Giornale Online
10/01/2022 - Dai Consiglieri e dai gruppi
La programmazione dei lavori consiliari decisa dai capigruppo
In aula il 18, 19 e 20 gennaio. Probabile una seduta ad hoc per il concerto di Vasco Rossi
La programmazione dei lavori consiliari decisa dai capigruppo
In aula il 18, 19 e 20 gennaio. Probabile una seduta ad hoc per il concerto di Vasco Rossi
Il
presidente Walter Kaswalder ha riunito stamane i capigruppo
consiliari.
Il
Consiglio provinciale di Trento si riunirà per la prima volta nel
2022 il 18-19-20 gennaio prossimi. Si è deciso che dopo il question
time e l’improbabile elezione suppletiva del vicepresidente
(vacante dalle dimissioni di Alessandro Olivi), l’assemblea
legislativa affronterà senza tempi contingentati l’esame del ddl
114 di Giunta, un testo tecnico con norme sugli impianti di radio
e telecomunicazione e altre. Se verrà superato questo punto (gravato
da emendamenti e proposte di ordine del giorno, potenzialmente
ostruzionistici), seguirà la fitta serie di disegni di legge già in
attesa di trattazione: ddl 15-24, ddl 92 e 111, tutti in
materia scolastica; ddl 25 sul benessere familiare (Rossi e
altri); i ben noti e controversi testi sulla terza preferenza di
genere nel voto provinciale (ddl 5 e 80 più ddl 89 ancora in
materia elettorale); ddl 34 di Marini sul crimine organizzato.
Da ultimo, il ddl 95/XVI di Lucia Coppola su scuola e
ambiente.
Le
minoranze – prima firmataria Sara Ferrari (Pd) – oggi hanno
depositato anche la richiesta di inserire (al quarto punto
dell’ordine del giorno consiliare) comunicazioni della Giunta
sui problemi di sicurezza e relativa autorizzazione per il grande
concerto di Vasco Rossi, in programma a Trento il 20 maggio
prossimo nell’area San Vincenzo. I capigruppo di maggioranza hanno
però fatto prevalere la loro decisione di porre questo tema in coda
a tutto l’ordine del giorno delle sedute di gennaio. Per reazione i
capigruppo di opposizione hanno allora preannunciato la richiesta di
una seduta straordinaria di Consiglio, che si dovrà tenere
nel giro di 15 giorni. Inutile l’auspicio di una mediazione –
formulato dal presidente Kaswalder e sostenuto da Pietro De Godenz –
per evitare la prospettiva di una seduta aggiuntiva di Consiglio e di
tensione ostruzionistica in aula.