Ai consiglieri provinciali in Prima Commissione
La manovra finanziaria 2022-2024 illustrata a palazzo Trentini dal presidente Fugatti
In allegato, il power point utilizzato per presentare il bilancio di previsione
Il
presidente della Provincia Autonoma ha presentato oggi pomeriggio
alla Prima Commissione consiliare la manovra economico-finanziaria
Pat 2022-2024, che da lunedì verrà esaminata con tutti i testi
legislativi di cui si compone. Alex Marini ha aperto i lavori,
sostituendo la presidente Vanessa Masè e dando la parola a
Maurizio Fugatti per la sua relazione ai commissari.
Il
documento che la sostanzia è aggiornato a oggi e quindi anche al
fresco protocollo che definisce la finanza Pat-Comuni, partita da 54
milioni di euro.
Il
presidente ha inquadrato anzitutto il trend macroeconomico,
sottolineando che il costo dell’energia e delle materie prime è
una variabile da cui dipenderà non poco la bontà delle previsioni.
Si è poi soffermato sui termini del recente accordo che revisiona i
rapporti finanziari Stato-Pat, evidenziando che si tratta di un
risultato ottenuto grazie anche agli stimoli venuti a suo tempo dagli
ordini del giorno consiliari e grazie alla stretta collaborazione con
il governo provinciale di Bolzano. “Avevamo chiesto in una prima
fase la sospensione per due anni del nostro concorso al risanamento
dei conti statali, ma abbiamo poi giudicato buona la controproposta
di una riduzione permanente del 20%. Il risultato tangibile sta in
600 milioni di euro in più a legislatura per le casse dell’autonomia
provinciale, sulla base di un accordo infine equo e che fornisce
certezza sulle cifre”. Un dettaglio riguarda il posticipo dal 2023
al 2028 del previsto adeguamento del concorso Pat ai conti dello
Stato in base alle dinamiche del debito pubblico nazionale.
Il
presidente ha parlato anche della spinosa questione del rinnovo
contrattuale per i dipendenti provinciali, rivendicando di avere
trovato risorse finanziarie importanti. Un accenno alla questione
dello smart working, che è stato indicato come uno strumento
interessante ai fini di decongestionare il traffico, ma anche come un
modo per migliorare la qualità della vita dei dipendenti, aspetto
che anche i sindacato dovrebbero apprezzare e mettere sulla bilancia
(Rossi ha giudicato questo ragionamento “un po’ una forzatura”).
Un
altro passaggio di rilievo delle parole del presidente Fugatti è
stato quello con cui ha annunciato per il primo trimestre 2022 la
presentazione della riforma delle Comunità di valle.
GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI
Alla
relazione del presidente Pat sono seguiti i primi interventi dei
commissari. Ugo Rossi ha chiesto ad esempio maggiori ragguagli
sulle dinamiche della recente, delicatissima trattativa sui patti
finanziari con Roma; si è poi fatto confermare dal presidente
Fugatti che non c'è ancora molta chiarezza sulle modalità di
ripartizione dei fondi Pnrr, per i quali – ha detto Fugatti – ci
si attende comunque un riparto che avrà una base
regionale/provinciale.
Giorgio
Tonini ha
espresso un giudizio positivo sui contenuti della manovra firmata
Fugatti,
che è “di buona manutenzione dell'esistente, con prudente ricorso
al debito”. Il bicchiere mezzo vuoto secondo
il consigliere sta nella
carenza programmatoria, ma poi anche nella
persistente,
mancata
centralità delle riforme, tema
di
cui si parla poco, benché ora venga annunciata quella – molto
attesa
- delle Comunità di Valle. Il tema è cruciale per rendere
produttiva e sostenibile per il futuro questa fase di forte
indebitamento
degli enti pubblici.
Alex
Marini ha
chiesto diversi chiarimenti. Si è pensato a formalizzare una forma
di coinvolgimento anche del Consiglio nelle partite finanziarie che
oggi la Giunta gioca da sola con il Governo? (Fugatti
ha risposto che le trattative sono delicate e vanno giocate con
riservatezza).
Sulla
delega al Governo per la riforma fiscale: la Pat avrà voce in
capitolo? (Fugatti ha detto che si lavorerà sul fronte
parlamentare). Il consigliere ha poi toccato altri temi: i fondi per
la cooperazione transfrontaliera, i fondi attivati da Cassa del
Trentino. Ha poi chiesto che fine ha fatto il collegamento
ferroviario da Rovereto al Garda, visto che l’annunciato studio di
fattibilità Rfi non si vede ancora. (Fugatti: l’opera non rientra
nel Pnrr, ma non è affatto accantonata, a inizio 2022 si conta di
avere il piano di fattibilità). Sul protocollo di finanza locale
Marini ha obiettato che ancora una volta ci si arriva senza convocare
la prevista seduta congiunta tra Consiglio provinciale e C.a.l.
(Fugatti: può e deve semmai pensarci il Consiglio provinciale,
potrebbe essere un'iniziativa interessante).
Paolo
Zanella
ha tra
l’altro ribadito che sui fondi del Pnrr
c'è molta confusione, non
è chiaro come impatteranno in particolare sui
Comuni. Positivo sarebbe allocare presso le Comunità tutto il lavoro
relativo ai bandi rivolti ai Comuni. (L’assessore
Achille Spinelli, che ha partecipato ai lavori, ha voluto garantire
che
la Provincia sarà certamente un ombrello per i Comuni, onde
assisterli nell'affrontare la grossa partita dei fondi Pnrr.
Il
consigliere Zanella ha poi chiesto al governo provinciale di
occuparsi con un piano straordinario dei lavoratori, della forza
lavoro straniera, degli operatori della sanità, “perché oggi
domanda e offerta non s'incrociano”. Sul contratto del pubblico
impiego: “Arrivate tardi e parzialmente, si tratta il comparto come
serie B”. (Fugatti ha risposto che i 37 milioni di una tantum e i
64 ogni anno sono risorse importanti e doverose, per un settore
efficiente e che vogliamo ulteriormente ottimizzare).
Mara
Dalzocchio ha elogiato il governo provinciale per i 120 milioni
portati da Roma e per essere riuscito a finanziare anche il contratto
Pat, dentro una manovra realistica ed equilibrata.