A giudizio della II Commissione che invierà una lettera con osservazioni e proposte
“Troppo restrittive” le Linee guida nazionali per riaprire attività turistiche ed economiche nell’estate 2021
Previste regole difficili da rispettare anche per i rifugi alpini. In alelgato il documento discusso
La
II
Commissione presieduta da Luca Guglielmi (Fassa) ha discusso
nel pomeriggio
con
l’assessore Failoni delle
Linee guida per
la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative,
elaborate l’8
ottobre 2020 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
e poi
ricomprese
tra gli allegati del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri del 2 marzo scorso.
Guglielmi
ha preannunciato
che le osservazioni emerse oggi – che
evidenziano la difficoltà di applicare alcune regole – e
altre che potranno pervenire dai consiglieri entro lunedì prossimo,
confluiranno
in
una lettera che
la Commissione invierà ai
presidenti
Kaswalder
e
alla Giunta Fugatti che sta predisponendo un documento da sottoporre
al Governo
Draghi
con
cui è in programma un apposito confronto.
Pietro
De Godenz
(UpT)
ha evidenziato che le difficoltà che emergono in questi giorni dagli
operatori economici sia a livello nazionale che in Trentino rendono
importante accelerare quanto prima un’adeguata
riapertura delle
imprese della ristorazione, dei
bar e delle
attività legate al mondo del turismo, del tempo libero e del
benessere.
Lorenzo
Ossanna
(Patt) ha apprezzato in
generale le
regole
indicate nelle Linee
guida sollevando
però due questioni.
La prima sulla
necessità
di fornire
agli operatori economici indicazioni
più precise in merito alla rilevazione
della temperatura corporea sopra i 37,5 gradi. Non si può lasciare
questo aspetto alla libera interpretazione e scelta delle
imprese: occorrerà stabilire con chiarezza che ogni
attività dovrà dotarsi di un termometro come già fatto in molte
aziende. Seconda osservazione: la tenuta per almeno 14 giorni delle
presenze. Per
Ossanna, se
questa è una prassi consolidata
nel
settore ricettivo e
anche negli ostelli,
a
suo avviso invece per
altre attività come le palestre e la ristorazione sarà difficile
tenere un registro di tutti coloro che entrano, le date e,
è immaginabile, anche le generalità e i recapiti delle persone
perché si possano eventualmente rintracciare. La mole
di lavoro sarebbe eccessiva per un ristorante con
150
coperti al giorno. Su
questi due punti servirebbe un
supplemento di valutazione.
Alessandro
Olivi (Pd) ha
condiviso l’opportunità di affinare qualche elemento delle
Linee
e
ha poi ricordato il documento predisposto nell’ottobre scorso dalla
Conferenza
delle regioni sulle
misure da adottare nell’estate del 2021.
Ma ad
ottobre
non si conosceva ancora quale sarebbe stato l’andamento
dei
contagi. E
soprattutto in questo documento per Olivi si coglie quanto
poco ancora
conti
la montagna nel sentire comune. Si poteva almeno dare il segnale che
l’Italia è una nazione di mare, spiagge e laghi, ma anche un
importante presidio per la montagna in Europa. Invece non è neanche
citata la possibilità di individuare un sistema di regolazione per i
mesi che abbiamo davanti. Manca quindi, per Olivi, una sensibilità
culturale, politica e istituzionale.
Guglielmi
ha non
solo condiviso
le osservazioni di Olivi e
Ossanna,
ma
anche rincarado la dose. A suo giudizio infatti queste Linee limitano
ulteriormente
rispetto allo scorso anno i
margini di operatività delle imprese,
ad esempio sui buffet e
i rifugi,
assoggettati
a regole
ancor
più
restrittive rispetto alla ristorazione pur svolgendo lo stesso
servizio con meno clienti.
Sui servizi alla persona poi
sono
previsti altri
aggravi burocratici.
Per palestre e piscine si impone ai gestori l’obbligo di
disinfettare tutti gli oggetti dopo ogni singolo utilizzo da parte
dei clienti. Quanto
agli eventi,
Guglielmi
ritiene che sia improponibile imporre alle bande di garantire la
distanza
di un metro e mezzo tra i
componenti, vista anche la ristrettezza
degli spazi in cui questi corpi musicali si esibiscono di
solito.
“A
queste condizioni – ha protestato – neanche piazza
Duomo a Trento potrebbe ospitare una banda di 70 componenti. “Centri
estivi: non si capisce cosa esattamente le Linee raccomandino per
quanto riguarda il rapporto animatori-bambini. Ultima nota: si
stabilisce che i
mercati con gli ambulanti osservino
un
metro di distanza tra un bancone e l’altro quando
è evidente che non
sempre è possibile. Guglielmi
ha ricordato che i protocolli dell’anno
scorso si
limitavano a prescrivere agli operatori economici la misurazione
della febbre
per
loro e per i collaboratori
oltre
all’utilizzo della mascherina
e alla
sanificazione perché si lavorasse in sicurezza.
Per
il 2021 si va invece verso Linee
guida molto più restrittive. E questo a un anno dall’inizio della
pandemia e mentre
la condizione
sociale ed economica inizia ad essere insostenibile.
L’assessore
Failoni
ha ricordato che la sua struttura sta lavorando da giorni sui
protocolli utilizzati nella stagione estiva 2020, “che erano andati
molto bene”. In queste Linee guida vi sono
a suo avviso indicazioni
da
verificare
con le parti sia
scientifiche
che
politiche
nazionali
per capire se
e quanto potranno andar bene. Anche
per quanto riguarda i buffet,
i centri benessere, le
aree bambini e i centri per i giovani l’anno
scorso la Provincia aveva già lavorato: servono
quindi soluzioni che
possano permettere alle
attività economiche di
lavorare, anche
perché
molti si erano
organizzati
e avevano
adottato
accorgimenti per la sicurezza sanitaria che
non hanno mai potuto utilizzare. Failoni ha annunciato per domani un
incontro con i
responsabili della
sanità e della
protezione civile del
Trentino per valutare
alcune proposte che
il suo assessorato presenterà in vista di una riapertura in
sicurezza delle
imprese “prima
di
altri
territori
ma
in accordo con il governo nazionale”. Questo,
ha aggiunto, anche perché in altre occasioni “la
via trentina si è rivelata vincente”. Failoni ha concluso
invitando la Commissione ad
inviargli
osservazioni scritte da
aggiungere
alle
proposte che la Giunta intende trasmettere a Roma per cercare di far
capire le
esigenze del Trentino. Una
di queste riguarda i rifugi, sui quali – ha
concluso – oltre a far
presenti le peculiarità e
i
rischi di assembramento
e
di
contagio
vogliamo
spiegare come
si possono evitare.
Ossanna
ha lamentato che per il
mare sono previste misure molto più facili da rispettare. Tutti al
mare, quindi, ha esclamato non
senza un
pizzico di polemica. A suo avviso per le cene nei ristoranti si
potrebbe adottare il sistema dei turni per poter aprire anche la
sera.
Devid
Moranduzzo (Lega)
ha ricordato che
“l’importante
asse Failoni-Spinelli-Fugatti sta lavorando bene per ottenere
risposte adeguate da Roma sui
ristori a favore degli
operatori economici del Trentino”. Certo,
il
budget provinciale è inferiore di quello nazionale ma
il consigliere si è detto fiducioso sulla possibilità di un
intervento più
rilevante da
parte dello Stato.
Per
questo, ha segnalato, il presidente
Fugatti incontrerà a breve il premier Draghi. Per Moranduzzo oggi
con l’assessore Failoni la Provincia sta andando
nella
giusta direzione e gli ha chiesto di rimanere vicino agli operatori.
Gugliemi
ha
concluso
preannunciando che
domani sarà
trasmessa ai consiglieri della Commissione una
bozza di lettera da inviare a
tutte le autorità competenti provinciali e nazionali, il
cui testo avrà un taglio tecnico. Per perfezionare
la
lettera la Commissione raccoglierà attende
osservazioni
scritte dei consiglieri entro e non oltre lunedì mattina.