Nella foto, una discarica: quattro i question time sul tema. In allegato, l'ordine del giorno
A quattro interrogazioni di altrettanti consiglieri dedicate allo stesso argomento o a temi affini (riapertura discariche di Imer e Monclassico e discarica di Ischia Podetti), l’assessore
competente ha dato una risposta unitaria e articolata.
Patt: ampliamento
della discarica di Monclassico
Un esponente del Patt ha
chiesto alla Giunta se sia allo studio l’ampliamento del sito della
discarica di Monclassico e Imer sulla vicina cava di ghiaia e sabbia.
Pd: quali tempi per il
nuovo catino della discarica di Ischia Podetti?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta quali tempi di lavoro si prevedono per la realizzazione del
nuovo “catino” per raccolta di rifiuti speciali nella discarica
di Ischia Podetti, posto anche il tempo necessario ad una previsione
urbanistica di tale costruzione e quindi per quanto tempo verranno
utilizzate le discariche di Monclassico e Imer e con quali previsioni
di riempimento di queste ultime.
Trentino in Azione: alternative alle riaperture delle discariche di
Imer e Monclassico
Il
consigliere ha chiesto alla Giunta se siano state valutate eventuali
soluzioni alternative alla riapertura delle discariche di Imer e
Monclassico ed eventualmente quali siano le motivazioni per le quali
non sono state adottate.
Lega: discariche di Imer
e Monclassico e possibile apertura di una nuova discarica a Dimaro
L’annunciata
riapertura delle discariche di Imer e Monclassico suscita gravi
preoccupazioni nella popolazione locale, anche con riferimento
all’eventuale utilizzo, una volta esaurita la capienza di queste,
della cava sita nel comune di Dimaro Forgarida, vicina all’abitato
di Carciato. Il consigliere chiede all’assessore competente se i
timori dei cittadini sono fondati e se è nelle intenzioni della
Giunta aprire una nuova discarica vicino all’abitato di Carciato.
La
risposta.
L’assessore competente ha inquadrato la questione,
percorrendo i passaggi temporali che hanno portato alla decisione di
riaprire le discariche e illustrandone le motivazioni, dando lettura
di un documento estremamente articolato e complesso. La Giunta si
trova in questa situazione perché nella scorsa legislatura per
diversi motivi alcune questioni che riguardano lo smaltimento dei
rifiuti non sono andate a buon fine, ha premesso. Il piano
provinciale di gestione dei rifiuti vigente del 2014, prevede come
unica forma di smaltimento alternativa alla discarica la
realizzazione di un impianto di produzione del Css (combustibile
solido secondario prodotto attraverso la selezione e triturazione del
rifiuto secco residuo), da conferire in cementifici o centrali
termoelettriche. Il rapido esaurirsi degli spazi disponibili nella
discarica di Ischia Podetti. Ha poi fornito alcuni dati sulle
percentuali di raccolta differenziata sul territorio trentino,
passata dal 17% del 20021 al 77% del 2019, con produzione di rifiuti
tendenzialmente costante. A seguito degli incrementi progressivi
delle raccolte differenziate, al quantità di secco residuo da
smaltire è passata da 230.000 tonnellate del 2000 alle 55.000 del
2019. La Giunta intende affrontare la questione secondo due fasi: una
fase transitoria, che prevede la riapertura delle discariche oggetto
dell’interrogazione, esclusivamente per la parte di volumetria
ancora disponibile, senza nessun ampliamento. I conferimenti saranno
effettuati per un lasso di tempo di circa due anni, con impegno da
parte della Provincia (anche con la firma di un protocollo), alla
definitiva chiusura, copertura e rinaturalizzazione degli impianti al
momento del completamento dei volumi già autorizzati, tranne Imer
che non riceverà nemmeno tutti i volumi disponibili. Nel contempo si
provvederà al completamento degli spazi di Ischia Podetti, con
progettazione del cosiddetto “catino nord” della discarica. In
via del tutto eccezionale, considerato il principio normativo
nazionale comunitario di “prossimità”, si cercheranno impianti
temporaneamente disponibili a ricevere rifiuti per l’esportazione
fuori dal territorio provinciale. Terminata la fase transitoria, per
la fase a regime gli obiettivi sono l’adozione di tecniche di
circolarità con riduzione dei rifiuti, obiettivi di raccolta
differenziata con le tecniche che si sono rivelate più efficaci sul
territorio e realizzazione di impianti di trattamento del residuo per
il recupero energetico. Quanto ai quesiti posti dalle interrogazioni,
l’assessore ha evidenziato che le discariche presentano ancora
volumi disponibili autorizzati e quindi non sono del tutto chiuse. La
riapertura sarà limitata ai volumi già autorizzati e sono esclusi
ampliamenti in assoluto, per un periodo comunque massimo di due anni,
al termine dei quali si procederà con la chiusura definitiva e la
bonifica. Contestualmente sono stati già avviati gli iter per la
realizzazione del nuovo catino (e impianti accessori) a Ischia
Podetti, in data 3 settembre si è conclusa la procedura di
localizzazione in materia di tutela dell’ambiente ed è in corso la
procedura di valutazione di impatto ambientale, con la previsione di
completamento dell’opera entro un anno circa.
Il
piano prevedeva la realizzazione di un impianto di trattamento
termico con recupero energetico, poi abbandonato per il trend di
crescita della raccolta differenziata e per un calo del rifiuto
urbano residuo. Si è dunque preferito procedere con la soluzione del
conferimento di rifiuto urbano pari a circa 15/20.000 tonnellate, poi
rinnovabili, fuori provincia (Bolzano). Negli anni si è assistito ad
una crescita rapida della saturazione dell’impianto di Ischia
Podetti che ha imposto questa soluzione temporanea.
La
replica degli interroganti.
Il
consigliere del Patt ha replicato ringraziando per la risposta molto
esaustiva e si è detto soddisfatto per la rassicurazione
dell’assessore sulla riapertura solo temporanea delle discariche di
Imer e Monclassico, che comunque esclude l’ampliamento.
Parzialmente
soddisfatto il consigliere del PD, che ha evidenziato un certo
ritardo della Giunta nell’avanzare le proposte: a tre anni
dall’apertura della legislatura stiamo riattivando due discariche,
ma in realtà sulle soluzioni siamo ancora nel campo dei
ragionamenti.
Il
consigliere di Azione ha preso atto che le alternative alle
riaperture delle discariche non sono state valutate: la soluzione
poteva essere temporeggiare il tempo necessario all’ampliamento di
Ischia Podetti, portando i rifiuti in Veneto, oppure in Lombardia,
oppure ampliando i conferimenti a Bolzano fino a 25.000 tonnellate.
Il consigliere ha ricordato che l’assessore oggi competente faceva
anche lui parte di “quelli che governavano prima”, quindi non
regge il mantra del rimpallo delle responsabilità.
L’esponente
della Lega ha replicato rilevando che l’aspetto più importante,
data l’imminenza delle riaperture, è il mantenimento della
tempistica annunciata, ovvero che alla riapertura del nuovo catino di
Ischia Podetti si chiudano e bonifichino le due discariche di Imer e
Monclassico. Non voglio più sentire in aule pubbliche da parte die
cittadini, parole come “la Provincia non è affidabile” ha
concluso.
FdI: risorse per
alunni Bes nell’anno scolastico che inizia rispetto al precedente
Una consigliera di FdI ha
chiesto alla Giunta se a fronte del considerevole aumento del numero
degli studenti trentini con disturbi specifici dell’apprendimento,
le risorse messe a disposizione dal bilancio provinciale per gli
alunni con bisogni educativi speciali per l’anno scolastico che sta
per iniziare, siano aumentate o meno rispetto a quelle stanziate
nell’anno scolastico precedente.
La risposta. L’assessore
competente ha replicato confermando
l’attenzione e l’impegno della Giunta per gli alunni Bes ed ha
richiamato i numeri degli ultimi anni: in primis ricordando un
aumento significativo di budget votato in quest’aula l’estate
scorsa per l’avvio dell’anno scolastico rinnovato
con
investimenti anche per l’anno
a venire. L’andamento evidenzia un
trend fondamentalmente
stabile delle risorse e delle ore dedicate a quest’area,
attualmente già attribuite anche per l’anno che sta per
cominciare. Alcuni dati
diffusi dal responsabile della scuola: il
numero totale degli studenti con certificazione 104 del
primo e
del secondo ciclo
è stato
di
2790 nel 2020/21
ed è
di 2767
per
il 2021/22.
Per
quanto riguarda
le risorse di personale
sono confermate
le assegnazioni
previste
con 169
posti a tempo pieno, mentre
quanto
alle
risorse finanziarie è stata
assegnata
una disponibilità
complessiva
di 10
milioni 800.000 euro. I
numeri di studenti
e studentesse: 4126
unità nel 2021 e di 4167
nel 2022.
La replica. La
consigliera ha ringraziato l’assessore per la costante attenzione e
per il costante incremento di risorse, pur
osservando che purtroppo queste risorse non sono abbastanza e occorre
fare di più.
Patt: viticoltura e
lotta alla flavescenza dorata
Un esponente del Patt ha
chiesto alla Giunta quali provvedimenti concreti l’assessorato
all’agricoltura intende mettere in campo per contrastare la
diffusione nei vigneti della flavescenza dorata per la prossima
stagione.
La risposta. L’assessore
competente in materia ha chiarito che il tema, noto da anni, è stato
per la
prima
volta affrontato in maniera sistematica da questa Giunta, dando vita
ad un piano di azione, con attribuzione di ruoli specifici ai diversi
attori del sistema, con
l’attivazione di un
tavolo, con una
delibera che rimanda anche ad interventi nelle aree incolte ed
abbandonate.
La replica. Nella
replica il consigliere ha rilevato l’atteggiamento dialettico di
questa Giunta che è significativo della
pochezza di idee che la caratterizza.
Pd: iniziative
provinciali per la sicurezza sui luoghi di lavoro
Un consigliere del Pd ha
chiesto alla Giunta, dopo gli impegni assunti in occasione della
comunicazione 38 resa in aula sull’andamento degli infortuni sul
lavoro, quali azioni, quali risorse, quali piani o programmi di
formazione sono stati avviati e quali si intendono avviare per
diffondere capillarmente una cultura del lavoro improntata sulla
sicurezza e la prevenzione degli infortuni.
La risposta. L’assessore
ha premesso che ad
oggi Inail deve ancora comunicare i dati
del 2021, ma possiamo anticipare che la situazione non sta
migliorando rispetto al 2020. La Pat vuole
adottare tutte le azioni innovative di vigilanza prevedendo
anche eventi di formazione in particolare per i settori più a
rischio, coinvolgendo università e scuola per
sensibilizzare
sulla
cultura della
sicurezza
a partire dalle scuole. La Giunta ha recentemente revisionato il
Comitato per
la sicurezza sul lavoro per
adattarlo ai cambiamenti
sociali ed
entro
il 2021 sarà
approvato il piano previo
confronto con tutti i soggetti coinvolti. Quanto al
corso di laurea specifico si intende valorizzarlo dialogando con
l’Università. Parallelamente si sta lavorando
anche sulla tematica delle risorse derivanti
dalle sanzioni.
La replica. Il
consigliere del Pd ha ringraziato l’assessore per la risposta
approfondita e non di circostanza. Tuttavia, lo stato di attuazione
degli impegni presi dimostra la necessità di stare con il fiato sul
collo chiedendo periodicamente
alla Giunta di fare il punto su questo argomento.
Trattate insieme anche altre due interrogazioni sul mondo del lavoro.
Unione per il Trentino: quali strategie per il lavoro?
Il
consigliere, alla luce di dati che rivelerebbero una forte crisi del
mondo del lavoro e la non sufficiente efficacia delle misure fin qui
messe in campo dalla Giunta, chiede di conoscere quali azioni si
intendano intraprendere per migliorare le strategie rivolte al
mercato del lavoro trentino.
Forza Italia: assenza personale specializzato nelle micro imprese
Partendo
dalla premessa che il 79,9% delle micro imprese trentine lamentano
difficoltà nel reperire personale specializzato e l’impossibilità
a procedere con il programmato aumento di organico, il consigliere
chiede alla Giunta quali iniziative siano state intraprese o si
intendano intraprendere per incentivare la formazione di forza lavoro
qualificata.
La
risposta. Per
la Giunta, l’assessore competente, ha fornito un elenco di dati
sull’attività dell’Agenzia del lavoro che da inizio anno ha
incontrato 460 aziende, attivato 4138 selezioni, incontrato 126
classi quinte degli istituti tecnici, proposto 55 offerte di lavoro
su linked-in con
relative 637 candidature, organizzato 20 giornate di reclutamento con
l’incontro di 500 lavoratori. Per il 2021 sono state 4 le campagne
di reclutamento 2 per l’agricoltura, 2 per il turismo. I risultati
delle campagne di reclutamento rivelano una buona risposta, anche
grazie all’attivazione di una rete che valorizza i centri per
l’impiego e pubblicizza le opportunità lavorative con l’obiettivo
di contrastare il ricorso a canali informali e di tutelare la
legalità del lavoro.
La
replica. I consiglieri dell’UpT
e di Forza Italia hanno chiesto copia della risposta. Il primo ha
notato che da quanto si legge sui giornali il dato è evidente ed il
problema della mancanza di forza lavoro qualificata va affrontato,
aldilà della forte attenzione riservata da Agenzia del lavoro al
comparto. Il consigliere di Forza Italia ha considerato la risposta
esaustiva; manca forza lavoro, ma sovente manca la volontà di
lavorare, ha aggiunto e questi sono problemi che la Giunta non può
risolvere.
Futura: la consulenza e il dietrofront sul piano sanitario
Il
consigliere chiede di sapere per quale motivo la Giunta abbia
affidato una consulenza di oltre 90.000 euro per la redazione del
piano sanitario provinciale per poi procedere col parere contrario di
tutti gli stakeholders, in difformità rispetto a quello e
secondo altri modelli organizzativi, molto vaghi e non rispondenti ai
bisogni e all’articolazione del territorio trentino.
La
risposta. L’assessora
responsabile della salute, ha ripercorso l’iter della vicenda, a
partire dall’incarico dirigenziale di durata triennale al dott.
Trimarchi per implementare il piano di potenziamento della rete
assistenziale e di medicina della Provincia di Trento. Non una
consulenza, dunque, ma un incarico di dirigenza.
La
replica. Una risposta
insoddisfacente per l’interrogante, perché aldilà della
consulenza o dell’incarico dirigenziale, l’obiettivo specifico
sul quale ha lavorato Trimarchi sarà ora disatteso. E’ poi mancato
anche il confronto con gli stakeholders,
perdipiù su una materia molto delicata e complessa e in disaccordo
con le direttive nazionali e, non ultima, dell’idea dominante
che l’assistenza
territoriale deve avere dei riferimenti e dei punti di raccordo.
Lega: Via Larganzoni, stato dei lavori
Il
consigliere chiede conto alla Giunta dei lavori della variante di
Roncegno lungo il torrente Larganza, opera molto attesa dai residenti
e dall’amministrazione comunale, in buona misura già finanziata,
ma che necessita di un incremento di risorse per completare l’iter
progettuale e permettere la messa in sicurezza dell’argine del
torrente.
La
risposta. Nella propria
risposta, il presidente della Giunta ha chiarito che gli ulteriori
finanziamenti saranno programmati con l’aggiornamento del piano
della viabilità previsto nelle prossime settimane.
La
replica. Il consigliere ha
espresso soddisfazione per la scelta della Giunta di integrare le
risorse per la realizzazione dell’opera.
Lega: predazioni di pecore in val Nambino
Con
riferimento alle notizie apparse sulla stampa che riferiscono di
predazioni da lupo a danno di greggi in val Nambino, il consigliere
chiede cosa intenda fare la Giunta per arginare il fenomeno delle
predazioni e se corrisponda al vero che gli animali sbranati fossero
già ammalati e versassero in condizioni critiche, ragion per cui i
veterinari avrebbero fatto delle prescrizioni.
La
risposta. Nella
risposta, l’assessora competente ha dichiarato che il controllo da
parte dell’Unità operativa sulle pecore in val di Nambino ha
evidenziato alcune misure utili a migliorare lo stato di salute degli
animali, e fornito trattamenti terapeutici suggerendo anche
eventualmente di spostare gli animali non adatti al pascolo.
Successivamente si è accertato che le indicazioni date ai pastori
erano state assolte, ma il bestiame non godeva di misure di
prevenzione adatte alla difesa dai grandi carnivori. Quanto alle
misure in atto per opere di prevenzione, l’assessora ha rinviato al
rapporto grandi carnivori sul tema.
La
replica. Il consigliere ha
ringraziato per la risposta soddisfacente.
M5 Stelle: potenziare
i whistleblower
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta quali siano in Trentino le risultanze relative alle
segnalazioni degli whistleblower (dipendenti pubblici che
segnalano comportamenti illeciti sul lavoro come il mobbing e
che per questo hanno diritto alla tutela con l’anonimato per
evitare rappresaglie) se e come la Giunta intenda agire per
potenziare tale strumento.
La risposta. La
segnalazione di un illecito
in questo campo rientra
nella competenza del responsabile anticorruzione e trasparenza della
Procincia. La
piattaforma informatica provinciale
per la segnalazione anche
dei casi di mobbing, è lo
strumento più indicato per assicurare la riservatezza dei
soggetti coinvolti senza suscitare problemi di privacy.
La replica. Il
consigliere ha giudicato evasiva la risposta della
Giunta, che
si è limitata a citare la
normativa mentre l’interrogazione mirava a capire se questo
strumento in Trentino funziona o meno. Non è stato inoltre indicato
alcun numero di casi in materia. Il consigliere si è quindi
riservato di procedere con un’interrogazione più dettagliata.
FdI: diffusione del
bostrico agli alberi sani in Valsugana e Valle dei Mocheni
Una consigliera di FdI ha
chiesto alla Giunta se sia a conoscenza del problema della diffusione
anche agli alberi sani dei boschi dell’infestazione da bostrico
tipografico, detto anche dell’abete rosso, nelle foreste dell’Alta
Valsugana e della Valle dei Mocheni e quali azioni intenda mettere in
atto per contenere il fenomeno.
La risposta. L’assessore
competente ha risposto
che il
piano d’azione per
la
gestione degli interventi da esbosco e ricostituzione dei boschi
danneggiati dalla tempesta Vaia, ha previsto la predisposizione di
una
rete
di monitoraggio delle
popolazioni di bostrico. Fin dalla primavera 2019 sono state
acquistate e distribuite sul territorio provinciale circa 230
trappole nelle quali con cadenza quindicinale è stato rilevato il
numero di insetti catturati nei mesi di attività (maggio-settembre),
seguendo lo sviluppo delle popolazioni con la consulenza e il
supporto della Fondazione Mach. Si è inoltre adottata una continua
attività di sorveglianza diretta ad identificare e segnalare
tempestivamente l’eventuale comparsa di nuovi focolai di
infestazione o l’espansione di quelli esistenti. Nel 2019 le
catture del bostrico sono aumentate soprattutto nella parte
meridionale del Trentino non toccata dagli schianti Vaia in modo
significativo, mentre nel 2020 l’effetto Vaia è emerso con più
evidenza con un incremento delle catture in tutto il settore
nord-orientale della provincia e in particolare nei distretti a sud
della catena del Lagorai (Pergine e Borgo Valsugana), superando in
quasi l’80% delle trappole la soglia minima di 8.000 individui,
oltre la quale le popolazioni sono da ritenersi in fase epidemica, di
rapida e intensa crescita. Nel 2021 si sono manifestati arrossamenti
e morie di abete rosso molto diffusi nelle aree della Valsugana
interessate da Vaia. Le catture di bostrico nelle trappole di
monitoraggio hanno confermato la dinamica spaziale di diffusione
dell’insetto evidenziata dai danni spesso anche in termini di
intensità. C’è
da attendersi che il 2022
sarà ancora un anno difficile ma molto dipenderà dall’andamento
meteo.
La replica. La
consigliera ha sottolineato
la drammaticità della situazione,
perché il bostrico attacca un numero di piante sempre maggiore e il
rischio è che in certe zone
boschive non crescano più
alberi per molti anni.
FdI: come fronteggiare
il problema della carenza di personale sanitario?
Il capogruppo di FdI ha
chiesto alla Giunta quali provvedimenti organizzativi intendano
concretamente adottare l’Azienda sanitaria e le Apsp per far fronte
alla carenza di personale dovuta alla sospensione di oltre cento
dipendenti non vaccinati, e se siano attive le graduatorie per una
pronta assunzione di professionisti sanitari che garantiscano
efficienza nell’erogazione di servizi ai pazienti.
La risposta. L’assessora
competente ha ricordato di aver incontrato con Apss i rappresentanti
degli enti gestori delle Rsa (Upipa e Spes) per un aggiornamento
rispetto alla situazione degli organici a seguito delle sospensioni
dell’attività dei professionisti sanitari e degli operatori
socio-sanitari (Pss) non ottemperanti all’obbligo vaccinale e per
valutare le soluzioni tecniche da adottare per affrontare le
criticità in alcune strutture. Per il mondo delle Rsa l’Apss ha
inviato in questi giorni 120 note di Oss, distribuiti in 27 Rsa, e 26
note ai professionisti sanitari, distribuiti in 17 Rsa.
Contestualmente sono informati anche i datori di lavoro e degli
ordini professionali. Con
Upipa e Spes si è concordato di istituire un tavolo tecnico per
affrontare le situazioni più critiche, cui prenderà parte il
direttore dell’Unità operativa di supporto Rsa dell’Apss, oltre
ai direttori e ai legali rappresentanti delle strutture maggiormente
in sofferenza. E’ previsto un incontro di aggiornamento proprio
domani. Quanto al personale in servizio in Apss, sono 67 i
professionisti sanitari (infermieri e altre figure) dipendenti, a cui
è stata inviata finora la nota di sospensione e 50 gli
Oss/Aso/massofisioterapisti: criticità questa che, sentita Apss,
risulta governabile. Rimangono da verificare, in generale, circa
ulteriori 800 operatori responder
(cioè coloro che hanno inviato il motivo della non vaccinazione,
motivo che però non è stato considerato valido), che saranno
invitati alla vaccinazione entro la fine di questo mese. L’assessora
ha precisato che questi numeri diminuiscono nel tempo per adesione
alla campagna vaccinale. Per quanto riguarda infine le graduatorie
attive per eventuali pronte assunzioni, l’assessore ha informato
che Apss sta esaurendo la graduatoria a tempo determinato degli
infermieri, mentre per altri profili, quali Oss e altri
professionisti sanitari, le graduatorie attive hanno ancora
disponibilità. Il parametro non sarà rivisto ma si ribadisce la
volontà di garantire l’assistenza agli ospiti.
La replica. Il
consigliere ha osservato che
la risposta dall’assessora
conferma come le
numerose sospensioni colpiranno
in modo significativo sia
l’Apss sia le
Apsp. E
si è detto stupito per
l’affermazione
dell’assessora che attesta
un’apparente tranquillità
dell’Apss
nel considerare
governabili le criticità
generate dalle sospensioni. Perché
invece –
ha proseguito il capogruppo
di FdI – dalle testimonianze
di professionisti e sigle sindacali legate alla sanità, emerge
grande preoccupazione per il
carico di lavoro a cui i sanitari vaccinati saranno sottoposti in
seguito alla sospensione
dei loro colleghi non vaccinati. Si
sa, infatti, che la sostituzione
di un professionista sanitario richiede
sempre un
congruo periodo
di inserimento che permetta
di conoscere la struttura, i
colleghi e le difficoltà
delle mansioni assegnate. Ne
consegue che i maggiori carichi di lavoro e stress sui sanitari
rimasti causeranno
un aumento del ricorso alla
malattia dopo un
anno e mezzo in trincea per la battaglia al Covid. Inoltre
il 99% dei sanitari ha
già avuto
il Covid prima dell’arrivo
del vaccino e ha quindi una
significativa carica anticorpale da
cui è reso immune. Infatti
ai sanitari sottoposti
ai tamponi di controllo
periodici, risultati positivi ma asintomatici, è tendenzialmente
sempre stato richiesto di andare in reparto perché
già immunizzati e perché
la loro presenza è
indispensabile per garantire
servizi essenziali ai pazienti. Appare
quindi illogico
che l’Apss
non si sia preoccupata di effettuare un test sulla carica anticorpale
degli operatori prima di procedere alla sospensione.
E che anche laddove lo
stesso operatore volesse dimostrare di possedere
gli anticorpi, non sia
tenuto in considerazione per poter continuare il suo lavoro. Queste
criticità organizzative –
ha concluso il consigliere –
non sono certo imputabili all’assessora,
ma a valutazioni troppo ottimistiche dell’Apss.
Lega: interventi
per contenere la proliferazione della zanzara giapponese
Un consigliere del Carroccio
ha chiesto alla Giunta se sia a conoscenza della problematica del
proliferare nel Trentino della zanzara giapponese e quali soluzioni
intenda adottare per garantire la sorveglianza entomologica e
implementare misure di mitigazione e controllo.
La risposta. L’assessora
competente ha segnalato che la Fem ha informato la Provincia del
rinvenimento di larve di questa zanzara. La Giunta con delibera del
27 marzo 2020 ha recepito l’intesa tra governo, regioni e Province
autonome per il piano di prevenzione e sorveglianza anche delle nuove
specie invasive di zanzare come questa. La Giunta ha demandato
all’Apss la sorveglianza del problema. Dal 2017 la Fem funge da
cabina di regia per il controllo anche di questo tipo invasivo di
zanzare. Le misure contenute nel piano nazionale sono state
giudicate efficaci e si continuerà quindi ad adottarle anche nella
nostra Provincia.
Onda Civica: quali le
ragioni delle tante rotazioni di dirigenti scolastici?
Il consigliere di OC ha
chiesto alla Giunta le motivazioni delle recenti rotazioni dei
dirigenti scolastici (21), pari a circa il 40% del totale, anche al
termine di soli 3 anni di incarico – rotazioni non imposte dalla
legge – e se siano state effettuate delle verifiche circa il
rispetto dei criteri previsti nel protocollo sottoscritto con le
OOSS.
La risposta.
L’assessore competente ha
ricordato innanzitutto il carattere fisiologico dei cambi di sede
della dirigenza, previsti sia dalla legge provinciale sia dalla
contrattazione collettiva, anche
per rispettare le norme anticorruzione. Inoltre la
dirigenza è a servizio dell’intero sistema scolastico e non di una
singola scuola. La Giunta ha espressamente motivato le scelte
effettuate, in particolare dopo la straordinarietà dell’anno
trascorso. Tant’è vero che l’anno scorso visti gli impatti
organizzativi dovuti all’emergenza epidemiologica, la Giunta ha
garantito continuità nella preposizione di molti incarichi
dirigenziali anche a prescindere dal limite massimo previsto dalla
legge di 9 anni. Quest’anno invece, per assicurare un equilibrio
tra continuità e rotazione, l’esecutivo ha deciso di
riavviare la fisiologica alternanza di copertura delle sedi, contando
sulla professionalità dei dirigenti. I criteri concertati sono stati
rispettati pienamente anche per le rotazioni nel corso del triennio.
La replica. Il
consigliere si è detto
insoddisfatto della
risposta, perché non fuga
il sospetto dell’ingerenza
della politica all’origine
di queste rotazioni. E ha
aggiunto di non poter condividere l’affermazione secondo cui sono
stati rispettati i criteri concordati, perché ad
esempio qualche dirigente si
è visto respingere senza particolari motivazioni la conferma da
lui chiesta alla guida di un
istituto pur non avendo superato il limite degli anni. Citare poi
l’anticorruzione come motivo della rotazione, renda
a suo avviso plausibile chiedersi come mai, allora, vi
siano dei dirigenti che sono rimasti al loro posto nella stessa
istituzione addirittura dal 2008. Da
un lato, quindi,
alcuni dirigenti vengono
spostati dopo tre anni magari
perché qualche sindaco dalla lacrima facile reclama un rapporto
diverso con il dirigente scolastico,
e dall’altra parte ve ne
sono altri che nonostante l’anticorruzione e il principio
sacrosanto della rotazione, dopo 12 anni sono ancora nella stessa
scuola.
Patt: sull’esito
delle domande di rinnovo delle concessioni idroelettriche
La consigliera del Patt ha
chiesto alla Giunta le caratteristiche e l’esito di tutte le
domande di rinnovo delle concessioni idroelettriche pervenute in
Provincia fra il 2010 e il 2021, visto che la direttiva Bolkenstein
non è stata ancora recepita o applicata dalla maggior parte dei
Paesi europei, Italia compresa, e che il termine ultimo per trovare
una soluzione è stato fissato fra il 2024 e il 2027.
La risposta. L’assessore
competente ha
ricordato che la normativa previgente non prevedeva l’automatico
rinnovo trentennale in capo ai precedenti titolari perché
questo doveva essere
preceduto da un’adeguata istruttoria. Era quindi possibile che
sulla base degli esiti
dell’istruttoria i titoli venissero ridefiniti sia in termini
quantitativi che temporali. A riprova di questo nel periodo 2010-2021
i procedimento di rinnovo delle concessioni di piccole derivazioni
per uso idroelettrico sono rimasti almeno in parte sospesi, in attesa
dell’approvazione del bilancio idrico provinciale 2013 e
delle linee guida per la predisposizione degli studi ambientali
relativi a progetti di rinnovo delle concessioni stesse. Nel periodo
2010-2021 sono stati rilasciati 19 provvedimenti di rinnovo. Le molte
altre istanze di rinnovo (circa 260 di cui 32 con potenzia nominale
media annua superiore a 220 kw) sono rimaste pendenti. Alle
concessioni cui queste ultime istanze erano riferite è stata
garantita, in forza delle disposizioni transitorie, la possibilità
di proseguire legittimamente il proprio esercizio, con la previsione
di riassegnazione previa procedura comparativa entro il 31 luglio
2024 in caso di potenza non superiore a 220 Kw entro il 31 dicembre
2027 in caso di potenza superiore a 220 Kw, eccettuate le concessioni
per autoconsumo, che potranno invece essere rinnovate in capo al
precedente titolare.
Pd: modifica
all’ipotesi progettuale della Valdastico
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se sia realmente in corso una modifica dell’ipotesi
progettuale dell’autostrada della Valdastico con uscita a sud di
Rovereto, per superare alcune critiche mosse dagli enti locali, visto
che la proposta di tracciato non può essere disgiunta dal documento
preliminare alla Variante al Pup approvato dall’esecutivo.
La risposta. La
Giunta ha negato che vi siano modifiche all’ipotesi progettuale
dell’A31. Anche per quanto riguarda la normativa urbanistica tutto
rimane invariato. Saranno comunque assicurate le necessarie procedure
di valutazione e partecipazione.
La replica. Il
consigliere ha preso atto che oggi non è in elaborazione alcuna
modifica, anche se questo sorprende un po’ perché più di una
fonte da parte dei Comuni diceva questo. Vorrà dire che se ne
riparlerà prossimamente in aula quando la Giunta presenterà il
nuovo piano urbanistico provinciale.
La Civica: processionaria e monitoraggio delle zone critiche
Partendo
da considerazioni sulla costante espansione della diffusione della
processionaria, grave minaccia per piante, animali e persone, la
consigliera chiede alla Giunta di sapere se nel monitoraggio delle
zone critiche vengano incluse anche le località a quote più elevate
con eventuali indicazioni in proposito per la stesura dei piani
forestali.
La
risposta. L’assessora
competente ha ricordato che anche i danni da processionaria sono
controllati da Servizio foreste e Fem per mappare tutte le aree
colpite con un sistema informatico. Il controllo estivo è ritenuto
uno strumento utile. I dati di cattura sono correlati al numero di
nidi-ettaro delle varie generazioni e a scopo previsionale. Sette
sono le stagioni forestali oggetto del monitoraggio estivo sia a
bassa quota sia alle quote più elevate. Oggi si prevede di
sostituire il pino nero attaccato dalla processionaria con la
vegetazione autoctona esistente. Gli interventi prevedono la
rimozione di piante se adiacenti ad abitazioni civile, viabilità
pubblica e sentieri.
Pd: confronto istituzionale sull’A22
In
merito alla gestione dell’Autostrada del Brennero, il consigliere
chiede alla Giunta di conoscere lo stato di avanzamento del confronto
istituzionale in corso con il Governo per la ricerca di una soluzione
normativa che garantisca l’attivazione di una finanza di progetto
in materia di concessioni autostradali.
La
risposta. Il presidente della
Giunta ha detto di
condividere le riflessioni del consigliere sulla riservatezza. C’è
totale condivisione dei soci pubblici e non solo di Trento e Bolzano
sul percorso intrapreso con interlocuzioni istituzionali sul tema
della finanza di progetto. Le aspettative sono ora quelle di una
proroga del termine del 31 luglio 2021 su cocnessione fondo profitti
e moratoria fiscale.
La
replica. Il
consigliere ha osservato che al di là delle dichiarazioni già
rilasciate dal presidente alla stampa qualche giorno fa, l’aula ha
diritto di conoscere in modo più ampio a che punto è l’ipotesi
del partenariato pubblico-privato, che – ha sottolineato – non è
alternativa alla gara, ma prevede un diritto di prelazione in capo
alla società attuale. Si tratta di garantire comunque
che l’obiettivo finale sia sempre il controllo pubblico della
società, l’in house e l’esigenza di che la finanza di progetto
non faccia perdere centralità alle delle comunità interessate al
tracciato dell’A22. Si tratta di garantire quindi un coinvolgimento
di tutte le forze politiche in questa fase delicata.
Lega: acqua potabile a Villa Igea
La
consigliera interroga la Giunta per sapere con che tempi e con che
modalità sarà affrontata e risolta la criticità relativa
all’assenza di acqua potabile che si sta registrando da alcune
settimane a Villa Igea, con gli inevitabili disagi a pazienti,
visitatori e personale.
La
risposta. L’assessora ha
informato che un monitoraggio straordinario avviato ha confermato la
potabilità dell’acqua, eccetto che in alcuni punti di erogazione,
nei quali però, facendo scorrere l’acqua, poi la stessa è
risultata potabile. L’Apss sta valutando comunque gli interventi da
adottare in questi punti per garantire che l’acqua sia sempre
potabile.
La
replica. La
consigliera ha preso atto e aggiunto che la criticità è stata
comunque minimizzata grazie alla disponibilità er all’utilizzo
degli erogatori automatici di acqua.
Pd: problemi legati al rientro in classe legati al green pass.
La
consigliera chiede chiarimenti alla Giunta in merito alle numerose
criticità correlate al rientro in classe in presenza a partire dal
13 settembre prossimo. Ovvero: nessun obbligo di green pass
per gli addetti al servizio di mensa, per gli assistenti educatori
del privato e per gli esperti esterni; come garantire continuità
didattica alla scadenza dei contratti del personale aggiuntivo dopo
il 22 dicembre; possibilità di gestire con scelte autonome
provinciali la verifica del possesso del green pass.
La
risposta. L’assessore
competente ha ricordato che
l’ordinanza del 20 agosto scorso prevede le linee di indirizzo per
il rientro a scuola per la salute e la sicurezza. Per le categorie
obbligate al possesso di green pass come previsto a livello
nazionale, la verifica del possesso della certificazione di
vaccinazione, all’interno delle scuole materne si applica la
normativa nazionale integrata dall’utilizzo di totem o minitotem.
Green pass per tutto il personale, quindi. Quanto alla durata del
contratto di emergenza del personale, questi sono correlati alla
dichiarazione dello stato di emergenza fino al dicembre prossimo. La
Giunta ha previsto però che se si rendesse necessario i contratti
del personale validi fino a fine 2021, potranno essere prorogati fino
alla fine dell’anno scolastico. Quanto l’applicazione sarà
certificata a livello nazionale, questa sarà utilizzata anche nella
nostra provincia.
La
replica. La consigliera ha
detto di sperare in un chiarimento circa la durata dei contratti, che
rassicuri sia il personale sia gli alunni. Se una soluzione a livello
nazionale non fosse individuata in tempi brevi, sarà necessario
trovare una via trentina alla soluzione di questo problema.