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27/01/2020 - In aula o in commissione

Perché vietare al Garante dei minori la possibilità di ascoltare i minori? Audizioni per il ddl Masè

Domani in Prima Commissione

Perché vietare al Garante dei minori la possibilità di ascoltare i minori? Audizioni per il ddl Masè

In allegato, il testo del provvedimento e la convocazione delle consultazioni

Perché vietare al Garante dei minori la possibilità di ascoltare i minori? Audizioni per il ddl Masè

Vanessa Masè del gruppo La Civica ha proposto un disegno di legge che domani sarà al centro delle audizioni volute dalla Prima Commissione, per sollecitare il Consiglio a restituire al Garante dei minori la “possibilità di ascolto diretto” di soggetti non ancora maggiorenni. Questa facoltà, prevista nel 1982 da un apposito articolo della legge provinciale istitutiva del Difensore civico, era poi stata tolta di mezzo dalla normativa con cui nel 2017 la Provincia aveva istituito la figura del Garante dei diritti dei minori. Ecco perché, ricorda Masè, la Difensore civico Daniela Longo, nella sua relazione annuale relativa al 2018 presentata al Consiglio provinciale quando a lei erano anche affidati i compiti di Garante dei minori, aveva denunciato questo “vulnus” nell’esercizio dell’attività volta a tutelare bambini e ragazzi. E aveva quindi auspicato una tempestiva reintroduzione della norma eliminata “probabilmente – scriveva – a causa di una svista”. Ora Masè si è resa interprete di questa richiesta con il suo ddl, proponendo al Consiglio di modificare la legge 5 del 2017 sul Garante dei minori.

Nelle consultazioni di domani la Prima Commissione incontrerà Daniela Longo, difensore civico della precedente legislatura, l'attuale Difensore civico Gianna Morandi, il Garante dei diritti dei minori Fabio Biasi, Il Centro di giustizia riparativa presso la Regione autonoma Trentino Alto Adige, Giuseppe Pietrapiana, presidente del Tribunale per i minorenni di Trento e Alessandro Clemente, Procuratore della Repubblica reggente presso il Tribunale per i minorenni di Trento