Nell'aula del Consiglio provinciale dopo l'accordo tra l'assessore Spinelli, Ghezzi e Ferrari
Sì alla riforma della ricerca con 27 voti a favore e 3 astenuti. Le dichiarazioni finali
Discussi a fine mattinata gli ordini del giorno. Nella foto, la FBK a Povo

Dopo
l’accordo raggiunto al termine della trattativa di stamane tra la
Giunta e le minoranze, che ha permesso di superare l’ostruzionismo
sia di Futura che del Pd, nel pomeriggio il Consiglio ha approvato in
aula con
27
voti a favore e tre di astensione espressi da Futura e da Alex
Marini
del gruppo misto, il
disegno di legge 51 sulla
ricerca e l’innovazione proposto
dall’assessore Spinelli. Il
testo introduce
nella normativa provinciale sulla ricerca del 2005 l’Hub Innovation
center (Hit), per
garantire
e potenziare con il coordinamento di questa
Fondazione
le ricadute sull’economia trentina delle attività di studio
portate avanti da tutti
gli istituti
specializzati che
operano in questo settore con il sostegno della Pat.
I capigruppo del Pd Sara Ferrari e di Futura Paolo Ghezzi hanno
subito
annunciato
il ritiro, la prima, di tutti gli emendamenti da lei firmati, e
il
secondo il mantenimento di due sole delle
sue proposte
di modifica, avendole
firmate insieme
all’assessore.
A
seguire è iniziato e
si è rapidamente concluso l’esame
e
l’approvazione dei 15 articoli
del
provvedimento con i relativi emendamenti rimasti. I due emendamenti
di Ghezzi condivisi dall’assessore prevedono, il primo, che lo
statuto di Hit individui gli obiettivi che la fondazione si propone,
relativi al coinvolgimento di enti nazionali di ricerca presente in
provincia di Trento, il secondo che il presidente e i componenti del
cda siano scelti tra persone di riconosciuta competenza scientifica o
manageriale.
Le
dichiarazioni finali
di
voto.
Per
il Pd, Ferrari ha
motivato il voto favorevole al ddl che rafforza uno strumento
istituito dalla Giunta precedente e che l’esecutivo attuale rende
ora
con questa legge centrale
nel settore della ricerca del Trentino. Ferrari ha detto di aver
segnalato alcune perplessità residue sul “modo” in cui questa
operazione è stata impostata, ma ha aggiunto di
confidare
nel fatto che questi dubbi possano
essere superati.
Paolo
Ghezzi di Futura ha
osservato che questo ddl dota la Giunta provinciale di un braccio che
esisteva anche prima ma che ora è più immediatamente
azionabile dall’assessore alla ricerca. Resta
il che
Fondazione Hit, conclamata con questa
nuova
legge come snodo centrale della ricerca, possa eventualmente mettere
in discussione la dinamica, la logica e l’autonomia della ricerca
delle Fondazioni già esistenti e dell’Università
di Trento. “Non credo – ha
però aggiunto Ghezzi – che questo
sia l’obiettivo della Giunta”. Tuttavia
a suo avviso non è completamente fugato il pericolo che
l’esecutivo
provinciale
prevalga
anche
nelle strategie
di
ricerca future, che invece dovrebbero rimanere libere e indipendenti
in un rapporto dialettico con la Pat in
quanto ente
finanziatore, ma nella corretta distinzione dei piani. “Per questo
– ha
spiegato – Futura si
asterrà in questo ddl, nonostante
sia stato pur
migliorato dagli emendamenti costruiti insieme all’assessore.
Quella
di Futura è quindi un’astensione
fiduciosa per la priorità data agli strumenti di ricerca, anche in
rapporto con gli enti nazionali del
settore
presenti in Trentino”. Per
Ghezzi “sta ora alle
minoranze vigilare affinché questa priorità della
ricerca trovi
corrispondenza nei fatti a partire dal prossimo bilancio
provinciale”. Bene per il
consigliere anche
il fatto di aver aumentato la quota del genere meno rappresentato nel
cda. Il voto favorevole di Futura all’articolo 1 che prevede questo
importante
impegno di stanziamento nella manovra di bilancio a sostegno della
ricerca e dell’innovazione, mostra che la critica del gruppo è
costruttiva. Ghezzi
ha concluso con l’auspicio che la Giunta sostenga in particolare,
di fronte a questa
pandemia che ci continua ad assillare, la
ricerca
trentina
in
campo
biomedico.
Il
capogruppo del Patt Ugo Rossi
ha annunciato il voto favorevole del proprio gruppo. Questa
legge è stata a suo avviso pomposamente
definita
“riforma”mentre si tratta di una “ri-ferma”. “Ri”
nel senso che si rilancia il settore della ricerca.
E “ferma”
perché la
Fondazione Hit era stata istituita negli anni della Giunta
provinciale da lui guidata. Allora, ha ricordato Rossi, questa
fondazione aveva suscitato preoccupazioni
e critiche anche forti nella
stessa maggioranza.
Oggi invece si
è capito
che da destra e da sinistra che
la parola
“fondazione”
serve a rilanciare la ricerca. Appare chiaro,
insomma, che nessuno vuole attentare alla libertà della ricerca. A
condizione che tutte le linee di ricerca, comprese quelle che hanno
più difficoltà ad essere applicate all’economia, trovino comunque
adeguato sostegno da parte della Giunta. Rossi si è dichiarato
fiducioso che nel bilancio della Pat il sistema della ricerca troverà
quell’adeguato sostegno finanziario che nella legge non è
indicato. Quanto alla connessione tra investimenti a sostegno delle
imprese e ricerca effettuata dalle stesse aziende, per Rossi si può
e si deve fare uno sforzo ulteriore non solo in termini di dotazioni
ma per superare qualche rigidità riconosciute anche dall’assessore,
A fare la differenza, secondo il capogruppo del patt, sarà
l’approccio positivo che la Giunta provinciale avrà nei confronti
della Fondazione, evitando di influenzarne le scelte dal punto di
vista politico.
L’assessore
Spinelli
ha ringraziato i consiglieri degli interventi e del voto positivo,
dal momento che il percorso e l’approvazione non erano scontati. Si
è detto certo che di questa nuova normativa beneficeranno sia la
ricerca sia il tessuto economico del Trentino.
I PRECEDENTI LAVORI DEL MATTINO: LUNGA TRATTATIVA CONCLUSA CON L'ACCORDO TRA L'ASSESSORE E I CAPIGRUPPO DI FUTURA E DEL PD.
Consiglio
provinciale, in
corso
l’esame del disegno di legge Spinelli
di modifica alla legge provinciale sulla ricerca.
Lunga
interruzione nella mattina, per permettere il dialogo tra minoranza e
maggioranza e valutare il raggiungimento di un accordo finalizzato al
ritiro dei numerosi ordini del giorno ed emendamenti di natura
ostruzionistica,
principalmente
di Futura e Pd.
L’intesa
è stata raggiunta a
fine mattinata. Si è ottenuta la presenza di almeno due donne nel
cda di Hit, ovvero 1/3 dei componenti. Quanto al calo delle risorse e
alla richiesta di fissare a bilancio una percentuale minima destinata
al comparto
si è raggiunta una mediazione d’impegno
da parte della Giunta provinciale a considerare prioritario
l’investimento sulla ricerca. Infine,
sono state concordate altre modifiche per le quali le minoranze hanno
espresso soddisfazione.
I
lavori
sono ripresi con l’esame dei pochi ordini del giorno mantenuti. Nel
pomeriggio si parte con la discussione dell’articolato.
Alla
ripresa, l’assessore Spinelli ha espresso soddisfazione per
l’accordo raggiunto sui punti maggiormente critici ed ha
riepilogato l’oggetto della riforma. Rafforzare la capacità di
trasferimento tecnlogico e contribuire allo sviluppo dlel’economia
locale tra i soggetti dle sistema. Attualmente i soci della Hit sono
Università di trento, kessler, mach e trentino sviluppo. Tra i soci
anche la pat che avrà il Presidnete nominato in amniera condivisa.
Ambito principale è l’attribuzione di nuova qualificazioen
giuridica e sistematica alla Fondazione Hit che viene riconosciuta
quale entre strumentale della Pat. Dal punto di vista finanziario non
cambia hulla, le risosre anzichèai spoci verranno direttamente alal
fondazione Hit.
Paolo
Ghezzi
(Futura) ha espresso
soddisfazione per il raggiungimento di una
mediazione “onorevole e significativa” che ha
consentito
di sbloccare l’apparato ostruzionistico delle minoranze. Siamo
arrivati a duna formulazione
più impegnativa
e più soddisfacente,
ha
detto, che afferma la “priorità
della ricerca per l’impatto sulla crescita
e le dinamiche di sviluppo della competitività della Provincia”,
con
l’assegnazione
delle
risorse nell’ambito del
bilancio provinciale.
Bene anche la questione di genere in fondazione
Hit, con 1/3 di differenza di genere, che
significa almeno
due su 6 componenti
saranno donne.
Bene anche l’inserimento
della citazione
del
ruolo degli istituti
nazionali degli enti di ricerca in Provincia
e la sottolineatura del fatto che i riconoscimenti
nazionali e internazionali già ci sono nel sistema della ricerca
trentina, non ultimi
sulla frontiera del Covid. Infine,
Ghezzi ha ringraziato
anche l’assessora Zanoteli per aver rivisto l’odg 150 sulla
Fondazione Mach -l’unico che resterà in piedi- che sosterrà le
prospettive di ricerca di FeM
con l’università, con un’attenzione sempre maggiore alla
sostenibilità ambientale e alla ricerca e cooperazione
allo sviluppo.
Il
tempo non è stato perso, ha concluso, perché l’esercizio della
mediazione
e del dialogo di queste ore potrebbero diventare un atteggiamento di
attenzione più strutturato
anche in futuro, costruttivo e migliorativo della produzione
legislativa.
Ghezzi
ha
infine annunciato il ritiro degli odg a sua firma mantenendo solo il
150.
La
consigliera
Sara Ferrari
(PD) ha espresso soddisfazione per il raggiungimento di un accordo su
questo disegno di legge che mira a riconoscere le potenzialità di
Hit e al rafforzamento dello strumento Hub Fondazione Trentino. Mia
auguro
che abbia buona fortuna, ha
detto, anche
se rimane aperto il dubbio sull’incerta linea di confine tra il
ruolo di trentino Sviluppo e di questo ente che include al suo
interno Trentino Sviluppo. Fa piacere
la valorizzazione delle
competenze femminili e infine mi piace ricordare che Hit non fa solo
da cerniera tra imprese e ricerca, ma supporta le fondazioni
di ricerca nella capacità di trovare finanziamenti nazionali e
internazionali e fa sintesi nella
rappresentanza dei piccoli enti. Infine, Ferrari
ha anticipato l’accoglimento di un
odg su una questione
annosa, che
invita la Giunta a trovare una soluzione per riconoscere ai
ricercatori del museo delle scienze il loro profilo di ricercatori.
Odg
147 Marini (Misto)
L’ordine
del giorno mira, nell’ambito
della pluriennale collaborazione tra Servizio Foreste e Servizio
Gestione strade, a promuovere la revisione degli strumenti operativi
e verificare le nuove soluzioni tecnologiche disponibili nel campo
della ricerca, volte
a limitare i danni da investimento di animali selvatici. Accolta la
ratio
del documento grazie alla disponibilità dell’assessora Zanotelli:
respinta la premessa, il dispositivo emendato è stato votato per
parti separate e approvato. Sul tema l’attenzione c’è, ha detto
Zanotelli.
Odg
149 Marini (Misto)
L’odg,
accolto
in forma emendata, impegna
la Giunta a supportare le iniziative di ricerca, trasferimento
tecnologico e formazione dedicati al tema della sostenibilità e
della sperimentazione di percorsi di transizione ecologica, a partire
dal progetto pilota “Un nuovo patto per la sostenibilità della val
di Sole”, per definire un modello di riferimento replicabile anche
in altri territori e ad adeguare la programmazione delle attività
della Fem e di Hit perché possano contribuire a supporto dei
percorsi di transizione ecologica delle iniziative che si
svilupperanno nei territori.
Zanotelli
ha espresso parere favorevole nella forma emendata concordata con il
proponente. Ivano Job (Lega) ha annunciato il voto di astensione per
far capire ai residenti della valle che la proposta di Marini non
deve impaurire: non è una contrarietà, ma un messaggio per far
capire che non si tratta di un’imposizione, ma di un confronto.
Odg
150 Ghezzi (Futura)
L’odg,
approvato in forma emendata, impegna la Giunta a promuovere e
sostenere l’attività di ricerca della Fem nelle sue varie
articolazioni anche al di là delle necessarie ricadute nel settore
della produzione agricola trentina, a incoraggiare il cda della Fem a
concretizzare il documento Vision 2019-2028 per focalizzare la
ricerca sui temi più importanti per il territorio, a promuovere
l’intensificazione della collaborazione con l’Università di
Trento anche cercando forme di cofinanziamento esterno per compensare
il calo delle risorse pubbliche, ad orientare la mission della Fem
verso una sempre maggior attenzione ai temi della sostenibilità
ambientale e della ricerca sul cambiamento climatico e le sue
conseguenze sull’agricoltura e l’ambiente, a migliorare la
percentuale del personale della Fem a tempo indeterminato per
stabilizzare i filoni della ricerca e dell’insegnamento, a
incoraggiare la Fem ad impegnarsi a fianco delle imprese trentine
nello sviluppo di progetti di cooperazione internazionale, a
prevedere un programma di educazione per offrire il contributo della
ricerca a scelte alimentari consapevoli di filiera corta e
sostenibili.
L’assessora
ha confermato il parere positivo.
Odg
151 Ferrari (Pd)
L’odg,
approvato in
forma emendata, ad
esclusione della
premessa,
impegna la Giunta a riconoscere il profilo di ricercatore anche ai
professionisti inquadrati oggi come funzionario conservatore e
assistente tecnico del
Muse e
a favorire la costituzione di un organismo unitario di consultazione
della Fem con rappresentanti degli operatori dell’Istituto agrario,
del Centro di trasferimento tecnologico e del Centro di ricerca.