Questa mattina in Consiglio provinciale
No alla mozione di Manica sul progetto della tratta trentina del corridoio del Brennero
In allegato, l'ordine del giorno con i testi in discussione
Nella
seduta antimerdiana, il Consiglio provinciale ha respinto, dopo un
ampio dibattito delle sole Minoranze, la mozione di Manica che
prevedeva un confronto sulla progettazione della tratta trentina del
Corridoio del Brennero. Approvata
all’unanimità
la mozione di Masè sulla promozione di regole e informazioni
sull’uso dei monopattini, passa
il
documento particolarmente
contrastato di
Cavada per
facilitare la pratica della falconeria in Trentino, è
stato approvato in forma emendata il documento di Marini che
impegna
a trovare una procedura per raccogliere e censire segnalazioni per
elettrodotti e
anche quello di Zanella per
dare
pubblicità alle disposizioni anticipate di trattamento e facilitarne
la raccolta coinvolgendo il sistema sanitario provinciale.
Mozione
446
(Alessio
Manica, PD)
respinta
Completare
la progettazione della
tratta trentina del Corridoio del Brennero
Il
proponente ha definito quello
di questa mozione
un “tema cruciale e complesso”, che è stato favorito dalla
pandemia, grazie all’immissione di grandi risorse economiche e al
finanziamento di una parte della tratta in corrispondenza
dell’attraversamento più popolato, quello di Trento. In questo
momento ci vuole uno scatto in più, ha detto, occorre accelerare le
ipotesi progettuali anche sul resto del territorio trentino. Su
queste premesse la
mozione, respinta,
affidava
alla Giunta i
seguenti
impegni: convocare
l’Osservatorio
per
lo sviluppo del corridoio del Brennero
entro
un mese dall’approvazione;
supportare
il Comune di Trento nella progettazione e nell’implementazione
delle opere necessarie alla realizzazione della Circonvallazione
ferroviaria del capoluogo;
procedere
con urgenza alla pianificazione e alla progettazione dell’intera
tratta trentina del Corridoio del Brennero
e alla sottoscrizione di un accordo con RFI relativo all’intera
tratta compresa tra la chiusa di Borghetto e quella di Salorno;
adottare
idonee iniziative per informare i cittadini sullo stato della
progettazione, sulle scelte tecniche e sul
percorso di realizzazione dell’intera
tratta trentina; definire
le connessioni tra la linea del Brennero, la
ferrovia della Valsugana e la
rete ferroviaria regionale, comprese le
tratte di progetto
come la Rovereto-Riva e quella
delle
Valli
dell’Avisio, nonché le soluzioni logistiche per il trasporto merci
e le interconnessione con l’Interporto
di Trento, al fine di offrire una rete
completa e strategica di mobilità sostenibile per il futuro del
Trentino.
Il
consigliere Ugo Rossi
(Azione) ha osservato che servirebbero due sedute intere di consiglio
per discutere di un
argomento tanto strategico, di
una grande opportunità che riguarda sì il futuro, ma anche il
presente di questo territorio. Purtroppo in questo momento c’è una
sola istituzione che ci sta mettendo la faccia fino in fondo ed è il
Comune di Trento che sta già incontrando le persone e i singoli
soggetti coinvolti. Servirebbe un patto tra Comune e Provincia su
questo tema, ha suggerito, ma la poca
attenzione riservata oggi dalla Giunta
alla mozione del collega è
indice di un pericolo, che l’opportunità straordinaria del Pnr che
finanzia con certezza quest’opera non venga colta fino in fondo e
questo è un problema del
quale non si sa se la Provincia
sia consapevole. Spero di sbagliarmi, ha
concluso.
Nel
suo intervento Paolo Zanella
(Futura), esprimendo convinto
sostegno alla mozione, ha sottolineato l’importanza dell’opera
finanziata eccezionalmente in parte dal Pnr, un aspetto che impone
però di ragionare anche sulle altre tratte, per capire dove si pensa
di far passare il quadruplicamento. Non è solo una questione
paesaggistica ed ambientale, ma anche di sostenibilità economica, ha
aggiunto. Il rischio è quello di bucare la montagna solo per fare la
circonvallazione di Trento: una cattedrale nel deserto con impatto
inimmaginabile anche sulla città.
Ha
posto l’accento sulla
partecipazione
Alex
Marini
(Misto_5 Stelle) che ha suggerito di applicare le norme
sull’autogoverno che contengono numerosi strumenti per permettere
di attivare dialogo e confronto con il territorio.
Filippo
Degasperi
(Onda Civica) si è detto disorientato nel notare che nella scorsa
legislatura aveva evidenziato che si sarebbe potuto investire sulla
linea storica anziché attendere il tunnel del Brennero, mentre oggi
qualcuno che qualche anno fa lo
irrideva, sostiene che forse la linea del Brennero non è
sostenibile. Il dibattito è surreale, ha aggiunto esprimendo
stupore: il
Comune di Trento dov’era fino al 2021? dov’era
quando facevo le battaglie qualche anno fa? E dov’erano i Comitati
e dov’erano i cittadini? Non comprendo perché solo oggi tutti
scoprano all’improvviso che ci sarà una circonvallazione e che non
va più bene nulla. Qualcuno ha raggirato i trentini per tutti questi
anni e forse se ne accorgono solo adesso.
L’assessora
Giulia
Zanotelli
ha espresso il parere della Giunta di accoglimento della premessa e
del punto 4.
Alessio
Manica ha
detto di trovare drammaticamente stridente il vuoto di dibattito su
questo tema da parte della maggioranza, l’assenza del Presidente e
la foto di Fugatti che ieri andava a fare il sopralluogo alla Music
Arena: “qui manca la capacità di distinguere il peso dei temi”
ha detto e,
rivolgendosi alla maggioranza l’ha accusata di non avere coscienza
dell’importanza della partita che ha in mano o forse quel piano non
lo sa fare perché ne uscirebbero troppe contraddizioni. Gli
emendamenti della Giunta non sono accoglibili, ha concluso,
respingendo la proposta di accoglimento di premessa e aspetti
informativi.
Trovo
paradossale che la Giunta dica no a questa mozione perché significa
dire no a decisioni strategiche che sono nelle sue competenze
rispetto a questo progetto ha notato Degasperi.
Di simile avviso Zanella:
non capisco come si possa bocciare un dispositivo che impegna
doverosamente alla concretezza rispetto ad un progetto che si
realizzerà. Si nega dunque il supporto al Comune di Trento, si nega
la coprogettazione? Con i colleghi di minoranza chiederemo una
conferenza di informazione ha annunciato, su questo tema nodale e
cruciale per questo territorio.
Michele
Dallapiccola
(Patt) ha richiamato l’aula a ricordarsi che questa è un’aula
consiliare e non una arena: ho assistito a scene avvilenti dove si
mugugna come dei primati e
si assumono atteggiamenti non consoni.
Lucia
Coppola (Misto-Verdi
per l’Europa) ha dato suo appoggio alla proposta della Conferenza
d’informazione ed ha espresso la necessità di un confronto urgente
su un’opera rispetto alla quale la Provincia non si può chiamare
fuori: è improprio ed inammissibile.
Chi
è senza peccato scagli la prima pietra, ha detto Ivano
Job (Lega)
replicando a Dallapiccola. Quanto al tema in discussione il
consigliere ha osservato che tra il fare e il non fare c’è un
abisso. Il problema va affrontato, ha ammesso, e i cantieri vanno
cantierizzati, ha detto, esprimendo la certezza che il Presidente
Fugatti sia attento a quest’opera e la situazione sotto controllo.
Alessandro
Olivi (PD)
si è stupito del fatto che la Giunta abbia condiviso la premessa e
poi respinto il dispositivo “assolutamente costruttivo” di questa
mozione. E’ difficile immaginare il perché la
Giunta non abbia voluto spendere il tempo per analizzare questo
documento e condividere con il Consiglio
un orientamento sull’impatto rivoluzionario che quest’opera avrà
sul territorio. Una risposta, quella della Giunta, eccessivamente e
immotivatamente “liquidatoria” forse
solo perché il documento è sottoscritto dalle opposizioni, ha
rilevato.
La
mozione è stata respinta con 18 no e 13 sì.
Proposta
di mozione
447
(Vanessa
Masè, La Civica) approvata
Promuovere
regole
più certe nell’utilizzo di monopattini e veicoli a propulsione
elettrica per la mobilità personale
Il
dispositivo della mozione della consigliera della Civica, che ragiona
sui pericoli e sulle regole legate all’utilizzo dei monopattini
elettrici, approvato in forma emendata, impegna la Giunta in due
direzioni: a promuovere, una volta emanata la disciplina definitiva,
una campagna informativa rivolta a tutti, ma in particolare ai più
giovani, per favorire l’utilizzo corretto del monopattino sia dal
punto di vista tecnico che dell’educazione stradale; a verificare
la possibilità di introdurre un momento formativo all’uso del
monopattino all’interno dei percorsi di educazione stradale
previsti dalle scuole, una volta emanata la disciplina definitiva.
Stralciato dalla versione approvata il riferimento all’assicurazione
che era previsto
dal terzo impegno
del dispositivo.
L’assessore
Mirko Bisesti ha confermato il parere favorevole al dispositivo
emendato.
Ha
espresso sostegno alla
mozione il consigliere Devid Moranduzzo (Lega)
che ha apprezzato in
particolare li aspetti informativi su questo nuovo e
sempre più diffuso mezzo di trasporto. Il documento è stato
approvato all’unanimità.
Proposta
di mozione 448 (Gianluca
Cavada, Lega)
approvata
Interventi
per facilitare la pratica della falconeria in Trentino
La
mozione del
consigliere della Lega
per
promuovere la pratica della falconeria nella nostra provinciale sia a
livello sportivo che venatorio, approvata
sebbene ampiamente contrastata dalle Minoranze, impegna
la Giunta ad
attivarsi, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia, al
fine di modificare, compatibilmente con le esigenze di tutela della
fauna selvatica autoctona e tenendo conto dei possibili rischi per la
salute, l'attuale regolamentazione provinciale relativa alla
detenzione, all'allevamento, all'allenamento e alla riproduzione di
uccelli da preda nel Trentino. In
secondo luogo il documento
impone
l’avvio di una
revisione in senso ampliativo delle specie di uccelli da preda
attualmente autorizzate alla detenzione in
Provincia, tenendo
in considerazione
le norme contenute nel Regolamento CEE 338/97, nella Legge 150/92 nel
decreto
legislativo
275/01.
Una
proposta agghiacciante, l’ha definita Filippo
Degasperi:
qui stiamo parlando di tenere i rapaci in gabbia, ha notato
e se abbiamo usato l’autonomia in passato per limitare questa
pratica ora la usiamo male riferendoci
a norme europee. Dal
momento che si vuole tenere in vita questa pratica che propriamente
non ci appartiene, potremmo introdurre in Trentino anche la caccia
alla volpe, riconducendoci alla tradizione inglese, oppure alla
corrida, ha osservato ironicamente.
Resta
poco da aggiungere al brillante intervento del consigliere Degasperi,
ha detto Lucia
Coppola,
esprimendo dispiacere nel dover affrontare in questa sede argomenti
che ci fanno decisamente arretrare rispetto alle leggi vigenti. Non
si parla mai abbastanza del benessere animale e del fatto che gli
animali sono esseri
senzienti, ha aggiunto: se questa mozione incredibile e assurda
dovesse passare, il giudizio dei cittadini e della popolazione
trentina sul nostro operato sarebbe certamente grave. Sono totalmente
e radicalmente contraria a questa proposta di mozione e mi meraviglia
sia arrivata in aula, ha concluso.
Alessio
Manica
si è aggiunto al coro di stupore, perplessità e contrarietà a
questa proposta: davvero vogliamo governare la fauna in Trentino
rispondendo a 10 falconieri che bussano alla porta? si è chiesto.
Qui non ci si impegna a valutare, a ragionare, a fare una verifica,
semplicemente si modifica la legge in senso ampliativo delle specie
di uccelli.
Nella
replica, il consigliere Cavada
ha chiarito che la pratica della falconeria è patrimonio dell’Unesco
e il bird
control è
un sistema naturale per contrastare l’invasione di certi animali
come i colombi, gli aironi e i cormorani che rappresentano problemi
anche dal punto di vista igienico. I rapaci verrebbero utilizzati
proprio per contrastare l’eccessiva diffusione di questi uccelli.
Il
presidente Kaswalder
ha invitato il consigliere Degasperi che intercalava con commenti di
dissenso la replica di Cavada ad abbandonare l’aula.
L’assessora
Zanotelli ha
dichiarato accoglibile la proposta di mozione che riguarda un tema
conosciuto e sulla quale c’è un’istruttoria tecnica.
Ugo
Rossi ha
dichiarato la non partecipazione al voto: questa mozione ha una
semplice funzione, ha detto, quella di intestarsi un provvedimento
già pronto e che il consigliere Cavada rivendicherà. Dopo aver
parlato dell’interramento della ferrovia nella città di Trento è
davvero inaccettabile discutere dei piccioni che saranno controllati
dai falchi.
Simili
le considerazioni di Manica:
la replica del proponente non ha fatto che rafforzare la nostra
convinzione.
La
votazione: 18 sì, 9 no e 3 non partecipanti al voto.
Mozione
440 (Alex
Marini, Misto-5 Stelle) approvata
Procedura
per raccogliere e censire
segnalazioni per
elettrodotti
Approvato
in forma emendata nella premessa e nel dispositivo, il documento del
consigliere Alex Marini riflette sul problema delle informazioni
tecniche sulle attività potenzialmente pericolose in prossimità di
linee elettriche ad alta tensione, quali ad esempio l’uso di
attrezzature di elevata lunghezza, scale, gru, canne da pesca ecc. E’
prassi che enti ed associazioni si rivolgano per queste informazioni
a Terna che possiede e gestisce gli elettrodotti. Poiché la Pat ha
sottoscritto nel maggio 2006 un accordo con Terna, nel cui ambito è
stato istituito un Tavolo tecnico di confronto, scambio informazioni
e collaborazione, la mozione impegna la Giunta a valutare
modalità di raccolta di segnalazioni di attività che possono
risultare pericolose se svolte in prossimità di linee elettriche
aeree ad alta tensione, da discutere nell’ambito del Tavolo di
confronto.
L’assessore
Mario Tonina ha espresso il parere favorevole
della Giunta, con un emendamento condiviso. Non è una
bocciatura, dunque, ma una riscrittura che tenga conto che un
piano complessivo come quello descritto dalla
mozione originaria allo stato
attuale non può neppure essere ipotizzato, sia per le diverse
priorità che per la mancanza di fondi. Anche nell’ipotesi in cui
un simile piano potesse essere definito e finanziato, le modalità di
raccolta delle segnalazioni richiederebbero pre-valutazioni e
selezioni a livello locale per evitare un sovraccarico. Per quanto
riguarda la segnalazione di linee aeree, si può affiancare alle
tradizionali modalità di segnalazione a
Terna anche la Pat, nell’ambito delle
attività del Tavolo tecnico istituito nel
2006.
Marini
ha ringraziato per la disponibilità e ha
espresso soddisfazione per l’accoglimento dello spirito del
suo documento, chiarendo che l’obiettivo non era certo quello di
sovraccaricare le strutture.
Mozione
443, Paolo Zanella (Futura) approvata
Dare
pubblicità alle disposizioni anticipate di trattamento e facilitarne
la raccolta coinvolgendo il sistema sanitario provinciale
Prendendo
spunto dal tema dell’autodeterminazione rispetto ai trattamenti
sanitari e al fine vita, tornato di attualità per l’indizione di
un referendum abrogativo sull’entanasia, la mozione del
consigliere Zanella (approvata con un’astensione)
impegna con il dispositivo la Giunta a dare attuazione all’articolo
4, comma 7 della legge n. 219/2017 e all’articolo 3, 5 e 10 del
decreto del Ministero della Salute n. 168/2019, con
un regolamentato per la raccolta di copia delle DAT e
l’alimentazione della banca dati nazionale presso i punti di
accesso del Sistema Sanitario Provinciale ritenuti più opportuni; a
promuovere una campagna divulgativa sul territorio provinciale
sul tema delle DAT, fornendo informazioni sui contenuti e sulle
modalità di raccolta delle stesse in collaborazione con il Comitato
etico per le attività sanitarie. A margine della discussione su
questo tema, il consigliere Zanella ha colto l’occasione per
stigmatizzare l’affossamento della legge
Zan di estensione di diritti civili nell’aula del Senato ieri.
L’applauso finale in Senato è stato un atto
vergognoso: non si può gioire perché si affossa una legge
che riconosce i diritti di tutti, ha concluso
senza nascondere la sua indignazione.Sara
Ferrari (PD) ha annunciato la piena condivisione sua e del suo
gruppo su questo documento, ricordando di
avere posto l’argomento qualche anno fa con una mozione cui seguì
una delibera di Giunta.L’assessora
Stefania Segnana ha espresso parere
favorevole, dichiarando di accogliere la mozione che
affronta un tema particolarmente sensibile.
L’Azienda si farà carico per quanto di
sua competenza dei contenuti della mozione, dell’informazione su
un tema tanto delicato e del regolamento provinciale,
anche se forse non si riuscirà entro fine anno.Ugo
Rossi ha dichiarato di votare
volentieri questa mozione che rappresenta un “esercizio positivo
dell’autonomia”.