Giornale OnLine

Giornale Online
28/03/2019 - In aula o in commissione

Tempesta Vaia: il territorio prima e dopo gli schianti. Entro maggio una fotografia utile alla ricostruzione

La "Commissione maltempo" all'Ufficio sistemi informativi della Provincia

Tempesta Vaia: il territorio prima e dopo gli schianti. Entro maggio una fotografia utile alla ricostruzione

Foto allegate

Tempesta Vaia: il territorio prima e dopo gli schianti. Entro maggio una fotografia utile alla ricostruzione

La Commissione speciale per i danni da maltempo dell'ottobre scorso ha incontrato questa mattina i tecnici provinciali, presso l'Ufficio sistemi informativi di via Trener a Trento. Oggetto della seduta, la visione e l'esame delle immagini fotografiche delle superfici boschive della Provincia con riferimento agli ultimi 60-70 anni.


I dati telerilevati a supporto delle scelte di ricostruzione

I dati telerilevati, contenuti in un unico archivio provinciale sono suddivisi per periodo storico (dal 1954 fino al 2018) anche con riferimento alla tecnologia di rilevamento utilizzata. Si tratta in buona misura di ortofoto (fotografie aeree georeferenziate), di foto satellitari (4 fotogrammi a copertura dell'intera provincia, a definizione non molto elevata e risoluzione di m 1,5) e i preziosi rilievi lidar. Questi ultimi, realizzati in due step (un primo dal 2006 al 2009 e un secondo dal 2014 e tuttora in corso) consentono di fare valutazioni avanzate intrecciando diverse funzioni e parametri, con l'obiettivo di fornire un quadro evolutivo dei cambiamenti in atto sul territorio. Tutti questi dati, sovrapposti tra loro consentiranno di avere, entro il mese di maggio, una "fotografia" del territorio ante e post evento, della quale tenere conto per la ricostruzione. Ma non solo: saranno valutate anche le immagini in un arco temporale più ampio, per indagare la vocazione storica del territorio, sulla quale finalizzare le scelte di rimboschimento o, su richiesta anche degli amministratori locali o dei privati, le aree da restituire al pascolo. Ovvero, la Provincia creerà le condizioni, ma le iniziative dovranno necessariamente partire dal basso.

Primo passaggio, di qui all'autunno, quello della selezione/valutazione delle aree per la definizione delle urgenze, in coordinamento con il servizio geologico e prevenzione rischi. In parallelo si svolgerà la quantificazione dei costi per lo sgombero, il recupero del terreno, l'acquisto delle piante, l'impianto e la protezione dai danni di ungulati ecc., Considerando i 20.000 ettari di bosco schiantato ben si comprende che i costi di ricostruzione non saranno trascurabili, sopratutto se si parla di alta quota e terreni molto diversificati, in gran parte impervi. Occorrerà darsi delle priorità, legate in primis alla sicurezza, senza contare che un ruolo importante lo svolgerà il naturale processo di rimboschimento.



Nelle due foto allegate, l'immagine aerea della stessa porzione di territorio prima e dopo la tempesta, con le aree interessate dagli schianti. 

Immagini
  • Dopo gli schianti
  • Prima degli schianti