In Prima Commissione
Manovra finanziaria, prime audizioni degli assessori. Spinelli: nel 2022 le aziende trentine dovranno crescere
La
Prima commissione, l’argomento
è sempre quello
della manovra finanziaria (i ddl n.
120 legge
collegata; n.
121
stabilità e
n.
122
il bilancio),
ha
affrontato in mattinata il confronto con gli
assessori Segnana,
Gottardi, Spinelli e Failoni.
Segnana:
via libera per i medici che voglio diventare docenti a Medicina.
Ha
aperto la seduta l’assessora alla salute
Stefania
Segnana
che è partita
dalla
collegata dall’articolo
15
che
dà
la possibilità
agli enti locali di mettere a disposizione gratis
ambulatori
ai
medici di medicina generale. Un provvedimento pensato per favorire la
medicina di gruppo e quindi la garanzia della presenza sul territorio
dei medici di base. Sempre nell’articolo 15 della collegata si
prevede una modifica normativa per permettere ai medici ospedalieri,
che ne hanno i titoli, di
accedere ai
concorsi per la docenza nella Facoltà di Medicina di Trento. C’è
poi una norma che prevede la
parificazione del trattamento dei dipendenti Apss dell’area
amministrativa
a quelli
della Pat. Questo per evitare
l’esodo,
per motivi economici, dall’Apss alla Pat di personale formato e
di livello dirigenziale.
L’articolo 16 riguarda gli immobili delle Rsa e
abroga
il vincolo dei
25 anni per la restituzione del contributo Pat. Dando
così
la possibilità alle
Aziende dei servizi alla persona di
vendere gli
immobili
e di rientrare col contributo. In questo modo, ha detto Segnana, si
evita l’abbandono delle
strutture.
Sulla promozione della famiglia si inserisce un coordinamento per
l’armonizzazione dello
norme provinciali con
le norme nazionali del
Family Act.
Sulla
legge di stabilità l’ articolo 15 mira a modificare le norme della
finanziaria 2021 sugli interventi di sostegno Covid sulla fascia B1
dell’assegno unico, perché si sono manifestate difficoltà di
verifica dei parametri, inserendo una soglia Icef anche per garantire
un contributo più sostanzioso. Cambia anche l’articolo 16 per i
separati in difficoltà perché anche in questo caso i parametri
previsti non sono risultati attuabili e si è scelto di intervenire
sui mutui già concessi.
Ugo
Rossi
(Azione) ha
ricordato che l’assessorato alla sanità muove circa un miliardo e
mezzo e quindi ci si sarebbe aspettati dall’assessora un
ragionamento sulle politiche sanitarie e sociali. Comunque, il
consigliere di Azione, ha chiesto di sapere quali sono i casi delle
Rsa che non hanno potuto vendere gli immobili. Anche
Paolo
Zanella (Futura)
ha lamentato il fatto che non sia stata presentata la visione
dell’assessora su una sanità che sta toccando livelli drammatici
soprattutto per la carenza di personale. E
quindi ci
si aspetterebbe, da parte della Giunta,
un piano straordinario di formazione anche per permettere in tempi
brevi la partenza della scuola di specializzazione. Perché
è giusto
aumentare le borse di studio, ma vanno aumentati anche i vincoli di
permanenza sul territorio dei giovani medici. Stesso ragionamento
vale per le professioni sanitarie
e qui ci si deve chiedere se i numeri programmati sono sufficienti.
Si dovrebbe parlare anche le Case della comunità e nuovi ospedali
che rischiano di rimanere vuote. Sull’assegno unico, ha
concluso,
andrebbe fatta pressione sui parlamentari
perché si possano sommare gli
interventi statali e provinciali per
evitare perdite di risorse da
parte della Pat.
Deluso
dalla relazione dell’assessora anche Giorgio Tonini del Pd
il quale ha ricordato che nel Nadefp si è introdotta la parola
riforme che, come ha fatto il Governo, andrebbero accompagnate alle
risorse pubbliche. Anche noi stiamo facendo debito, ha ricordato, e
se non facciamo riforme questo debito diverrà presto insostenibile.
Le due riforme centrali sono quelle della sanità e quella
dell’amministrazione.
Alex
Marini
(5 Stelle) ha
chiesto informazioni
sulle prenotazioni diagnostiche e le
visite
specialistiche e sul coordinamento provinciale handicap ha chiesto
delucidazioni sulle modalità di attuazione della legge.
Claudio
Cia (FdI) ha puntato l’attenzione sulle strutture delle Rsa
ferme a causa del vincolo dei 25 anni e ha allargato il ragionamento
dal personale amministrativo dell’Apss ai dipendenti delle case di
riposo che spesso “scappano” verso altri settori.
Lucia
Coppola
(Europa Verde) ha ricordato che in questo momento è complicatissimo
accedere alle prenotazioni per le prestazioni specialistiche. Sul
capitolo dei malati oncologici, che hanno risentito
moltissimo
dell’epidemia,
ha chiesto se la situazione stia tonando alla normalità.
Mancano
i medici, ma non si possono perdere i soldi Pnrr per le Case di
comunità.
L’assessora
Segnana ha affermato che il tema della sanità è stato affrontato a
lungo in Consiglio e in questo momento si sta affrontando la
riorganizzazione
dell’Apss che si sta discutendo col Cal e le
categorie della sanità.
Il vero problema è quello della carenza di medici a causa della
sbagliata programmazione nazionale degli anni scorsi, quindi la sfida
è quella di rendere il Trentino appetibile per i professionisti. Già
il fatto di poter mettere a disposizione
locali gratuiti ai medici di base, di aver aumentato le borse di
studio vincolando la presenza dei medici in Trentino
può dare qualche respiro ma si devono trovare soluzioni per farli
rimanere. Per le Case della comunità (ne
sono previste 11
più tre ospedali di comunità)
ci sono le risorse del Pnrr che verranno utilizzate per ristrutturare
l’esistente. Certo,
la difficoltà di trovare medici è infermieri per
queste strutture è
reale, ma non per questo si deve rinunciare alle
risorse
statali. Rispondendo
a Marini ha ricordato che è stato istituita un’unità
di coordinamento di tutta l’area disabilità. Per
ciò che riguarda le
liste d’attesa è vero che le telefonate che arrivano sono
aumentate, ma tanti scambiano il Cup per l’ufficio informazioni.
Cup che
è
stato potenziato, esteso
il servizio alle
ore serali, ma le difficoltà ci sono e si sta pensando ad un
coinvolgimento delle farmacie. Sulle liste d’attesa c’è un
gruppo di lavoro che ha valutato le richieste
in base alla situazione clinica e nei primi 6 mesi 2021 sono stati
smaltiti
molti arretrati
tendendo
presente che
la presa in carico non è cessata neppure durante il lock
down.
Presa in carico che è stata favorita anche dalla quasi assenza di
mobilità sanitaria da altre regioni. In generale negli ultimi sei
mesi i dati sono in miglioramento. Il
direttore generale del Dipartimento salute politiche sociali
Giancarlo Ruscitti
ha affermato
che con UniVr e Apss
si partirà
con le scuole di specializzazione e ci sono professionisti che
avrebbero titoli per diventare docenti
per far partire le scuole specializzazioni. Il prossimo anno i corsi
delle professioni sanitarie passeranno da UniVr
a
UniTn
e si stanno cercando, anche con Itea, spazi idonei. Il tema della
concorrenza dei
medici e degli infermieri, ha ricordato inoltre Ruscitti, va
al di là del nostro Paese e riguarda anche dinamiche demografiche.
Anche per questo la Facoltà di medicina di Trento deve puntare su
settori nuovi come la medicina
d’urgenza, della montagna o protonterapia per rendersi
attraente. Sulle Case per la salute si sta collaborando con Bolzano
per trovare una tipologia comune. Infine,
rispondendo a Lucia Coppola sulla
terza dose ha
detto che si
devono aspettare i sei mesi dalla seconda perché, se si fa prima,
non risulterebbe sul green
pass.
Gottardi:
per i comuni confermati gli investimenti.
E’
toccato poi all’assessore Mattia
Gottardi
che è partito dalla
descrizione dei passaggi principali
del
protocollo di finanza locale discusso
e
sottoscritto con
il Cal.
Ricordando
che il fondo
di perequazione, che
è
di 40 milioni, è
verrà aumentato del
10% e
lo
stato finanziario dei comuni verrà valutato sui 5 anni. I
finanziamenti per gli
investimenti sono rimasti quelli dello scorso anno. Con
i comuni si
è concordata
una
regia unitaria per la gestione del Pnrr anche per evitare che lo
Stato intervenga
direttamente nel finanziamento dei comuni. Previsto inoltre un tavolo
per la valutazione delle opere da finanziare. Confermata
la possibilità data ai comuni di completare i piani di assunzioni,
gli obiettivi di spesa corrente
sono invariati rispetto
al 2021.
Prevista,
inoltre, la
copertura del rinnovo del contratto del personale che sarà a carico
della Pat e gli oneri derivanti da quello del personale degli asili
nido.
Marini
ha affermato che senza avere a disposizione il protocollo Pat - Cal è
stato difficile capire l’intervento dell’assessore e ha ricordato
che si dovrebbero trovare momenti di confronto tra Consiglio
provinciale, Giunta e Cal come del resto prevede la legge. Ma, ha
continuato, nonostante, le sollecitazioni anche dal presidente
Kaswalder non sono venute risposte. L’utilità di una seduta comune
risulterebbe evidente in occasione del protocollo finanziario. Del
resto, ha aggiunto, il presidente del Cal Gianmoenna ha detto di
avere regolari contatti con gli assessori ma il Consiglio è
completamente tagliato fuori.
Ugo
Rossi
ha chiesto perché
per i comuni risultano 18 milioni in meno sulla spesa corrente e 17
in spesa capitale.
L’assessore
riguardo alla seduta comune ha ricordato che le sedute del Cal sono
aperte ai consiglieri provinciali mentre sulle cifre citate da Rossi
dipendono dai trasferimenti stabiliti dal protocollo che non prevede
tagli, anzi sulla spesa corrente c’è un miglioramento dopo 10 anni
di contrazione. Si
sta andando quindi, rispetto al passato, controcorrente.
Alex
Marini
ha replicato ricordando di aver chiesto la seduta comune, anche
perché il Cal viene convocato spesso con il Consiglio provinciale o
regionale. C’è poi un problema di accesso agli atti ed è
difficile avere anche i verbali del Cal. Il
consigliere pentastellato ha chiesto a Gottardi se è
stata fatta
qualche valutazione sull’autonomia fiscale degli enti locali.
L’assessore ha risposto che rispetto
a una maggiore autonomia tributaria dei comuni c’è apertura anche
se i municipi
hanno scelto la strada unitaria.
Spinelli:
nei due anni di pandemia alle aziende 356 milioni a fondo perduto.
L’assessore
allo sviluppo Achille
Spinelli
ha affermato che nel settore economico la
manovra finanziaria
è volta
al supporto della crescita. Pnrr e fondi Ue 2021
– 27
sono coordinati
con le
risorse provinciali,
mentre
sul piano fiscale
sono state
confermate
le agevolazioni fiscali
Irap e Imis che
impattano per 82
milioni all’anno sul
bilancio Pat.
Nei due anni pandemici
la Pat ha erogato, oltre
agli interventi statali, 356,5
milioni a fondo perduto, ai
quali, dati dell’11 novembre scorso vanno aggiunti
2 miliardi di euro di liquidità
extra garantita dal Fondo
Centrale di garanzia.
Si spera, ha
aggiunto l’assessore,
che il 2022 sia l’anno della ripresa e
che il sistema economico trentino, con risorse proprie e quelle del
Pnrr, riesca a superare alcuni gap storici come la carenza di
produttività, la scarsa propensione all’innovazione e le carenze
sull’esportazione.
I capitoli principali
della
manovra in campo economico riguardano gli incentivi e le azioni di
sistema che vengono portate avanti da Trentino Sviluppo , Fondazioni
di ricerca e Hit. Sono stati confermati, ha continuato Spinelli, gli
stanziamenti su
ricerca e sviluppo,
gli
incentivi sugli investimenti fissi, all’internazionalizzazione e
alle consulenze.
Prosegue
l’intervento
di compensazione
fiscale
che
sta auitando
i piccoli. Apiae
anche per il prossimo anno ha a disposizione 69 milioni di euro. Nel
2022 si varerà un bando per la
nuova imprenditorialità
e il miglioramento delle imprese artigiane. TS ha a
disposizione 33,2
milioni per portare avanti le iniziative,
finanziamenti
che verranno
incrementati
dai
fondi comunitari
Fesr.
Altro obiettivo 202 il consolidamento del
Polo Meccatronica,
del
Polo
della vita e si
svilupperà quello delle
telecomunicazioni collegato
con le attività della
Quantum
tecnology.
Si
aggrava la carenza di manodopera.
Sul
versante del lavoro il tema principale è quello della carenza di
personale. Manca
personale in tutti i settori e l’
Agenzia del lavoro è
mobilitata
e con i 28 milioni a disposizione e le assunzioni di 24 unità nei
Centri per l’impiego, i 45 milioni per il programma Gol e i 43
milioni del Progettone, non mancano certo di risorse per attuare
politiche attive del lavoro.
Nel
frattempo si
stanno ultimando gli Stati generali del lavoro dal
quale potrà uscire un Manifesto
per il
lavoro di
qualità.
Ma
va stimolato il sistema formativo e incrementata l’attrattività
del Trentino per
richiamare lavoratori anche dall’estero.
Sul discorso della sicurezza del lavoro Spinelli ha detto che si
metterà in campo anche una campagna educativa. Poi
c’è il capitolo riforme: quella del Progettone,
che
per Spinelli non va più considerato come un
sistema ponte per la pensione e va riformata la legge 6 del
1999,
per sburocratizzarla, e quella sulle cave per rinnovare in modo
trasperente
le concessioni e
per chiarire il ruolo di Comuni e Asuc.
Giorgio
Tonini
ha
ricordato che i ragionamenti economici
andrebbero
fatti partendo dal Nadefp e da un punto chiave: quello
della
crescita. Crescita sulla quale gli obiettivi
della Giunta
sono tutt’altro che ambiziosi. Si prevede nel 2022 una crescita
maggiore
rispetto
alla media nazionale, poi per il 2023 e 2024 ci
si adegua a quella del resto d’Italia o
un po’ sotto. Da
ciò risulta
che le misure che si mettono in campo sono all’altezza
per
dare uno slancio sufficiente. Quindi, si può pensare che si sia un
difetto nella linea economica della Giunta che pensa di sostenere la
crescita sulla spesa pubblica senza pensare alle riforme. La Giunta,
insomma, ha riaffermato il consigliere dem, va in una direzione
diversa da quella del Governo che vincola gli investimenti pubblici
alle riforme.
Paolo
Zanella
ha portato il discorso sul mercato del lavoro per
il quale nella manovra non si vedono risposte sopratutto sul piano
dell’incrocio tra domanda e offerta.
Alex
Marini ha chiesto cosa intenda fare la Giunta sugli
incidenti sul lavoro (tema sul quale il consigliere ha presentato un
ddl e una mozione), e come intenda agire sull’utilizzo delle
sanzioni. Resta da capire, inoltre, cosa ne sia stato del fondo di
solidarietà dei familiari dei morti sul lavoro. Va fatta poi
chiarezza sul Progettone, misura destinata a persone di solito poco
qualificate e, infine, l’esponente 5 Stelle ha sottolineato che nei
confronti del reddito di cittadinanza c’è un’aggressività
ingiustificata.
Ugo
Rossi
ha chiesto spiegazione sul fatto che sul sostegno occupazione per il
2022 ci sono 72 milioni, mentre nel 2021 ce
n’erano 83.
Con
gli investimenti si punta sulla crescita della produttività.
Spinelli
ha risposto che per la crescita del Pil la produttività è tutto e
su questo si deve lavorare. La proiezione di crescita 2023 – 24
fatta
dalla Giunta è
determinata anche dalla prudenza, anche perché la Pat non è lo
Stato che ha tutti gli strumenti in mano per determinare l’aumento
del Pil e non sarebbe
neppure giusto tracciare una crescita “sparata” sul triennio col
rischio di creare illusioni. Sulle riforme, negli anni Covid, ha
ricordato, si
sono introdotte nuove regole per la ricerca e
gli
Stati generali del lavoro sono stati fatti per arrivare a soluzioni
innovative. Certo,
si
potrebbe essere più ambizioni, ma si deve guardare anche alla realtà
che
non è rosea.
Ci sono settori come l’edilizia che
sono
esplosi
ma che inevitabilmente
si andranno sgonfiando
e per i quali
si
dovrà trovare una stabilità per evitare la destrutturazione del
sistema imprenditoriale. Sulla riforma del Progettone, Spinelli ha
detto che l’obiettivo è quello di avvicinare questo settore alla
formazione di competenze per permettere
a queste persone, per quanto fragili, di affrontare
il mercato. Le sanzioni sulla sicurezza
sul lavoro,
ha
risposto a Marini,
verranno utilizzate per le
campagne di
formazione e
informazione e si pensa anche all’istituzione di premi pubblici per
le aziende più rispettose delle norme. Sull’ambito
dei controlli c’è un confronto teso con Roma che vorrebbe
allargare la propria azione anche sulla parte sanitaria di
competenza regionale.
Sul reddito di cittadinanza, ha
chiuso l’assessore,
non tutto è negativo, ma in certe situazioni i veri beneficiari sono
stati i navigator.
La
dottoressa Pedron, dirigente
del Dipartimento,
ha ricordato che si stanno monitorando i lavoratori del
Progettone per
essere utilizzati nell’edilizia e per quelli meno vicini alla
pensione si sta lavorando per inserirli nelle politiche attive del
lavoro.
Failoni:
l’obiettivo è di portare in Trentino 4 milioni di turisti in più.
Ultimo
confronto quello con l’assessore Failoni, che
ha passato in rassegna gli articoli di sua competenza. Sull’imposta
di soggiorno si
introduce una norma per sanare una questione sollevata dalla Corte
dei Conti e che altrimenti rischia di pesare burocraticamente sugli
operatori. In sostanza, la legge del 2015 che ha introdotto la tassa
ha definito gli albergatori che hanno il compito di raccoglierla come
sostituti d’imposta. Fatto che li ha messi al riparo dall’obbligo
di fornire alla Corte dei conti quella che viene definita la
dichiarazione giudiziale, cioè la contabilità delle entrate
derivanti dalla tassa di soggiorno. Obbligo che spetta invece, in
base ad un regio decreto del 1924, agli agenti
contabili.
Nel
2020 la Corte dei
conti di
Trento ha detto la
competenza
in
tutte le materie fiscali è statale
e quindi, in
base alla legge di 98 anni fa,
si dovevano ritenere gli albergatori non
sostituti d’imposta ma agenti
contabili. Un
guaio che è stato sistemato con un
accordo con Corte di conti che
ha ritenuto valide le
dichiarazioni di
versamento fatte
fino ad ora come
sostituti d’imposta, ma dal 2022 si dovrà passare al regime
previsto per l’agente contabile.
C’è
poi la norma che pone il Trenino alla pari degli altri territori
promotori delle
Olimpiadi 2026.
Mentre
l’articolo
18 riguarda i contributi per i pulmini per le società sportive,
mentre
il 20
riguarda
la
proroga della misura sui plateatici per ristoranti e bar. Poi
ci
sono gli articoli delal collegata, criticati nelle audizioni di ieri
da Confcommercio e Confesercenti. Che riguardano l’ampliamento
dell’offerta di servizi di piccoli negozi di vicinato permettendo
il consumo immediato
all’interno
escludendo però
i tavoli e
le sedie.
L’assessore
poi ha fatto cenno all’articolo, è
il
23, sui birrifici artigianali che potranno offrire ai
clienti la
birra prodotta
solo su piani
d’appoggio su una superfice
di 10 metri quadrati.
Tonini
ha ricordato che nel 2021 il Trentino è cresciuto meno del paese per
l’incidenza del turismo che è stato colpito dalla recessione Covid
dell’inverno scorso. Il che dimostra l’importanza del settore sul
quale la Giunta non ha presentato però nessuna visione strategica.
L’assessore
ha risposto parendo dai birrifici dicendo
che la norma è stata capita male da alcune categorie. Da 15
- 20 anni
imprenditori artigianali che si sono messi in gioco e
stanno
creando prodotti straordinari e quindi si è pensato di permetterne
l’assaggio in luoghi assolutamente contenuti.
Sul futuro del turismo Failoni ha detto che il piano di Trentino
Marketing porrà un’asticella molto alta, puntando a 4 milioni di
presenze in più e
scommettendo
sulla qualità. Però,
ha aggiunto, si
devono tagliare i tempi delle autorizzazioni urbanistiche
che
rendono difficile gli investimenti. La riforma delle Apt del 2020 è
quasi ultimata anche perché tutti i territori hanno dimostrato di
crederci. Soprattutto
Trentino
Marketing
sta lavorando bene e si punta ad alzare la professionalità con
l’obiettivo di raggiungere il livello dell’Alto Adige.
Marini
ha chiesto quali sono state le risorse statali per la
digitalizzazione del comparto e quelle
della
Cassa depositi
e prestiti per la ristrutturazioni di alberghi particolarmente
iconici. Altra domanda se sia stato
fatto
un incrocio tra seconde case e registrazioni sul
codice Cipat.
Per ciò che riguarda il lago d’Idro ha chiesto se sono state
avviate le collaborazioni interregionali. Infine,
sulle
Olimpiadi se siano
state
coinvolte le organizzazioni dei disabili.
Zanella
ha sottolineato che l’idea si incrementare di 4 milioni di presenze
turistiche mal di concilia con la sostenibilità e comunque si
dovrebbe pensare a una destagionalizzazione anche attraverso
l’utilizzo dei big data.
Failoni
ha risposto che non servirà più la
comunicazione
per attirare turisti in estate
e in inverno
ma
si dovrà puntare
su altri periodi insistendo
sul turismo esperienziale.
Mentre sulla disabilità ha ricordato che nel Comitato olimpico
trenino c’è Massimo
Bernardoni, il
massimo esperto di sport paralimpico. Su birrifici, negozi di
vicinato e rivenditori di olio, il confronto, ha
assicurato Failoni,
ci sarà. Sul codice
Cipat
la prima cosa da dire è che ha funzionato e si sta lavorando alla
raccolta dati da parte dei territori. Comunque, già oggi sono stati
mappati
11 mila alloggi turistici.
Paralimpiadi:
il biathlon e il fondo si disputeranno in Val di Fiemme.
Infine
per ciò che riguarda le Olimpiadi, l’assessore ha detto che ora è
ufficiale che il biatlhon
e lo
sci
di fondo paralimpico saranno ospitati
in val di Fiemme o
non come previsto in Alto
Adige. Sul Lago d’Idro, ha
concluso rispondendo a Marini,
si è aperto l’iter della proposta di
idee e delle priorità rispetto alle somme già assegnate a Brescia.
Per ciò che riguarda il Fondo nazionale turismo le scelte dello
Stato sono state
quelle
di inserire 2 miliardi e 400 milioni nel Pnrr. Pnrr
che contiene fondi anche per la riqualificazione turistica e
l’innovazione tecnologica.