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06/11/2019 - In aula o in commissione

Segnana: per l'affidamento dei servizi socio–assistenziali ci sono valide alternative agli appalti

La Quarta Commissione si è espressa a favore della delibera sui criteri presentata dall'assessora

Segnana: per l'affidamento dei servizi socio–assistenziali ci sono valide alternative agli appalti

In allegato, il testo del provvedimento proposto dalla Giunta

Segnana: per l'affidamento dei servizi socio–assistenziali ci sono valide alternative agli appalti

In Quarta commissione, presieduta da Claudio Cia (Agire) l’assessora alle politiche sociali Stefania Segnana ha presentato la delibera, che ha ricevuto parere favorevole con 4 sì della maggioranza l’astensione di Paola Demagri del Patt, Sara Ferrari del Pd e Lucia Coppola di Futura, che definisce i criteri di distribuzione dei 2 milioni e mezzo di euro stanziati dalla Giunta nell’agosto scorso e che integrano il budget di 89 milioni, per il triennio 2019 – 2021, per le attività socio assistenziali delle Comunità di valle. La ripartizione di questi due milioni e mezzo di euro sarà l’occasione, ha ricordato l’assessora, per sperimentare criteri diversi da quello della spesa storica introducendo quello che si basa sulla quota pro capite e quello della popolazione residente nelle comunità. Metodi che, senza aspettarsi miracoli, possono comunque contribuire alla perequazione della distribuzione delle risorse per i servizi socio – assistenziali alle Comunità. Inoltre, la delibera che ha ricevuto il via libera dalla Quarta commissione determina i criteri per il riparto dei 680 mila euro per i progetti di abitare sociale collegati alla legge sul “Dopo di noi” introducendo premi alle Comunità legati al numero di progetti avviati per i disabili.

La Quarta commissione, dopo la presentazione dello stato dell’arte, da parte dell’assessora e dei tecnici del dipartimento politiche sociali, per quanto riguarda le linee guida per l’affidamento dei servizi socio assistenziali, ha poi stabilito le audizioni che si terranno i Quarta commissione in seduta comune con i consiglieri che compongono la Prima, sul tema caldo della riforma della riforma del sistema socio – assistenziale. Stefania Segnana ha ribadito in Quarta commissione che dipartimento e assessorato daranno il massimo supporto alle cooperative e alle associazioni che operano nel settore (i finanziamenti pubblici toccano i 110 milioni di euro, 9000 gli addetti) per affrontare questa fase di cambiamento e soprattutto perché, per gli affidamenti, non venga scelto dagli enti pubblici l’appalto come forma più semplice. Nelle linee guida ci sono alternative valide all’appalto perché, ha aggiunto, l’assessorato vuole mantenere la continuità e la qualità dell’offerta socio assistenziale che in Trentino è apprezzata e radicata. L’assessora ha aggiunto che, oggi, non c’è l’intenzione di prorogare la scadenza del 30 giugno 2021 entro la quale il progetto di riordino del settore, che trae origine dalla legge 13 del 2007, si dovrebbe ultimare. Prima, ha affermato in commissione, si valuterà il lavoro svolto nel 2019 e poi si deciderà su un’eventuale proroga. Meno probabile, anche se non esclusa a priori, sempre secondo l’assessora, la possibilità di modificare la legge del 2007. Questo perché, ha detto, comporterebbe tempi troppo lunghi e sarebbe quindi meglio agire, qualora se ne riscontrasse la necessità, sul regolamento.

Infine, la Quarta e la Prima commissione in seduta comune, così come richiesto dalla risoluzione, promossa da Alex Marini di 5 Stelle, e votata dal Consiglio, ascolteranno, a partire dal prossimo 14 novembre, la Consulta provinciale delle politiche sociali, il Consiglio delle autonomie locali, CGIL, CISL, UIL e FENALT, la Federazione trentina della cooperazione; il CONSOLIDA; il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (CNCA); il Coordinamento inclusione prevenzione; il Forum trentino del terzo settore; l’ANFFAS; l’ Associazione provinciale problemi per i minori (APPM): il CRAIS Trentino; il Centro servizi di volontariato; l’ANEP; l’ Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione della Provincia di Trento; l’ Ordine degli assistenti sociali.


Allegati
Il testo della delibera presentata dall'assessora Segnana