Dal Consigilio provinciale
Approvato il ddl 114 che semplifica le autorizzazioni per gli impianti di tele e radiodiffusione
Iniziata la discussione generale sul testo unificato di Degasperi e Ferrari dedicato alla scuola
E’
proseguita stamane in Consiglio provinciale fino all’approvazione,
con tre astensioni, la discussione del ddl 114, dopo che una riunione
dei Capigruppo ne ha chiarito il percorso, con il ritiro del
pacchetto di documenti ostruzionistici. Diamo conto delle posizioni e
e del dibattito emersi.
In
apertura il presidente Walter Kaswalder ha ricordato con un minuto di
silenzio il collega Rodolfo Borga mancato tre anni fa.
Prima della pausa è iniziata la discussione del testo unificato sul scuola proposto dai consiglieri Filippo Degasperi (Onda Civica) e Sara Ferrari (Pd). Raggiunto l’accordo con l’assessore all'istruzione Mirko Bisesti per salvaguardarne alcuni degli articoli, sul punto è stata data lettura delle relazioni di maggioranza e di minoranza.
La
discussione generale
Mara
Dalzocchio: la Lega apprezza questo ddl perché si colloca nel
percorso di ammodernamento e semplificazione che è uno degli
obiettivi della Giunta Fugatti, rispondendo in maniera efficace alle
repentine modificazioni tecnologiche in continua evoluzione. Ma c’è
di più: il ddl non riduce, ma accresce la valutazione tecnica degli
impianti, a riprova di come la Giunta abbia uno sguardo attento ai
possibili rischi per la salute e per l’ambiente.
Lorenzo
Ossanna (Patt): un ddl sostenuto e benvenuto, che va nel verso
della semplificazione delle procedure. Bene anche il Tavolo di
coordinamento che supporta le amministrazioni locali nelle scelte a
livello tecnico, per preservare le nostre peculiarità legate al
territorio. Sul tema degli impianti che non hanno bisogno di
screening o che sono facilmente amovibili, da lui posto in
Commissione e che non ha trovato una collocazione in questo ddl, ha
espresso l’auspicio che venga tenuto in considerazione almeno in
previsione, in un prossimo regolamento.
Alex
Marini (Misto-5 Stelle): questo ddl affronta il tema della
copertura territoriale delle reti per favorire il processo
autorizzatorio, anche creando un Tavolo per mediare gli interessi,
però non affronta il problema che sta alla radice, ovvero il
controllo pubblico della rete hardware. Non affronta nemmeno il tema
dei costi dell’accessibilità e il tema della trasparenza.
L’intervento, valutato a una prima lettura positivamente, pone
adesso qualche preoccupazione per il rischio connesso al non aver
posto parametri minimi di trasparenza: resta poco chiaro il tema
dell’accesso ai servizi digitali, non è scontato che la banda
arrivi in tutti i comuni periferici e siamo lontani dal soddisfare
gli obiettivi fissati dall’Unione europea nel 2010. Marini ha colto
l’occasione di questo ddl per porre alcune riflessioni su tematiche
ad esso connesse. Lasciare le infrastrutture al libero mercato e
perderne il controllo determina anche effetti sulla sicurezza della
gestione dell’informazione. La sfida è garantire la copertura del
segnale, ma anche creare delle “città intelligenti”. Il tema
della cybersecurity e il rischio per la privacy sono
concreti se, come abbiamo visto pochi giorni fa, è possibile
corrompere persino il sito del Senato. Tutto questo richiede uno
sforzo non indifferente perché si sconfina in un campo complesso, se
vogliamo anche filosofico, che riguarda temi della sicurezza, della
governance e dei problemi gestionali. Tuttavia ci sono città
e territori che ci stanno già pensando, municipalizzando la rete
energetica e l’infrastrutturazione digitale come in Germania o in
Spagna. Senza andare troppo lontano, il consorzio elettrico di Storo
è stato il primo a decidere, a inizio anni 2000, di cablare il
territorio con la fibra ottica, assicurando un’accessibilità di
altissima qualità a prezzi politici nei confronti di tutti i
cittadini, con potenziali risparmi enormi in termini di spesa e non
solo.
Roberto
Paccher (Lega): soddisfazione e apprezzamento per un ddl che si
pone obiettivi importanti di semplificazione, rimuovendo ostacoli e
rallentamenti, introducendo un’autorizzazione unica per gli
impianti di tele e radiodiffusione. Ha ricordato, tra gli altri, il
parere favorevole in Commissione della Federazione cooperative, degli
imprenditori, del Cal e del segretario della Cgil. Bene il tavolo di
confronto che garantisce maggiore sensibilità e capillarità
rispetto alle tematiche trattate. Ha così concluso: riflettere
alcune posizione incoerenti: coloro che lamentano la difficile
copertura di segnale sono spesso gli stessi che vanno in piazza a
manifestare contro le antenne.
Paolo
Zanella (Futura): un tema che ha un impatto dal punto di vista
dell’accompagnamento dell’avanzamento tecnologico, ma anche dal
punto di vista della salute e del paesaggio. Tuttavia, oggi ci si
deve fidare della scienza che dice che la tecnologia dovrebbe essere
più tutelante di quella esistente. Tuttavia bene le garanzie e
tutele poste dal consigliere Manica con il suo emendamento affinché
il peso all’interno della conferenza dei servizi sia vincolante,
così come la partecipazione degli enti locali alla conferenza dei
servizi. L’obiettivo dell’accelerazione dell’avanzamento
digitale che è una delle missioni strategiche UE, si interseca con
questo ddl. Zanella ha poi richiamato l’ordine del giorno votato
dalla Conferenza delle regioni il 20 dicembre scorso, nel quale si
impegnano le assemblee legislative a convocare sedute in cui ci si
confronta sui progetti del Pnrr e ad istituire una Commissione di
studio ad hoc, tutte attività proposte dalle opposizioni e
prontamente bocciate da questa Giunta. In questo senso ha richiamato
l’aula ad un atto di responsabilità sul ruolo di tutti nel
monitoraggio e nell’attuazione del Pnrr.
La
replica
L’assessore
Achille Spinelli ha ringraziato i consiglieri intervenuti e
tutta l’aula per la convergenza sugli odg ed emendamenti,
richiamando brevemente i contenuti del ddl.
Filippo
Degasperi (Onda Civica) ha dichiarato il ritiro di tutti gli odg
ostruzionistici al presente disegno di legge (resta in essere solo il
numero 1), chiarendo che si è trovato un accordo di convergenza con
alcuni emendamenti sul disegno di legge sulla scuola, frutto di un
lavoro congiunto con la collega Ferrari.
La
consigliera Sara Ferrari (PD) ha dichiarato il ritiro
degli emendamenti a sua firma, esprimendo soddisfazione per la
condivisione e l’accordo raggiunto con l’assessore, che ha
previsto il ritiro dell’emendamento 18 all’articolo 2 di Olivi,
sostituito dall’emendamento 01 all’articolo 14 e l’accoglimento
dell’emendamento 22 all’articolo 9 di Manica.
Gli
ordini del giorno
Solo
5 ordini del giorno sono rimasti in piedi dopo l’accordo raggiunto
tra maggioranza e minoranza, tutti accolti.
L’odg
1 di Degasperi, prende spunto dall’intervento dell’Azienda
sanitaria in Commissione che rifletteva, accanto all’inquinamento
elettromagnetico legato alle infrastrutture, anche su come gli
apparecchi vengono utilizzati e su come con accorgimenti minimi si
potrebbero limitare. Il documento impegna ad insistere su questi
aspetti e chiede che al Tavolo vengano coinvolti i soggetti che hanno
a che fare con la tutela della salute.
L’odg
148 del consigliere Marini,
accolto, affronta il tema del segnale telefonico nelle gallerie
stradali del Trentino, chiedendo l’assicurazione dell’installazione
di sistemi che garantiscano la continuità del segnale e di rendere
pubblici gli interventi che si intendono attuare a miglioramento del
servizio. Nel comunicare l’accoglimento dell’odg, Spinelli ha
chiarito che si sta già lavorando su molte gallerie, sopratutto sul
lato ovest del Trentino.
Accolto
in forma emendata anche l’odg 149, sempre a firma
Marini, che riguarda le coperture telefoniche delle zone dei rifugi
di montagna. Molti rifugi sono forniti di linea fisica, facilmente
danneggiabile e risulta gravoso intervenire: con il documento si
chiede di stilare un elenco dei rifugi con linee telefoniche e di
valutare delle misure e dei sistemi più efficienti per dare una
risposta anche in termini di sicurezza del territorio.
L’odg
150, ancora di Marini, accolto, impegna a valutare delle
soluzioni per dare copertura al tratto di strada che va dal Passo
dell’Ampola al buco della morte nel comune di Storo, che in estate
si trasforma in una pista per le moto, sprovvisto di segnale.
Il
documento 151, accolto in forma emendata, sempre di
Marini, riflette sul tema dell’accessibilità della rete da parte
dei cittadini e sul problema dei costi e di allacciamento dell’ultimo
miglio. Si tratta di rendere il servizio accessibile a tutti, anche
per facilitare chi vuole vivere in territori periferici di poter
continuare a farlo.
L’articolato
e il voto
Approvato
come concordato, ma senza interventi, l’emendamento 22 di Manica
all’articolo 9. Il consigliere Alessandro Olivi (PD)
ha illustrato il contenuto dell’emendamento 01 aggiuntivo
all’articolo 14, frutto di un confronto con l’assessore, oltre
che degli spunti venuti dall’ascolto dei soggetti intervenuti in
Commissione. Si tratta, ha detto, di una modifica utile morata alla
riduzione, ove possibile, degli impianti. L’emendamento prevede che
si apra un confronto con i territori al fine di mappare il territorio
per ridurre gli impianti esistenti, eliminando selve di tralicci
inutili che deturpano il paesaggio, fermo restando l’obiettivo di
maggiore innovazione tecnologica. Mi auguro che questo emendamento
non sia solo un “contentino”, ha concluso Olivi, perché sarò
molto rigoroso sulla sua attuazione e perché interpreta una comune
sensibilità ambientale e di tutela.
Messo
ai voti, il ddl è stato approvato con tre astensioni.