In Consiglio provinciale grazie all'accordo tra l'assessore e le minoranze
Lavori finiti in anticipo di un giorno con il via libera ai ddl di Cia sui palloncini e di Spinelli su Hit
La sede della Fondazione Hub Innovazione Trentino a Rovereto
Seduta
consiliare conclusa in anticipo oggi pomeriggio rispetto al programma
che prevedeva anche tutta la giornata di domani, con l’approvazione
degli ultimi due disegni di legge inseriti all’ordine del giorno:
il 70 di Cia che vieta il rilascio volontario dei palloncini di
plastica nell’aria in modo di ridurre l’inquinamento (22
sì,
4 astenuti
tra
cui Leonardi
di Forza Italia e 4 non partecipanti al voto);
e il 97 dell’assessore Spinelli per modificare alcune norme
provinciali sulla ricerca (la Fondazione Hit) e la famiglia,
inizialmente gravato da più di 100 ordini del giorno e altrettanti
emendamenti ostruzionistici delle minoranze e alla fine condiviso
quasi all’unanimità (unico voto di astensione di Marini). Motivo
dell’intesa: un accordo di Ferrari, Zanella e Coppola con Spinelli
reso possibile dal ritiro (e rinvio) dell’articolo più contestato,
riguardante la Sovrintendenza dei beni culturali. Si tornerà in aula
martedì 22 giugno per un’altra proposta di legge urgente della
Giunta e l’esame di molte interrogazioni scritte ancora senza
risposta.
Palloncini
di plastica inquinanti. Sì
al secondo ordine del giorno di Marini.
Prima
dell’approvazione del ddl di
Cia ha
ottenuto il via libera dell’aula un ordine del giorno di Alex
Marini
(Misto-5 Stelle), con dispositivo modificato d’intesa con la
Giunta, che impegna
in due direzioni: 1. a demandare ai Dipartimenti competenti della
Provincia, la valutazione della possibilità di approfondire, nelle
modalità ritenute più opportune e in modo congiunto, le
ripercussioni legate al disagio psicologico dei
bambini e dei ragazzi scaturito
dall’emergenza Covid-19 e le relative ricadute nell’ambito
scolastico e nei vari contesti di vita dei minori; 2. a rafforzare il
ruolo dell’Agnezia di stampa giovanile per trasferire le conoscenze
della comunità scientifica a tutti i livelli della popolazione con
particolare riferimento agli alunni e agli studenti degli istituti
scolastici trentini, e di divulgare l’esito delle buone pratiche
ambientali e delle iniziative per un consumo etico avviate nelle
scuole trentine.
Passa
l’emendamento Dalzocchio per sanzionare solo la volontarietà del
rilascio.
Con
un emendamento di
Mara Dalzocchio (Lega) approvato
senza
presentazione del testo, è stato aggiunto
l’aggettivo “volontario”
al
divieto di rilascio dei palloncini all’interno del territorio
provinciale. Questo,
ha spiegato poi la capogruppo del Carroccio, per
evitare di sanzionare ad esempio i genitori dei bambini a cui sfugga
involontariamente di
mano (la modifica ha ottenuto 17
sì, 6 voti
di astensione
e
5 non partecipanti
al
voto).
Dallapiccola:
questo ddl è tempo investito male. Polemica con la maggioranza.
Michele
Dallapiccola
(Patt) ha contestato
la discussione dell’argomento,
segno
per lui che la Giunta ritiene
che la crisi derivante
dal Covid
sia
meno preoccupante di questo tema. “Oggi
– ha aggiunto – i problemi dei trentini sono i palloncini nel
cielo. Quindi il futuro del Trentino è roseo perché il cielo sarà
libero dai palloncini di plastica, mentre la discarica di Monclassico
si riempirà di rifiuti provenienti da altre località. “Tempo
investito male –
ha protestato –, perché un tema del genere non merita di impegnare
il nostro parlamento.
Bastava un emendamento nell’assestamento del bilancio. Ecco perché
– ha concluso – non voglio partecipare al voto di questo
provvedimento e ha proposto il voto segreto perché anche altri
possano liberamente esprimersi in tal modo”.
Luca
Guglielmi
(Fassa) ha spiegato che lui
dava per
scontata
una larga condivisione del ddl.
E ha stigmatizzato la contraddizione tra gli interventi fiume (“da
urinatoio”, ha
detto)
di questa mattina e il fatto che ora si consideri questo ddl una
perdita di tempo.
Roberto
Paccher (Lega)
ha aggiunto che la presunta perdita di tempo per parlare di cose
inutili come questa, poteva essere evitata passando subito al voto
del ddl formato solo da due articoli.
Dallapiccola
ha chiesto la parola avendo considerato offensivo e da “turpiloquio”
il termine “urinatoio” utilizzato da Guglielmi nel giudicare il
suo intervento di questa mattina.
Guglielmi
ha ribattuto di non voler assolutamente chiedere scusa per il termine
utilizzato.
Cia
ha espresso stupore per il fatto che qualcuno non consideri degno di
quest’aula questo argomento. “Chi lo ha detto manca di cultura
istituzionale”. “Se avessi presentato un emendamento – ha
avvertito – magari qualcuno lo avrebbe considerato un blitz perché
non discusso prima in Commissione”. Ha poi chiesto cosa le
minoranze abbiano prodotto da portare di molto più importante in
aula. Evidentemente – ha detto rivolto a Dallapiccola – lei in
quest’aula non ha sottoposto nulla di più significativo”. Per
Cia il collega si è espresso in modo irrispettoso nei suoi confronti
disprezzando il lavoro da lui svolto.
Luca
Zeni
(Pd) ha detto che questo non è stato un dibattito inutile. E chiesto
a tutti un passo in avanti per cercare di parlare in modo
approfondito del tema che si sta discutendo. Certo questa nuova norma
provinciale non andrà ad impattare tanto dal punto di vista
giuridico perché l’abbandono di rifiuti è già sanzionato
nell’ordinamento italiano, tuttavia questo ddl ha un valore
pedagogico e per questo – ha preannunciato – il Pd voterà a
favore del testo.
Ugo
Rossi (Misto
– Azione) ha detto che non parteciperà al voto perché questo ddl
non affronta la questione dell’inquinamento offrendo un indirizzo
complessivo: ci si è concentrati solo su un singolo aspetto. E ha
aggiunto di non aver ancora capito se i palloncini in commercio
biodegradabili siano
meno
inquinanti degli altri o
no.
Nessuno ha risposto a questa domanda ma intanto il Consiglio ha
discusso per ore del ddl.
Lorenzo
Ossanna
(Patt) ha dichiarato la propria
astensione
su questo ddl.
Ivano
Job
(Lega) ha
annunciato il sì del proprio gruppo al ddl. E ha spiegato che
biodegradabile non vuol dire che una cosa “non inquina” ma che
inquina molto meno.
Marini
(Misto-5
Stelle) ha motivato la
propria scelta di non
partecipare al voto perché
“In Italia si
fanno leggi senza analizzarne poi l’impatto”. Questo per Marini è
un “ddl bandierina” che non si inserisce in un percorso organico
inserito
nel Testo unico sull’ambiente, come raccomandato
dall’Unione europea.
Alessio
Manica (Pd)
ha contestato l’emendamento già approvato
di
Dalzocchio, che a
suo avviso non aveva un numero di firme sufficiente
per essere ammesso.
Il
presidente Kaswalder
ha spiegato che le firme presentate erano sufficienti, come ha poi
ribadito anche Dalzocchio.
Savoi
(Lega)
si
è detto “allibito”
lamentando
la
perdita di tempo di
questa discussione
quando
questo ddl
avrebbe
potuto
essere
già
approvato dopo
la trattazione prima in
Commissione e
oggi
in Aula.
Accordo
sul ddl di Spinelli che corregge la legge su Hit, grazie
alla rimozione dell’articolo contestato dalle minoranze sulla
Sovrintendenza ai beni culturali.
Il
Consiglio ha poi discusso e approvato con 29 voti a favore e l’unico
voto di astensione di Alex Marini (Misto-5 Stelle) il disegno
di legge 97 proposto
dall’assessore Spinelli,
che
modifica le
norme
di tre
leggi
provinciali: la legge provinciale sulla ricerca del 2005 nella
parte relativa alla Fondazione Hit che era stata disciplinata l’anno
scorso con la legge 11 dello stesso assessore;
la legge provinciale del 2008 che ha istituito la giornata
dell'autonomia e disciplinato i segni distintivi della Provincia
autonoma di Trento, per
introdurre il riconoscimento di “Trentino onorario”;
e la legge provinciale sul benessere familiare del 2011 integrata
con il bonus
cultura
a sostegno delle famiglie più bisognose e numerose.
Spinelli:
accordo raggiunto con le minoranze con il “passo indietro” sulla
Sovrintendenza. Ma preannuncia l’inserimento della norma in un
altro ddl.
L’assessore
Achille Spinelli ha premesso
che il ddl ha
soprattutto l’obiettivo di recepire
i rilievi della Commissione europea sulle norme relative alla
Fondazione Hub Innovation Trentino (Hit). E ha annunciato di
aver raggiunto un accordo con Zanella, Coppola e
Ferrari che avevano contestato l’inserimento nel ddl di una norma
del tutto estranea alla
ricerca che prevedeva, per effetto di un emendamento proposto dal
presidente Fugatti e approvato in Commissione, la modifica della
legge 1 del 2003 sui beni culturali per far passare la Sovrintendenza
dal rango di struttura semplice a quello di struttura complessa.
Intervento giudicato irricevibile dalle minoranze e in particolare
dalla capogruppo del Pd Sara Ferrari che non aveva partecipato al
voto in Commissione. Ora, ha spiegato Spinelli, la Giunta ha fatto
“un
passo indietro” presentando
un emendamento dello stesso Fugatti abrogativo dell’articolo
contestato ed eliminando in tal modo la norma considerata “intrusa”
rispetto
al tema
dominante
nel ddl che è la ricerca.
Tuttavia
– ha aggiunto – questa modifica entrerà prossimamente in un
altro disegno di legge. L’accordo
– ha auspicato l’assessore
–
permette di
proseguire rapidamente l’esame del testo in aula”. Spinelli
ha poi letto la relazione illustrativa del provvedimento che
mantiene nella parte
finale l’istituzione del riconoscimento “Trentino onorario” da
assegnare a cittadini italiani o stranieri o ad associazioni ed enti
per
la loro esperienza e conclamata competenza in un determinato campo
del sapere o in relazione a meriti per iniziative, interventi o per
altre motivazioni rilevanti in favore del territorio o tali da
comportare la promozione dell’immagine del Trentino in ambito
nazionale o internazionale nei settori d’interesse provinciale.
Spinelli
ha ringraziato Sara
Ferrari
ricordando
che Hit
era nata anni
fa da
una sua iniziativa. Ora
– ha concluso – la strada imboccata
è stata
corretta
con
questo ddl e
ne consoliderà il percorso.
Ferrari:
sistemata Hit e via la norma sulla Sovrintendenza, via libera alla
legge.
Sara
Ferrari (Pd)
ha ringraziato a sua volta l’assessore. E ha aggiunto di
aver avvisato a suo tempo l’assessore Spinelli che su
Hit la
legge
da
lui voluta per sottoporre la Fondazione al controllo della Provincia
sarebbe stata contestata dalla
Commissione europea. “Hit – ha
ricordato – è nato come
consorzio che nelle sue intenzioni doveva essere una struttura snella
per diventare anello di congiunzione tra mercato e imprese con un
compito di diffusione della conoscenza. Per questo doveva essere un
soggetto lontano dalla struttura pubblica provinciale nonostante il
finanziamento della Provincia. Invece
– ha
spiegato Ferrari – la legge
di
Spinelli
rendeva
Hit
un ente strumentale della Provincia creando
una struttura
troppo rigida e
inquadrata
nel sistema pubblico per
avere la libertà di lavorare
a servizio della ricerca e
dell’innovazione. Il
rilievo della Commissione europea ha chiesto appunto
di
dare
ad Hit una natura diversa”.
Il
Mef,
gha
proseguito Ferrari, si è è invece concentrato sulla
composizione del cda di Hit. Tornando
al ddl, per
Ferrari Hit
era l’unico tema che giustificava la procedura d’urgenza
richiesta per l’esame del provvedimento. Tutto il resto non
centrava nulla e
anzi strideva
con il tema dela
ricerca.
La
capogruppo del Pd ha però salvato il “bonus cultura”
disciplinato nella parte finale del ddl, che pur non centrando
nulla con
la ricerca le minoranze hanno giudicato importante da approvare con
urgenza per ragioni tecniche: si tratta infatti di assicurare un
sostegno alle famiglie bisognose e numerose che è stato finora
applicato solo in chiave sperimentale ma avendo avuto un ottimo
successo va inserito organicamente nella legge provinciale sul
benessere familiare. Diverso era il caso dell’emendamento del
presidente Fugatti e approvato in Commissione sulla Sovrintendenza ai
beni culturali della Provincia. Iniziativa
giudicata “provocatoria” da Ferrari perché priva di urgenza ed
estranea al tema del ddl. “L’assessore Bisesti – ha
osservato – sta riorganizzando
il settore cultura
a colpi di delibere
e in
modo pesante senza parlarne in Commissione. Riorganizzazione che
istituisce anche un ufficio la cui guida è stata assegnata al capo
di gabinetto dell’assessore. Non è chiaro per Ferrari quale sia il
disegno di questa riorganizzazione. Ci si limita a dire che le
Sovrintendenze da strutture semplici diventano strutture complesse
senza nulla spiegare sull’idea futura del comparto. Bene
quindi, per Ferrari,
l’emendamento del
presidente soppressivo
dell’articolo.
“L’ostruzionismo
– ha concluso la consigliera – è stato messo in atto da me e
dalle minoranze per una questione
è di metodo: si
trattava di evitare di creare
un precedente permettendo
che nel
prosieguo della legislatura si possa
procedere in
questo modo disomogeneo.
La
consigliera ha infine annunciato il ritiro dei suoi emendamenti
tranne uno.
Zanella
rivendica il risultato della presenza minima di 2 donne nel cda di
Hit.
Paolo
Zanella (Futura)
ha ricordato
di aver presentato più di 100 emendamenti ostruzionistici (dei
quali ha poi annunciato il ritiro visto l’accordo raggiunto con
l’assessore) per
stoppare un ddl omnibus che comprendeva anche i temi del Trentino
onorario della Sovrintendenza. “In un ddl – ha
spiegato – si può
essere d’accordo su due temi e contrari agli altri due di altra
natura: il
problema è poi se votare a favore
o contro l’intero
provvedimento.
Per questo le minoranze avevano chiesto i tempi non contingentati su
questo testo.
Zanella ha ricordato che
con i suoi ordini del giorno proponeva di assegnare
il riconoscimento di
Trentino onorario a
32 trentine, tra le
quali Ora
e Veglia e la Toldina, Chiara Lubich e
Maria
de Unterrichter Jervolino. Quanto alla trasformazione della
Sovrintendenza da struttura semplice a struttura complessa, per
Zanella questi atti riorganizzativi fanno pensare ad una
incorporazione della Sovrintendenza all’interno dell’Unità
da
cui dipendono anche le attività culturali. “Non so se chi propone
le attività culturali che implicano l’utilizzo di beni debba
utilizzare se stesso per poterlo fare perché si prospetta un
conflitto”. Infine Zanella ha spiegato che l’emendamento da lui
presentato fuori termine riguarda il cda di Hit perché il genere
meno rappresentato abbia almeno due persone all’interno del cda
formato da 5. Questo a garanzia di un bilanciamento di genere.
Zanella ha ringraziato l’assessore per aver accolto questo
emendamento.
Coppola:
bene l’accordo.
Lucia
Coppola (Misto-Europa
Verde), nel
ritirare tutti i suoi ordini del giorno ostruzionistici, ha
espresso soddisfazione per il confronto e
l’accordo raggiunto tra l’assessore
Spinelli,
Ferrari e Zanella avendo
condiviso il “no” alla forma
“omnibus” del
ddl
originario. E
ha apprezzato in particolare l’accoglimento dell’emendamento
di Zanella su Hit che prevede almeno 2 donne su 5 componenti nel cda
di Hit. Sul riconoscimento “Trentino onorario” si tratta per
Coppola di capire se vi
sia davvero bisogno
di una
nuova onoreficenza.
Quanto alla Sovrintendenza ha detto di
non aver compreso cosa stava dietro questa scelta. Bene
a
suo avviso la parte
del ddl sul sostegno alle famiglie per andare incontro alle
difficoltà economiche
soprattutto dei
nuclei numerosi perché i figli possano intraprendere percorsi
culturali.
Rossi:
vedremo come andrà Hit ma attenzione al troppo controllo pubblico.
Ugo
Rossi
(Misto-Azione) ha criticato
la scelta di ricondurre
Hit sotto il cappello del controllo diretto della Provincia. Qui –
ha osservato – siamo a un Soviet ancora più spinto rispetto a
quello attribuito all’ex presidente Dellai. Qui si sceglie di voler
controllare tutto attraverso la Provincia, ma così si rischia di non
controllare nulla. Anche perché per poter controllare serve una
classe dirigente. Ha
poi chiesto all’assessore Spinelli di fornire
alcuni numeri su
Hit per
capire, ad esempio, di quanto personale disponga.
Sul
Trentino onorario Rossi ha sollecitato
a valorizzare meglio la Giornata
annualmente dedicata all’autonomia trentina coinvolgendo
la comunità.
L’altra
Giornata annuale
istituita per legge che andrebbe “più onorata”
è
quella della
memoria dei caduti trentini e delle vittime trentine della Prima
Guerra Mondiale.
Marini
propone di riconoscere Padre Kino come primo Trentino onorario.
Alex
Marini
(Misto-5 Stelle) ha suggerito di assegnare a Eusebio Chini, Padre
Kino, il primo titolo di Trentino onorario. E
per quanto riguarda il cda Marini
ha
lamentato che le modifiche avvengono
sempre in modo disorganico, come nel caso dell’Opera universitaria
e ora di Hit. Manca
a suo avviso un’analisi
sui cda
per capire poi in quale direzione andare quando si rivede l’assetto
di un board.
La
replica: verificheremo gli effetti del nuovo Hit uscito da questa
legge.
L’assessore
Spinelli nella
sua replica ha ringraziato i consiglieri di minoranza per l’accordo
raggiunto, sottolineando che la situazione di Hit è bloccata perché
si era on attesa di completare il processo di revisione organizzativa
per la rifinitura finale di questa riforma. Non vi sono ancora i
risultati della nuova Hit che arriveranno una
volta applicato questo provvedimento. I portali dedicati già oggi da
questa struttura alla divulgazione delle attività svolte, si vedrà
che sono nel solco di quella impostata in precedenza e orientati al
potenziamento dell’impatto
del trasferimento tecnologico dal sistema della ricerca a quello
produttivo. Ha chiesto quindi di rinviare una valutazione di Hit a
quando sarà possibile misurare gli effetti che questa
riorganizzazione produrrà sull’attività della Fondazione.
Il
Consiglio è poi passato all’esame degli 8 articoli del ddl e dei
pochi emendamenti rimasti, approvando
rapidamente le norme con l’unico voto di astensione di Marini.
Approvato
all’unanimità l’emendamento di Zanella sulla composizione del
cda di Hit e abrogato l’articolo 4 sulla Sovrintendenza.
Sull’articolo 6 oltre a Marini si è astenuto anche Degasperi (Onda
Civica Trentino).
Dichiarazioni
di voto.
Pietro
De Godenz
(UpT) ha giudicato opportuno l’accordo tra assessore e minoranze e
si è detto soddisfatto dell’articolo 6 partito da una sua proposta
che risale alla scorsa legislatura per aiutare con i fondi degli ex
vitalizi i voucher cultura partendo dalle scuole musicali. Essere
riusciti ad inserire questo tema in una legge provinciale e con
carattere di urgenza per aiutare soprattutto le famiglie bisognose e
numerose: si tratta di 900 nuclei che saranno sostenuti per tre anni.
Un profgetto – ha auspicato – che spero sia sostenuto per molti
altri anni.
Sara
Ferrari
ha spiegato il sì al ddl per ragioni di metodo e di merito. Di
metodo perché si è riconosciuto come chiesto che nel futuro si
opererà che in un ddl saranno inseriti temi estranei solo per
ragioni di urgenza. Nel merito le modifiche inserite chiariscono
megliio la natura di Hit e perché inseriscono il Bonus cultura in
modo organico nella legge sulla famiglia.
Zanella
ha
dichiarato il proprio voto favorevole alla luce dell’accordo
raggiunto soprattutto per l’inserimento di almeno due donne nel cda
di Hit, visto che nelle discipline tecnologiche e scientifiche le
ragazze e le donne faticano di più ad accedere ai vertici di
istituti preposti alla messa a terra della ricerca come questo.
Esauriti
i lavori in anticipo di un giorno il presidente Kaswalder ha chiuso
la sessione. Si torna in aula martedì 22 giugno con un nuovo disegno
di legge urgente della Giunta e la discussione di molte
interrogazioni scritte che non hanno ancora ottenuto risposta.