Conclusi i lavori a palazzo Trentini
Manovra approvata dalla Prima Commissione con il via libera alla legge di stabilità
La fase finale dell'esame è prevista in aula a partire dal 13 dicembre
Si
è concluso presso la prima Commissione permanente presieduta da
Vanessa Masè, l’esame della manovra finanziaria della Provincia
2022, composta di tre disegni di legge (collegata, stabilità e
bilancio), che il Consiglio provinciale discuterà in aula nel mese
di dicembre. Nel pomeriggio di oggi l’organismo ha completato
l’esame dei testi con l’approvazione del ddl 121 (stabilità) e
del ddl 122 (bilancio). Particolarmente
contrastati gli articoli 7 (sul rinnovo
del contratto del pubblico impiego) e
l’articolo
11
(di modifica del calendario scolastico per le scuole dell’infanzia)
del
disegno di legge di stabilità che
hanno registrato il voto contrario delle Minoranze. La
votazione
sul ddl 121:
5
voti favorevoli, 2
contrari (Zanella e Marini) e due astenuti (Rossi e Tonini), mentre
sono stati 4 i voti contrari sul ddl
122.
Capo
Primo: DISPOSIZIONI DI MATERIA DI TRIBUTI
Riprendendo
la discussione dall’articolo
2
della legge di stabilità, (i primi 4 articoli interessano il fisco),
è intervenuto in apertura di seduta il consigliere Giorgio
Tonini
(PD) a evidenziare l’assenza di una riflessione e di una
partecipazione attiva sulla materia, in un momento in cui livello
nazionale si è riaperta la questione della rielaborazione della
delega fiscale. Questo sarebbe un tema da porre oppure resteremo
ingabbiati nella logica conservatrice della mera risposta. L’anomalia
tutta italiana dell’eccesso di pressione fiscale su impresa e
lavoro è l’obiettivo principale della riforma nazionale anche
perché è da questo passaggio che passa la crescita: ecco perché
sul nodo del fisco dobbiamo fare di più e mettere in campo una
strategia di medio termine, non ragionando sempre con la logica di
rimessa.
Sull’articolo
3
che prevede di ridurre le esenzioni per aumentare il gettito dalla
tassa automobilistica Tonini ha chiesto chiarezza da parte della
Giunta. L’assessore
Achille Spinelli ha
risposto affermando che la misura parte dalla constatazione che il
regime di tassazione a favore dei veicoli ibridi è eccessivamente di
favore perché il sistema degli attuali costruttori è quello di
andare verso un falso ibrido.
All’altezza
del quarto articolo il presidente della Giunta Maurizio
Fugatti
ha comunicato di doversi assentare per recasi all’Azienda sanitaria
dove in queste ore è in studio un’accelerazione sul piano
vaccinale per la terza dose e auspicabilmente per le prime dosi, alla
luce degli ultimi dati, stabili da sette giorni, ma preoccupanti. Ugo
Rossi (Misto-Azione)
ha
chiesto se si stia ragionando a livello di Conferenza delle Regioni
sull’introduzione dell’obbligo di mascherina FFP2 sui mezzi
pubblici, più protettivo per tutti, vaccinati e non.
L’articolo
4
contiene disposizioni straordinarie relative all’imposta di
soggiorno e registra ad avviso di Ugo
Rossi
la totale incoerenza di questa maggioranza che quando la
tassa
fu da lui istituita gridava allo scandalo. La norma semplifica le
modalità relative alla relazione svolta dall’organo competente ai
controlli concernenti la trasparenza e la legalità dell’azione
amministrativa. Spinelli
ha illustrato l’emendamento che
introduce l’articolo 4bis e interviene a modificare la legge
provinciale in
materia di Imis adeguando
la norma alla giurisprudenza ormai consolidata in tema di leasing.
Giorgio
Tonini
ha criticato la modalità poco ortodossa di introdurre un argomento
nuovo tramite emendamento ad un articolo ed ha chiesto alla Giunta di
ritirare la modifica e ripresentarla in aula, mettendo i consiglieri
nella condizione di esprimere un voto consapevole. Non
è piacevole fare sempre la parte del rompiscatole, ha aggiunto,
sollecitando la Presidente della Commissione Masè a puntellare la
Giunta affinchè presenti sempre, accanto alla relazione illustrativa
la relazione tecnica. Anche
Alex
Marini (Misto-5
Stelle) ha sottolineato l’impossibilità di approfondire la
tematica, anche a causa dell’indisponibilità dei processi verbali
delle
sedute precedenti che
avrebbero chiarito che
la
formulazione è
utile per rendere compatibile la legge
provinciale con quella
statale. Si
è poi detto d’accordo con il collega Tonini, ed ha chiesto se ci
sia un bilancio complessivo delle esenzioni applicate nel 2020-2021 e
se i soldi messi a disposizione dallo Stato sono stati effettivamente
versati sulla base della rendicontazione. I denari raccolti con la
tassa di soggiorno, ha detto
Ivano Job
(Lega) sono stati utilizzati in maniera molto efficace. Il
consigliere si è augurato che il percorso avviato possa proseguire
nonostante le difficoltà innegabili al settore portate dalla
pandemia. Sul tema Imis si è riservato invece di intervenire in
aula, anche a seguito delle voci di criticità raccolte sul
territorio.
La
dirigente del
Dipartimento affari
finanziari
Luisa
Tretter ha
giustificato l’emendamento, chiarendo che la modifica è legata
alla sottoscrizione del protocollo di finanza locale del quale
recepisce i contenuti per la parte relativa all’Imis.
Sostanzialmente vengono prorogate le agevolazioni attualmente in
vigore ed è pronta la relazione tecnica che prevede lo stanziamento
di 23 milioni di euro per immobili produttivi, replicando l’impegno
dello scorso anno. Per
quanto di sua competenza sull’articolo 4, il
dirigente del Dipartimento turismo
Sergio
Bettotti
ha chiarito che nel 2015 venne stabilito che i soggetti gestivano gli
incassi dalla tassa di soggiorno come sostituti d’imposta. Il nuovo
presidente della Corte dei Conti ha stabilito però che la legge non
vale perché un regio decreto prevede che chi gestisce denaro
pubblico deve rendere il conto giudiziale e deve esser trattato come
agente contabile e non come sostituto d’imposta. Di qui la
necessità di modifica.
Ugo
Rossi ha
replicato che la Lega si è da sempre espressa in maniera contraria
alla tassa di soggiorno e all’Imu sugli alberghi, mentre adesso la
politica fiscale della Giunta conferma quella degli ultimi anni della
scorsa legislatura, tranne che per i cittadini sotto i 15.000 euro,
che si sono visti aumentare le tasse. Questo i cittadini devono
saperlo, ha aggiunto, anche perché ci sarebbero oggi le condizioni
di immaginare un ritocco dell’Irap sulla falsariga di quanto si sta
realizzando a livello nazionale, come sta facendo Bolzano in maniera
anticipatoria, assumendosene la responsabilità. Credo che la
Provincia dovrebbe approfondire questo tema, ha concluso,
riservandosi di presentare un documento per l’aula.
Capo
secondo: DISPOSIZIONI DI MATERIA DI ENTI LOCALI
Emendamento
aggiuntivo anche all’articolo
5
in materia di regolazione dei rapporti finanziari tra enti locali e
provincia. L’emendamento prevede l’introduzione di un articolo
5bis che conferma per l’anno 2022 le assunzioni da parte dei Comuni
per far fronte alle incombenze del bonus 110.
Capo
terzo: DISPOSIZIONI DI MATERIA DI PERSONALE
L’articolo
6
definisce i nuovi limiti massimi di spesa per il personale
provinciale appartenente al comparto autonomie locali, ricerca e
scuola e specifica che nell’ambito della
spesa complessiva per
il personale una quota sia destinata alle progressioni economiche e
di carriera. Il
consigliere Rossi ha chiesto un chiarimento tecnico, ovvero se ci sia
copertura per il personale aggiuntivo entrato nel comparto a seguito
del Covid. La proposta, ha confermato dal dirigente del personale
Silvio
Fedrigotti,
è costruita proprio sulla prospettiva di comprendere l’organico
aggiuntivo destinato a questo potenziamento.
L’articolo
7,
uno
dei più dibattuti anche nei giorni scorsi, riguarda
la determinazione degli oneri per la contrattazione collettiva e
prevede lo stanziamento delle risorse per il rinnovo del contratto
per il triennio 2022-2024. Interverremo
all’infinito su questa che è una ferita aperta, ha detto Paolo
Zanella (Futura)
ribadendo come quella di Trento sia l’unica Provincia in Italia a
non aver provveduto al rinnovo del contratto del comparto pubblico
per il 19-21. Chiediamo continuamente sforzi a fronte di nessun
impegno, è una cosa indegna. Anche Ugo
Rossi
ha stigmatizzato con decisione il
modo di affrontare la tematica da parte della Giunta, che ha definito
un errore madornale. Ha ribadito che la contrattazione va aperta, e
l’occasione va sfruttata per ottenere dei miglioramenti a vantaggio
di tutti, anche della pubblica amministrazione. L’assessore
Spinelli
ha
replicato osservando che qualora si concretizzassero le condizioni
per un confronto sarà oggetto di emendamento d’aula o di un
emendamento tecnico. “La porta sarà socchiusa, non chiusa”, ha
terminato. Anche Giorgio
Tonini si
è unito al coro di dissenso dei colleghi, auspicando l’apertura
della porta socchiusa e annunciando il voto negativo sull’articolo.
Noi abbiamo bisogno di migliorare la performance
dell’amministrazione provinciale, del settore della scuola e della
sanità dobbiamo chiedere di più in termini di cambiamento e di
riorganizzazione, questo mi aspetto dal governo provinciale, ha
chiarito, in una logica di scambio di risorse con disponibilità a
lavorare in modo più intelligente (più smart), che premi non il
tempo, ma il risultato. Il lavoro nel pubblico deve essere l’esempio
da seguire, ha aggiunto Alex
Marini suggerendo
di cambiare il modello fondandolo sulla fiducia e sulla
responsabilità. Gravissima a suo avviso l’assenza di dialogo, di
confronto e di contrattazione su una trasformazione e una
riorganizzazione che andrebbe a vantaggio di tutti. L’articolo
è stato approvato con 5 voti favorevoli e 4 voti
contrari.
L’articolo
8
prevede assunzioni di personale in eccedenza rispetto al
turn over
per 100 unità: si tratta di assunzioni necessarie per il
funzionamento dei musei della Pat, della centrale di emergenza e
della centrale operativa integrata, dei servizi per l’impiego e per
la stabilizzazione dei precari. L’emendamento
illustrato da Spinelli dispone assunzioni in deroga alla percentuale
prevista per far fronte allo svolgimento delle attività di accesso
ai finanziamenti relativi al PNRR. Saranno assunzioni con procedura
di selezione pubblica.
Sempre
in materia di personale, l’articolo
9
prevede diverse disposizioni per i concorsi dei direttori; per
l’accesso ai contratti di lavoro a tempo determinato da parte di
personale dipendente presso datori pubblici o privati; per la
concessione di esperienze lavorative esterne
alla Provincia, tramite aspettativa non retribuita per la
costituzione di rapporti di lavoro con altro datore di lavoro o per
l’esercizio di un lavoro autonomo; per
disciplinare diversamente il reclutamento di personale da enti
strumentali della Pat. 2
emendamenti modificativi prevedono la
clausola
di salvaguardia per i dirigenti scolastici, una norma necessaria l’ha
definita Spinelli
e
una norma
di carattere ordinamentale per i direttori di catasto. Tonini
ha
chiesto maggior chiarezza sul passaggio di personale tra diversi
enti, ovvero
se avvenga per chiamata o con selezione meritocratica. Fedrigotti
ha confermato che si tratterà di persone che hanno partecipato ad
una procedura selettiva della Provincia.
L’articolo
10
interviene in materia di retribuzioni incentivanti per lo svolgimento
di funzioni tecniche.
Capo
quarto: DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E CULTURA
L’articolo
11
dispone la tanto contrastata modifica del calendario scolastico per
le scuole dell’infanzia, sistematizzando l’apertura nel mese di
luglio. Ugo
Rossi
ha annunciato la contrarietà all’articolo che rinuncia a mettere
in campo un ragionamento virtuoso e
di contaminazione positiva tra scuola per l’infanzia e molte realtà
educative di valore del territorio. Voto contrario è stato
annunciato anche da parte di Paolo
Zanella che
ha osservato che, dal punto di vista dei bambini, la previsione è
pedagogicamente dannosa, oltre che scriteriata, unilaterale e imposta
senza confronto. Vanessa
Masè ha
apprezzato
la bontà del provvedimento disposto
dall’articolo 11, che
ha salutato come “una benedizione”, pur se si poteva forse
introdurre con modalità diverse, previo
aggiornamento del piano pedagogico annuale.
Anche
Mara
Dalzocchio
(Lega) e
la Presidente
Vanessa Masè
(Civica)
hanno
sostenuto la norma in discussione, definendola
estremamente positiva e
importantissima anche
sul piano pedagogico perché la continuità di
rapporto con insegnanti ed amici è
indispensabile, sopratutto in questo momento condizionato dal Covid.
Alex Marini ha
obiettato che nella relazione illustrativa non si menziona alcun
vantaggio derivato ai bambini da un mese in più a scuola, mentre una
valutazione di questo tipo basata su evidenze scientifiche sarebbe
estremamente importante. Il
consigliere Giorgio
Tonini
ha osservato che si rischia una guerra di principio su una questione
che andrebbe affrontata con serenità, partendo dalla considerazione
che la scelta era figlia di un’emergenza e quindi quella era la
motivazione di una sua introduzione. Nel mantenere questa decisione
non si comprende come non si possano tenere due elementi di
flessibilità, nei confronti dei bambini e anche del personale,
ragionando su un contenuto didattico diverso e su un accordo
consensuale con i docenti. Claudio
Cia
(Fratelli d’Italia) ha osservato che il provvedimento non toglie
diritti a nessuno e dà un’opportunità a chi si trova in una
situazione di bisogno (i genitori in difficoltà di 7000 bambini) e
tutti riconosciamo il prezioso sforzo svolto da parte degli
insegnanti nell’emergenza che non si è ancora conclusa. Ha poi
espresso l’auspicio che si avvii un dialogo e un confronto con i
soggetti interessati per raggiungere un equilibrio. L’anno
scorso la norma conteneva il riferimento all’emergenza, ha aggiunto
Rossi,
mentre questa sembra valere come una soluzione definitiva e il vulnus
vero sta proprio qui.
L’articolo
è stato approvato con 5 voti favorevoli e 4 voti
contrari.
L’articolo
12
proroga fino al 31 dicembre 2022 la possibilità di preporre
temporaneamente personale insegnante ai circoli di coordinamento
nelle more dell’espletamento
della procedura concorsuale per
il reclutamento di nuovo personale.
L’articolo
è stato approvato con 5 voti favorevoli e 4 astensioni.
L’articolo
13
modifica la legge sulla scuola in materia di concorsi telematici.
L’articolo
è stato approvato con 5 voti favorevoli e 4 astensioni.
In
materia dii tariffe di ingresso ai musei, l’articolo
14 si
uniforma alla legge statale e dispone
la
gratuità per i soggetti residenti all’estero iscritti all’Aire,
producendo risvolti positivi di semplificazione nella procedura di
accertamento e controllo dei requisiti. L’articolo
è stato approvato con 5 voti favorevoli e 4 astensioni.
Capo
quinto:
DISPOSIZIONI
IN MATERIA DI SALUTE
E POLITICHE SOCIALI
L’articolo
15
contiene modifiche alle disposizioni relative alle misure urgenti in
materia di assegno unico provinciale e
l’articolo
16
modifica la legge che prevede interventi a favore dei coniugi
separati o divorziati in difficoltà prevedendo che la concessione
dei contributi, viste le difficoltà riscontrate con gli istituti di
credito nella sottoscrizione delle convenzioni, sia gestita
direttamente a favore dei beneficiari da parte della Provincia.
Entrambe
le norme sono state approvate
senza
interventi.
Capo
sesto:
DISPOSIZIONI
IN MATERIA DI SPORT
Con
l’articolo
17
si modifica la legge 8/2021 che reca misure straordinarie per le
prossime Olimpiadi, per definire con maggiore chiarezza la
partecipazione della Provincia di Trento, mentre
l’articolo
18
estende alle federazioni sportive il contributo
per
l’acquisto di mezzi
di trasporto per il trasporto degli atleti, al momento ammesso solo
per
le società sportive.
Capo
settimo:
DISPOSIZIONI
IN MATERIA DI ATTIVITA’
ECONOMICHE
L’articolo
19
in
materia di agricoltura
integra la disciplina provinciale sui piani finanziati o cofinanziati
dall’Unione europea.
L’articolo
20,
di modifica alla legge 3/20 che reca misure a sostegno di famiglie e
lavoratori, contiene un emendamento aggiuntivo che Spinelli ha
dichiarato riguardare l’interpretazione della norma Cipat
differenziandolo tra il regime di comunione dei beni tra coniugi e la
comunione di beni ordinaria. Tonini ha chiesto la ragione per la
quale una norma prettamente ordinamentale è stata stralciata dalla
collegata e inserita nella stabilità. Nel merito ha chiesto se
l’assessore ritenga che la misura sia finanziariamente adeguata e
se non ci sia il rischio di polverizzazione degli
interventi. La misura mirava all’accrescimento delle strutture
aziendali in periodo pandemico, ha chiarito Spinelli e il contributo
non è efficace o meno in base all’entità media.
L’articolo
21
è stato stralciato.
Capo
ottavo:
DISPOSIZIONI
IN MATERIA DI TERRITORIO,
MOBILITA’ E LAVORI PUBBLICI
Approvati
senza interventi anche i successivi articoli
22 e 23,
approvati con 4 astensioni. All’articolo
24
su aggiornamento dei prezzi di progetto di opere pubbliche il
consigliere Rossi ha chiesto quale sia lo stato dell’arte delle
opere di realizzazione della officina della Trento Malè. Fugatti ah
replicato che a causa di problemi di rivisitazione
dei costi non si è ancora partiti e ora si tratta
di capire come interfacciarsi con l’azienda.
Capo
nono:
DISPOSIZIONI
FINALI
E FINANZIARIE
Approvati
con 4 astensioni gli articoli
25
sugli
aiuti di Stato
e
il
26,
27 e 28
che
riguardano disposizioni finanziarie e entrata in vigore.
DICHIARAZIONI
DI VOTO
Paolo
Zanella:
manovra totalmente priva
di
visione per il Trentino così come priva
di
confronto. Ha
annunciato voto
contrario
Ugo
Rossi:
due
fronti strategici da affrontare assieme: il primo riguarda come gli
investimenti che arrivano dallo Stato entreranno in Provincia,
l’altro è quello della leva fiscale per la quale serve un patto di
equilibrio con lo Stato che stimi gli effetti delle misure sulla Pat.
Le
altre
frontiere
sono quella
della ricerca di valore e di prospettiva sulla quale la manovra è
carente, sopratutto sul versante del capitale umano (in
particolare dei giovani)
e quella dell’ingessamento
dovuto alla “foga per gli investimenti”.
Alex
Marini:
voto contrario perché la visione e le priorità che sottende questa
manovra andrebbero totalmente invertite. Si insiste nell’investire
risorse pubbliche in opere anacronistiche e che vanno nella direzione
dello sviluppo industriale che
appartiene ai
decenni, se
non ai secoli scorsi.
Il
Consiglio deve esser coinvolto nella fase di modifica dei rapporti
finanziari con lo Stato, una partita rischiosa, difficile e
complessa, rispetto alla quale abbiamo però l’occasione di alzare
l’asticella.
Giorgio
Tonini:
il tema decisivo è che stiamo utilizzando risorse messe a
disposizione dall’Europa e dall’Italia per la crescita
strutturale. L’indirizzo di finanza pubblica scommette cioè su un
aumento strutturale del tasso di crescita attraverso le riforme. In
questa manovra però mancano totalmente le riforme e il Trentino
fruisce degli spazi finanziari messi in campo senza dare il proprio
contributo se non sul tema degli investimenti. Manca l’intenzionalità
politica che si fa vistosa sulla questione del mancato rinnovo del
contratto e sulla discussione in ordine al fisco. C’è
bisogno di un colpo d’ala da immaginare insieme, in assenza del
quale il trentino si troverà più debole e meno autonomo.
Vanessa
Masè:
importante la conferma delle aliquote Irap, una scelta significativa
della nostra politica orientata alla crescita del Trentino.