Firmata oggi ad Udine anche dal presidente del Consiglio provinciale Kaswalder
Una convenzione per dare un futuro alla nostra autonomia
Prevista la creazione di reti e alleanze tra territori. In allegato, video della conferenza stampa
“Un
momento importante nello sviluppo dell’autonomia provinciale
trentina e di quella degli enti che ci sono più vicini dal punto di
vista istituzionale e culturale”. Con queste
parole il Presidente del Consiglio provinciale Walter
Kaswalder è intervenuto da remoto alla presentazione della
convenzione quadro nello sviluppo di studi e ricerche sul diritto
regionale e le sue prospettive, svoltasi stamane ad Udine presso
palazzo Antonini-Maseri sede dell’Università.
L’accordo
triennale, rinnovabile per altri tre anni, vede uniti i rispettivi
enti su obiettivi comuni di sviluppo di una forte partnership
con particolare riferimento alla specialità e al regionalismo su
temi come la tutela delle minoranze linguistiche, le politiche
transfrontaliere, le progettualità delle realtà montane ed è stato
sottoscritto dal rettore dell’Università di Udine, Roberto
Pinton, dai presidenti dei Consigli regionali di Friuli Venezia
Giulia e Valle d’Aosta, Piero Mauro Zanin e Alberto
Bertin e dai presidenti dei Consigli provinciali delle Province
autonome di Trento e Bolzano, Walter Kaswalder e Rita
Mattei.
Il
progetto, che nasce dalle esperienze dell’“Osservatorio
sull’Autonomia speciale” attivato dall’Ateneo friulano e del
“Laboratorio di Innovazione istituzionale per l’Autonomia
integrale–Autonomie Speciali Alpine” della Facoltà di
Giurisprudenza dell’Università di Trento, ha l’obiettivo di
impostare un’azione sinergica in una sede di riflessione comune e
permanente sulla giurisprudenza costituzionale e sulle prospettive di
sviluppo dell’autonomia speciale, con un approccio di ricerca che
sarà supportato da un Comitato scientifico composto da autorevoli
docenti di diritto costituzionale e pubblico comparato, che Kaswalder
ha definito di “altissima qualità”, comprendendo esperti come
gli stimatissimi Roberto Toniatti e Gianfranco Postal, il primo con
funzioni di .
“Le
regioni ad autonomia speciale dell’arco alpino si trovano in una
condizione istituzionale non paragonabile con quella delle altre
regioni a statuto speciale o ordinarie” ha
proseguito Kaswalder. “Per la loro stessa collocazione in aree
in gran parte montuose e di confine, questi enti devono spesso
contrastare problemi simili, in uno Stato e spesso
in un ambiente culturale che non sembrano cogliere vantaggi ed
opportunità dell’autogoverno, seguendo una
tradizione di accentramento e di uniformazione che è opposta a
quella che ha prevalso in gran parte della storia istituzionale dei
nostri territori. Vantaggi ed opportunità che
sarebbero evidenti se solo si guardassero, ad esempio,
le statistiche europee sul rendimento amministrativo istituzionale.
Per questo i motivi di approfondimento e di studio che stanno dietro
alla convenzione oggi presentata alla stampa sono importanti per dare
un futuro alla nostra autonomia: futuro che non può prescindere
dalla creazione di reti e di alleanze coi territori che
vivono i problemi più simili ai nostri». “Insieme si può”
ha concluso Kaswalder, riprendendo uno dei motti cari alla
cooperazione trentina.
Accanto
ai firmatari è intervenuta ad illustrare i contenuti dell’accordo
e a rappresentare l’orgoglio per questo importante passaggio, la
referente della convenzione per l’Università di Udine e componente
del Comitato scientifico, nonché direttrice del dipartimento di
Scienze giuridiche, professoressa Elena D’Orlando, che ha
chiarito gli obiettivi del Comitato: un “pensatoio” per
sviluppare e diffondere conoscenza oltre che svolgere attività di
ricerca scientifica altamente qualificata al servizio delle
istituzioni.
Presenti
anche i segretari generali dei Consigli regionali del Friuli Venezia
Giulia e della Valle d’Aosta, Franco Zubin e Christine Perrin, il
segretario generale ad interim del Consiglio della Provincia autonoma
di Trento, Giuseppe Sartori, ed il segretario generale del Consiglio
della Provincia autonoma di Bolzano, Florian Zelger.