Al via la sessione di aprile del Consiglio provinciale
Il question time che ha aperto stamane i lavori in aula
In allegato, l'ordine del giorno dei lavori con i testi in discussione
La sessione di aprile del Consiglio provinciale si è aperta stamane con le interrogazioni a risposta immediata.
Interrogazione 388 (Futura)
Tempesta
Vaia
quanti
aiuti
sono
arrivati?
La
consigliera ha chiesto alla Giunta se, oltre i 65.811 euro raccolti
con la sottoscrizione lanciata dal direttore della 7, Enrico Mentana,
per la riforestazione delle zone colpite dalla tempesta Vaia siano
arrivati altri aiuto e se siano stati individuati progetti per
utilizzarli.
La
risposta. La Giunta ha
affermato che fino ad oggi
sono stati contabilizzatiti in totale 158 mila euro 848; dei quali 36
mila da pubbliche amministrazioni; 89 mila da imprese (compresi i 65
mila 811 della 7), il rimanente da privati.
La
replica. La consigliera ha
detto che sarebbe corretto rendicontare a chi ha versato come sono
stati utilizzati i fondi.
Interrogazione
390 (UpT)
Ospedale
di Cavalese
cosa
si fa
per
tagliare i tempi?
Il consigliere UpT, di fronte
al rinvio della progettazione definitiva dell’ospedale di Cavalese
a causa dell’aumento dei costi previsto (15 milioni e 667 mila
euro), ha chiesto all’assessore competente come intenda operare per
abbreviare il più possibile i tempi di attuazione della struttura
sanitaria.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che il bando prevedeva 14 mila mq
ma i costi sono sono sensibilmente
saliti per le criticità
geologiche e per interrare i parcheggi.
I risultati del concorso,
è stato ricordato, non vincolano di assegnare il
lavoro con questi costi. Si
sta valutando la riduzione delle superfici apportando modifiche al
progetto vincitore. La volontà è di dare
seguito al progetto
valutando però gli spazi necessari. Nei prossimi
mesi Pat e Azienda sanitaria
provvederanno a valutare le
esigenze di spazi. Al termine verrà dato il via alla successiva fase
di progettazione e l’avvio
dei lavori. Però la volontà di
andare avanti c’è.
La
replica. L’aumento
dei costi è avvenuto
per problemi geologici e per i parcheggi interrati
che si potrebbero fare un un momento successivo. Bene comunque la
volontà espressa di continuare cl progetto.
Interrogazione
394 (PD)
A
Terragnolo
si
sperimenta la 5G
ci
sono informazioni?
Il consigliere del Pd, ha
ricordato che il comune di Terragnolo, con altri 120 comuni italiani,
tra i quali pare siano stati inseriti anche Valfloriana, Sover e
Castel Condino, è stato scelto, senza che ci sia stata alcuna
comunicazione né dal Ministero dello sviluppo economico, né
dall’Agicom, per la sperimentazione della tecnologia 5G. Per questo
l’esponente del Pd ha chiesto se la Giunta sia a conoscenza della
sperimentazione; se ci siano state comunicazioni e se non sia il caso
di organizzare un momento di informazione pubblico con le popolazioni
interessate.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che la
legge di bilancio statale,
riprendendo
direttive
Ue, pone l’obiettivo
della
più amplia copertura del 5g. L’Agcom
ha imposto che entro
54 mesi
dall’assegnazione delle
frequenze, il
99,4% della popolazione
e almeno
il 90% dei comuni nell’elenco di 120 che
sono privi di banda larga e
4 g devono avere la
copertura. In
Trentino ci sono Valfloriana,
Sover, Castel Condino,
Terragnolo.
La Pat non è
stata
informata e
lo ha saputo
informalmente dai cittadini. E’ importante
informare
e discutere con la popolazione con gli esperti Appa, gestori e
Azienda sanitaria
anche in relazione alle preoccupazioni della popolazione. L’incontro
informativo si farà in tempi brevi.
La
replica. Si conferma che c’è
una certa confusione. Bene comunque la volontà di andare sul
territorio a spiegare.
Interrogazione 403 (Patt)
La Giunta vuole
rinnovare
“Obbiettivo casa”?
Il consigliere del Patt ha
chiesto alla Giunta come intenda integrare i fondi per fare fronte
alle domande già depositate per il piano di contributi per
l’acquisto della prima casa “Obbiettivo casa” e se intenda
rinnovare l’iniziativa.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che per fare fronte alle 365
domande che non hanno avuto risposta per l’esaurimento dei fondi
sono stati immessi, traendoli dai fondi di riserva,
5,2 milioni di euro. Però,
si impone una
valutazione complessiva
sulle ricadute di
questi incentivi, con
un’ analisi dei
bisogni abitativi in relazione
ai
cambiamenti sociali. Passaggio
obbligatorio a fronte alla
contrazione delle risorse.
C’è insomma, l’esigenza
di avviare una riflessione,
prima di integrare i fondi.
La replica. Il
consigliere ha detto
che la copertura delle 365
domande escluse con fondi di riserva va bene e anche l’analisi sui
bisogni abitativi che, ha
aggiunto, porterà alla
conclusione che gli aiuti sulle ristrutturazioni, anche a fondo
perduto, va fatta perché
ci sono ancora spazi per creare un volano economico e per
abbellire il nostro
patrimonio edilizio e paesaggistico.
Interrogazione 407 (Civica
Trentina)
Per i comuni
pilota cosa
comporta il 5G?
La consigliera ha chiesto cosa
comporti materialmente per i comuni di Valfloriana, Sover, Castel
Condino e Terragnolo essere stati inseriti nel gruppo dei 120 comuni
italiani pilota che verranno collegati con il 5G.
La risposta. La Giunta
ha risposto che per la 5 g quando verrà chiesta l’autorizzazione
si seguirà la procedura sull’esposizione elettromagnetica. Il
Servizio autorizzazione e valutazione ambientale deve valutare i
livelli di esposizione ai campi elettromagnetici e altri impianti già
autorizzati. Assumendo cautelativamente che operino in massima
potenza. Lo scenario prevedibile è quello di una copertura buona con
5g entro 2025.
La replica. La
situazione che si è creata stava preoccupando la popolazione. Bene
il principio di cautela in base che potrà favorire un percorso
condiviso.
Interrogazione
409 (5 Stelle)
Garda,
perché
il
comitato d’intesa
non
c’è ancora?
Il consigliere di 5 Stelle ha
chiesto alla Giunta perché non sia ancora stato istituito il
Comitato permanente d’intesa previsto dalla legge 15 del 2001 che
regola la navigazione sul Garda. Comitato previsto per uniformare le
legislazioni della regione Lombardia e del Veneto per ciò che
riguarda il grande specchio d’acqua.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che non è mai emersa l’esigenza di avviare il comitato. Anche
perché nelle riunioni della Comunità del Garda partecipano tutti
gli enti preposti e non si evidenzia una mancato coordinamento tra
enti e quindi non serve un ulteriore organo consultivo
La
replica. Il consigliere ha
detto che la regione Veneto e Lombardia hanno approvato, recentemente
un accordo sul Garda, al quale il Trentino non ha aderito e andrebbe
capito il perché.
Interrogazione
411 (PD)
Negozi
di montagna
perché
niente soldi
per
gli incentivi?
Il consigliere del Pd,
ricordando che il 19 marzo con una determina la Giunta ha sospeso
l’assegnazione di contributi (1,5 milioni) a favore dei negozi di
montagna che, quindi, a giugno non riceveranno nulla, ha chiesto come
mai nella variazione di bilancio di previsione 2019 – 2021
approvata il 12 febbraio non siano state garantite le coperture
necessarie per liquidare questi incentivi.
La
risposta. La Giunta ha
affermato che il
provvedimento di sospensione è stato preso per evitare che qualche
richiedente potesse rimanere escluso perché nella manovra
di bilancio 2018 non c’erano disponibilità, che verranno inserite,
invece, nel
prossimo bilancio di
assestamento.
La Giunta ha ricordato che la cifra non è stata inserita nella
variazione di bilancio anche
a causa delle drammatiche
emergenza seguita alla
tempesta di fino ottobre. Le
istruttorie,
è stato assicurato,
riprenderanno dopo l’assestamento
in base allo stanziamento. Era meglio, è
stato affermato dai banchi del governo,
evitare di
andare sul giornale, visto
che la
notizia ha causato una corsa
agli uffici che è rientrata dopo le rassicurazioni della Giunta.
La
replica. La risposta, ha
detto il consigliere, è
sorprendente perché le interrogazioni vengono pubblicate sul sito
del Consiglio.
Nel merito nessuno discute la drammaticità
dell’evento che ha motivato la variazione,
ma non si può incolpare il governo precedente perché quel capitolo
poteva essere parzialmente coperto e
il risultato è che dopo 10
anni per la prima volta a giugno le aziende a
giugno non avranno nulla.
Bene, invece,
la rassicurazione che le quote verranno
messe nel bilancio di assestamento.
Interrogazione
395 (PD)
Interrogazioni
perché
la Giunta
non
risponde?
Il consigliere del Pd,
affermando di non capire se la prassi di non rispondere alle
interrogazioni scritte, sia frutto di trascuratezza, mancanza di
rispetto istituzionale o di una decisione politica, ha chiesto alla
Giunta come intenda affrontare il tema delle risposte alle
interrogazioni, nei termini previsti dal regolamento. Il consigliere,
infine, ha ricordato di aver presentato in questo inizio di
legislatura ben 24 interrogazioni ottenendo solo quattro risposte.
La
risposta. La
Giunta ha risposto
che nei
primi 6 mesi
i ritardi nelle risposte
sono fisiologici
e il numero di
interrogazioni
presentate è
alto. Nella scorsa
legislatura, è stato
ricordato, nei primi mesi la
Giunta ha risposto al 34%
delle interrogazioni;
attualmente siamo al
32%. Quindi non si possono fare gerarchie
per il
rispetto delle minoranze tra
le due giunte. La risposte
sono rese poi difficili
perché ci sono molte
interrogazioni
rimaste inevase
dalla
precedente
giunta. L’ex assessore
alla sanità che
rispondeva al
90% delle interrogazioni,
dal gennaio 2018 alla fine della legislatura è calato al
40%.
La
replica. Manca nella risposta
il numero assoluto di interrogazioni presentate
la scorsa legislatura se si
compara quel
volume, spesso
motivato da
polemiche politiche, le percentuali cambiano.
Bello sarebbe poi vedere il merito delle interrogazioni, decine e
decine riguardavano
guardie mediche e punti nascita in
modo strumentale. Dopo 6
mesi la Giunta deve avere idee più chiare e dare risposte al
consiglio in base al regolamento.
Interrogazione
389 (Futura)
Contro
il dissenso
la
linea sarà
la
repressione?
Il
consigliere di Futura ha chiesto se la Giunta provinciale seguirà,
nei confronti di tutto il dissenso politico, culturale e sociale, la
linea delle denunce, il no al dialogo e l’accostamento agli
attentati anarchici già intrapresa nei confronti delle proteste che
si sono tenute nel palazzo della Pat, il 22 marzo, in occasione del
convegno “Donne e uomini. Solo stereotipi di genere o bellezza
della differenza?”
La
risposta. Il Presidente
dell’Esecutivo ha chiarito che la Giunta non rifiuta il dialogo e
confronto su qualsiasi tematica che riguarda la comunità trentina.
Con riferimento al caso specifico ha ribadito che non si è trattato
di un evento blindato, ma semplicemente di una limitazione degli
accessi agli spazi, che sono stati però deliberatamente forzati. A
seguito di ciò, per un ripristino della normalità è stato
necessario l’intervento delle forze dell’ordine
La
replica. Si tratta di possibili
metodi diversi, ha replicato il consigliere , esprimendo l’auspicio
che in futuro queste iniziative possano essere teatro di un confronto
dialettico e civile attento, che escluda la sola linea dell’ordine
pubblico, che non porta a nulla.
Interrogazione
391 (Agire)
Giovo
senza posta
la
Giunta cosa
intende
fare?
Il
consigliere di Agire ha chiesto se la Giunta sia a conoscenza che a
Giovo da circa tre settimane non viene consegnata la posta e se la
stessa situazione di disagio abbia interessato altri centri della
valle di Cembra. Infine, quali iniziative si intendano prendere per
riportare la situazione alla normalità.
La
risposta. Il presidente ha
chiarito che la società Poste italiane è stata contattata per
comprendere le motivazioni di quanto riferito dall’interrogante. Ci
sono stati numerosi cambiamenti negli ultimi mesi di avvio del nuovo
modello di distribuzione che ne hanno motivato i rallentamenti, che
sono coincisi anche con la copertura della zona con nuovo personale.
E’ attivo tuttavia un canale di comunicazione dedicato e un
servizio clienti che indirizza gli utenti in base alle segnalazioni.
Ad oggi, ha concluso il presidente, la distribuzione nel comune di
Giovo sarebbe tornata alla normalità, mentre Poste italiane ha
negato che il servizio
sia mai venuto meno.
La
replica. L’interrogante ha
ringraziato la provincia per aver contattato direttamente Poste
italiane per avere i chiarimenti. Permane comunque qualche dubbio sul
fatto che il servizio non sia venuto meno: ci sono stati di fatto dei
problemi e va chiarito che la
finalità di aziende come Poste italiane, se
non vogliono perdere
la credibilità degli
utenti, devè
essere il servizio ai cittadini.
Interrogazione
400 (Forza Italia)
Veronesi,
i corsi
alternativi
alla
religione ci sono?
Il
consigliere di Forza Italia ha chiesto che l’assessore competente
verifichi se al Centro di formazione professionale “G.Veronesi”
siano stati attivati i percorsi alternativi all’insegnamento della
religione cattolica.
La
risposta. L’assessore
competente ha chiarito che per gli studenti che non si avvalgono
dell’insegnamento della
religione cattolica la norma
prevede che stia ai genitori la scelta dei percorsi alternativi e
solo coloro che scelgono le attività didattiche hanno un voto nella
scheda di valutazione. Dalle informazioni pervenute direttamente
dall’istituto “G.Veronesi”
solo un genitore ha
richiesto per il proprio figlio queste attività. Per tutti gli altri
studenti che hanno opzionato le altre tipologie, in pagella è
inserita la formula “non si avvale”.
La
replica. Il consigliere ha
ringraziato per la risposta esaustiva e ha preso atto che la stessa
arriva direttamente dall’istituto, anche se a lui le cose non
risultano stare in questi termini. Ci sarà modo di chiarire
ulteriormente, ha aggiunto.
Interrogazione
405 (5 Stelle)
Professionali
quando
arriva
il
quinto anno?
Il
consigliere 5 Stelle ha chiesto se la Giunta abbia intenzione di
intervenire per avviare il quinto anno per gli istituti di formazione
professionale e entro quanto tempo.
La
risposta. L’assessore
competente ha spiegato che il corso annuale per l’esame di Stato
nasce nell’anno formativo 2014-12015 nelle province di Trento e
Bolzano. La via alternativa al
quinto anno offerta dai
Capes è strutturata
per garantire a tutti gli studenti
la possibilità di accesso
ai percorsi previsti indipendentemente
dagli istituti di provenienza e la selezione
è mirata a fornire
una didattica utile ad affrontare l’esame di Stato.
Nessuno studente
risulta escluso
e va comunque tenuto
presente che se
gli studenti di terza sono
1960, quelli che superano
il quarto anno sono 870 e non tutti poi partecipano o superano
l’accesso al Capes
(circa 300).
L’offerta, inoltre, ha
aggiunto l’assessore, è
molto cresciuta
passando da una fase di sperimentazione di
5 ai
ben 10
percorsi attuali. L’attuale fase necessita di un’analisi della
situazione
che tenga
conto di domanda e fabbisogni rispetto alla
quale c’è la massima
disponibilità
da parte della Giunta.
La
replica. Su questo fronte
abbiamo una visione parallela e similare, ha replicato il consigliere
che però avrebbe gradito alcune informazioni più dettagliate sulla
tempistica: rimane il fatto che ci sono due scuole in cui gli
studenti se vogliono arrivare all’esame di Stato devono cambiare
istituto, con le conseguenti, comprensibili difficoltà, ha concluso.
Interrogazione
408 (Lista Fassa)
Il
metano
quanto
arriva
a
Canazei?
Il
consigliere della lista Fassa ha chiesto entro quanto tempo il comune
di Canazei sarà servito dalla rete del metano. Il consigliere ha
ricordato che il comune fassano, centrale per presenze turistiche e
per popolazione, è l’unico della valle a non essere metanizzato in
seguito alla scelta di realizzare una centrale di teleriscaldamento
autonomo per la quale si sono incontrati problemi di tipo
amministrativo.
La
risposta. L’assessore ha
spiegato che la Provincia in qualità di stazione appaltante sta
verificando la fattibilità tecnica ed economica di distribuzione. Va
detto che il Comune ha inviato alla Pat lo studio dal quale si evince
che il territorio presenta i requisiti tecnico economici necessari;
tuttavia, mancano numerosi passaggi, lo studio dovrà essere validato
a fronte di un’analisi costi benefici per gli interventi di
distribuzione. Analisi che dovranno poi essere valutate dalle
autorità predisposte. Per i tempi, si dovrà tenere conto dunque, a
partire dalla data di scadenza della gara prevista per il 31.12.2019,
dei tempi di aggiudicazione e dei possibili contenziosi. Resta poi
ferma la possibilità per il Comune di Canazei, laddove non potesse
essere inserito tecnicamente o economicamente alla gara d’ambito,
di bandire una gara autonoma per estendere il servizio fino al
subentro del nuovo gestore d’ambito.
La
replica. Il consigliere ha
ringraziato per la risposta che lo ha pienamente soddisfatto.
Interrogazione
410 (Patt)
Consulenze
Fem
per
gli agricoltori
si
va avanti?
Il
consigliere del Patt, ricordando che la scorsa legislatura
l’assessorato all’agricoltura, con una serie di incontri con la
Fem, aveva avviato un percorso per costituire un servizio di
consulenza tecnica dal punto di vista economico e finanziario per gli
allevatori, ha chiesto, nel caso l’assessore attuale la ritenga
utile, come intenda portare avanti questa iniziativa.
La
risposta. Il presidente della
Giunta ha risposto chiarendo che la zootecnia rappresenta uno dei
settori che necessitano più di altri consulenza tecnica e
finanziaria. A sostegno di questa attività sono state destinate
risorse aggiuntive, ha aggiunto, attraverso una puntuale raccolta
dati di singole aziende e l’attivazione di un progetto
partecipativo ampio. La raccolta dei dati delle aziende che hanno
volontariamente aderito al progetto permette la predisposizione di
una banca dati statistica. La Fondazione Mach sta inoltre mettendo a
disposizione una serie articolata di azioni di consulenza
specialistica e il 21 marzo scorso è stata proposta una giornata
tecnica che illustrava tecniche e strumenti come valore aggiunto per
gli allevatori. Insomma, un’ampia gamma di azioni mirate a seguire
e sostenere le filiere dei processi produttivi che caratterizzano il
nostro territorio di montagna.
La
replica. Una risposta che ha
divagato su temi già noti
e conosciuti, ha replicato il consigliere del Patt, e
che ricalca strategie già
in atto. C’è un vago riferimento al fatto che si voglia attivare
lo
specifico strumento
oggetto dell’interrogazione.
Una soddisfazione parziale,
dunque, perché non
chiarisce i tempi e le
modalità di come il servizio sarà attivato.
Interrogazione
412 (PD)
Servizio
attività internazionali
inserito
tra le strutture
a
rischio corruzione?
La
consigliera del Pd ha chiesto quali siano le motivazioni che hanno
spinto la Giunta con la delibera 83/2019, ad inserire tra le
strutture esposte al maggior rischio di corruzione il Servizio
attività internazionali. Una scelta che, ha detto l’esponente del
Pd, complica il funzionamento del servizio e non è, come ha
affermato l’assessore competente, determinata dalle norme nazionali
ma da un atteggiamento politicamente pregiudiziale, visto che da
molti anni il settore non è toccato da alcun procedimento
giudiziario.
La
risposta. Il
presidente della Provincia ha
osservato che il contenuto del piano di prevenzione della corruzione
risponde al rischio di analisi delle potenzialità di corruzione, e
non è basato su automatismi ma su precisi dati di riferimento. Le
attività a rischio, da presidiare più delle altre vengono
individuate sulla base di numeri, dunque. La decisione è stata
proposta alla Giunta dal responsabile della corruzione della Pat
considerando le segnalazioni pervenute e dedicando attenzione
particolare al delicato ambiente in cui si trovano ad operare alcune
strutture. Alla luce di considerazioni complessive si è ritenuto
dunque necessario irrobustire le misure anti corruzione idonee a
migliorare e tutelare l’andamento della pubblica amministrazione.
Pare necessario chiarire, ha concluso il presidente, che in virtù
del già citato piano si è deciso di implementare per le singole
strutture misure che garantiscano trasparenza e correttezza
dell’operato in quanto beneficiarie di un sostegno pubblico. Il
responsabile anti corruzione, può comunque proporre la cessazione
per le singole strutture che si ritengano non più esposte a maggior
rischio nella
predisposizione del prossimo piano.
La
replica. La consigliera ha
espresso l’auspicio che si chiarisca quanto prima nel dettaglio
quali siano le segnalazioni pervenute che abbiano comportato un
maggiore rischio e nei confronti di quali strutture. Questo non è un
settore così esposto da giustificare queste misure, ha concluso. Il
rischio è di mettere in discussione qualcosa che altrove è
estremamente apprezzato.
Interrogazione
401 (Patt)
Valdastico,
la scelta
di
Rovereto sud
è
ufficiale?
Per
quanto riguarda la Valdastico il consigliere del Patt, rivolto al
presidente della Giunta, ha chiesto se la Giunta abbia deliberato e
quindi comunicato al Ministero delle infrastrutture e alla Regione
Veneto la preferenza dell’uscita a Rovereto sud. E se sì, quali
sono le motivazioni per le quali si preferisce questo tracciato.
La
risposta. Il presidente ha
spiegato che ha già sostenuto
in diverse occasioni la
propria posizione sull’importante
ricaduta dello sbocco della Valdastico a Rovereto sud. E’
stata fatta anche una
valutazione tecnico economica ed
avviato un percorso di
verifica per introdurre in
Valsugana un’area di
alleggerimento
tarsportistico con vignetta da applicare ai mezzi
pesanti. A fine marzo è
stata convocata una riunione presso il Mit per dare seguito agli
approfondimenti
necessari
per
dare seguito a queste valutazioni.
Questa mattina il presidente
ha dichiarato di avere
incontrato preventivamente i
sindaci delle zone interessate e comunicato che da uno studio di
sostenibilità emerge che il
problema
della sorgente dello Spino
viene risolto perché
il tracciato
non toccherebbe la sorgente ma darebbe maggiori risorse idriche alle
zone di Folgaria e degli altipiani.
Sia chiaro che si tratta
comunque
di un’autostrada
e non di un
giardino, ha concluso, ma
il problema ambientale primario possiamo
dire che viene rimosso.
L’ipotesi
è l’uscita
con svincolo in territorio
di Terragnolo con collegamento
a Folgaria
senza escludere
un’ipotesi di uscita sul territorio
della
Vallarsa.
La
replica. Il consigliere del
Patt ha definito non esauriente la risposta. Pare di capire che non
ci sia ancora, ad oggi, una delibera di Giunta e non si è spiegato
perché, trasportisticamente, sia meglio Rovereto sud, mettendo
una pietra tombale sulla possibilità che ha la Valsugana di ricavare
qualcosa di buono dalla Valdastico. A loro, agli abitanti della
Valsugana, occorre andare a dire che i camion continueranno a passare
a Caldonazzo.
Lavori sospesi, si riprende alle 10.00.
Esaurito il question time, il Consiglio provinciale ha sospeso i lavori per mezz'ora, per permettere un incontro chiarificatore in merito ai prossimi punti all'ordine del giorno. Il punto 2 prevede la nomina dei due componenti nella Commissione paritetica per le norme di attuazione dello statuto, la Commissione dei 12. A seguire, il punto 3, la nomina del difensore civico, del garante dei minori e del garante dei detenuti. Su queste nomine pare non esserci ancora l'accordo necessario per garantire l'elezione.
Rientrati in aula alle ore 12.30, il presidente del Consiglio, su richiesta delle minoranze, ha allungato la sospensione fino alle 13.00. I lavori riprendono alle 15.00.