Oggetto dell'incontro, le norme di attuazione già definite, in itinere e che si possono ipotizzare
I componenti trentini della Commissione dei 12 hanno aggiornato i consiglieri provinciali
In allegato, il report illustrato dal presidente dell'organo paritetico, Fabio Scalet
Un
aggiornamento sull’attività della Commissione dei 12 – l’organo
paritetico
previsto dall’articolo 107 dello Statuto speciale per
definire e proporre le norme
di attuazione della
Carta fondamentale dell’autonomia – è stato
fornito oggi ai consiglieri provinciali dai tre componenti trentini
attualmente in carica: il presidente Fabio Scalet, Ugo Rossi e Franca
Penasa. L’organo
ha definitivamente elaborato schemi di norme di attuazione in materia
di giudici onorari di pace, personale e magistrati della Corte dei
conti e orari di apertura degli esercizi commerciali e delle attività di somministrazione. Sono allo studio altre norme per
rafforzare l’autonomia delle Province e della Regione in materia di
personale e di banche di credito cooperativo. Ma – ha concluso
Scalet – si potrebbe intervenire anche su fasce di rispetto
stradale, grandi carnivori, agenzia delle entrate e catasto.
Scalet:
molto lavoro nonostante le interruzioni e i tre insediamenti in due
anni.
Scalet
ha presentato in videoconferenza al presidente dell’assemblea
legislativa, Walter Kaswalder, e a vari consiglieri provinciali
collegati, un rapporto (allegato)
sull’attività della Commissione dei 12, che è riuscita a lavorare
nonostante le
diverse
interruzioni
e ripartenze subite.
Si
pensi – ha ricordato – che oltre ai problemi causati ultimamente
dalla pandemia, la Commissione è
stata insediata tre volte in due anni per
i cambi di governo
avvenuti a livello nazionale.
L’organismo ha comunque
saputo elaborare
ed
è arrivato a pronunciarsi,
con
parere favorevole definitivo, sulle proposte di norme di attuazione
riferite
a
tre materie: giudici
onorari di pace, personale e magistrati della Corte dei conti, orari
di apertura degli esercizi commerciali e di somministrazione di
alimenti e bevande. Il
primo schema di norma di attuazione prevede il potenziamento delle
dotazioni organiche del personale di magistratura delle
Sezioni e delle Procure della Corte dei conti di
Trento
e di
Bolzano.
Per ciascuna Sezione di controllo si prevede la nomina governativa di
quattro
Consiglieri
designati dai
Consigli delle Province autonome di Trento (2) e di Bolzano (2).
La norma prevede poi
l’incremento
di
una unità della
dotazione organica dei magistrati di
ciascuna delle
due Procure presso le Sezioni giurisdizionali della
Corte dei conti.
La
seconda norma
di attuazione, relativa
ai
giudici onorari di pace, prevede l’armonizzazione
dell’ordinamento regionale con le norme statali di riforma della
magistratura onoraria. La
terza, riferita appunto agli orari
degli esercizi commerciali e di somministrazione al
pubblico di
alimenti e bevande, stabilisce
che,
nel
rispetto della direttiva Bolkestein, le
Province autonome disciplinino
con legge gli orari e i giorni di apertura e di chiusura di
queste attività, con
riguardo ai giorni di chiusura anche
domenicale
e festiva, e a tipologie di esercizi o a specifici eventi. E
ciò coinvolgendo nelle fasi
di formazione e di adozione del progetto di legge provinciale gli
enti locali, le associazioni di categoria più
rappresentative
del commercio e del turismo, le
maggiori organizzazioni sindacali,
ambientali
e
di tutela dei consumatori.
Quanto
alle norme di attuazione che sono in fase di studio, Scalet ha
segnalato che la Commissione
dei 12 sta lavorando anche a una proposta
che mira
a specificare meglio
il
carattere facoltativo dell’affidamento
del patrocinio legale all’Avvocatura dello Stato da parte degli
enti locali, rispetto all’autonoma attività di
difesa e alla possibilità di avvalersi anche del libero
foro.
Attende
inoltre
il
perfezionamento del testo la
proposta di norma
di attuazione, già trasmessa
dalla
Commissione ai presidenti della Regione e delle due Province
autonome, che rafforza il
carattere esclusivo della competenza dei
tre enti in
materia di ordinamento degli uffici e del personale, rispetto a
taluni orientamenti
della Corte costituzionale correlati alla privatizzazione del
pubblico impiego e alla riforma del Titolo V della
seconda parte
della Costituzione. Sospeso,
invece, dal 23 giugno 2020, per approfondimenti chiesti dai
proponenti, è lo schema di norma di attuazione in materia di banche
di credito cooperativo. Il presidente della Commissione dei 12 ha poi
indicato
alcuni
ambiti di rilievo ai quali dedicare
ulteriori
proposte di norme di attuazione, come
le fasce di rispetto
stradale, i grandi carnivori, il personale, la finanza provinciale e
regionale, le agenzie fiscali tra cui
soprattutto quella delle entrate, il
catasto e una rivisitazione del sistema censuario di Trento e
Bolzano, l’ambiente
e altre materie
trasversali.
Penasa:
importante la norma sul ricorso degli enti locali all’Avvocatura di
Stato.
Franca
Penasa ha sottolineato l’importanza della norma sul ricorso al
patrocinio dell’Avvocatura dello Stato, importante perché alcuni
Comuni sono stati sanzionati per non essersi avvalsi di questo
strumento. E ciò contro il diritto alla libertà delle pubbliche
amministrazioni di scegliere il proprio difensore. A suo avviso in
tal modo l’autonomia è stata compressa e ne è derivato un calo di
attività degli studi legali. Penasa ha inviato l’assemblea
legislativa provinciale a prendere coscienza del problema se si vuole
ripristinare la libertà degli amministratori di portare avanti le
iniziative di cui si fanno carico. L’ex consigliera ha infine
auspicato anche che si possa tornare sulla norma relativa ai Grandi
Predatori.
Rossi:
fondamentale il rapporto della Giunta provinciale con Bolzano, la
Regione, il Governo e lo stesso Consiglio provinciale.
Ugo
Rossi ha messo in luce quanto sia importante per il lavoro della
Commissione dei 12 la qualità dei rapporti che la Giunta provinciale
di Trento instaura con quella di Bolzano, con la Regione e tra questi
enti e il Governo nazionale. La Commissione dei 12, sulla base degli
input in merito alle proposte di norme di attuazione ricevuti dalle
due Province non ha perso tempo, ha operato in modo responsabile e
soddisfacente. Ma per Rossi su queste ipotesi di norme di attuazione
è assolutamente necessaria un’interlocuzione con i ministeri.
Rossi ha lamentato di non essere mai stato a colloquio con il
presidente Fugatti sul tema della Commissione dei 12. Interlocuzione
che a suo avviso sarebbe importante in particolare sul tema della
norma relativa agli orari degli esercizi commerciali. Grave secondo
il consigliere è stata la legge provinciale trentina su una materia
importante come questa prodotta chiedendo al tempo stesso alla
Commissione dei 12 una norma di attuazione per ottenere la
possibilità di legiferare sull’argomento. La fiducia tra i membri
della Commissione dei 12 e la Provincia dev’essere totale ed è
auspicabile un confronto maggiore, quantomeno con i membri
espressione del Consiglio. Secondo Rossi, comunque, per le norme
sulla Corte dei Conti e sul patrocinio dell’Avvocatura di Stato si
arriverà ad ottenere un buon risultato.
Marini:
sarebbe utile coinvolgere l’Euregio sul tema dei grandi carnivori.
Alex
Marini (Misto – 5 Stelle) ha toccato tre punti. Il primo è
l’esigenza di intervenire con una norma di attuazione sui grandi
carnivori per rendere possibile un intervento a livello locale. Forse
però, ha aggiunto, si potrebbe coinvolgere sul tema l’Euregio,
perché su questo problema sarebbe più utile lavorare a livello
transfrontaliero. Secondo: giusto mettere mano alla questione del
ricorso o meno degli enti locali all’Avvocatura di Stato o a un
proprio avvocato di fiducia, purché – ha osservato – non gli
amministratori pubblici non abusino della possibilità del ricorso al
libero foro. Su questo fronte occorre infatti evitare il rischio di
coprire a spese del contribuente un amministratore che non ha operato
bene. Terzo punto: l’archivio della Commissione dei 12: per Marini
sarebbe interessante valutare l’introduzione di strumenti che
rendano possibile l’accesso a questi documenti anche ai consiglieri
delle due Province autonome.
Rossi:
per orsi e lupi prevale la direttiva europea che però andrebbe
chiarita.
Rossi
ha precisato, rivolto a Marini, che le Province di Trento e Bolzano
non hanno chiesto l’emanazione di norme sui Grandi Carnivori. Su
questo tema c’è solo da applicare la direttiva europea, che è
fonte di rango superiore e che permette anche, in determinati casi,
la soppressione di certi esemplari. A livello di Euregio si può fare
in modo che tutti e tre i territori facciano pressione perché
l’attuale direttiva sia meglio specificata.
Scalet:
servirebbe un progetto di archivio storico sulle norme di attuazione.
Scalet
sui grandi carnivori ha riconosciuto con Marini che il tema ha
sicuramente rilievo transfrontaliero ricordando alcune risoluzioni
adottate dall’Arge Alp che mirano anche a modificare la direttiva
europea in modo che sia la selezione venatoria a garantire gli
equilibri di questi animali. In ogni caso l’Euregio non può dire
nulla di più di quanto previsto dalle normative delle Province
autonomie. A suo avviso è comunque strano che a livello europeo non
si percepiscano le criticità derivanti dai Grandi Carnivori nei
territori di montagna come i nostri. Quanto all’archivio servirebbe
a suo avviso un progetto di raccolta sistematica di tutta la
documentazione accumulata nel percorso storico dal secondo Statuto in
poi, con le norme di attuazione degli ultimi 50 anni. Documentazione
presente in parte negli archivi cartacei della Provincia.