Via all'iter del ddl Cia per vietare il lancio di palloncini di plastica
Terza commissione, presentato il Piano energetico ambientale
Oggi
pomeriggio in Terza commissione l’assessore all’ambiente e
all’energia Mario Tonina ha presentato il Piano energetico
ambientale 2021 – 2030 che prevede una riduzione, entro 9 anni,
delle emissioni di anidride carbonica e gas clima alteranti del 55%
rispetto ai dati di riferimento del 1990. La commissione ha poi
avviato l’iter del ddl di Claudio Cia (Fdl) che prevede il divieto
di lanciare palloncini
in occasione di feste, cerimonie e eventi. Un no, ha spiegato
l’esponente di Fratelli d’Italia, che va inquadrato nella lotta
alla diffusione della plastica nell’ambiente.
Tonina:
riduzione delle emissioni, il Trentino è sulla buona strada.
In
Terza commissione,
presieduta da Ivano Job (Lega), si è parlato del Piano energetico
ambientale della
Provincia (Peap)
2021 - 2030. L’assessore
Mario Tonina ha presentato il documento sottolineando l’importanza
del lavoro che ha comportato un confronto con Aprie e Appa e un
gruppo di lavoro
con Fbk, Università e
Fondazione Mach.
L’approvazione definitiva del Piano avverrà a fine giugno e si
tratta di un percorso, ha detto l’assessore, che ha come obiettivo
la riduzione del 55% rispetto al 1990 dei gas
clima alteranti. Si parte da una riduzione del 21%, quindi
da un buon risultato ottenuto dal precedente Peap
frutto di una politica attenta della Pat in questi
anni. Nei prossimi 9 anni ci dovrà essere, ha
sottolineato Tonina, un
forte impegno per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Piano.
Piano che deve
coinvolgere tutti i dipartimenti della Pat. Dodici linee strategiche
e 81 azioni previste
dal Peap. Le principali
direttrici riguardano
la riqualificazione energetica degli edifici civili incrementando
l’autoconsumo da
fonti energetiche rinnovabili.
Con Sisma
bonus e bonus 110%
si va in questa direzione per migliorare le classi energetiche delle
case esistenti. Altra
linea riguarda l’efficientamento dell’industria per ridurre i
consumi utilizzando sistemi integrati di produzione e potenziando il
fotovoltaico che ha buon prospettive. Altro punto strategico,
ha ricordato Mario Tonina, il
sostegno di una mobilità sostenibile. Tema
sul quale la pandemia,
ha aggiunto, ci ha insegnato molto ma è importante incrementare
la sensibilità dei
cittadini.
C’è poi il capitolo
delle fonti di energia
rinnovabili che vanno
incrementate. Per
ciò che riguarda le
biomasse legnose si deve andare nella giusta direzione, anche se c’è
ancora da lavorare. Va incrementato
anche l’uso del biogas, ha
detto ancora Tonina nella sua presentazione,
che è ormai sperimentato e si deve puntare anche sull’idrogeno
verde sul quale si sta lavorando con Fbk. Un’altra linea del
Peap riguarda
l’incremento dell’autoconsumo da fonti rinnovabili. C’è
poi il tema dell’estensione del metano nei comuni non ancora
raggiunti dalla rete, in particolar modo quelli
del Trentino
occidentale. Sull’idrogeno
si deve sperimentare e approfondire anche se si è nella fase
iniziale. Il
Trentino, ha detto l’assessore, deve capire se si tratta di una
strada giusta e un’opportunità per investimenti anche privati.
Tema
dei temi rimane quello
dell’energia idroelettrica. Alcuni territori, ha ricordato Tonina,
sono stati penalizzati dallo
sviluppo di questo settore, ma
oggi si può ristabilire un equilibrio dal punto di vista ambientale.
Idroelettrico che non
può
essere solo
visto come sfruttamento
ma come uso
intelligente della
risorsa acqua per
favorire ricadute sul nostro territorio. C’è
poi la questione della governance
della riqualificazione energetica degli edifici e e
della riduzione del
consumo di suolo. Il
successo del Peap passa
però per
l’informazione e il confronto con i sindaci è
decisivo per
trasmettere ai cittadini la
necessità di impegnarsi per raggiungere i risultati contenuti nel
Piano. Il
Trentino, ha concluso l’assessore, ha già delineato la via e oggi
si tratta di crederci.
Entro
il 2030 riduzione delle emissioni del 55%.
Sara
Verones, dell’Aprie
(L’agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia),
ha ricordato che il Piano ha una durata di 9 anni e ha l’obiettivo
entro il 2030 di ridurre le emissioni di
Co2 e gas
clima alteranti del 55%
rispetto al 1990.
I maggiori consumi di
energia in Trentino sono dovuti ai settori civile (40-43%), trasporti
(30-33%) ed industriale (24-25%). I
derivati del petrolio
coprono la quasi totalità del fabbisogno dei trasporti, mentre nel
settore industriale si consuma soprattutto gas (circa 60%) ed
elettricità (circa 40%). Il
Trentino importa circa
il 40% dell’energia utilizzata, soprattutto
gas naturale e prodotti
petroliferi, mentre esporta una quota importante di energia elettrica
prodotta dalle centrali idroelettriche, attorno
al 25%. Il
Peap
è stato pubblicato sul Bur a marzo e sono state avviati già una
lunga serie di confronti ed è stato approvato nei giorni scorsi dal
Cal.
Il
dibattito.
Gianluca
Cavada (Lega) ha apprezzato i contenuti del Piano, in particolar
modo l’estensione delle metanizzazione a tutti i comuni, anche a
quelli della Val di Fiemme, e ha sottolineato, sull’idroelettrico,
il rispetto dei flussi minimi vitali.
Per
Lucia Coppola
(Misto – Europa Verde) il Peap è uno strumento fondamentale che
parte dall’esistente e verifica gli obiettivi che si
potranno raggiungere
tenendo presente anche il Green
new deal.
L’esponente verde ha però ricordato che in Trentino va affrontato
in modo più completo il tema dell’energia rinnovabile, anche
ipotizzando lo sfruttamento di quella eolica.
Alessio
Manica (Pd) ha
sottolineato che il Piano rappresenta un grande sforzo collettivo
degli enti Pat ma
ha chiesto approfondimenti sulla pianificazione urbana che contiene
il tema della pianificazione integrata della mobilità. Ha poi
aggiunto che è difficile pensare a come potranno fare le
pianificazioni sovra
comunali le Comunità di valle visto
il loro futuro incerto.
Sull’idroelettrico Manica ha affermato che si deve arrivare ad uno
stop ai nuovi impianti e ha chiesto se ci
sia l’intenzione di
fare un nuovo piano delle acque che sarebbe utile anche perché, ha
detto ancora, le
possibilità di derivazioni sono ancora troppe e andrebbe stoppato lo
sfruttamento di corpi idrici definiti discreti e instabili.
Lorenzo
Ossanna (Patt) ha
sottolineato la necessità di mettere in campo una maggiore
attenzione per sensibilizzare i cittadini sulla raccolta
differenziata e ha chiesto se nel Piano contengono anche un
efficientamento
della valorizzazione dell’organico e una
prospettiva per la
termovalorizzazione.
Alex
Marini (Gruppo – 5 Stelle) ha sottolineato la necessità di
incentivare il passaggio alla mobilità elettrica e di uno sforzo per
incrementare il trasporto pubblico sostenibile nelle valli. Infine,
Marini ha chiesto se è prevista anche una politica per promuovere la
sensibilità sociale nei confronti della tutela ambientale.
Rifiuti,
si studia un progetto per produrre energia pulita.
Il
dirigente Roberto Andreatta, dirigente
generale del Dipartimento energia e ambiente,
ha risposto che nel
trasporto pubblico il
75% dei mezzi è a
metano; 25% diesel ma
nei programmi di
rinnovo della flotta si
punta sull’elettrico. Ma,
con le attuali
tecnologie, non è pensabile di coprire
i 12 milioni di chilometri all’anno
percorsi dai mezzi di Trentino Trasporti con mezzi a
metano e elettrici,
anche se sui percorsi di
fondovalle gli spazi di
sviluppo sono ampi.
Sono poi
i corso progetti ferroviari come la Rovereto – Riva, oltre
all’elettrificazione della Valsugana che però richiedono il
potenziamento delle linee elettriche.
Per i rifiuti, ha
aggiunto Andreatta, ben
si prestano le più recenti tecnologie sugli impianti di chiusura del
ciclo dei rifiuti che
permettono la
produzione di energia pulita che
servirebbe anche per l’espansione del trasporto ferroviario e della
trazione elettrica. Il
piano rifiuti, ha
aggiunto il dirigente,
sarà importato al no
import ma anche no export di rifiuti (le
15 mila tonnellate all’anno
verso Bolzano)
come accade oggi vista
anche la nota situazione della discarica di Ischia Podetti.
In collaborazione con
Fbk, ha concluso,
si cercano soluzioni che, in altre zone, hanno visto fornire
elettricità a 100 mila famiglie.
Il
Piano ha aggiunto l’ingegner Sara Verones prevede la valorizzazione
energetica delle biomasse e, rispondendo a Marini, ha ricordato che
uno degli obiettivi è la riduzione della mobilità per lavoro e
l’incentivo della mobilità elettrica e a idrogeno.
La
produzione idroelettrica non crescerà.
Laura
Boschini, responsabile
dell’Aprie, rispondendo
a Manica, ha detto che il Piano prevede il mantenimento della quota
attuale della produzione idrolettrica. Non si punta sull’aumento
delle concessioni di sfruttamento, ma sull’efficientamento degli
impianti. Nelle gare per le concessioni, ha
ricordato, si porranno
elementi di valutazione
sull’efficienza
degli impianti.
L’approvazione
del Peap avverrà in una successiva riunione della Terza commissione
per dare la possibilità ai consiglieri di approfondirlo.
Lotta
alla plastica dicendo no ai palloncini.
Si
è passati poi al ddl n.70
di
Claudio Cia (Fdi) che
riguarda il contenimento della plastica, in particolare i palloncini
che vengono dispersi nell’ambiente in occasione di feste e
cerimonie. Un problema
serio, ha aggiunto, basti pensare al
caso recente del
Comune di Levico, dove
i palloncini lanciati per un evento sono stati rinvenuti addirittura
a Brescia. Questo materiale plastico, ha ricordato Cia, rappresenta
un rischio ambientale per l’uomo e la fauna. Un
tema che rientra nel quadro della crescita esponenziale
dell’inquinamento da plastica: nel
Garda, ha sottolineato l’esponente
di Fratelli d’Italia,
nel 2017 sono state rinvenute
9900
particelle di plastica
per km quadrato che
sono passate drammaticamente a 131
mila nel 2019.
Il ddl è il primo, ha ricordato, in Italia che vieta la dispersione
di questi oggetti sul territorio. Ci sono le ordinanze dei sindaci
che vietano il rilascio
dei palloncini che però
scadono e, ha ricordato
il capogruppo di Fratelli d’Italia, in Parlamento è stato
depositato un ddl che
va nella direzione del divieto ma
i tempi di approvazione sono incerti. La
proposta, ha concluso Cia, rappresenta un segnale importante a favore
dell’ambiente. L’assessore Tonina ha espresso l’impegno ad
approfondire, anche dal punto di vista giuridico, questa tematica
anche alla luce di quanto sta venendo avanti a livello nazionale. Cia
ha concluso ricordando che il ddl non tocca la commercializzazione
dei palloncini, quindi, non sembra essere in contrasto con le
competenze della Pat in materia ambientale.