Le audizioni effettuate dalla Terza Commissione
Petizione contro il progetto di riqualificazione del Lago Santo. Conciliare turismo e sostenibilità
Documenti allegati. Lo specchio d'acqua situato a 1.200 metri, in val di Cembra

La
Terza Commissione presieduta da Ivano Job, ha sottoposto oggi
ad audizioni la petizione popolare sottoscritta da 1.352 sostenitori
e consegnata il 7 ottobre scorso al presidente Kaswalder per chiedere
l’immediata sospensione dei lavori previsti dal progetto di
valorizzazione turistico-ambientale del Lago Santo, redatto dallo
studio tecnico AMP che costerà 250.000 euro. Progetto peraltro già
approvato dalla Giunta comunale di Cembra Lisignago, autorizzato dal
Servizio bacini montani della Provincia come pure dalla Comunità di
valle. In sintesi, i sostenitori della petizione, forti anche del
parere di un esperto come Franco Pedrotti (professore emerito
dell’Università di Camerino), hanno messo in evidenza il vulnus
che la realizzazione del progetto di riqualificazione del Lago Santo
causerebbe al delicato ecosistema di questo specchio d’acqua di
montagna, di particolare pregio naturalistico anche perché unico in
quanto situato a 1.200 metri di altezza, dove il turismo sarebbe già
più che sufficiente e popolato, oltretutto, da una specie rara e da
tutelare come il gambero di fiume. Dal canto suo il Comune di Cembra
Lisignago rappresentato dal sindaco, Mariano Zanotelli, accompagnato
dai due progettisti dello studio tecnico coinvolto, ha evidenziato la
necessità di sistemare il lago già largamente e disordinatamente
antropizzato negli ultimi decenni, la correttezza del percorso anche
partecipativo messo in atto negli ultimi due anni per la definizione
degli interventi da effettuare, e lamentato il ritardo con cui è
stata presentata la petizione sostenuta dalle associazioni
ambientaliste che non si erano mai presentate agli incontri pubblici
ai quali erano state invitate. Ritardo che non impedisce comunque
all’amministrazione di valutare il possibile recepimento di alcune
preoccupazioni emergenti dalla petizione, dal momento che la gara
recentemente indetta per l’affidamento dei lavori è andata deserta
e c’è quindi tempo fino alla primavera prossima per rivedere
almeno in parte il progetto. In questa fase si è inserito anche
l’assessore all’ambiente Mario Tonina, oggi assente ma che nei
giorni scorsi ha chiesto all’amministrazione comunale di tener
conto nella rielaborazione del progetto dell’esigenza di tutelare
il gambero di fiume, la cui presenza nel lago non era nota, e di
ripensare la parte non ancora appaltata del progetto. Perplessità ha
suscitato nei consiglieri la progettata installazione sul lago di
ponteggi sostenuti da micropali metallici che secondo i promotori
della petizione danneggerebbero l’equilibrio naturale dello
specchio d’acqua. La Commissione ha deciso di redigere una
relazione conclusiva che presenti le diverse posizioni emerse, con
l’auspicio espresso in particolare sia da Job (Lega) che da Manica
(Pd) che anche con la mediazione dell’assessore si arrivi ad un
compromesso tra le posizioni per ora contrapposte oggi emerse.
Per
i sostenitori della petizione il progetto non presta alcuna
attenzione alla flora e alla fauna del lago.
La
Commissione ha ascolta per primi i sostenitori della petizione
popolare, il cui referente è Fabio
Savoi, a
partire dal relatore
Luigino
Gottardi,
seguito
da altri 3 componenti del comitato promotore:
Vigilio
Valentini, il
professor Franco
Pedrotti e
il presidente di Italia Nostra, l’architetto
Beppo
Toffolon.
Gottardi
ha
evidenziato che la petizione popolare è il frutto di un'attenta
valutazione del progetto turistico-ambientale per verificarne
la compatibilità con lo sviluppo sostenibile del Lago Santo. Due
sono state le fasi di lavoro che hanno preceduto la petizione: la
raccolta di informazioni chieste al Comune di Cembra Lisignago, ai
progettisti, alla geologa, ai Bacini Montani, alla Soprintendenza
beni culturali; nella seconda fase si è proceduto alla valutazione
vera e propria tramite la collaborazione di alcuni esperti in tema di
ambienti lacuali. Alla
fine il progetto
è stato giudicato carente per la mancata considerazione degli
aspetti relativi alla flora e alla fauna, dei flussi attuali e attesi
e
delle capacità
di carico e di stress del lago. Manca
inoltre un
piano di mobilità sostenibile e un
intervento di ripristino
dell'area che si affaccia sul lago con l’ex
albergo oggi
in
stato di degrado. La
petizione lamenta anche l’assenza di un ripristino
della
vasta area
che
si affaccia sul lago nella zona a sud, da
anni in stato di degrado, oggetto di un'interrogazione presentata il
20 novembre 2018 in Consiglio provinciale. Manca poi un piano di
mobilità sostenibile. Inoltre
il progetto
prevede la realizzazione di pontili di elevato impatto ambientale sia
per la loro superficie totale di 303 mq, "inutilmente vistosa e
fuori scala" in un piccolo lago, sia per la presenza di pilastri
in cemento armato, che saranno installati nel lago con battipalo
senza aver svolto prima alcuna indagine geologica del fondo lacustre
e il rischio, quindi,
di
fuoriuscite di miscela cementizia nelle acque. Ancora, la
volontà di procedere alla sistemazione
della
spiaggia
nord-nord est ha un elevato impatto ambientale a causa
dell'innalzamento del livello della spiaggia per l'apporto di 30-40
cm di terreno. Tanto
più che una documentazione
attesta il rinvenimento in quest'area di reperti preistorici. Infine
per
i firmatari della petizione avrebbero
un notevole impatto
anche
altri
interventi previsti dal progetto come gli scivoli, le reti,
l'illuminazione notturna e il taglio del filare di abeti rossi posti
a nord del lago.
Pedrotti:
così si “snaturalizza” un sito ricco di vegetazione come questo.
Pedrotti,
professore emerito dell'Università di Camerino, ha ricordato i
sopralluoghi da lui compiuti nel 1981 per redigere una carta della
vegetazione della zona, osservando che da allora ad oggi il Lago
Santo è rimasto immutato. Una situazione che Pedrotti giudica
“ottima”. Lo studioso ha minuziosamente descritto ai commissari
le caratteristiche della biodiversità che caratterizzano il Lago
Santo, dove si trovano una decina di associazioni vegetali. Per
Pedrotti la proposta progettuale “snaturalizza” il Lago Santo
perché non tiene in nessun conto tutte queste qualità ecosistemiche
molto delicate. Basti pensare alle pietre di porfido che il progetto
prevede di collocare, che nulla hanno a che vedere con un ambiente
come questo. Manca poi completamente un'analisi olistica del
territorio, indispensabile alla progettazione. Non c'è una sola riga
riferita all'ambiente e per questo il progetto è totalmente
inaccettabile. Gli interventi previsti provocherebbero un'alterazione
molto grave di un ecosistema che presenta ancora un alto grado di
naturalità, con l'eliminazione completa della vegetazione in vaste
zone, la regressione e degenerazione della stessa vegetazione in
altre. Dunque uno stravolgimento del paesaggio lacustre originario e
particolarmente caratteristico. Si arriverebbe così alla completa
antropizzazione del bacino lacustre.
Toffolon:
non roviniamo con il turismo anche questo specchio d’acqua.
Toffolon
ha lamentato la volontà del progetto di sostituire elementi
artificiali agli elementi naturali esistenti. Il Lago Santo ha
caratteri paesaggistici unici e straordinari largamente apprezzati.
Non pare inoltre – ha aggiunto Toffolon – che il Lago Santo
soffra di scarsa frequentazione turistica. Anzi. a suo avviso non si
dovrebbe puntare ad un incremento delle presenza ma ad alzare la
qualità dell'offerta con servizi adeguati. Il turismo massificato ha
ormai invaso tutti gli altri laghi del Trentino. Esemplare appare
solo il progetto adottato per il Lago di Tenno che non a caso ha
avuto un grande successo turistico senza che nessuno abbia dovuto
spendere un solo euro per la sua valorizzazione. C'è per questo una
richiesta di rendere il Lago di Tenno un parco naturale in modo da
proteggere la zona. L'assett fondamentale di questo sito è la
sua proprietà naturalistica, per cui trasformare il lago Santo in
una meta turistica deturpandone l'ambiente naturale, contraddice la
volontà della sua valorizzazione.
La
discussione: attenzione alla tutela al gambero di fiume.
Job
(Lega) ha osservato che il Comune ha tolto qualche intervento
impattante previsto dal progetto e criticato dalla petizione. I
lavori, hanno risposto i promotori della petizione, sono già in fase
di appalto per l'affidamento. E sono proprio quelli previsti dal
progetto. Il Sindaco ha risposto alla petizione con una lettera
pubblicata nel sito del Comune e ribadendo l'intenzione di realizzare
il progetto.
Sollecitato
da Job su quale sia per Pedrotti il peggiore intervento
previsto tra quelli indicati nel progetto, lo studioso ha risposto
che la maggiore minaccia consiste nella volontà di
ri-naturalizzazione delle rive. Il Lago Santo ha già le sue
caratteristiche naturali. La domanda da porre allora è questa:
rispetto all'habitat prioritario costituito dal Lago Santo, questo
progetto è compatibile con le norme che tutelano questi siti? Certo,
ha concluso Pedrotti, non è detto che tutti gli habitat prioritari
meritino protezione, ma sarebbe importante che la Provincia
rispondesse a questo interrogativo.
Alex
Marini (5 Stelle) ha chiesto quale sia al di là delle firme
raccolte il sentimento percepito nella popolazione locale in merito
al progetto di riqualificazione del Lago Santo, le conseguenze degli
interventi sul gambero presente nello specchio d'acqua, e se i 52
micropali di cemento da installare per realizzare il pontile
potrebbero danneggiare la fauna lacustre.
Il
referente Fabio Savoi ha ricordato che le persone da lui
interpellate sul perché visitavano il Lago Santo, hanno tutte
risposto sottolineando la naturalità di questo sito. Il gambero di
fiume potrebbe costituire la forza di attrazione naturale per la
qualità turistica del Lago. Quanto ai 52 micropali, impiantarli sul
fondo con la trivella fino a toccare la roccia rischierebbe per Savoi
di forare la pellicola (la “palta”) che garantisce
l'impermeabilità del Lago. Ma oltre al pericolo, i pali di cemento
costituirebbero la spesa più ingente per realizzare il progetto.
Vigilio
Valentini ha sottolineato il valore e la bellezza del Lago Santo,
ad oggi ancora libero da strutture impattanti. Quanto ai pontili a
suo avviso sono anche pericolosi e tali da implicare che qualcuno si
assuma la responsabilità della sicurezza. Non si possono spendere
250.000 euro per distruggere un lago. La politica della Provincia
dovrebbe riflettere su quale sia la strategia migliore per la
valorizzazione di un lago come questo.
Il
sindaco Zanotelli ricorda che il lago era antropizzato da tempo e rivendica la
correttezza del processo partecipativo. Le critiche della petizione
sono tardive.
A
seguire la Commissione ha ascoltato sul progetto il sindaco di Cembra
Lisignago Mariano Zanotelli, i progettisti di AMP Studio
Claudio Maurina e Edy Pozzatto. Il primo cittadino ha spiegato perché
si è arrivati al progetto di riqualificazione del Lago Santo
ricordando la manutenzione sempre garantita dal Comune. Il lago era
un tempo utilizzato per la pastorizia e dagli anni Settanta in poi si
è verificato uno sviluppo edilizio con scarichi nel Lago. Per questo
recentemente è stata costruita attorno al lago una rete fognaria che
raccoglie i reflui di tutte le seconde case, compresi quelli dell'ex
albergo. Case che ora sono dotate anche di acqua potabile ed energia
elettrica. Recentemente è stato sistemato anche il canale di scolo
con l'intervento dei bacini montani e la realizzazione del canale
della fognatura ha innalzato il livello di sfioro. Da qui è nata la
volontà di un progetto capace di risolvere le criticità costituite
dal basso livello delle sponde che sono continuamente allagate. Vi è
un ristagno d'acqua per molti mesi e il lago è impraticabile fino ad
aprile. Per sistemare i ristagni è stato distribuito del ghiaino da
utilizzare lungo le sponde. L'impegno assunto dall'amministrazione
comunale è quindi di sistemare l'area perché il canniceto non
prenda il sopravvento. L’obiettivo del progetto è garantire un
utilizzo del lago che favorisca un'interazione il più possibile
sostenibile tra uomo e ambiente, favorendo la balneazione.
Anche
il punto di ristoro realizzato non è stato inserito nell'ambiente
del lago in modo idoneo. Si è quindi pensato ad un progetto organico
che tenga conto di queste esigenze, individuando alcune aree di
conservazione naturalistiche e altre in cui promuovere il turismo
anche balneare. Il progetto permetterebbe di fare il giro del lago
tutti i mesi dell'anno. Vi sono due esercizi commerciali e un terzo
in attesa di essere rilevato e ristrutturato. Il sentiero sarebbe
percorribile tutto l'anno e adatto anche ai disabili. Il Comune –
ha proseguito il sindaco, era consapevole di intervenire su un luogo
sensibile e di pregio ambientale, per cui il percorso progettuale è
stato partecipato. La prima riunione è stata convocata nel maggio
del 2018 invitando i principali Stakeholder interessati, compresi
Sat, Wwf, e Italia Nostra ma le associazioni ambientaliste non sono
intervenute né in questa occasione né in quelle successive. Il
progetto è stato poi sottoposto nel giugno 2018 al consiglio
comunale e al termine dell'estate dell'anno scorso è stata fatta una
seconda riunione pubblica più partecipata. Il progetto preliminare è
stato rivisto recependo alcune osservazioni, togliendo ad esempio
alcune passerelle e i giochi. Successivamente è arrivata
l'autorizzazione richiesta. Peraltro il Lago Santo – ha ricordato
concludendo il sindaco – non è soggetto a tutele e l'iter è
andato avanti. Solo in seguito sono emerse iniziative di protesta più
o meno obbiettive.
Occorre
intervenire per risolvere il problema della stagnazione delle acque.
Job
ha precisato che la Terza Commissione non mette in dubbio
l'operato dell'amministrazione comunale ma si limita a raccogliere la
posizione di tutti. In ogni caso secondo Job il Comune ha seguito la
procedura corretta.
Edy
Pozzatto, progettista
dello Studio AMP, ha
sottolineato il fatto che all'inizio della fase progettuale quando
ancora vi è era la massima apertura ad osservazioni e critiche,
nessuno di coloro che ora contestano gli interventi si era fatto
vivo.
Il
sindaco Zanotelli ha aggiunto che il comitato promotore della
petizione non ha presentato nessuna proposta migliorativa nel merito
del progetto. A suo avviso il problema del lago Santo è proprio la
limitata presenza antropica, ma senza la quale il canneto invaderebbe
l’intera area del lago. Da anni il lago ha problemi di stagnazione
delle acque. Comunque il lago è da anni balneabile e la qualità
delle acque in base al report che arriva annualmente
all'amministrazione è molto chiaro su questo punto.
Marini: le
critiche frutto di approfondimenti meritano considerazione. C’è la disponibilità a riconsiderare il
numero dei pontili e dei micropali.
Alex
Marini (5 Stelle), consigliere che ha sostenuto fin
dall’inizio la petizione, ha chiesto di prendere atto del fatto che
le ultime critiche emerse sia pure a progetto ormai definito, sono
frutto di approfondimenti importanti. Lo stesso assessore
all'ambiente Tonina ha riconosciuto che il progetto presenta delle
criticità. Sembra quindi positivo che la petizione, benché arrivata
tarsi, contribuisca a far emergere informazioni utili. Marini ha
chiesto poi se esistono analisi sui fondali per capire l'impatto che
i l'installazione dei micropali per i pontili previsti dal progetto
causerebbe. Ha anche chiesto se il Comune sapeva della presenza del
gambero di fiume. Il fatto che il primo bando per l'assegnazione dei
lavori sia andato deserto consente, secondo il consigliere, di
tornare su questi temi.
Il
sindaco Zanotelli ha risposto che non c'era nessuna volontà di
non tener conto delle osservazioni critiche. Zanotelli ha riferito
che l'assessore Tonina ha espresso riserve solo per quanto riguarda
la necessità di tutelare il gambero. I micropali a suo avviso non
interferirebbero sull'ambiente.
Claudio
Maurina, l’altro progettista dello Studio AMP, ha negato la
volontà di distruggere l'habitat e di togliere di mezzo qualche
pianta effimera. E ha ribadito che il Lago Santo è un bacino
antropizzato che ora è balneabile dove centinaia di persone vanno a
fare il bagno.
Pozzatti
ha spiegato che la scelta dei micropali in ferro anziché in legno è
dovuta alla necessità di perforare con una mototrivella il porfido
che era stato portato lì, e alla volontà di garantire
all'intervento la massima durata possibile. Il Comune non ha mai
condiviso l'ipotesi di pontili galleggianti. Occorrerà che la
perforazione entri per molti metri alla base del lago. Pozzatti ha
aperto alla possibilità di rivedere semmai il numero dei micropali.
La prima gara relativa ai micropali è andata deserta per gli alti
costi della carpenteria metallica, perché le imprese sono poche e
coinvolte in altri lavori. Attualmente c'è quindi ancora un margine
di possibile rivisitazione del progetto. Quanto ai gamberi, i
progettisti non ne sapevano nulla ma a suo avviso questa presenza è
positiva perché conferisce ancor più valore al progetto. Non è
stato fatto alcuno studio preliminare perché non ci era stato
richiesto, ha aggiunto Pozzatti.
Manica:
l’ambiente del Lago Santo è frutto di un’antropizzazione.
Alessio
Manica (Pd) ha ricordato che la Commissione non è un tribunale e
non ha il compito di dire se un progetto legittimamente messo in
campo da un Comune va bene o male. Il Lago Santo è frutto come altri
di molta antropizzazione, maltrattato nel corso degli anni e attorno
al quale sono state costruite seconde case senza una riflessione
complessiva. Non si può quindi tornare alla situazione precedente,
prendendo atto che occorre semmai un riordino. La Commissione può
servire da camera di confronto tra le due posizioni ma occorre
capirsi sull'idea verso la quale si vuole andare. Si tratta per
Manica di perseguire un compromesso tra utilizzo turistico e di
tutela ambientale. Ma per il consigliere se la Provincia non ha
inserito il Lago Santo tra le aree ad elevata tutela come i Sic e
biotopi un motivo c'era.
Marini
ha chiesto la differenza di costo tra i pontili sorretti da
micropali o galleggianti.
Il
sindaco Zanotelli ha ricordato che il progetto ha superato tutti
i passaggi tecnici previsti dalla legge e che i promotori della
petizione non si sono neppure confrontati con l'amministrazione
presentata al mercato di Lavis quando Lago rientra nel territorio di
Cembra Lisignago.
Rispondendo
a Marini Pozzatti ha informato sugli importi dei micropali
messi a base d'asta: si tratta di 165.207,12 euro complessivi; opere
di carpenteria metallica 73.270,29 euro; micropali 51.850 euro; opere
edili affini 40.068.83 euro, escluso l'importo per la sicurezza.
Sollecitato
da Job che ha chiesto quali intenzioni abbia ora l'amministrazione
comunale in merito agli interventi da appaltare, il sindaco ha
risposto che l'idea era iniziare i lavori quest'inverno ma vista la
gara andata deserta tutto sarà posticipato. Anche la questione del
gambero sarà tenuta in considerazione. L'intervento sulla sponda è
per il sindaco più che necessario come pure la sistemazione
all'intero circumlacuale. Sarà invece oggetto di valutazione la
possibilità di rivedere la parte riguardante i pontili.
Il
dirigente Stanchina: l’assessore Tonina ha chiesto di tutelare il
gambero di fiume. La Provincia non aveva mai visto il progetto perché
il Lago Santo non è né un Sic né un’area protetta.
Interpellato
sulla posizione della Giunta dal presidente Job, il dirigentedel
dipartimento ambiente della Provincia, Romano Stanchina, ha
riferito dell'incontro recentemente avvenuto tra l'assessore Tonina e
sindaco con i progettisti. A loro Tonina ha spiegato che la presenza
nel lago del gambero di fiume, non rilevata in precedenza, comporta
la necessità sia di prestare attenzione a questa specie durante i
lavori sia di una revisione della parte non ancora appaltata del
progetto. Si tratta infatti, per l’assessorato, di garantire la
valorizzazione turistica del lago e la conservazione delle specie
protette. Tra le quali vi è il gambero di fiume. L'amministrazione
comunale, ha concluso Stanchina, si è dichiarata disponibile in
questa direzione. E ha aggiunto che comunque la Provincia non aveva
mai visionato il progetto perché il Lago non è un Sic né un'area
protetta.
Il
presidente Job ha auspicato che alla luce di questa
richiesta della Provincia, si arrivi ad un punto di incontro tra i
sostenitori della petizione popolare e l'amministrazione comunale. E
ha proposto di redigere la relazione finale della Commissione
chiedendo all'assessore di promuovere.
Le
posizioni dei consiglieri. Auspicabile un compromesso.
Paolo
Ghezzi (Futura) ha ricordato l'interrogazione presentata il 25
settembre scorso dalla collega Lucia Coppola per sapere
dall'assessore se alla luce della petizione intendeva sospendere i
lavori per l'attuazione del progetto. E ha aggiunto che la il parere
di Futura sul progetto è comunque negativo perché questa cosiddetta
valorizzazione mette a rischio le caratteristiche naturali del Lago
Santo evidenziate da Pedrotti e Toffolon. Questo anche a tutela di
una specie come il gambero di fiume.
Alessio
Manica (Pd) ha ribadito, discostandosi dalla posizione di
Futura, che l'intervento dell'amministrazione ha sfatato la
narrazione fatta dal comitato promotore della petizione. Che ha
svelato che il Lago era già stato molto più che rimaneggiato in
passato. In definitva la petizione potrebbe contribuire a correggere
in qualche punto il progetto.
Gianluca
Cavada (Lega) ha espresso preoccupazioni per i micropali
che potrebbero risultare invasivi e spezzato una lancia a favore
della soluzione dei pontili galleggianti, meno impattanti. Quanto ai
gamberi di fiume, si tratta di una specie autoctona da tutelare
perché altrove è stata spazzata via dal gambero americano. La
presenza di questo animale indica che la qualità dell'acqua del lago
è molto buona, probabilmente grazie alla costruzione della rete
fognaria.
Denis
Paoli (Lega) ha sostenuto che occorre una mediazione
dell'assessorato, perché la valorizzazione del lago con questo
progetto è da giudicare positivamente, pur tenendo conto delle
preoccupazioni evidenziate dalla petizione per conservare il più
possibile il carattere naturalistico del lago. Occorre però offrire
un luogo vivibile in cui trascorrere il tempo libero.
Katia
Rossato (Lega) si è espressa a favore sia della posizione
dei sostenitori della petizione sia di quella del Comune. Alcune
tutele ambientali vanno garantite, mentre Rossato ha espresso più
dubbi sui micropali per il pericolo che dalle strutture metalliche
fuoriesca del cemento dannoso per il lago.
Alex
Marini (5 Stelle) ha apprezzato l'audizione che ha
permesso di chiarire che la petizione popolare ha portato sul tavolo
della politica informazioni che costituiscono un valore aggiunto. Il
fatto che in passato il lago Santo non sia stato classificato come un
Sic, non è detto che questo non possa avvenire ora. Vi sono esempi
di rivitalizzazione di corsi d'acqua e ambienti lacustri antropizzati
e dati per morti. Con un processo di ri-naturalizzazione di laghi,
alcune specie che sembravano scomparse sono tornate. Non vi sono
scelte definitive, ma i progetti si possono modificare. Marini ha
detto di comprendere il fastidio dell'amministrazione a fronte del
ritardo con il quale le critiche sono pervenute rispetto
all'approvazione del progetto. Ciò non toglie che il progetto possa
essere rivisto dal momento che il comitato promotore della petizione
ha raccolto il parere di esperti autorevoli come Pedrotti. Inoltre è
nell'interesse di tutti tutelare un bene naturalistico come questo,
anche se le istanze sono arrivate all'ultimo momento.
Il
presidente Job ha concluso sottolineando la disponibilità
ad un’apertura verso la petizione dimostrata dal Comune con la
rinuncia ad alcuni elementi del progetto, segno dell’attenzione
alle osservazioni presentate dai soggetti coinvolti nel processo
partecipativo. A questo punto, ha concluso, la Commissione preparerà
la relazione da approvare con il voto e inviare poi all'assessore e
ai firmatari della petizione popolare, con l’auspicio che si arrivi
ad un compromesso capace di soddisfare il più possibile.