In Consiglio provinciale
Si discute il ddl proposto da Cia per vietare il rilascio in aria dei palloncini di plastica inquinanti
In allegato, il testo del provvedimento
Il
Consiglio provinciale ha
proseguito i lavori, nella seconda parte della mattina, discutendo la
proposta di legge di
Claudio
Cia in
materia di rilascio di palloncini aerostatici, che
mira a limitare l’utilizzo delle plastiche e
introduce
il tema dell’informazione
per sensibilizzare e responsabilizzare i
cittadini su
pratiche virtuose: approvato
un ordine del giorno di Marini in tal senso. L’esame del testo si
completerà nel pomeriggio, con la discussione del secondo ordine del
giorno di
Marini e
dell’unico articolo con
emendamento.
Lucia
Coppola (Misto-Verdi
per l’Europa)
ha
espresso grande apprezzamento per la proposta che, oltre a limitare
l’utilizzo e la dispersione delle plastiche, introduce il tema
importante dell’informazione per responsabilizzare su pratiche
consone alla difesa del pianeta.
Claudio
Cia
(Fratelli d’Italia), primo firmatario della proposta, ha ricordato
in premessa i commenti irridenti del testo e le critiche, pervenuti
tra l’altro anche da persone che si sono poi viste in piazza in
eventi contro l’inquinamento globale. Il numero delle particelle
per km quadrato sta aumentando esponenzialmente e in Europa ogni anno
sono generati quasi 26 milioni di tonnellate di rifiuti, dei quali
solo il 30% è soggetto a riciclaggio: una quantità enorme di
rifiuti plastici che si disperdono nell’ambiente danneggiandolo
irrimediabilmente, ha osservato Cia. Almeno sul nostro territorio,
con questa proposta, possiamo dare il nostro contributo, secondo la
logica che “i piccoli passi permettono poi di realizzare i lunghi
percorsi”: ecco, ha detto,
questa proposta è un piccolo passo, questo disegno di legge ha
l’obiettivo di “fare qualcosa subito nel rispetto dell’ambiente”.
Tra
l’altro il Trentino, ha
notato,
è la prima Provincia
in Italia a fare una proposta di questo tipo e l’Alto Adige sembra
abbia
intenzione di imitarci:
invertendo
per una volta il
trend che vede noi seguire a ruota i cugini altoatesini.
Michele
Dallapiccola
(Patt) ha espresso alcune considerazioni per sua stessa ammissione
“mirate a canzonare il proponente”. A suo avviso stiamo
stracciando l’autonomia, la stiamo strumentalizzando dedicandoci a
delle “cavolate”. Una volta provvedimenti del genere, di limitato
effetto pratico, si sarebbero potuti “allegare” a proposte di
ampio contenuto, mentre qui si rincorre unicamente la visibilità del
momento e la popolarità.
Siamo
qui oggi in 35 a discutere e a votare un disegno di legge che vieterà
in Trentino l’utilizzo di palloncini aerostatici, ha premesso Ugo
Rossi (Azione).
Significa
che questa per i proponenti è una
delle cose che contano, mentre
per me sarebbe opportuno non perdere tempo su queste questioni. Da
domani il Trentino sarà all’avanguardia sul non utilizzo dei
palloncini: lascio al giudizio di tutti valutare il peso e
l’importanza di questo primato. Poi, rivolto a Kaswalder ha
chiesto: come facciamo a votare una legge di questo tipo e nel
contempo
avere sui nostri tavoli bottiglie di plastica? E come la mettiamo con
i palloncini biodegradabili, che esistono e sono commercializzati e
con questa legge vieteremo comunque? E ancora: sono di più i
palloncini dispersi nell’aria oppure i bicchieri di plastica usati
nelle feste e movide? A
questo proposito
ha suggerito di avere il coraggio di apportare
un emendamento al
testo.
Luca
Zeni (PD),
ha suggerito di pensare un emendamento che faccia eccezione rispetto
a dispositivi ecocompatibili o biodegradabili che in futuro
potrebbero essere introdotti.
Mara
Dalzocchio
(Lega)
ha chiesto una sospensione di trenta minuti.
Alla
ripresa, Ivano
Job
(Lega), presidente della Commissione che ha esaminato e licenziato la
norma, alludendo
all’intervento del consigliere Dallapiccola, ha
sottolineato
come sia l’autonomia stessa a permettere di intervenire in
quest’aula, ma sia
anche
giusto farlo in maniera impegnata e competente. Sono
certo, ha concluso, che il consigliere
Cia abbia
presentato queste norme con le buone intenzioni di educare i
cittadini, in primo luogo i più piccoli, all’attenzione verso il
territorio e l’ambiente che va aldilà dei palloncini.
Lucia
Coppola
ha aggiunto che si
sarebbe potuto evitare di banalizzare l’argomento. Sono una persona
idealista, ma anche pragmatica, ha detto, e sono convinta del fatto
che questo sia un piccolo passo nel percorso verso l’immenso
obiettivo di sostituire la plastica con materiali riciclabili (tra i
quali si annoverano anche i bicchieri e piatti di plastica citati da
Rossi). I bambini e i ragazzi hanno una grande sensibilità, ha
concluso
e sapranno rinunciare tranquillamente al lancio dei palloncini in
aria.
Luca
Zeni
ha osservato che siamo dentro un ordinamento nazionale che già
prevede il divieto di abbandono di rifiuti e si è dunque chiesto in
quale fattispecie rientri la disposizione contenuta in questo ddl.
Paolo
Zanella (Futura)
ha considerato l’iniziativa condivisibile, anche se il tema è
molto ampio: i palloncini vengono utilizzati per feste,
manifestazioni, eventi e la questione è anche culturale ed
educativa. Arriva ora un emendamento che fa un po’ sorridere,ha
aggiunto, che
distingue se il rilascio del palloncino sia o meno volontario.
L’assessore
Mario
Tonina
ha svolto
alcune
considerazioni sul tema ricordando che la Pat ha attuato
già una serie di iniziative che vanno nella direzione dell’obiettivo
di questo disegno di legge, quello
della
riduzione delle plastiche. Tonina
ha annunciato
che nella scuole sono in programmazione eventi
su questo argomento e che a breve sarà approvato il documento
definitivo dell’agenda 20-30 che lavorerà a tutto tondo sul tema
della riduzione delle plastiche. Anche il piano di gestione dei
rifiuti nel suo
quinto
aggiornamento che sarà approvato a fine anno prenderà ampiamente in
considerazione l’argomento, con disincentivazione all’utilizzo
delle plastiche, riciclo e, non ultimo, con iniziative di formazione
e informazione a partire dalle scuole. Recentemente, ha ricordato
Tonina, si sono svolte da parte di volontari, diverse azioni di
recupero di rifiuti abbandonati, anche con l’obiettivo non
secondario di trasmettere un messaggio di sensibilizzazione e
responsabilizzazione dei cittadini. Il ddl di Cia si inserisce
dunque, con un contributo specifico, in un orientamento preciso e
convinto della Giunta. Rispondendo
al consigliere
Zeni l’assessore
ha
confermato che,
anche in assenza di un ddl provinciale, il
rilascio di palloncini
nell’atmosfera può
essere sanzionato, tuttavia
questa proposta è
un rafforzamento di
quelle norme.
Assurdo
si sia denigrata a prescindere una proposta seria e concreta a favore
del nostro ecosistema, ha replicato Claudio
Cia,
che ha apprezzato gli interventi di quasi tutti i colleghi.
Rispondendo ad alcuni spunti polemici, Cia ha precisato che la
bottiglia che c’è sui nostri tavoli la possiamo riciclare, così
come altri rifiuti richiamati da altri interventi. In Trentino c’è
già l’obbligo di utilizzare piatti o bicchieri biodegradabili
nelle sagre o feste, altra cosa è liberare nell’aria un
dispositivo aerostatico senza riciclarlo.
2
gli ordini del giorni di
Alex Marini
(5 Stelle) che per dare la misura del fenomeno ha detto che dal 1950
sono stati prodotti 7800 milioni di tonnellate di plastica, il 2% dei
quali sono finiti negli oceani (pari a 110 milioni di tonnellate). Il
primo documento, che
ha registrato il parere favorevole della Giunta (“perché questo
lavoro lo stiamo già facendo”, ha precisato Tonina),
impegna
alla
convocazione annuale di una giornata provinciale dedicata alla
raccolta dei rifiuti, coordinando e supportando in maniera coerente
le attività già messe in atto in tal senso da parte di
associazioni, istituti scolastici e semplici cittadini, coinvolgendo
i Parchi naturali e le Reti di Riserve e fornendo ai partecipanti
informazioni scientifiche riguardo all'inquinamento da rifiuti e a
come ridurne l’impatto.
In
dichiarazione di voto favorevole all’odg, sono intervenuti Paolo
Zanella,
Lucia
Coppola
e Ivano
Job.
I
lavori proseguono nel pomeriggio con la conclusione dell’esame
del ddl (un ordine del giorno di Marini emendato e un articolo con
emendamento).