Prima Commissione. Il Cal: nell’assestamento serviranno più risorse per i comuni
Manovra di bilancio condivisa dal mondo agricolo. Gli imprenditori: manca una visione strategica
In allegato, i documenti con le ossservazioni e le slides sulla finanziaria 2021
La prima audizione del
pomeriggio in Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè (La
Civica), sulla manovra di bilancio è stata quella del presidente del
Cal, Paride Giamoena. Non si può dire, ha detto, che
le risorse del protocollo di finanza locale possono essere quelle di
un contesto normale. Oggi ci sono 10 milioni per gli investimenti per
il 2021 che si aggiungano al budget dell’estate scorsa. Una cifra,
quest’ultima, che non è stata del tutto impegnata, ma, per fare un
esempio, i comuni tra i 12 mila e i 30 mila abitanti il budget era di
895 mila euro nel 2020, oggi di pari a 205 mila euro. Per i 5 mila e
12 mila euro, ancora meno. Il budget è il gruzzoletto, ha spiegato
il presidente Cal, che serve a mantenere le strutture, ad esempio
acquedotti. Gli avanzi di amministrazione in parte sono stati
utilizzate per l’emergenza Covid. Non si tratta di fare polemiche
con la Giunta ha detto ma di dire che la situazione è questa e che i
comuni accettano per senso istituzionale. All’assessore Gottardi,
ha ricordato, è stato chiesto di utilizzare gli avanzi delle
Comunità per gli investimenti. Poi ci sono 7,5 milioni di euro del
fondo di riserva al quale i comuni possono attingere per lavori extra
budget. Sul debito i comuni hanno ceduto la loro quota alla Pat,
attorno ai 13 milioni di euro. Ma, ha aggiunto, il confronto con la
Giunta riprenderà con l’assestamento perché c’è la necessità
di avere risorse. La partita incerta col recovery found, ha
continuato Gianmoena, è importantissima, perché da questo potrà
venire una boccata di ossigeno per gli investimenti e già la
prossima settimana inizierà il confronto col presidente Fugatti.
Condivisibili da parte del Cal le misure di emergenza messe in campo
dalla Pat, ma la situazione è difficile per i comuni. Sulla parte
corrente ci sono risorse per prossimo anno, ma non sul 2022 e 2023
anche se c’è un impegno politico dell’assessore Gottardi. Sul
personale c’è la novità importante nel protocollo per dare
consistenza ai piccoli comuni sotto i 5000 abitanti. Infine, sulle
comunità di valle per il Cal è importante il passaggio della
riforma perché le comunità che sono di supporto ai municipi
trentini. Gianmoena ha chiesto, inoltre, che i comuni possano
partecipare alla riforma del sistema sanitario previsto dalla
manovra. Condivise dal Calle norme sull’emergenza economiche
contenute nella manovra.
Giorgio
Tonini (Pd) ha detto bene l’approccio istituzionale dei comuni
però il quadro fatto da Gianmoena rispetto agli investimenti è
preoccupante. Perché gli investimenti dei comuni sono quelli che
possono partire subito per sostenere l’economia. Difficile sperare,
invece, nel ricovery found che sarà destinato nelle grandi opere. In
Trentino, ha continuati l’esponente Pd, riguarderà le linee
ferroviarie ma non i comuni. Un quadro preoccupante, ha affermato
Tonini, perché si rinuncia alla leva immediata degli investimenti
degli enti locali. Gianmoena ha replicato che ci sono i “rimasugli”
del 2020 e c’è l’assestamento di luglio. I comuni possono
gestire i primi mesi del 2021 dopo non ce la faranno. Ma, ha
aggiunto, si confida nell’impegno politico dell’assessore
Gottardi. Se le cifre del 2021 fossero quelle del bilancio non
andrebbe bene ma si confida nella manovra di luglio. Per il ricovery
found va cercata una strada per far arrivare risorse per lo
sviluppo territoriale. Vanessa Masè ha aggiunto che
l’assestamento è sempre più importante anche per le necessità di
flessibilità finanziaria.
Dal
mondo dell’agricoltura un sì alla manovra.
Mauro
Fezzi, Presidente della Federazione allevatori, ha detto che
siamo alla vigilia di un periodo di transizione della programmazione
europea nel quale si è concordato con l’assessore una serie di
modifiche di accesso degli interventi nel settore zootecnico per il
rapporto capi – superficie. Sul bilancio le risorse per
l’agricoltura sono in forte contrazione a causa delle grosse
difficoltà del momento e al bisogno di fare fronte a bisogni di
settori più colpiti dalla crisi Covid. Però la riduzione delle
risorse preoccupa anche perché il 2021 sarà un anno di transizione
tra la vecchia e la nuova programmazione e quindi si confida che nei
fondi di riserva ci siano dotazioni sufficienti per permettere alla
Pat di intervenire quando si sapranno i volumi degli interventi
europei. In particolar modo per il settore zootecnico che, per quanto
anticongiunturale, è molto legato alle risorse europee. Fezzi ha
sottolineato la necessità di confermare la riduzione Imis anche
perché le aziende zootecniche sono caratterizzate da grandi volumi
edilizi.
Il
presidente di Confagricoltura Diego Goller ha detto che sono state
inserite nel bilancio condizioni interessanti sul nuovo Psr. Quindi,
vista la situazione generale, va dato atto all’impegno della Giunta
per l’agricoltura. Bene il finanziamento della promozione dei
prodotti perché c’è molta preoccupazioni all’interno del mondo
agricolo per la contrazione dei consumi che si sta avvicinando a
quella di primavera. Il giudizio sulla manovra è favorevole da parte
di Confagricoltura seppur in un clima di grande preoccupazione per le
conseguenze dell’epidemia sulla filiera agricola. Difficoltà e
preoccupazioni che necessitano di un supporto da parte della Pat.
Alex
Marini (Gruppo Misto) ha chiesto quali possono essere le misure
per valorizzare i prodotti locali e ha ricordato di aver presentato
un emendamento per la creazione di un elenco di prodotti a km 0 da
favorire e premiare. Sull’Imis Marini ha detto che si dovrebbe
lavorare per ottenere una maggiore autonomia impositiva della Pat.
Fezzi ha risposto affermando che con l’assessore Carlo Daldoss si
era ottenuta un’agevolazione per le aziende zootecniche che hanno
bisogno di spazi, come stalle e fienili. L’assessore Gottardi è
intervenuto per dire che anche per il 2021 le agevolazioni Imis sono
confermate. Una notizia accolta con soddisfazione dal presidente
degli allevatori. Rispondendo a Marini Fezzi ha detto che i prodotti
locali dovrebbero rientrare anche negli aiuti ai meno abbienti.
Il
presidente della Cia Paolo Calovi, ha affermato che il settore
agricolo è strategico e le risorse destinare all’agricoltura
mettono in moto molti settori economici. Quindi per Calovi la
richiesta di risorse aggiuntive rimane disattesa e vanno avviati con
sollecitudine i bandi per fruire delle risorse del prossimo Psr
perché siano utilizzabili in tempi rapidi evitando le difficoltà
burocratiche che mettono in difficoltà le imprese. Servono inoltre
risorse per il ricambio generazionale e ha ricordato che nel 2020 non
è stato attivato il bando primo insediamento. Un fatto inedito che
ha creato una serie di aspettative tra i giovani imprenditori
agricoli che richiederanno risorse aggiuntive. Bene la scelta della
Giunta di sostenere la collaborazione con la ricerca. Calovi ha
ringraziato l’assessorato di sostenere il tutoraggio dei giovani
agricoltori. Una scelta strategica perché i giovani hanno bisogno di
una mano. Bene il sostegno dei rischi a fronte dei cambiamenti
climatici e alle fluttuazioni del mercato; molto bene la decisione di
sostenere la risorsa idrica in un momento in cui siccità e forti
perdite si alternano. Calovi ha sottolineato infine la necessità di
un ricambio varietale per evitare fitopatie e il bio è un settore
sempre più sentito dai contadini. La zootecnia poi è importante per
il mantenimento del territorio e qui Calovi ha sottolineato il
problema delle aste delle malghe e delle speculazioni conseguenti. La
Giunta dovrebbe avere attenzione verso questo fenomeno che sta
mettendo in difficoltà gli allevatori. C’è poi la sofferenza
delle piccole cantine che vanno salvate. Calovi ha infine
sottolineato che la Pat è l’unica regione che impone l’Imis su
terreni non agricoli.
Il
presidente Coldiretti, Gianluca Barbacovi, ha detto che ci
sono perplessità sulla possibilità di svolgere l’attività di
agricoltura concesse anche aziende che non sono agricole. Una norma
che impatta inoltre con la normativa nazionale.
Gli
imprenditori: puntare gli investimenti su alcuni settori strategici.
Per
Ance è intervenuto Giulio Misconel che ha espresso
preoccupazione per la contrazione delle risorse e ha chiesto ancora
una volta una riduzione importante alla spesa corrente. Bene gli
aiuti per famiglie e sanità ma va data sempre più importanza alle
opere pubbliche che sono un motore per l’economia. Sul recovery
found l’Ance chiede una revisione delle opere proposte. Sulla
collegata vanno potenziate le risorse alla conferenza dei servizi per
avere meno burocrazia e più controlli. Bene invece le scelte
sull’edilizia abitativa e il partenariato pubblico – privato,
anche se Misconel si è augurato che i tempi per i bandi vengano
accelerati. Le premialità per l’edilizia vanno approfondite e
vanno adeguati i criteri alle norme nazionali sia per il 110% per le
ristrutturazioni che per le demolizioni. Miscolnel ha detto inoltre
che vanno rimodulate le riduzioni Irap. Nel complesso per l’Ance la
manovra va bene, pur nel quadro di riduzione delle risorse.
Per
il coordinamento imprenditori, Marco Segatta, presidente
dell’Associazione artigiani, ha evidenziato lo sforzo della Giunta
che si è trovata in questi due anni di fronte a finanziarie
emergenziali. Ma, ha aggiunto, serve la capacità di guardare avanti,
perciò vanno seguite alcune linee prioritarie come la
semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative.
La Giunta, ha detto, va nella direzione giusta, ma serve un impegno
costante. Servono provvedimenti verso la transizione ecologica e
digitare; è opportuno selezionare le opere del recovery found e
quelli finanziati a debito. Per questo servirebbe un sistema di
monitoraggio da attuare coinvolgendo la Cciaa e gli uffici studi
delle categorie. Sul digitale l’esperienza del lockdown ha mostrato
che l’infrastruttura della nostra provincia non è all’altezza.
Serve quindi uno sforzo, sopratutto sull’ “ultimo miglio”.
Sulla transizione ecologica le politiche della Pat dovrebbero
prevenire le catastrofi e va ammodernato il sistema delle premialità
edilizia e l’ulteriore potenziamento delle fonti rinnovabili. Per
il territorio va rafforzato il brand Trentino come terra di qualità
e salute. Ok l’incremento di 100 milioni per il sistema sanitario e
il sistema di assicurazione diffusa per l’autosufficienza. Secondo
il presidente degli Artigiani, inoltre, vanno rilanciate poi le
grandi opere e posta attenzione all’impatto del tunnel del Brennero
sul territorio provinciale. In questo quadro il coordinamento
imprenditore ha condiviso il ddl sui commissari per le opere
strategiche. Centrali sono poi la formazione, l’apprendistato
duale, la formazione permanente degli imprenditori. Inoltre, sono
fondamentali gli investimenti in ricerca. Vanno potenziate le
politiche attive del lavoro per riqualificare i lavoratori e
strategico è il ruolo dell’Agenzia del lavoro. Sull’Irap
rammarico, anche se comprensibile, per la mancata riduzione Irap per
le imprese che hanno mantenuto il livello occupazionale.
Condivisibili i sostegni per il turismo e il sostegno alle famiglie
attraverso il sistema dei voucer per beni e servizi essenziali.
Il
presidente degli industriali Manzana ha invitato la Giunta a mettere
in campo una terapia d’urto concentrando le risorse su alcuni
punti. La manovra invece cerca di accontentare tutti e risulta
dispersiva quando si dovrebbero concentrare gli investimenti sulle
linee strategiche e su chi è in difficoltà. Bene per Manzana lo
sgravio Irap, anche se si poteva fare uno sforzo per chi aumenta
l’occupazione. Apprezzabile lo sforzo Imis. Sul Mediocredito gli
industriali condividono la posizione della Giunta e la volontà di
acquisire le quote di Bolzano ma va cercato uno sbocco territoriale
dell’istituto a partire da Cassa Centrale Banca. Condivisibile per
il presidente anche il mantenimento del blocco dei contratti del
pubblico perché, ha aggiunto, si amplierebbe il divario tra
lavoratori. Esiguo, quindi da rafforzare, per Manzana l’ importo
per il settore culturale e dello spettacolo che sono fermi da tempo.
Sulla banda larga ha sottolineato la necessità di uno sforzo che
vada ben al di là dei 300 mila euro messi in bilancio. Sulle
politiche attive del lavoro Manzana ha sottolineato l’impellente
necessità si potenziare l’Agenzia del lavoro. Sul recovery found
va cambiata la strategia e vanno focalizzate al meglio le forze,
anche con Fbk e Università, per puntare su due, tre idee. Il ricorso
al debito di 300 milioni sul triennio, ha continuato, è un fatto
importante ma va inserito l’accensione di un mutuo perché renderà
possibile la realizzazione delle opere che si vogliono realizzare. La
Giunta, ha concluso il presidente degli industriali trentini, è
chiamata a fare scelte importanti per il Trentino che non sta
crescendo la molti anni. Anche perché non possiamo pensare di
tornare al 2019, ma a trasformare questa crisi in un occasione.
Gianni
Battaiola, presidente
dell’Associazione albergatori, ha sottolineato l’importanza del
confronto e ha ricordato la sofferenza del settore turistico in
questi drammatici mesi. Nel merito gli albergatori chiedono che venga
resa permanente la riduzione dell’Irap e la cancellazione Imis
anche per il 2021 sulle strutture turistiche. Sì degli albergatori
alle scelte della Giunta sul Mediocredito, mentre troppo esigue sono
le risorse messe a disposizione della banda larga. Battaiola si è
espresso a favore degli interventi a sostegno della stagione
invernale del settore turistico così come i contributi in procedura
negoziali.
Giovanni
Profumo direttore
di Confcommercio, ha
ricordato che si deve puntare sugli investimenti che possono portare
ad una maggiore crescita. Sull’Irap, apprezzata la riduzione
generalizzata, ma andrebbero premiate le imprese che mantengono i
livelli occupazionali. Anche Confcommercio ha chiesto l’esenzione
totale Imis e di eliminare la stortura dell’obbligo di domanda di
esenzione dell’Imis che esiste solo in Trentino. L’obiettivo
generale dev’essere quello di lasciare più soldi possibili nella
casse delle aziende. Anche Profumo ha poi sottolineato l’importanza
della conclusione della banda larga. Infine ha sottolineato che il
settore del commercio e del turismo sono i più colpiti dalla crisi
Covid e ha ricordati che dei contributi 98 milioni a fondo perduto ne
sono stati spesi 58 e serve quindi un ulteriore sforzo per permettere
a centinaia di aziende di sopravvivere.
Il
direttore della Federazione dei consorzi cooperativi, Alessandro
Ceschi ha posto l’attenzione sulla scelta della Giunta
sul Mediocredito che il mondo cooperativo saluta con grande
soddisfazione. L’auspicio è che venga coinvolta Cassa Centrale
Banche e che il Mediocredito possa diventare un braccio armato per il
sostegno dell’economia trentina. Un ragionamento è stato fatto dal
direttore della Federazione sull’intelligenza artificiale
auspicando che il Consiglio e la Giunta facciano pressioni perché
l’Agenzia venga spostata da Torino a Trento. Sulla Fondazione De
Marchi la Coop si candida ad avere un ruolo maggiore in questa
istituzione. Sull’assicurazione sulla non autosufficienza ha
chiesto che venga fatto riferimento nel ddl anche alle forme
mutualistiche. Benissimo, invece, la norma sugli aiuti di Stato. Il
presidente Simoni ha espresso plauso alla Giunta per una manovra
gravata da una forte contrazione di risorse.
Aldi
Cekrezi, direttore
Confesercenti, ha detto che l’obiettivo deve essere quello di
mantenere il tessuto economico attuale, senza perdere di vista però
il futuro. La pandemia ci ha insegnato ad essere più veloci a
partire dalla politica che ha varato leggi che in altri tempi
avrebbero richiesto anni. Anche le categorie hanno dovuto cambiare
l’approccio ai problemi, puntato sui tempi certi e veloci cercando
di recuperare fiducia. Ma alla base ci deve essere, anche nel
rapporto tra pubblico e privato, chiarezza su dove si vuole andare.
Il
dibattito. Al centro Mediocredito. Gli industruali: senza senso in
questa situazione gli aiuti all’innevamento artificiale.
Paolo
Ghezzi (Futura) ha detto che il filo rosso degli interventi degli
imprenditori e la critica alla Giunta che non avrebbe una visione.
Trentadue progetti per il recovery found, ha affermato, danno l’idea
della dispersione e quindi si dovrebbe puntare a sviluppare davvero
settori come lo smart working. Il
capogruppo Futura ha chiesto inoltre
agli imprenditori se la
situazione della sicurezza dei lavoratori è garantita. Giorgio
Tonini (Pd) ha affermato che
dalle audizione emerge un bisogno insoddisfatto di progettualità che
pone il
Trentino a rischio sul livello della competitività. La Giunta, ha
detto, è stata efficace
nella difesa delle risorse finanziarie anche facendo squadra con
Bolzano e valorizzando la continuità con gli accordi siglati dalla
Giunte del passato. Però aver messo al sicuro il 2021 dal punto
finanziario non basta, perché serve una visione strategica. Inoltre,
ci sono difficoltà con
Bolzano e sono state
alimentate inutili tensioni
con Roma. Sul recovery found
ci si
può candidare agli investimenti strategici, soprattutto sulle
politiche di corridoio, ma
cadono le braccia quando si sente parlare dell’uso del recovery per
le opere comunali che
appartengono a tutt’altra categoria.
Infine, Tonini ha detto che sul Mediocredito ci vuole grande
attenzione perché su questa partita si gioca il
rapporto con Bolzano. Bolzano
che, ha sottolineato, andrebbe
tenuta in Mediocredito per
una maggiore integrazione delle due province. Marini ha detto che
Covid pone la sfida generale di un cambio di paradigma culturale a
tutti i livelli, anche a quello dei rapporti di lavoro. Un
cambiamento che passa anche attraverso la scelta degli investimenti.
L’ assessore Gottardi,
replicando a Tonini sul recovery found, ha precisato che con il Cal
si è concordato, nel protocollo di finanza locale firmato ieri sera,
che si discuterà con i comuni delle opere strategiche che
interesseranno i loro territori e non di finanziamenti Ue.
Il
presidente Segatta ha risposto a Ghezzi sulla sicurezza nelle aziende
affermando che i contagi nel mondo del lavoro sono ridotti al minimo.
Un ottimo risultato
ottenuto anche grazie al lavoro svolto ai tavoli della sicurezza.
Manzana
ha ricordato che in estate e in autunno ci siamo comportanti
all’italiana tirando fuori dai cassetti tutto per il recovery found
ma poche dell’idee messe in campo corrispondono alle
caratteristiche del recovery. Il Trentino deve mettere in campo un
progetto in collaborazione con le regioni limitrofe. Al punto che il
Governo sta pensando di costituire uno o più soggetti giuridici
proprio per gestire i progetti che interessano più territori.
Manzana, sulla situazione sanitaria, ha detto che bisogna incanalare
le risorse su poche linee strategiche. Inoltre, bisogna aprire la
mente e valorizzare i rapporti con Bolzano su molti settori, ad
esempio quello dell’idrogeno.
Gianni
Battaiola ha ricordato che il turismo, che ha sempre rispettato i
protocolli sanitari, non è l’untore del Trentino. Il
recovery found deve interessare anche il turismo sul piano delle
infrastrutture fisiche, informatiche e per la gestione dell’ambiente.
Il
direttore di Asat, Roberto Pallanch ha affermato che i 32 progetti
presentati per il recovery found sembrano più che altro messi lì
perché richiesti dal governo ma sono
senza una visione strategica.
Ugo Rossi
(Patt) ha chiesto a Manzana perché non ritiene utile i contributo di
5 milioni per l’innevamento artificiale. Sul Mediocredito il
capogruppo Patt ha
detto che dalla
manovra pare che l’idea
della Giunta sia
quella di valorizzare il Mediocredito nell’ambito del sistema del
credito cooperativo. Inoltre, Rossi ha ribadito che 22 milioni per
rilevare la quota del 26% di
Bolzano sono pochi, visto che
la
stima
di due anni fa del valore della banca era di 120 – 130 milioni, e
ha sottolineato che questa idea è stata ferma per due anni senza un
perché.
Il
presidente Manzana ha detto che per
non disperdere risorse e in
coerenza col momento che viviamo che tra qualche settimana potrebbe
portarci al disastro sanitario, impiegare risorse per aprire le
piste a S.Ambrogio non ha
senso. Su Mediocredito Manzana ha detto di essere un fautore di una
banca regionale che al Trentino manca. Il modello sudtirolese è
andato per una strada, noi per un altra e oggi, ha aggiunto il
presidente degli Industriali, si deve tifare per Cassa centrale banca
che ha una ratio di livello nazionale, così come ha una ratio che
Mediocredito possa tenere vicino questa grande realtà bancaria. Se
Bolzano vuol cedere è giusto che Trento compri.
Battaiola sulla questione neve
ha detto che non si parla più di S.Ambrogio ma di Natale e la
richiesta degli impiantisti di un ristoro è venuta perché vogliono
approfittare di una finestra di freddo per fare l’innevamento. Di
fronte all’indisponibilità degli impiantisti minori di riaprire
per non rischiare il fallimento chiedere e ottenere un aiuto è stato
positivo. Pallanch, su Mediocredito, ha auspicato un approfondimento
con la Giunta e lo stesso Mediocredito perché va chiarito
l’obiettivo che si deve dare a questa banca.
Il
presidente della Federazione coop,
sempre sul Mediocredito ha detto di ritenere che Bolzano ha una
strategia sul credito profondamente diversa
dal Trentino e la scelta di acquistare le quote da
parte della Pat viene vista
con grande favore, perché si
potrà radicare l’istituto
in Trentino, per favorire le
aziende locali
in collegamento sinergico con Cassa Centrale Banca.
Il
vicepresidente della
Giunta Mario
Tonina,
in
conclusione,
ha detto con convinzione che quella di Mediocredito deve diventare
una partita strategica per rafforzare il sistema trentino. Ci
sarà dopo la finanziaria anche il tempo di un confronto con tutti i
soggetti dell’economia trentina.