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11/04/2019 - Incontri

Cinquantasette licenziamenti a Nago e a Trento sud: l'idea è di creare due cooperative

L’incontro è avvenuto oggi al termine dei lavori d’aula

Cinquantasette licenziamenti a Nago e a Trento sud: l'idea è di creare due cooperative

La Pulisprint di Nago

Cinquantasette licenziamenti a Nago e a Trento sud: l'idea è di creare due cooperative

Un nutrito gruppo di lavoratori è stato accolto dal presidente del Consiglio provinciale e ha potuto incontrare dieci consiglieri al termine dei lavori odierni in aula.

E' stata così denunciata la situazione dei rispettivi licenziati alla Pulisprint di Nago e alla Glas Vetro Alpin di Trento sud. La prima azienda – dedita a servizi di lavanderia per il settore turistico e alberghiero - ha chiuso i battenti prima dello scorso Natale e ha lasciato a casa 30 operai e 1 impiegato, ossia tutti gli addetti. La seconda azienda, una fabbrica di vetri speciali che ha la sede principale a Bolzano e un mercato internazionale, ha appena annunciato la chiusura dello stabilimento trentino (ex Fortglas), con il licenziamento di tutti i 26 dipendenti.

Il presidente del Consiglio ha assicurato ascolto e sostegno, pur nella consapevolezza che le soluzioni devono nascere dalle dinamiche di mercato. Fulvio Flammini del Sindacato di base multicategoriale ha spiegato che Pulisprint lavorava bene ma è fallita, gli stipendi non vengono pagati da novembre. Glas Vetro è altresì  una crisi senza possibile sbocco. La proposta allora è "creativa" : fondare due cooperative di produzione e lavoro, per rilevare le attività decotte, che hanno ancora buone prospettive e mercato. Occorre aprire un tavolo di lavoro e prevedere corsi di formazione ad hoc per i lavoratori, molto mirati sulle necessità di questo progetto.

Il presidente ha raccolto questo input, promettendo di girarlo opportunamente al governo provinciale, che ha la competenza per supportarlo. Da Futura 2018 è venuto un elogio per questa reazione proattiva alla crisi, che va incoraggiata. Dalla Lega la richiesta di alcuni dettagli concreti sulla situazione di capannoni e attrezzature e contratti aperti delle aziende in questione. Un grazie per la tenacia dal Movimento 5 Stelle, a fronte di crisi aziendali dai contorni inspiegabili, viste le ottime condizioni in cui le ditte potevano lavorare. L'ipotesi di operazioni con intento speculativo non è  peregrina. Un'altra preoccupazione: che il trasferimento dei macchinari possa rendere molto problematico far ripartire le attività produttive. L'auspicio: che si attivino corsi ad personam,  differenziati  a seconda delle mansioni da assumere nelle ipotizzate cooperative.

Un consigliere del Pd ha invece chiesto se è stato attivato un rapporto con la Giunta provinciale. Flammini ha risposto che il sindacato non guarda al colore dei governi e ha spiegato tutti i passaggi di una delicata triangolazione Provincia-azienda-sindacato tuttora in corso.

Agire per il Trentino ha tratto la conclusione politica che occorre evitare in futuro il meccanismo perverso dei finanziamenti Pat ad aziende che poi chiudono e licenziano.