coppola sulla scuola), e lo slittamento a domani della comunicazione del presidente della Giunta Fugatti, oggi assente per impegni istituzionali fuori regione, sull’organizzazione del concerto di Vasco Rossi.



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